First ride Whyte Elyte EVO Stag Works

28 Gen 2025

Scritto da Gianni Biffi il 27 Gennaio 2025 .

 

Quando mi capita di passare in DSB salgo quasi sempre negli uffici a salutare Davide per prendere un caffè con Lui . Così anche la scorsa settimana mentre si parla delle difficoltà del mercato e quant’ altro mi viene in mente che ha appena ricevuto le primissime Whyte Elyte EVO Stag Works : una E-MTB con motore Bosch full power e quindi CX5 ma con batteria da 400 Wh ed extender fornito di serie da 250 Wh . Insomma quella definita da Davide come la E-MTB che non c’ era . Le EVO Stag Works in test non sono ancora state montate e quindi mi offro per montarne una in taglia Medium e fare un primo test sul campo . Detto fatto : la scatola contenente la Stag Works è già sul furgone in direzione Milano / Pro-M dove sarà assemblata e controllata in men che non si dica . Per eventuali informazioni sull’ assemblaggio , a dir poco regale , Vi rimandiamo al link della casa madre qui .

Avevamo già testato la Elyte 150 Works , con motore Bosch SX (mid power) e ruote da 29″ , e come ricorderete ci era piaciuta parecchio per la sua facilità di guida (trovate la first ride al seguente link) ma questa Stag Works è stata resa mullet ed ha un set di ruote più enduro oriented ma la caratteristica più importante è che è la full power con il baricentro più favorevole / basso del mercato . Inoltre pensate che con lo Shape.it link da 58-62mm (fornito nella scatola degli accessori con la Stag) l’ altezza movimento centrale può scendere sino a 3259 mm e apre ancora l’ angolo di sterzo sino a 63,4° ! Con lo Shape.it link da 62-66mm , montato sulla E-MTB invece , si arriva a 3339 mm e a 64° di angolo sterzo . Questi numeri che ad una prima impressione sembrano esageratamente bassi assieme a un motore e a una batteria posizionati veramente in basso danno alla Stag un baricentro veramente unico e la guidabilità conseguente è veramente incredibile anche e soprattutto a basse velocità . Insomma una facilità di guida veramente sconosciuta a molte altre full power sul mercato . Ovviamente questo ha portato gli ingegneri di Whyte a montare pedivelle corte da 155 mm ma anche a costruire un paramotore avvolgente in alluminio che finalmente può essere definito un vero paramotore e funge quasi da slitta per eventuali appoggi sugli ostacoli come succede da sempre sulle moto da trial : chapeau … Purtroppo è a questo punto doveroso notare che ci sono voluti più di 15 anni di mercato E-MTB perché qualche d’ uno realizzasse questo accessorio in maniera impeccabile e logica .

Sfortunatamente la settimana in cui abbiamo effettuato le nostre uscite è stata metereologicamente parlando una settimana a dir poco umida e quindi non siamo mai riusciti a guidare la Stag su terreni asciutti e le gomme di serie , non certo tra le nostre preferite , non ci hanno aiutato ad acquisire la dovuta confidenza ma proprio per questo forse ci hanno fatto apprezzare ancor di più la guidabilità e la facilità di guida veramente eccezionale della E-MTB in questione .

Venendo ora alla nostra presa di contatto con la Stag dobbiamo dire che il motore è il solito CX5 di Bosch su cui abbiamo già espresso tutte le lodi possibili nell’ utilizzo pratico soprattutto se utilizzerete l’ assistenza AUTO che renderà l’ esperienza di guida veramente molto fluida tanto da dimenticare quasi completamente il comando remoto per il cambio delle assistenze del motore . Certo è che il poter utilizzare un motore full power come il CX5 su una E-MTB con un peso contenuto all’ incirca sui 20 chilogrammi è veramente molto gratificante e divertente .

La Stag , grazie anche ad un’ ottima distribuzione dei pesi e a una geometria sempre più spinta verso l’ utilizzo Enduro se utilizzerete il setting più estremo , è veramente una goduria nello stretto – ritengo principalmente per il baricentro basso – e comunque si difende bene anche su tratti veloci in discesa (per quel poco che abbiamo potuto fare su terreni molto scivolosi) : insomma una E-MTB moderna e veramente eclettica nell’ utilizzo tenendo anche in conto che siamo di fronte ad escursioni alla ruota contenute in 150 mm all’ anteriore e 142 mm al posteriore . In salita invece si paga il solito scotto della ruota piccola al posteriore (che comunque può essere sostituita con una ruota da 29″) ma angolo sella e geometrie corrette comunque aiutano non poco .

Riguardo all’ utilizzo di una batteria integrata di soli 400 Wh , come già detto , questa aiuta non poco a mantenere il baricentro più basso di tutte le altre full power del mercato (Whyte dichiara del 37% più favorevole) ma ovviamente riduce il range di utilizzo della Elyte a circa 1000/1100 Mt+ con circa 35/40 chilometri di percorrenza che però probabilmente sono sufficienti per il 90% delle normali uscite in E-MTB . Quando necessità si può installare il Power More da 250Wh che porterà la percorrenza circa 1700/1800 Mt+ con 50/60 chilometri e il peso totale della Stag attorno ai 22 chili all’ insegna della massima versatilità del prodotto .

Oltre a tutto questo la Stag è equipaggiata con pedivelle, mozzi e freni Hope oltre che all’ extender Bosch PowerMore e tutti gli accessori di altissima gamma già di serie e quindi pensiamo che nessun genere di upgrade sia necessario per questo modello di Whyte il che in qualche maniera rende il prezzo finale – seppur non basso – estremante valido e competitivo . Nessun altra E-MTB leggera oggi sul mercato ha tutto ciò di serie e le poche concorrenti montano comunque motore Shimano che non prevede nemmeno la possibilità di montare un range extender di serie rendendo in qualche modo la Stag Works unica nel panorama attuale .

Insomma una E-MTB che darà a chi avrà al fortuna di guidarla grandi soddisfazioni nella guida anche se riteniamo che la batteria da 400Wh sia utile solo per brevi uscite e quindi l’ aggiunta del PowerMore porterà la Stag ad avere pesi molto simili alle più agguerrite concorrenti sul mercato ma ciò nonostante con una guidabilità veramente eccezionale in considerazione del baricentro così favorevole . Provatela e non potrete rimanere indifferenti all’ esperienza di condurre tale pressoché perfetta E-MTB a livello geometrico con conseguente handling da riferimento !!!

 

Classifica motori E-MTB 2024

02 Gen 2025

EccoVi la mia – PERSONALISSIMA – classifica motori 2024 E-MTB (si considerano solo i motori pieni e non quelli del tipo SL) aggiornata a 01/01/2025 .

Molto é stato fatto nell’ ottica di rendere più performanti i motori per E_MTB , vedasi assistenze dinamiche e adattive e anche a livello di consumi siamo ormai a livelli più che accettabili tanto che consideriamo una batteria da 600 Wh con possibilità di aggiungere extender originale come la miglior soluzione in rapporto a peso / prestazioni .

Al momento Bosch mantiene intatto il suo primato sugli altri ma nuovi attori si affacciano sul mercato … Vedremo .

EccoVi le nostre classifiche come segue :

           A. Riguardo alle prestazioni percepite (potenza, coppia e spinta):

  1. Yamaha PW-XM
  2. Bosch CX Gen4 Smart system
  3. Shimano EP801
  4. Bosch CX5
  5. Rocky Mountain Dyname 4.0
  6. Specialized 2.2 by Brose

    B. Riguardo a naturalezza della spinta :
  1. Bosch CX5
  2. Specialized 2.2 by Brose
  3. Shimano EP801
  4. Bosch CX Gen4 Smart system
  5. Yamaha PW-XM
  6. Rocky Mountain Dyname 4.0

    C. Riguardo a dinamicità dei livelli d’ assistenza (spinta dinamica) e/o Auto :
  1. Bosch CX5
  2. Bosch CX Smart system
  3. Yamaha PW-XM
  4. Shimano EP801 (non ha livelli dinamici)
  5. Rocky Mountain Dyname 4.0 (non ha livelli dinamici)
  6. Specialized 2.2 by Brose (non ha livelli dinamici).

    D. Riguardo a rendimento in salita a basse rotazioni e con poco sforzo :

  1. Bosch CX Gen4 Smart system
  2. Bosch CX5
  3. Yamaha PW-XM
  4. Shimano EP801
  5. Specialized 2.2 by Brose
  6. Rocky Mountain Dyname 4.0.

    E. Riguardo ad affidabilità del sistema :

  1. Yamaha PW-XM
  2. Bosch CX Gen4 Smart system
  3. Bosch CX5
  4. Shimano EP801
  5. Rocky Mountain Dyname 4.0
  6. Specialized 2.2 by Brose.

           FRiguardo alla qualità e all’ efficienza del servizio assistenza in base alle risultanze della nostra officina :

  1. Specialized 2.2 by Brose
  2. Bosch CX5
  3. Bosch CX Gen4
  4. Yamaha PW-XM
  5. Rocky Mountain Dyname 4.0
  6. Shimano EP801

           G. Riguardo a consumi con parità di gamba e prestazione :

  1. Yamaha PW-XM
  2. Bosch CX5
  3. Shimano EP801
  4. Bosch CX Gen4 Smart system
  5. Specialized 2.2 by Brose
  6. Rocky Mountain Dyname 4.0

           H. Riguardo a settaggi possibili / APP

  1. Bosch CX5
  2. Bosch CX Gen4 Smart system
  3. Shimano EP801
  4. Specialized 2.2 by Bros
  5. Rocky Mountain Dyname 4.0
  6. Yamaha PW-XM

 

 

Classifica finale tenendo conto dei vari punteggi :

  1. Bosch CX5 (42 punti)
  2. Bosch CX Gen4 Smart system (39 punti)
  3. Yamaha PW-XM (32 punti)
  4. Shimano EP801 (26 punti)
  5. Specialized 2.2 by Brose (32 punti)
  6. Rocky Mountain Dyname 4.0 (15 punti)

 

Considerazioni finali : Bosch sembra non avere rivali anche se Yamaha é sempre una certezza . Crollo di Specialized che paga un progetto ormai datato nonostante un’ assistenza da primato . Speriamo solo che nel prossimo futuro qualche Azienda decida di investire su una diagnostica degna di quel nome : sinceramente non ne possiamo più di sentirci suggerire prova a cambiare questo o l’ altro …

 

Meditate gente, meditate 🙂

 

 

 

Il pagellone delle E-MTB in prova nel 2024 .

31 Dic 2024

Scritto da Gianni Biffi il 31 Dicembre 2024 .

 

Anche quest’ anno Vi proponiamo la nostra personale classifica che (escludendo le E-MTB delle “First ride”) scaturisce dai freddi numeri delle prove stesse .

A titolo informativo abbiamo provato 10 E-MTB diverse tra prove complete e first ride e alcune di queste E-MTB sono rimaste in uso anche dopo la prova finale per meglio comprendere sfumature ed eventuali plus / difetti dei prodotti .

In confronto allo scorso anno il valore medio delle votazioni si é alzato non di poco perchè come sostengo da tempo immemorabile “la E-MTB migliore é quella che verrà costruita domani” e quindi il livello si é giustamente alzato anche in quest’ ultima stagione nonstante la crisi del mercato in atto in tutti i Paesi .

 

Ma eccoVi la classifica dettata dai numeri come segue :

1 – Focus Jam2 6.9 con una valutazione di 132 (134 con upgrade) su 140 . – Link

2 – Cannondale Moterra SL1 con una valutazione di 131 (133 con upgrade) su 140 . – Link

2 – Santa Cruz Vala CC XX con una valutazione di 131 su 140 . – Link

2 – Mondraker Dune XR (1° posto della categoria SL) con una valutazione di 131 (133 con upgrade) su 140 . – Link

5 – Unno Ikki Factory con una valutazione di 119 (121 con upgrade) su 140 . – Link

6 – Merida e-ONE-SIXTY 10K  con una valutazione di 119 su 140 . – Link

 

A queste vanno aggiunte le “First ride” della Rotwild R.X 735 PRO – LInk , la Whyte E-Lyte 150 Works (Categoria SL) – Link , la Mondraker Crafty Carbon RR – Link e la Raymon TrailRay 180 Ultra (la cui prova continuerà il prossimo anno) che purtroppo non hanno ricevuto una valutazione completa dato il pochissimo tempo a disposizione per la prova .

 

Come già più volte ripetuto la classifica rispecchia quanto valutato sul campo e non ha la pretesa di essere nulla di più che un’ opinione personale ma spero possa aiutare ancor meglio qualche Utente nella difficilissima scelta della E-MTB più adatta alle proprie esigenze …

Enjoy !!!

Focus Jam2 6.9 – Prova completa

30 Dic 2024

Scritto da Gianni Biffi il 27 Dicembre 2024 (Chilometri percorsi 491 – Periodo di prova 33 giorni)

 

Negli ultimi mesi avevo avuto tra le mani la Santa Cruz Vala che mi aveva favorevolmente impressionato sia per la fluidità del nuovo motore Bosch CX5 che per la praticamente perfetta nuova sospensione a quattro punti d’ infulcro con giunto Horst . Quindi quando ci hanno consegnato questa Focus Jam2 6.9 ho subito pensato che il confronto sarebbe stato svantaggioso e che probabilmente avrei avuto sensazioni ben più negative se confrontate con quelle a dir poco molto buone della Vala .

Come spesso accade invece le mie previsioni erano del tutto errate ! La Jam2 , come era già successo per la vecchia versione con la sospensione F.O.L.D. , mi ha del tutto stregato in senso positivo e sinceramente nonostante i quasi 4 chilogrammi in più di peso , una geometria più conservativa e meno aggressiva della Vala e un’ equipaggiamento di livello inferiore non hanno influito negativamente sulle prestazioni della Jam2 . Il fatto che sia una full 29er ha di gran lunga superato quelli che erano considerati dei punti a favore della Vala che come sapete é una mullet bike . Sarà il periodo invernale con fondi sporchi e scivolosi , sarà il fatto che la Jam2 é corta e molto maneggevole ma sinceramente non sfigura per nulla con le sue ruotone nei confronti della Vala , anzi …

Veniamo quindi alla ormai consueta prova completa come segue :

Estetica : molto teutonica come da tradizione Focus . Anche i due colori a disposizione non la rendono certo ne leggera ne bella … Insomma come sempre quando si parla di biciclette Tedesche conta più la sostanza che l’ estetica . Voto 6 .

Posizione di guida : corta come piace a me . Come in passato sul vecchio modello é stato amore a prima vista e la sua innata maneggevolezza ha fatto il resto . Voto 10 .

Sospensioni : le due unità ammortizzanti sono in questa versione la forcella Fox 36 Performance Elite, Grip2 da 160 mm. e l’ ammortizzatore Fox Float X Performance da 150 mm . In ambedue i casi non mi hanno fatto rimpiangere le unità Factory top di gamma e come detto più volte sono anche molto più facili da settare tanto che personalmente per il mio utilizzo io propendo per queste unità ammortizzanti più facili da regolare e forse anche un filino più scorrevoli . Voto 10 e lode .

Salita scorrevole : vale quanto detto per la Vala : il nuovo motore Bosch CX5 con nuovi ingranaggi, nuova ruota libera ma soprattutto nuova sensoristica é diventato estremamente fluido e facile da pedalare in salita tanto che all’ inizio sembra perfino che non spinga come altri . Poi però in fianco agli altri sistemi/motori si percepisce immediatamente che si sale velocemente più degli altri e con minor fatica !!! Voto 10 .

Salita tecnica : é una full 29″ e la bontà del carro fa si che salga praticamente ovunque mi possa portare il mio fisichino . Il motore poi sale veramente dappertutto con facilità e il limite a questo punto saranno solo la Vostra prestanza fisica e tecnica di guida .  Voto 10 .

Single-track : veramente divertentissima e veloce (soprattutto dopo aver messo le ruote Enve M7 in carbonio) anche se i suoi 25 e rotti chilogrammi si sentono un filino . Voto 10 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : facilissima, coadiuvata da una sospensione posteriore da riferimento e con una capacità di assorbire di tutto grazie anche agli pneumatici radiali Schwalbe Albert Trail che si deformano come si ci fosse un inserto all’ interno . Purtroppo però il prezzo da pagare é una mancanza di scorrevolezza degli pneumatici radiali veramente imbarazzante !!! Voto 10 .

Discesa tecnica e stretta :  forse il miglior compromesso di ciclistica mai provato : gira in un fazzoletto e molto facilmente nonostante le ruote da 29″ e un peso al limite dei 26 chilogrammi ma molto ben distribuito . Pochissime altre E-MTB sono quindi così facili e piacevoli nello stretto . Voto 10 e lode .

Frenata : freni TRP DH-R EVO con dei pessimi dischi con materiale della pista frenante inadeguato che fanno un rumore continuo del tipo sgran, sgran e che abbiamo ovviamente sostituito appena possibile con i soliti dischi BCA y0d4 che , oltre a migliorare tantissimo il morso iniziale , hanno completamente fatto sparire la rumorosità di quelli originali . Comunque non male la potenza frenante in ambedue i casi anche se molto migliore con i dischi BCA . Voto 7 (9 con dischi BCA) .

Rigidità : pensavamo che nessun quattro punti d’ infulcro potesse essere rigido e lavorare come quello della Vala e invece sembra proprio che gli ingeneri di Santa Cruz e Focus si scambiano informazioni sulla costruzione, le curve e la funzionalità del cinematismo della sospensione tanto che ritengo siano praticamente equivalenti . Voto 10 .

Dotazione :  tutto ciò che serve al giusto prezzo . Per i più curiosi trovate le specifiche qui . Voto 10.

Motore e componenti elettronici : come nel caso della Vala il nuovo sistema Bosch CX5 ha raggiunto livelli prestazionali al momento inarrivabili per altri se non fosse che nuovi attori si stanno affacciando sul mercato e questo non ci permette quindi di concedere la lode 🙂 Comunque il meglio oggi possibile anche se la versione Bosch del CX4 Race spinge ancora un pochino di più … Batteria infinita da 800Wh (facilmente sostituibile con una 600Wh se vorrete risparmiare un chilogrammo) che con l’ aggiunta del PowerMore da 250 Wh può arrivare ad un totale di 1050Wh che permettono percorrenze inusuali . Voto 10 .

Finiture : buone considerando che si tratta di un telaio in alluminio ma con una vernicatura molto robusta e ben fatta . Voto 9 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : prezzo adeguato al mercato e all’ equipaggiamento . Nulla di esoterico ma c’ è tutto quello che serve e anche di più ad un prezzo da fascia media . Voto 10 .

Note finali : se oggi dovessi scegliere la mia E-MTB preferita del 2024 sarebbe quasi sicuramente questa Focus Jam2 6.9 per svariati motivi : é una full 29er , é molto facile e maneggevole , ha un cinematismo posteriore e un motore che sono vicini alla perfezione assoluta , ha una dotazione più che buona e adatta a tutti gli utilizzi (salvo i dischi freno che sono veramente pessimi) e costa il giusto !

Cosa volere di più da una E-MTB ?

 

Cosa ci è piaciuto di più :

– la qualità e la prestazione del cinematismo posteriore

– il nuovo sistema Bosch CX5

– geometrie non esasperate e maneggevolezza da primato

 

Cosa ci è piaciuto di meno :

– pessima scorrevolezza degli pneumatici radiali

– dischi freno di scarsissima qualità

– peso da E-MTB in alluminio non propriamente leggero

 

Voto finale 132 (134 con dischi freno BCA) su 140 (più 2 lodi) .

Santa Cruz Vala CC XX – Prova completa : la miglior Santa Cruz di sempre !

09 Dic 2024

Scritto da Gianni Biffi il 09 Dicembre 2024 (Chilometri percorsi 524 – Periodo di prova 61 giorni)

 

Chi mi conosce ben sa quanto non mi piacesse il sistema VPP con escursioni alla ruota posteriore sotto i 170/180 mm e quindi sin dalle prime fotografie dei prototipi della Vala viste a Luglio di quest’ anno ho subito pensato che l’ avere una E-MTB con carro a 4 punti d’ infulcro con giunto Horst avrebbe portato un miglioramento notevole perlomeno a livello di antirise . Ma sono stato sin troppo pessimista,  gli ingegneri di Santa Cruz hanno fatto molto di più ! Hanno disegnato e progettato il miglior sistema a 4 punti d’ infulcro io abbia mai provato , è quindi ovvio che questa sia per me la migliore Santa Cruz di sempre con escursione alla ruota di 150 mm . Oltre al cinematismo della sospensione posteriore da riferimento c’é anche la solita e consueta facilità di guida e il tutto é infarcito di componenti al top oggi sul mercato e le solite finiture,  realizzazione generale e colorazioni da sbavo !

Sino a due settimane fa consideravo la Vala la miglior E-MTB provata negli ultimi mesi ma fortunatamente – dato che l’ uomo si migliora solo attraverso 1000 dubbi (cit. Carlo Talamo) – ho avuto poi modo di salire su di una E-MTB full 29er e questa convinzione iniziale è svanita come d’ incanto in me 🙁 La scelta tecnica, parecchio di moda negli States , di fare la Vada in versione mullet é per il mio modo di condurre una scelta che mi toglie moltissimo nell’ uso uphill e non mi da nulla in più o comunque molto poco nell’ uso gravity e quindi IMHO la Vala sarebbe perfetta solo se in versione full 29er che purtroppo non esiste … Speriamo che in Santa Cruz provvederanno al più presto a colmare questa lacuna nella gamma 😉

Qui di seguito la nostra usuale prova completa :

Estetica : il dover fare a meno del sistema VPP ha obbligato i designer e gli ingegneri Santa Cruz a rifare completamente la E-MTB che oggi appare ai più molto simile a realizzazioni di altri , perdendo così un design che avevano utilizzato per più di 20 anni . Molto belli come sempre i due colori scelti : un verde inglese con marchio color oro e un grigio con marchio bourdeaux . Voto 8 .

Posizione di guida : come sempre Santa Cruz non sbaglia un colpo e ci si ritrova su una E-MTB che sembra sia stata costruita su di Te come fosse un abito sartoriale . Il movimento a 340 mm da terra poi le conferisce un baricentro basso che avvantaggia non poco nella conduzione . Voto 10 .

Sospensioni : le due unità ammortizzanti sono , su questa versione al top della gamma , l’ ammortizzatore Fox Float X Factory Kashima e la forcella FOX 38 Factory GRIP2 Factory Kashima , con corsa di 150 mm al posteriore , coadiuvata dalla magnifico cinematismo a 4 punti d’ infulcro , e 160 mm all’ anteriore . Mi permetto di sottolineare ancora una volta che la sospensione posteriore é sicuramente la migliore mai provata con questo cinematismo e conferisce alla Vala capacità di pedalata, assorbimento degli urti e di restare sempre altissima in qual si voglia situazione senza uguali . Questo è veramente incredibile se consideriamo che uno dei limiti di questo sistema era proprio il fatto che spesso rimanesse un pochino impaccato negli urti più importanti : pensate che sui sentieri Elbani (chi li conosce sa bene di cosa si tratta e cosa intendo) non ho mai urtato il paramotore anche se il movimento é posizionato a 340 mm da terra : INCREDIBILE !!! Inoltre basta provare a salire su dei gradini senza accelerazioni o spinta alcuna per capire come la sospensione posteriore spinga praticamente da sola . Voto 10 e lode .

Salita scorrevole : il nuovo motore Bosch CX5 con nuovi ingranaggi, nuova ruota libera ma soprattutto nuova sensoristica é diventato estremamente fluido e facile da pedalare in salita tanto che all’ inizio sembra perfino che non spinga come altri . Poi però in fianco agli altri sistemi/motori si percepisce immediatamente che si sale velocemente più degli altri e con minor fatica !!! Voto 10 .

Salita tecnica : siamo pur sempre in presenza di una mullet bike ma la bontà del carro (ottima trazione per la rigidità assoluta del sistema) e il motore che veramente ci porta a salire e scavalcare gli ostacoli quasi senza apparente sforzo fanno quasi dimenticare la ruota piccola posteriore sino a che non si trova del terreno bagnato o del viscido dove ai limiti fisici della ruota piccola nessuno può mettere una pezza purtroppo .  Voto 8 .

Single-track : un peso di Kg. 21,380.- , un carro rigidissimo e quote geometriche molto valide e moderne fanno della Vala una lama nei cambi di direzione che permette un divertimento assoluto . Voto 10 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : facile, precisa ed efficace grazie soprattutto al perfetto bilanciamento e al lavoro del carro posteriore . Voto 10 .

Discesa tecnica e stretta :  rigida, precisa e veloce anche nei punti più ostici dei percorsi grazie ad una ciclistica da riferimento assoluto . Voto 9 .

Frenata : i nuovi freni Sram Maven Ultimate sono oggi il freno più potente nel mercato dei freni industriali . Abbiamo dovuto spurgare l’ impianto frenante posteriore poiché a causa di un raccordo della tubazione mal serrato tendeva a “tirare” aria nell’ impianto. Serrato il raccordo per bene e spurgato l’ impianto tutti i problemi sono stati risolti . Certo esistono impianti freno non commerciali che mordono ancora di più e hanno prestazioni superiori ma consideriamo che i Maven siano ottimali per chiunque in ogni caso . Voto 8 .

Rigidità : da riferimento assoluto per un 4 punti d’ infulcro probabilmente grazie soprattutto al link realizzato in un sol pezzo dall’ aspetto e dalla rigidità granitica ! La perfetta realizzazione poi delle parti in carbonio e le ruote Reserve fanno il resto : difficile trovare di meglio oggi sul mercato . Voto 10 .

Dotazione :  tutto il meglio di ciò che è commerciale oggi disponibile sul mercato . Per chi volessi approfondire trovate tutte le specifiche qui . Voto 10.

Motore e componenti elettronici : il nuovo sistema Bosch CX5 ha raggiunto livelli prestazionali al momento inarrivabili per altri se non fosse che nuovi attori si stanno affacciando sul mercato e questo non ci permette quindi di concedere la lode 🙂 Comunque il meglio oggi possibile anche se la versione Bosch del CX4 Race spinge ancora un pochino di più … Due parole sulla batteria da 600Wh montata sulla Vala : secondo noi la scelta più logica oggi su una E-MTB anche perché permette di contenere il peso e in caso di necessità il sistema Bosch permetta l’ aggiunta del PowerMore da 250 Wh arrivando ad un totale di 850Wh che permettono percorrenze per noi più che sufficienti . Voto 10 .

Finiture : forse il massimo oggi presente sul mercato . Voto 10 e lode .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : costare costa veramente parecchio in questa versione al top della gamma ma ha sicuramente tutto e forse anche di più . Esistono comunque altri assemblaggi meno costosi e magari più centrati a livello di rapporto qualità prezzo … Voto 8 .

Note finali : sicuramente una delle E-MTB più facili, meno faticose e divertenti io abbia mai testato in questi anni . Tutto è vicino alla perfezione a partire dal cinematismo della ruota posteriore che considero veramente un’ eccellenza tra i carri a 4 punti d’ infulcro ! Motore , freni, unità ammortizzanti, ruote, trasmissione Sram T-Transmission e tutto il resto sono veramente il meglio che l’ industria possa oggi proporre e il tutto funziona in perfetta sintonia come fosse un violino . Come si usa dire la Vala in questo allestimento è veramente “TANTA ROBA” !!! Peccato solo per quella ruotina al posteriore ma come diciamo sempre la E-MTB perfetta non esiste … 🙂

 

Cosa ci è piaciuto di più :

– la qualità e la prestazione del cinematismo posteriore

– il nuovo sistema Bosch CX5

– la qualità costruttiva del prodotto

 

Cosa ci è piaciuto di meno :

– il fatto che sia una mullet

 

Voto finale 131 su 140 (più 2 lodi) .

First ride Mondraker Crafty Carbon RR 2025

07 Nov 2024

Scritto da Gianni Biffi il 1 Novembre 2024 .

 

Demenza digitale : autorevoli neurologi e psicologi hanno scritto libri interi su questa patologia del cervello (Il più famoso da leggere é il saggio di Manfred Spitzer) che fondamentalmente si riassume in due parole : spegnimento del cervello . Purtroppo anche il mondo della MTB e i suoi appassionati Utenti non sono esenti dal contrarre questa patologia e , nel mondo del tutto e subito , le stesse Aziende produttrici pur di vendere ad ogni costo fanno di tutto assecondando questa tendenza . Mi spiego meglio : se mi consegni una E-MTB in prova , come in questo caso , in condizioni perlomeno discutibili e mi obblighi a renderla in pochissimi giorni è ovvio che non potrò avere un giudizio serio e ponderato ; ma alla fine l’ importante per l’ Azienda è solo vendere ed ecco quindi fiorire e coccolarsi tra le Aziende gli Youtubers che poco hanno solitamente da dire ma lo fanno in fretta e con poche competenze leggendo praticamente un comunicato stampa . Diffidate sempre dagli Youtubers : é la via più breve per non dire nulla di un prodotto e di non fare fatica a scrivere, ponderare, rileggere, correggere e rileggere ancora . In pratica Vi diranno tutto (o nulla) purché nell’ immediato 😉

Chiudo la piccola polemica introduttiva che ha il solo senso di spiegarVi come sia difficile oggi fare recensioni serie , obbiettive e ponderate perché persino le Aziende produttrici alla fine se ne fregano del prodotto … (nel senso che vendere è l’ unico obbiettivo anche a discapito della bontà del prodotto che si vende) . L’ importante è solo che si venda !!!

Eccoci quindi alla Crafty Carbon RR 2025 in prova : ci é stata consegnata fuori taglia e cioè in taglia M/L : una nuova invenzione di Mondraker per avere cinque taglie come altri con al differenza che gli altri hanno taglie in più ai lati estremi della gamma e quindi XS o XXL mentre qui hanno pensato bene di mettere una taglia in più in mezzo tra la Medium e la Large . A cosa servirà mai ? Un indeciso tra Medium e Large (é cosa molto comune dato che la maggioranza della Clientela si trova in queste o tra queste due taglie) così facendo sarà ancora più confuso dovendo scegliere non più tra due taglie ma bensì tra tre ! 🙂  Per le mie caratteristiche di guida (scarsissime ndr) ho sempre preferito biciclette corte e Mondraker ha sempre fatto biciclette abbastanza lunghe invece . Quindi consegnare a me una M/L é come farmi guidare un mezzo transatlantico . Infatti nelle mie prime uscite ho subito percepito una E-MTB lunga e quindi difficile da far girare nello stretto molto più di altre usate in questi mesi : peccato ! Il movimento centrale , qui più basso che nella Dune XR , si trova a 345 mm (con il setting in LOW) e in effetti si sente che é più agile della Dune XR ma é comunque ancora troppo in alto e la Crafty é troppo lunga per le mie necessità in taglia M/L . Ovviamente la stabilità nel veloce é buona ma non é detto che non lo sia anche nella taglia Medium a me più consona . Molto bella ed elegante l’ estetica e la colorazione in prova che bene si é sposata con i colori autunnali della breve prova .

Altro problema riscontrato gli pneumatici : avendo pochissimo tempo a disposizione per questa first ride non siamo stati a cambiarli e ad inserire gli inserti come d’ abitudine e tutti Voi sapete quanto guidare con pneumatici non graditi infici la valutazione del prodotto in maniera molto importante soprattutto sui terreni fradici e viscidi incontrati ad inizio settimana .

Unità ammortizzanti non perfettamente funzionanti e con tarature al limite della follia ci hanno poi obbligati a rifare forcella e ammortizzatore per renderli adatti alle nostre esigenze e devo dire che una volta sistemati hanno lavorato alla grandissima anche se trovo il carro un filino troppo lineare nella sua curva nonostante il discreto supporto iniziale . Siamo ovviamente intervenuti sull’ idraulica ma probabilmente bisognerebbe fare alcune prove lavorando sulla camera aria e abbiamo iniziato a fare anche quello ma il tempo é tiranno e quindi rendiamo il prodotto con l’ amaro in bocca avendo sicuramente individuato la strada giusta ma senza arrivare all’ uscita del tunnel … Insomma anche in questo caso avremmo avuto bisogno di più tempo . A livello di bobbing in pedalata (antisquat) il lavoro fatto é sicuramente buono ma meno efficiente che in altre realizzazioni di altre Marche . Molto buono invece l’ antirise in frenata .

Qualità sicuramente valide del prodotto sono i freni Maven , anche se privi di quel morso iniziale dato dai dischi BCA a cui siamo abituati , ma che sul viscido ci sono comunque piaciuti . Ottimo il gruppo trasmissione Sram GX T-Transmission che sembra addirittura più preciso e robusto dei suoi fratelli maggior XO e XX . Per finire l’ immensamente fluido motore Bosch CX5 che con batteria da 800 Wh permette veramente di tutto senza apparante sforzo : magnifico ! Anche in questo caso comunque abbiamo dovuto aggiornare tutti i componenti del sistema e andare a inserire assistenze per noi più interessanti e tarare il tutto perché chi l’ aveva testata prima di noi ha usato praticamente solo Turbo e E-MTB avendo pochissimo tempo e dovendo produrre il video su Youtube 🙂 Bellissimo , tanto da essere eletto a mio display preferito in nuovo Purion 400 che ha il solo difetto , quando c’ é il suggerimento di cambiata attivo , che il messaggio copre completamente il display per un breve periodo . Molto bello ed elegante anche il nuovo attacco manubrio OnOff . Buonissima la trazione della ruota da 29″ sul viscido se paragonata alle mullet e comunque inficiata da un pneumatico senza inserto e non certo al top in fatto di trazione .

Cosa posso dire di più dopo circa 150 Km con più di 7000 Mt+ ? Direi giudizio sospeso per le problematiche sopra citate e in attesa di ricevere la nostra Medium quando sarà possibile per riprendere il discorso da capo e spero scoprire che tutti i problemi trovati spariscano come d’ incanto … 🙂 🙂 🙂

Sicuramente più facile della precedente Crafty sarà gradita a chi possiede la vecchia Crafty a condizione di lavorare parecchio sul setting dell’ ammortizzatore posteriore che lavora su una cinematica Zero ben differente dalla precedente .

Insomma posso dire bene sul veloce scorrevole e male sullo stretto tecnico soprattutto in salita dove spero che la Medium mi possa far ricredere in fretta . Del resto pur essendo probabilmente più facile della versione precedente il dna Mondraker é rimasto intatto in questa M/L e inoltre la cinematica posteriore necessità di tempo , sensibilità e competenze per essere sistemata come si deve . Vedremo come andrà con una Medium e con il tempo necessario per fare una prova vera e non un setting – nemmeno completo – alla fine come è successo in questo caso …

Comunque la Crafty alla fine non mi é dispiaciuta per nulla , anzi credetemi la base c’ è e sembra buona … Ma il marketing e le vendite la fanno da padroni nel mondo di oggi …

First ride Santa Cruz Vala CC XX : il coraggio di cambiare !

21 Ott 2024

Scritto da Gianni Biffi il 21 Ottobre 2024 .

 

Venerdì 4 Ottobre mi chiama l’ amico Max di Pon Italia e mi comunica che le Vala sono in arrivo : scelgo di farmi fatturare una Vala CC XX (il top di gamma attuale) in colorazione verde e chiedo che mi venga consegnata entro i primi giorni della settimana seguente avendo programmato da tempo una settimana all’ isola d’ Elba ad accompagnare un gruppo di Svedesi guidati come sempre da Sara e Claudio delle “Guide MTB Val Brembana ASD” . Detto fatto e finalmente Mercoledì 9 Ottobre nel tardo pomeriggio la Vala é in Pro-M a Milano . Sostituiti i dischi freno con i soliti BCA Y0D4 e gli pneumatici con Hillbilly all’ anteriore ed Eliminator al posteriore come di consuetudine e aggiornato il firmware dei componenti abbiamo giusto avuto il tempo di pedalarla per 100 metri al fine di verificare che tutto funzionasse e siamo partiti per l’ isola .

Per i maniaci della configurazione di montaggio, dati tecnici e quant’ altro Vi rimando al seguente link dove potrete trovare tutte le caratteristiche di questa Vala .

Il nostro titolo recita : il coraggio di cambiare ! E in effetti passare dal VPP osannato dagli uomini di Santa Cruz come uno dei migliori cinematismi al mondo per più di 20 anni a un sistema a quattro punti d’ infulcro con giunto Horst® era un’ operazione , commercialmente parlando , molto difficile e coraggiosa . Ma i tecnici Santa Cruz non si sono fatti problemi e hanno creato – secondo il mio personale punto di vista – il miglior four bar mai pedalato !

Dopo circa 230 chilometri percorsi su tutti i terreni possibili e in tutte le condizioni possibili , secco e polveroso, umido e bagnato posso dire che sicuramente due sono le cose che più mi hanno colpito e fatto innamorare di questa Vala : la prima è proprio la qualità del cinematismo posteriore e la seconda il nuovo motore Bosch CX5 .

La sospensione posteriore ha un comportamento mai riscontrato su un four bar nel senso che tiene sempre molto alti e aiuta tantissimo a superare i pezzi più scassati dei percorsi galleggiando in una maniera sino a ieri sconosciuta a questa tipologia di cinematismo ! Se a questo aggiungiamo ottimi valori di antisquat (influenza della pedalata sul movimento dell’ ammortizzatore) e di antirise (capacità di non aprire la sospensione in frenata) direi che siamo di fronte a uno dei migliori cinematismi mai usati come già detto anche sopra . Pensate tanto per fare un esempio che sui trail Elbani non abbiamo mai toccato il paramotore e chi conosce tracciati come il semaforo , cielo alto etc. etc. sa bene cosa vuol dire !!!

Il motore – che presto sarà comunque usato anche da altri Marchi che montano sistemi Bosch – è di una fluidità pazzesca tanto che sembra quasi di non fare assolutamente fatica e/o di spingere sui pedali al punto che sembra quasi non essere all’ altezza ma poi il confronto con gli altri motori ci conferma che spinge eccome e che permette veramente di salire ovunque con uno sforzo volendo minimale anche se probabilmente una ruota posteriore da 29″ avrebbe ancor più trazione e permetterebbe ancora di più sul viscido . La batteria da 600 Wh permette percorrenze di circa 40/50 chilometri con 1600/1400 Mt+ e inoltre é sempre possibile aggiungere il PowerMore 250 con cui si raggiungono facilmente i 2200/2500 Mt+ … Scusate se é poco ! Tenete anche in conto che questi valori sono stati ottenuti con l ‘utilizzo dell’ assistenza AUTO personalizzata secondo i nostri abituali parametri e non con i settaggi di serie con cui esce la Vala . Oltretutto pensate che grazie alla batteria da 600 Wh la Vala pesa solamente 21,380.- Kg. montata con una forcella Fox Factory 38 .

Quando l’ amico Simone Lanciotti mi ha scritto in un nostro post di Facebook testualmente “Bici magnifica, Gianni. Come non mi capitava da anni” non avevo ancora avuto modo di provare a fondo la Vala e mi ero nascosto dietro a una risposta scherzosa perché non avevo ancora quella sensazione ma oggi posso solo confermare quanto scritto da Simone !

Infatti se ad un motore estremamente fruibile e a un carro posteriore che fa letteralmente sparire il vecchio VPP della Heckler e della Bullit , almeno in un uso ludico della Vala , unite geometrie estremamente centrate e moderne , un reggisella telescopico da 175 mm sulla taglia Medium da noi testata e una rigidità dell’ assieme veramente notevole otterrete una E-MTB agilissima, molto stabile e precisa e anche incredibilmente poco faticosa e molto confortevole !

Il mio lavoro é solitamente di trovare eventuali difetti nei prodotti che testiamo anche perché se vanno bene , visto che il livello raggiunto dall’ industria del ciclo che è nettamente al di sopra delle mie capacità e di molti degli utenti che vedo in giro , é quasi inutile scriverne 😉 Detto questo faccio veramente fatica a trovare un reale difetto a questa E-MTB – a parte il fatto che io non amo le mullet per problematiche di trazione e peggior angolo di attacco sugli ostacoli – e se proprio devo dire qualche cosa di negativo forse posso dire che il colore , bellissimo in persona , sparisce un pochino se vista e fotografata in un bosco 🙂

Insomma per me che ho sempre sostenuto da più di 20 anni che il VPP non era un cinematismo di mio gradimento era fin troppo facile pensare che questa fosse migliore delle vecchie E-MTB di Santa Cruz ma qui siamo di fronte a una delle migliori E_MTB mai testate sino ad oggi … Domani è comunque un altro giorno dato che io credo che il miglior prodotto è sempre quello che uscirà in futuro 😉

 

First ride Whyte ELyte 150 Works

08 Ott 2024

Scritto da Gianni Biffi il 07 Ottobre 2024 .

 

Whyte Bikes , noto Marchio Inglese che produce MTB e E-Bikes , ha appena cambiato Distributore passando alla scuderia DSB di Davide Bonandrini e appena arrivata in Italia questa ELyte 150 Works sono stato chiamato da Davide per capire cosa ne pensavo . Ho quindi accettato di buon grado di provare questa prima E-MTB full carbon della serie SL (mid power) costruita dal Marchio Inglese e assemblata in maniera regale : motore Bosch SX , componenti Hope come freni Tech4 V4 e pedivelle da 155 mm , cambio Sram T-Transmission XO e ruote e manubrio in carbonio per un peso totale di Kg. 19,330.- senza pedali . Tutti coloro i quali sono soliti leggere le nostre prove e commenti sanno bene quanto sia contrario alle E-MTB della categoria SL o mid power che dir si voglia e , nonostante l’ eccezionale motore Bosch SX con ben 600 W di potenza di picco , anche in questo caso il vantaggio di risparmiare qualche chilogrammo in confronto alle alte rotazioni da tenere per poter salire – soprattutto sul tecnico – con questa tipologia di motori alla fine è un prezzo che preferirei non dover pagare anche in considerazione di questo breve periodo in cui si è svolta la nostra first ride .

Alla fine della settimana abbiamo percorso 128 Km con circa 4800 Mt+/- con la piccola ELyte di casa Whyte e devo confermarVi ancora una volta che il motore Bosch SX è veramente una spanna sopra a tutti gli altri SL da 2 chilogrammi circa di peso presenti sul mercato ed è l’ unico SL che permette di salire agevolmente con dei full power a prezzo di quelle famose rotazioni – e relative sudate – in più di un full power . Però del motore SX abbiamo già parlato ampiamente in occasione della prova della Mondraker Dune XR e quindi andiamo a dirVi di questa E-MTB Whyte ELyte 150 Works più nello specifico .

Per chi volesse le specifiche in dettaglio del montaggio , come detto regale , le può trovare nel sito Whyte Bikes al seguente link e vorrei sottolineare che DSB fornisce il PowerMore 250 (range extender originale Bosch da 250 Wh) compreso nel prezzo di vendita che aggiunto alla batteria interna non estraibile da 400 Wh porta il totale a 650 Wh che forniscono un’ autonomia rapportabile a quanto si percorre a parità di velocità ascensionale a un Bosch CX con batteria da 750 Wh se non addirittura a qualche cosetta in più .

La ELyte 150 Works sembra addirittura più leggera di qaunto dichiarato e verificato grazie ad un’ ottima distribuzione dei pesi e a una geometria corretta . Si guida con grande facilità ed é risultata in questa breve presa di contatto una delle SL più facili e agili che io abbia mai testato . Tutto funziona correttamente e , se si utilizza il giusto rapporto e le giuste rotazioni , si sale varmente ovunque grazie anche ad un’ ottima trazione della ruota posteriore da 29″ . Sul veloce forse il paragone con la Dune XR la vede meno stabile e veloce ma é il prezzo da pagare per avere una E-MTB a 360° molto agile ma meno votata al gravity della concorrente Spagnola .

Esteticamente é piaciuta veramente a molti e la colorazione Beige – unica dispobile – è molto elegante e ben fatta . Abbiamo già detto degli ottimi freni Hope Tech4 V4 che rimangono un impianto da riferimento nel settore gravity e che risultano persino surdimensionati per l’ uso della ELyte 150 Works . Le due unità ammortizzanti top di gamma della gamma Fox funzionano perfettamente come sempre e il cinematismo del carro a 4 punti d’ infulcro con giunto Horst® é altrettanto valido e ben realizzato permettendo di assorbire in maniera molto composta tutte le asperità dei sentieri .

Unica nota stonata del tutto IMHO sono le gomme di serie che non ho potuto sostituire per ovvi motivi data la brevità del test e che proprio non riesco a digerire se confrontate con altri prodotti soprattutto in presenza di terreni umidi o scivolosi : sarò forse viziato e fissato ma ritengo che oggi una gomma anteriore intermedia (ne mud ne da asciutto) salvi spesso capra e cavoli permettendo una conduzione più sicura ed efficace …

Che dire di più ? Se dovessi mai acquistare una E-MTB della categoria SL non potrei che scegliere un prodotto con motore Bosch SX e se volessi una E-MTB tuttofare la scelta ad oggi ricadrebbe proprio su questa Whyte ELyte data la sua leggerezza e estrema agilità nella conduzione 😉

First ride Rotwild R.X 735 PRO

03 Set 2024

Scritto da Gianni Biffi il 3 Settembre 2024 .

 

Quando il 2 Agosto é arrivato in magazzino un grosso scatolone con il marchio Rotwild sullo stesso , mi sono ricordato come l’ amico Emiliano di B-Factory mi avesse promesso , durante una visita in cui mi aveva portato due E-Bike Rotwild in visione , di farmi provare una E-MTB full power del Marchio Tedesco . Ed ecco che la nostra R.X 735 PRO , E-Trail bike della gamma , era praticamente pronta ad impegnare le mie giornate d’ Agosto a tempo pieno 🙂

Durante l’ assemblaggio della R.X abbiamo sin dal primo istante potuto apprezzare quanto in Rotwild costruiscano biciclette e E-MTB con un’ attenzione quasi maniacale alla qualità del prodotto in generale e alla qualità dell’ assemblaggio in particolare ! Per farvi un piccolo esempio la R.X arrivata era già aggiornata all’ ultimo firmware 4.3.0 dell’ unità motrice Shimano EP 8.01 e quindi pronta per essere settata ed usata senza necessità di aggiornamenti ulteriori … E vi assicuro che quasi nessun altro costruttore ha queste attenzioni verso i propri rivenditori / clienti !

Sin da subito abbiamo notato , tra le altre cose , alcune peculiarità direi quasi esclusive della R.X 735 PRO come la batteria Simplon da 720 Wh molto piccola e leggera (3,6 Kg.) con quick release che permette lo sgancio della stessa semplicemente premendo un bottone , il reggisella proprietario Eightpins H01 e il cambio automatico Shimano XT accoppiato al motore EP 8.01 : tutto questo in soli chilogrammi 20,830.- di peso !!! In ogni caso al fine di fugare ogni vostro dubbio sull’ assemblaggio molto efficiente e performante della R.X vi rimandiamo al seguente link .

Ma andiamo al sodo e quindi alle nostre impressioni di guida che , come sempre era successo anche in test del passato , ci confermano che siamo di fronte a una E-MTB costruita con garnde attenzione e dalla qualità generale difficilmente raggiungibile da altri attori del settore in questo momento . La R.X é la trail E-MTB per eccellenza della gamma Rotwild e grazie anche all’ ultimo firmware Shimano 4.3.0 – da tutti ormai conosciuto come Race – ed alla batteria da 720 Wh permette percorrenze veramente importanti valutabili in circa 3000 Mt+ se usata in assistenze mai superiore al 3/7 che vi assicuriamo é già un’ ottima assistenza per le escursioni in montagna . Pensate che su asfalto o sterrati agevoli siamo riusciti a percorrere 753 Mt+ con la prima delle cinque tacche di batteria del display !!!

Detto dell’ ottimo sistema batteria / motore di Shimano dobbiamo ancora una volta sottolineare la qualità e la perfetta efficienza del reggisella telescopico proprietario – e integrato nel telaio – Eightpins H01 che permette una regolazione dell’ altezza sella facilmente settabile senza nessun attrezzo e un’ escursione sino a 180 mm nelle taglie più grandi . Noi , alti mt. 1,76 , lo abbiamo sfruttato a 160 mm essendo la nostra R.X una medium : comunque sempre perfetto ad ogni pressione del comando a manubrio e privo di ogni incertezza nel suo movimento sia in estensione che in compressione . Veramente molto ben fatto oltre che molto gradevole d’ aspetto !

A questo punto spreco due parole sul cambio Shimano XT Di2 elettronico che ha la funzione di essere un cambio automatico accoppiato al motore EP 8.01 . Il sistema di settaggio tramite APP o computer é abbastanza complesso e quasi da nerd 🙂 quindi Vi dirò sin da subito che alla fine é molto più logico affidarsi ai settaggi fatti dagli ingegneri di Shimano (Auto 1 e Auto 2) che perdere tempo in personalizzazioni che poco portano di meglio ai settaggi originali a meno che preferiate smanettare con l’ APP anziché godervi la vostra uscita in montagna . Personalmente l’ ho sempre usato durante tutte le mie uscite senza mai metterlo in modalità manuale e devo dire che in discesa e in piano é una semplificazione nella guida dato che vi toglie la necessità di intervenire sul comando del cambio – anche se l’ intervento manuale é sempre e comunque possibile in ogni momento – e questo semplifica di molto la guida per i neofiti o per chi fa un uso escursionistico della sua E-MTB . Per contro in salita il sistema non può sapere se state pedalando su una strada asfaltata o su un trail tecnico e stretto e quindi la cambiata automatica é da considerare un problema in più da gestire con la correzione del rapporto che il cambio ha inavvertitamente e automaticamente fatto quando avete dato uno strappo sui pedali per superare magari un gradino e il sistema l’ ha inteso come una necessità di allungare il rapporto … Stessa cosa dicasi nei cambi pendenza repentini durante una discesa , magari ripida , in cui vi troverete sempre con rapporto troppo lungo per l’ improvvisa impennata della pendenza del sentiero . Insomma alla fine il sistema funziona solo per i meno esperti e per chi fa un uso molto blando del mezzo anche se , come già scritto , noi non l’ abbiamo mai escluso ma non spenderemmo denari in più per averlo su una bicicletta che ne é sprovvista 🙂

Comunque sia la R.X 735 PRO con cui abbiamo percorso 254 chilometri totali con circa 10000 Mt+/- di dislivello durante le nostre uscite é veramente una delle migliori trail E-MTB da noi testate con una facilità e agilità di guida veramente uniche e per altri inarrivabile nel panorama attuale della trail bikes presenti sul mercato . Facile , leggera ed agilissima permette di girare anche a velocità bassissime con precisione chirurgica e mai vi metterà in difficoltà su sentieri tecnici sia in salita che in discesa . Ovviamente a far da contro altare a questa estrema agilità e facilità di guida possiamo dire che sul rotto veloce in discesa altre realizzazioni più votate all’ utilizzo gravity sono più stabili ma dovete considerare che qui siamo di fatto in presenza di una E-Trailbike e non di una E-SuperEnduro che comunque esiste nella gamma Rotwild e si chiama R.EXC .

Termino sottolineando ancora una volta come questa R.X ci abbia veramente impressionato per facilità di guida , qualità costruttiva e allestimento generale che la pongono come un prodotto a cui rivolgere l’ attenzione se volete una E-MTB trail adatta a tutte le necessità di ogni biker : in una parola direi un’ eccellenza nel settore trail bikes !

 

Merida eONE-SIXTY 10K – Prova completa

08 Ago 2024

Scritto da Gianni Biffi il 30 Luglio 2024 (Chilometri percorsi 563 – Periodo di prova 32 giorni) .

 

Gianni ciao , vuoi provare la nostra nuova 10K ? Con questa domanda è iniziata la mia storia con la Merida eOne-Sixty 10K : Gianluca Bonanomi ex-campione Italiano DH e oggi direttore commerciale di Merida Italia – nonché grande amico e maestro di guida negli anni ’80/90 per uno scarso come me – mi ha onorato di concedermi in prova l’ ammiraglia della gamma E-MTB della casa Taiwanese appena arrivata in Italia .

Dato il tempo risicato concessomi per la prova non siamo passati attraverso la nostra consueta first ride della 10K ma ci siamo subito buttati a capofitto sulla prova completa nel minor tempo possibile per poter rendere la E-MTB oggetto della nostra prova all’ amico “Bona” prima delle ferie estive . Proprio per questo stesso motivo ho sempre usato la 10K con tutti i componenti di serie inclusi gli pneumatici che come molti di Voi ricorderanno non sono proprio tra i miei preferiti . Se volete conoscere l’ equipaggiamento della Merida eONE-SIXTY 10K e delle altre E-MTB della gamma Vi rimandiamo al sito Merida Italia dove troverete tutti i componenti dei modelli disponibili in dettaglio .

Eccoci quindi alla prova vera e propria che potrete leggere qui di seguito :

Estetica : ridisegnata da capo a fondo dagli ingeneri Taiwanesi ha un’ estetica piacevole ma nello stesso tempo poco appariscente . I due colori disponibili che sono il bianco e il grigio non contribuiscono poi a farla apparire più di tanto ma il risultato finale è comunque buono . Voto 8 .

Posizione di guida : direi molto buona e confortevole . Tutto è al posto giusto e anche l’ altezza corretta del movimento centrale contribuisce a non interferire troppo con il terreno e a farTi sentire comodi e ben centrati sulla E-MTB . Voto 9 .

Sospensioni : dotata di due unità ammortizzanti come l’ ammortizzatore Fox DHX2 Factory Kashima e la forcella FOX 38 Factory GRIP2 Factory Kashima , con corsa di 174 mm al posteriore (in versione mullet come provata) e 170 mm all’ anteriore , la 10K assorbe praticamente ogni asperità del terreno . Le due unità ammortizzanti si comportano molto bene e garantiscono un confort veramente notevole . La nuova cinematica della sospensione che praticamente è un monocross con un flip chip sulla bielletta che permette l’ uso della bicicletta anche in full 29″ è probabilmente la miglior sospensione monocross io abbia mai usato e anche l’ anti rise – vero difetto dei monocross – è sicuramente molto migliore di altri carro con questo sistema . Voto 9 .

Salita scorrevole : il nuovo firmware 4.3.0 denominato ormai da tutti “Race” dell’ unità Shimano EP8.01 ha conferito a questa unità motrice prestazioni ormai al top del mercato e quindi la 10K sale velocemente in ogni dove sullo scorrevole raggiungendo spesso e in brevissimo tempo la velocità massima limitata per legge di 25 Km/h . Voto 9 .

Salita tecnica : siamo pur sempre in presenza di una mullet bike ma la bontà del carro (ottima trazione per un monocross) e il motore che in Boost ha acquisito un overboost regolabile da computer e meno aggressivo di quello di altri concorrenti sul mercato la rendono una buona scalatrice anche in presenza di gradini importanti .  Voto 8 1/2 .

Single-track : il peso di Kg. 22,830.- la rende stabile e divertente . Non eccelle come altre realizzazioni più votate alla parte gravity ma è sufficientemente veloce anche nei cambi di direzione in discesa .  Voto 8 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : le due unità ammortizzanti perfettamente accordate e un’ anteriore molto stabile e preciso ne fanno una macchina che è molto stabile con l’aumentare della velocità . Facile ed efficace per chiunque . Voto 8 1/2 .

Discesa tecnica e stretta :  la stabilità generale e il fatto che non sia leggerissima – come altre realizzazioni – non la fanno brillare nello stretto . Comunque resta molto facile per chiunque . Voto 7 1/2 .

Frenata : i nuovi freni Sram Stealth sono molto migliorati con i nuovi pompanti e per un uso non esasperato sono oggi alla pari , se non superiori , a  molti altri impianti presenti sul mercato . Anche se spremuti a fondo su lunghe discese non perdono mai capacità frenante ne danno evidenti segnali di fading delle pastiglie o dei nuovi dischi freno . Certo se si cerca potenza frenante in quantità non sono certo i Code Stealth i freni più potenti sul mercato . Voto 7 1/2 .

Rigidità : ottima in tutte le situazioni . Triangolo e carro molto ben costruiti e il carro posteriore monocross aiuta parecchio a tenere rigido l’ assieme . Voto 9 .

Dotazione :  tutto il meglio di ciò che è commerciale oggi disponibile sul mercato . Il reggisella telescopico proprietario TEAM TRII ha una corsa regolabile senza nessun attrezzo sino a 230 mm . Questo permette un abbassamento della sella veramente molto ampio come molti richiedono nell’ uso gravity . Peccato che sia difficile trovare la giusta forza di chiusura del sistema per una regolazione precisa . Voto 9 .

Motore e componenti elettronici : con l’ aggiornamento del firmware alla versione 4.3.0 , o Race come ormai la chiamano tutti , lo Shimano EO8.01 è veramente molto migliorato sia in prestazioni generali che in consumi . Ormai consuma meno di molte altre unità presenti sul mercato a parità di velocità ascensionale e anche a basse rotazioni è migliorato moltissimo . Siamo in presenza ormai di un’ unità affidabile e parca nei consumi a condizione di usare per bene le assistenze in base alle proprie necessità di spinta e di consumo . Se fosse fluido e avesse un’ assistenza automatica come altri saremmo sicuramente al top ! Voto 9 1/2 .

Finiture : ben costruita e ben verniciata ma con un’ estetica molto seriosa . Il fatto che non si senta nulla che fa rumore o vibrazione è sintomo di una qualità costruttiva molto alta .Voto 8 1/2 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : costosa come tutti i top di gamma . Purtroppo però il marchio è spesso poco conosciuto o considerato sinonimo di prodotto di fascia più bassa . Voto 8 .

Note finali : la E-MTB adatta a chiunque per un uso escursionistico con buone capacità di arrampicare e di divertimento in sicurezza nei tratti gravity soprattutto se veloci . Molto confortevole grazie ad un carro che copia praticamente tutto e conferisce grande sicurezza e stabilità sullo scassato . Come detto sopra se avesse un Marchio diverso sull’ obliquo verrebbe probabilmente osannata da molti anche sul nostro mercato … Ma sappiamo che il mercato è fatto in molti casi dal valore percepito dal Marchio anche se la qualità del prodotto magari è inferiore a quella di questa ottima Merida 😉

 

Cosa ci è piaciuto di più :

– la qualità costruttiva del prodotto

– il nuovo firmware 4.3.0 o Race del motore Shimano EP8.01

– il reggisella telesopico regolabile con corsa sino a 230 mm

Cosa ci è piaciuto di meno :

– le gomme di serie non sono certo di nostro gradimento

– la regolazione della chiusura del reggisella

 

Voto finale 119 su 140 .

Il mondo E-MTB é sempre più specializzato – Mondraker Dune XR – Prova completa

27 Giu 2024

Scritto da Gianni Biffi il 26 Giugno 2024 (Chilometri percorsi 425 – Periodo di prova 58 giorni) .

 

L’ estrema specializzazione dei prodotti E-MTB continua a ritmi forsennati anche se i mercati mondiali sembrano essere in una situazione di flessione nelle vendite : insomma l’ innovazione , il cambiamento non sembra possano essere fermati e questo lo considero comunque un bene per i prodotti e forse un problema in più per il mercato . Comunque sia nell’ ultimo periodo abbiamo avuto la possibilità di provare una E-MTB full power con il peso di una SL e poi , con questa Dune XR , una SL con un motore che ha la potenza di un full power !!! Come dico spesso il mondo sotto sopra 🙂 Insomma delle vere e proprie rivoluzioni del settore … E non finisce qui !

Dopo la nostra first ride della Dune XR (che potete leggere qui) eccoci quindi a scrivere questa prova completa della Mondraker Dune XR , una SL da super enduro con corsa alla ruota di 180 anteriore e 165 posteriore che pesa poco meno di 20 chilogrammi (Kg. 19,840.- per la precisione in taglia Medium) equipaggiata con un motore Bosch SX che ha ben 600 W di potenza massima e 55 Nm di coppia . Il risultato è veramente incredibile e per la prima volta potrete pedalare una SL insieme ai Vostri amici con le full power senza rallentarli !!!

In questi ultimi mesi di test abbiamo percorso più di 400 chilometri con più di 18500 Mt. +/- quasi sempre in compagnia di amici equipaggiati con E-MTB full power e quasi mai ci siamo trovati in difficoltà o ci hanno dovuto aspettare a lungo in salita . In compenso se uscite con amici con motore SL saranno loro a dovervi inseguire costantemente , e Voi ad aspettarli , anche se pedalano il doppio di Voi ! Insomma il motore Bosch SX é veramente di un altro pianeta in questa categoria mid power !!! Se volete conoscere l’ equipaggiamento della Mondraker Dune XR e delle sorelle minori Vi rimandiamo al sito del nostro E-Commerce dove troverete tutti i componenti dei modelli disponibili in dettaglio .

 

Eccoci quindi a chiarirVi ancor di più come funziona la Dune grazie alle impressioni che potrete leggere qui di seguito :

Estetica : completamente nuova nel design e nella colorazione non rinnega il proprio family feeling . Il risultato è sicuramente molto bello e ben riuscito tanto che molte volte sono stato fermato da chi incontravo sui sentieri per richiesta di  informazioni , ricevendo complimenti per il prodotto e la sua verniciatura elegante . Voto 10 .

Posizione di guida : sono abituato alla Forward Geometry di Mondraker da più di 12 anni ma questa Dune XR mi è sembrata sin da subito più corta e diciamo più vicina alle altre realizzazioni sul mercato . Non mi trovavo male con le vecchie Mondraker più lunghe ma con questa Dune tutto sembra più facile e simile alle altre E-MTB sul mercato : bravi gli ingeneri di Mondarker ad avvicinare un pubblico sempre più variegato – non solo racers – e quindi ampliato . L’ unica nota stonata è l’ altezza movimento a 352/353 mm che mi ha sempre dato sin dal primo momento l’ impressione di essere seduto troppo in alto dal terreno se paragonato ad altre realizzazioni presenti sul mercato . Voto 8 .

Sospensioni : dotata di due unità ammortizzanti come l’ ammortizzatore Öhlins TTX22M.2 a molla e la forcella Öhlins RXF 38 M.2 , con corsa di 165 mm al posteriore e 180 mm all’ anteriore , risulta essere veramente una E-MTB votata all’ uso super enduro . Le due unità ammortizzanti si comportano egregiamente in ogni situazione e in particolare la forcella sembra essere meno affaticante di altre realizzazioni presenti sul mercato . La nuova cinematica della sospensione Zero® é sicuramente molto migliorata in confronto alla vecchia e ha un sostegno nella parte centrale della corsa molto efficace e reattivo . Buona la progressione e mai abbiamo avvertito fondi corsa delle due sospensioni nemmeno nei sentieri più scassati . Voto 9 .

Salita scorrevole : il Bosch SX , che condivide lo stesso firmware dei motori Bosch CX , é veramente il meglio ci si possa aspettare oggi nel segmento dei motori SL ! Grazie all’ assistenza Auto del sistema Smart System di Bosch la fluidità di pedalata è assicurata e basta tenere delle rotazione un pò più alte dei full power per avere a disposizione una potenza ad oggi inarrivabile per gli altri motori SL presenti sul mercato e pari a quelle dei full power . Lavorando poi attentamente con i rapporti del cambio , in questo coadiuvati dall’ indicazione di cambiata del display , si sale veramente a velocità inusuali per un SL a condizione di mantenere le rotazioni sopra i 40 / 50 rpm al di sotto delle quali la coppia di soli 55 Nm può mettere i meno dotati muscolarmente in difficoltà . Insomma considero questo SX l’ unico motore mid power che permette di pedalare in salita in compagnia di motori full power senza sforzi eccessivi . Voto 10 .

Salita tecnica : il motore che necessita di avere rotazioni più alte di un full power e il fatto che la Dune XR é una mullet con impronta a terra inferiore della ruota posteriore e angolo di attacco sull’ ostacolo meno favorevole di una 29″ non permettono su percorsi lenti e tecnici di salire come con una full power per di più se dotata di ruota posteriore da 29″ . Certo il peso minore consente a chi è molto bravo di muovere la bici da fermo e di fare acrobazie trialistiche con maggior facilità di una E-MTB più pesante ma non é certo questo il mio caso 🙁 .  Voto 6 1/2 .

Single-track : molto ben bilanciata e con un peso contenuto è molto veloce e divertente con inserimenti in curva quasi chirurgici . Solo il baricentro più alto del solito a cui siamo abituati ci ha messo in difficoltà in alcuni cambi di direzione repentini . Voto 8 1/2 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : dotata di sospensioni che passano sopra a tutto e di un’ ottima rigidità dell’ insieme, è sicuramente il momento o la tipologia di utilizzo dove si trova più a proprio agio . A condizione di caricare il peso opportunamente sull’ anteriore la Dune Vi permetterà di percorrere sentieri scorrevoli e scassati a velocità inusuali . Voto 9 1/2 .

Discesa tecnica e stretta : l’ altezza per me eccessiva del movimento centrale in condizioni di bassa velocità e il fatto che si è seduti troppo in alto – anche con i reggisella telescopico completamente abbassato – influisce negativamente sul baricentro uomo/macchina e la rende un pò più difficile da gestire di altre SL nel guidato . Voto 7 .

Frenata : i nuovi freni Sram Stealth sono molto migliorati con i nuovi pompanti e per un uso non esasperato sono oggi alla pari , se non superiori , a  molti altri impianti presenti sul mercato . Noi avevamo da provare dei Trickstuff Maxima che abbiamo abbinato a dischi e pastiglie BCA , per avere uniformità di giudizio , e devo dire che non ci hanno assolutamente deluso . Molto buona la frenata nella parte centrale della corsa della leva anche se mordono inizialmente un filino meno di altri . Voto 10 con impianti Trickstuff .

Rigidità : ottima in tutte le situazioni . Triangolo e carro molto ben costruiti e la nuova sospensione Zero® le conferiscono ottima conducibilità . Voto 10 .

Dotazione :  cerchi in carbonio , freni adatti all’ utilizzo gravity , cambio Sram T-Transmission e reggisella AXS oltre alle due unità ammortizzanti Öhlins sono praticamente una somma di eccellenze oggi del mercato . Voto 9 1/2 .

Motore e componenti elettronici : il miglior motore SL oggi presente sul mercato . Come detto i 600 W di potenza lo pongono al di sopra di ogni altra unità SL con peso di 2 chilogrammi presente sul mercato senza nessun tipo di dubbio . Qualche rotazione in più di altre unità full power e rimarrete veramente basiti della facilità con cui si sale e si raggiunge il limite dei 25 K/h in un attimo . Poco resistenza delle pedivelle sopra il limite di legge conferiscono poi a questa unità un voto eccellente . La batteria da 400 Wh permette dai 1100 ai 1200 Mt+ di percorrenza con assistenza sempre in Auto e con l’ eventuale aggiunta del PowerMore 250 , l’ extender originale di Bosch , si possono raggiungere agevolmente valori vicini ai 1700/1800 Mt+ . Voto 10 .

Finiture : bella, elegante , ben rifinita e verniciata e con un’ estetica moderna ma coerente con la storia del Marchio . Unica nota stonata la qualità della gomma con cui è costruito il batticatena che é risultata troppo morbida e con un’ usura eccessiva ma gli uomini Mondraker ci hanno informato che si trattava di un problema della pre-serie di cui erano perfettamente al corrente e che é già stato risolto nella produzione di serie . Voto 10 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : sicuramente costosa é da considerarsi un prodotto elitario destinato comunque ad un utilizzo prettamente gravity dove permette di ottenere prestazioni e divertimento altrettanto esclusivi e quasi unici . Voto 8 .

Note finali : potrei definirla la regina assoluta della categoria SL presenti sul mercato ad oggi con una vocazione discesistica che poche altre realizzazioni hanno . Una vera macchina da guerra che permetterà a chi lo vuole di raggiungere prestazioni discesistiche di tutto rispetto con buona facilità e impegno di guida . Velocissima, divertente e molto bella – tanto da far girare la testa a molti – è sicuramente la miglior superenduro SL oggi presente sul mercato globale . Il motore Bosch SX , ad oggi presente su pochissime altre E-MTB , é poi la ciliegina su una torta già di per se molto ghiotta ! Insomma non c’ è dubbio che la Dune XR ha fatto centro nel cuore di molti e nell’ immaginazione collettiva 🙂

Voto finale 126 su 140 .

It’s a kind of magic : Cannondale Moterra SL1 – Prova completa

17 Giu 2024

Scritto da Gianni Biffi il 17 Giugno 2024 (Chilometri percorsi 476 (in assetto mullet) / 151 (in assetto full 29″) – Periodo di prova 66 giorni) .

 

Nel 1986 i Queen pubblicavano la canzone “A kind of magic” il cui ritornello suonava più o meno come “è una specie di magia” e devo dire che poche altre volte ho potuto cantare questo ritornello durante la prova di una E-MTB . Una di queste è proprio stata durante la prova di questa Moterra SL1 poichè io ho sempre detto e sostenuto che bici o E-MTB così vicine a ciò che io ritengo ottimale per le mie doti di conduzione sono veramente poche e le riconduco ad una specie di magia costruttiva . Infatti se geometrie , bilanciamento , appoggi , amalgama del tutto e quant’ altro fossero tutte cose scontate probabilmente tutte le E-MTB sarebbero ottimali e invece solo pochissime di quelle da noi testate sono così performanti , facili , agili e divertenti da doverle per forza definire una specie di magia !

Ho già scritto nella mia first ride della Moterra SL1 (che potete leggere qui) che l’  attesa di questa E-MTB con peso da SL ma motore full power era veramente tantissima e come detto le attese non sono andate per nulla deluse nonostante le mie perplessità iniziali su questa nuova tipologia di prodotto . Finalmente ci troviamo di fronte a una E-MTB dal peso realmente contenuto e con una batteria da 601 Wh che permette di salire con gli amici dotati di full power come se nulla fosse poiché lo Shimano EP8.01 che equipaggia la nostra SL1 permette di stare allegramente insieme a qualsivoglia amico dotato di qualsivoglia motore full power su una E-MTB .

In questi mesi di test abbiamo percorso più di 600 chilometri con più di 21.000 Mt. +/- con enorme soddisfazione e divertimento di guida come poche altre volte ci è successo in passato . La SL1 è veramente una E-MTB molto facile, leggera e prestante in tutte le situazioni normali di utilizzo e si presta facilmente all’ uso escursionistico di tutti i giorni e anche a situazione più gravity oriented senza per questo essere una bicicletta da downhill . Riguardo l’ equipaggiamento della nostra Moterra SL1 Vi rimandiamo al sito del nostro E-Commerce dove troverete tutti i componenti in dettaglio .

Veniamo quindi alle impressioni punto per punto come potrete leggere qui di seguito :

Estetica : nulla di particolarmente nuovo ma sicuramente la Moterra SL1 è ben disegnata e snella . Linee piacevoli enfatizzate nel caso della colorazione Jade da una verniciatura molto ben riuscita e elegante . La nostra E-MTB in prova ci è stata consegnata in colorazione Raw altrettanto elegante ma molto più sobria e al limite dello scontato . Voto 9 .

Posizione di guida : nessun particolare problema o difetto . Una volta regolati gli appoggi per bene ci si trova subito a proprio agio e anche la quota di angolo sterzo molto distesa di 62,5° non si nota e non impensierisce per nulla nella conduzione .  Voto 9 1/2 .

Sospensioni : ammortizzatore Fox Float X Factory e forcella Fox Float 36 Factory con cartuccia Grip2 e offset da 44 mm , con corsa di 150 mm al posteriore e 160 mm all’ anteriore . Due unità ammortizzanti che rappresentano il top di gamma della casa Californiana perfettamente accordate tra di loro . Da notare come ancora una volta la guida con una forcella con steli da 36 non ci ha mai fatto rimpiangere la pur ottima 38 . Infatti per le nostre velocità di percorrenza , che riteniamo normali , il feeling della 36 è pari a quello della 38 e comunque quel poco di rigidità in più a favore della sorella maggiore è alla fine ben compensato dal minor peso sull’ anteriore della nostra 36 e inoltre la 36 risulta ovviamente un filino meno affaticante della sorellona con steli da 38 mm . Unico limite vero la cinematica del carro che risente della mancanza di un giunto Horst® anche se gli ingegneri di Cannondale sostengono che il loro flex pivot simula lo snodo sul carro ma questo IMHO non è assolutamente vero nella fase di frenata soprattutto in caso di bloccaggio della ruota posteriore . A ruota libera dall’ azione frenante del freno posteriore la sospensione è invece molto progressiva e si comporta molto bene . Voto 8 1/2 .

Salita scorrevole : lo Shimano EP8.01 opportunamente settato non è poi molto inferiore alle altre unità presenti oggi sul mercato , anzi . Si sale quindi agevolmente a condizione di fare qualche rotazione in più di altre unità e manca un livello di assistenza fluido come l’ Auto di Bosch ma alla fine il nostro EP8.01 si comporta benissimo e proporzionalmente consuma anche meno Wh di batteria se paragonato ad altri a condizione di fare un buon settaggio dello stesso . In versione full 29″ diventa ancora più prestante ma diciamo che sullo scorrevole la differenza è quasi innavvertibile se paragonata alla versione mullet . Voto 9 1/2 .

Salita tecnica : viene fornita in assetto mullet e come per tutte le mullet l’ impronta a terra inferiore della ruota posteriore e l’ angolo di attacco sull’ ostacolo meno favorevole di una 29″ non fanno della SL1 un’ arrampicatrice da riferimento . Quando poi il terreno diventa viscido le cose ovviamente peggiorano e quindi non possiamo dire che in configurazione mullet sia un prodotto da riferimento ma c’ è la possibilità tramite un flip chip di farla diventare una full 29″ e qui le cose cambiano radicalmente : miglior angolo d’ attacco sull’ ostacolo e maggiore impronta a terra trasformano la nostra SL1 in un’ ottima arrampicatrice che se avete gamba e capacità interpretativa nel trovare la linea migliore Vi permetteranno di salire praticamente ovunque ! Voto 8 1/2 (mullet) – 9 1/2 (full 29er) .

Single-track : sarà il perfetto bilanciamento , la magia di geometrie perfettamente amalgamate , la leggerezza del prodotto o quant’ altro ma la SL1 è veramente efficace e super divertente con l’ aumentare dell’ andatura . Notevole la velocità nei cambi di direzione e quasi perfetta negli inserimenti in curva . Pochissime le differenze tra assetto mullet e full 29″ per le mie doti di guida . Voto 9 1/2 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : ottima rigidità del tutto, una posizione in sella ineccepibile e l’ ottimo lavoro delle sospensioni uniti ad un peso da riferimento per una full power la rendono facilissima e divertentissima . Certo non è sul veloce che la Moterra SL1 offre il suo meglio data la leggerezza dell’ insieme in versione mullet ma alla fine si difende più che bene . Se si montano invece le due ruote da 29″ anche in questo caso il miglior gallegiamento e la possibilità di mantenere con più facilità la velocità la rendono sicuramente più efficiente . Voto 8 1/2 (mullet) – 9 1/2 (full 29er) .

Discesa tecnica e stretta : l’ angolo di sterzo da 62,5° (che comunque è possibile portare per chi lo desideri sino ad un più tradizionale 63,7° tramite la rotazione della calotta della serie sterzo) , il carro non certo tra i più corti e un interasse abbastanza lunghetto farebbe pensare a una E-MTB molto pigra e difficile da far girare nel tecnico lento e invece il perfetto bilanciamento, il peso molto basso e la magia di geometrie indovinatissime ne fanno un’ ottima E-MTB anche in condizioni particolarmente impegnative . Difficile trovare oggi di meglio tra le full power presenti sul mercato dato che la SL1 è molto più vicina ad una vera SL nel guidato . Innavertibile la differenza tra mullet e full 29″ per me dato che dove metto il piede a terra con la mullet lo metto anche con la full 29″ . Voto 10 e lode .

Frenata : chi è abituato a leggere le nostre prove ben conosce il mio basso gradimento per gli impianti freno Magura MT7 montati di serie e quindi sin dall’ arrivo della SL1 abbiamo provveduto a montare i soliti BCA EL.02 che ci garantiscono equità di giudizio e prestazioni impeccabili avendo sempre un riferimento costante e paritetico con altre situazioni di test . Confermo ancora una volta che si tratta di scelte del tutto personali ma che ci facilitano nella valutazione generale del prodotto essendo il nostro tipo di guida settato su quel tipo di frenata che consideriamo tra le più prestazionali .  Voto 10 e lode con impianti BCA .

Rigidità : ottima in tutte le situazioni . Il carro posteriore senza snodi è sicuramente molto ben costruito e rigido . Il tutto conferisce alla SL1 ottime sensazioni e guidabilità . Voto 10 .

Dotazione :  una dotazione pressoché perfetta se togliamo i freni che personalmente non digerisco proprio . Voto 9 1/2 .

Motore e componenti elettronici : EP8.01 con batteria Darfon da 601 Wh che abbiamo settato con ben 7 livelli d’ assistenza per avere la possibilità di decidere con un click quanto consumare e quanta spinta applicare sui pedali . Il risultato è stato di avere un sistema d’ assistenza che si adatta perfettamente al giro da fare in quella giornata anche in base alla velocità degli amici con cui si condivide il giro stesso . I consumi si adattano di conseguenza al livello d’ assistenza che andremo a scegliere di volta in volta e comunque ci siamo ritrovati molto spesso a consumare proporzionalmente meno di quanto consumino altre unità full power presenti con noi al giro di giornata . Ovviamente il piccolo prezzo da pagare in confronto ad assistenze magari un filo più fluide e performanti é quello di fare più rotazioni e di usare con più attenzione il cambio dei rapporti della nostra E-MTB e le assistenze .  Voto 9 1/2 .

Finiture : molto ben costruita e elegante come già detto . Nulla è fuoriposto o costruito al risparmio !!! Voto 10 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : considerando la tipologia di prodotto quasi unica , il peso totale molto basso , il livello delle finiture e l’ equipaggiamento fornito direi perfettamente allineata al mercato attuale anche se rimane un prezzo non accessibile a tutti . Voto 9 .

Note finali : adatta veramente a chiunque è da considerarsi una E-MTB tra le più eclettiche che abbiamo mai testato tanto che é una specie di magia poter constatare che una E-MTB con interasse importante , con carro lungo e angolo di sterzo a 62,5° giri con tale facilità e naturalezza ! Sarà il peso contenuto che la fa assomigliare più a una buona SL nella guida che a una E-MTB full power quale la Moterra SL1 è da considerare , sarà l’ amalgama perfetto di misure sulla carta discutibili , sarà il perfetto bilanciamento dei pesi o altro ma questa Moterra SL1 ci è piaciuta veramente tantissimo tanto che ogni volta che la useremo nel bosco risuonerà forte e chiaro il ritornello “it’s a kind of magic” 🙂 🙂 🙂

Voto finale 131 (mullet) – 133 (full 29er) su 140 (più 2 lodi) .

Freni a disco per MTB questi conosciuti !

21 Mag 2024

Scritto da Gianni Biffi il 20 Maggio 2024 .

 

Ormai da più di tre anni collaboro attivamente e potrei dire settimanalmente, con gli ingegneri dell’ azienda BCA che mi hanno onorato della loro amicizia e fatto quindi partecipe delle loro continue “invenzioni” nel campo dei freni a disco . Vi ricordo , per chi non ne fosse a conoscenza , che l’ ingegnere Cesare Brioschi ha disegnato per primo gli ormai famosi dischi wave o a margherita che dir si voglia dato che , seppur poi brevettati a nome d’altri , i disegni originali riportano ben chiaro il nome dell’ ingegnere Cesare ! Insomma sia Cesare che Andrea hanno una conoscenza di dischi , pastiglie e relativi impianti frenanti che possiamo definire d’ eccellenza e seconda a nessuno in questo campo .

Avendo avuto questo onore e questa possibilità mi sono gettato a capofitto nell’ ascoltare , provare , studiare e comparare dischi , pastiglie per freno e impianti per freno a disco per MTB e E-MTB . Oggi dopo aver studiato e testato sul campo penso il 90% degli impianti freno esistenti sul mercato posso dire senza ombra di smentita che ho acquisito una certa conoscenza e confidenza con i vari impianti e componenti per freno a disco . Detto questo vorrei dire che secondo il mio modestissimo parere non esiste un freno in assoluto migliore degli altri ma che ci sono semplicemente moltissimi impianti , dischi e pastiglie freno che hanno caratteristiche diverse e che quindi se si hanno le opportune conoscenze si può ottenere da ogni impianto il meglio per le proprie esigenze indipendentemente dalla Marca dell’ impianto o tantomeno dal costo dello stesso .

Spesso sento dire che l’ impianto X o Y sono veramente il peggio del mercato e altrettanto spesso scopro che l’ utente usa dischi e/o pastiglie che non sono nemmeno lontanamente adatti e performanti come altri sul mercato ! Infatti solo cambiando il disco del freno con un disco performante l’ impianto tanto bistrattato diventa un impianto più che consono all’ uso che l’ utente ne vuol fare , idem per quanto riguarda le pastiglie .

E’ altrettanto ovvio che ci sono impianti ben più performanti di altri e che il giusto mix tra dischi , pastiglie e impianto non è sempre così semplice da trovare se non attraverso 1000 prove sul campo ma solo così facendo potrete evitare di acquistare materiali non idonei all’ uso che vorreste fare con la Vostra MTB o E-MTB che dir si voglia . Se non avete la possibilità di provare a cambiare continuamente i vari componenti del Vostro impianto Vi consigliamo vivamente di rivolgerVi e consultarVi con il Vostro meccanico di fiducia che solitamente dovrebbe avere più esperienza e quindi conoscenza di impianti per freno a disco .

Personalmente posso dire che uso costantemente dischi freno BCA YOD4 e pastiglie BCA carbo-metalliche su tutti gli impianti che proviamo . Questo per poter avere una costanza di qualità e rendimento dei componenti sopra citati e soprattutto per togliere delle variabili così importanti nel giudizio degli impianti che proviamo . Questo non significa assolutamente che non esistano altri dischi e pastiglie per freno a disco altrettanto validi ma noi siamo convinti che i dischi e le pastiglie BCA possano essere considerati tra i migliori del mercato attuale !

Impianti a due o quattro pistoncini : personalmente sono strenuo sostenitore del motto “tutto ciò che non c’ è non si rompe o da meno problemi” e quindi sia per facilità d’ uso e manutenzione preferisco sempre e comunque un impianto a due pistoni che secondo il mio personale punto di vista sono molto più facili da gestire e hanno un rendimento paritetico se non addirittura superiore ai 4 pistoni che spesso hanno problemi di allineamento e conseguentemente di spinta omogenea dei pistoni stessi . Tenete presente che il rapporto oleodinamico , il diametro del pistone , il diametro della cartuccia , la qualità dei quadriring , la qualità dei tubi freno , il rapporto di leva e quant’ altro sono tutte variabili da considerare nell’ uso e conseguentemente nell’ acquisto di un impianto per freni a disco . Ancora una volta posso dirVi che spesso si tratta di feeling o esigenze di frenata del tutto personali nello scegliere un’ impianto e personalmente quindi considero tra i migliori impianti mai provati i BCA EL.02 , gli Hope Tech 4 V4 e i Trickstuff Maxima in stretto ordine alfabetico .

Quindi quando mi succede , come purtroppo è successo ancora la scorsa settimana , di leggere “fesserie” scritte da persone che nella loro esperienza in MTB hanno usato magari solo 3 impianti per freno e magari di quei 3 almeno 2 li hanno provati nel parcheggio – e che soprattutto non hanno avuto la possibilità di confrontarsi con ingegneri del settore ne tanto meno hanno voluto studiare/capire come funziona un freno a disco – mi viene naturale provare a spiegare che magari non hanno sempre ragione nel dire che la leva è troppo lontana dalla manopola quando è chiaro ed evidente che esiste un registro per regolare la distanza …

Scusatemi se mi sono tolto un sassolino dalla scarpa 🙂 🙂 🙂

 

First ride Mondraker Dune XR

14 Mag 2024

Scritto da Gianni Biffi il 14 Maggio 2024 .

 

E’ stato abbastanza complicato riuscire ad avere la Dune XR in fretta per poter iniziare la prova ma alla fine devo dire che ne valeva proprio la pena ! Arrivata circa una quindicina di giorni fa in Pro-M siamo subito usciti con la Dune XR completamente di serie (freni e gomme inclusi) poiché la voglia di comprendere cosa potessimo aspettarci dal sistema Bosch SX era veramente tanta e le attese non sono andate per nulla deluse !!! Per vostra informazione abbiamo percorso già più di 230 chilometri con circa 8500 Mt+ / Mt- con grandissime soddisfazioni e divertimento .

Il sistema SL o mid power che dir si voglia di Bosch è veramente una spanna sopra a tutti gli altri sistemi mid power ad oggi presenti sul mercato . Vi dico solo che è l’ unica unità motrice con cui chiunque dotato di un filo di allenamento (e forse anche no) può tranquillamente uscire con degli amici dotati di E-MTB con motore full power senza ammazzarsi di fatica !!! Anzi spesso mi sono ritrovato davanti alle full power sia in salita ma soprattutto nei tratti pianeggianti a velocità prossime al limitatore dei 25 Kh/h ! Con l’ aggiunta dell’ extender originale Bosch PowerMore 250 anche i problemi di percorrenza vengono in pratica annullati poiché con i 650 Wh delle 2 piccole batterie dello SX si percorrono all’ incirca i chilometri e i Mt+ che si percorrono con la batteria da 750 Wh delle full power con un’ altro indubbio vantaggio che le due batterie piccole si ricaricano più in fretta di quella grossa da 750 Wh ! Unica cosa da tenere presente è che avendo minore coppia – ma uguale potenza massima di 600W – dovremo usare per bene i rapporti del deragliatore (bisogna cambiare più spesso e bene) e fare un pochino più rotazioni che con il motore full power … Ma in breve ci si abitua .

Detto dell’ eccezionale motore Bosch SX veniamo ora a parlare della Dune XR in prova . La Dune sembra persino più leggera di altre SL e si guida facilmente e con grande piacere ! Se la si lascia scorrere sembra più facile delle sorelle maggiori (Crafty e Level) e invita a spingere sempre di più e a fare sempre più velocità in tutta sicurezza ! Del resto le due unità ammortizzanti Ohlins da 180 mm di corsa all’ anteriore e da 165 mm di corsa al posteriore , coadiuvato dal leveraggio Zero , sono perfettamente accordate : la Dune è veramente una “spada” sul veloce !!! Quando però le velocità scendono e ci si ritrova sul tecnico stretto la Dune torna di colpo ad essere una Mondraker abbastanza difficile da far girare nel lento come un pò tutte le Mondraker . Probabilmente questa volta , essendo la E-MTB molto leggera , è semplicemente una quota del movimento centrale esageratamente alta a renderla pigra nel girare . Infatti l’ altezza del movimento centrale , se confrontata con le E-MTB che solitamente usiamo in questo periodo , risulta essere maggiore da 1 cm. a circa 2 cm. delle altre . Per contro il vantaggio diventa che non toccherete più pedivelle e paramotore nemmeno nei passaggi più alti e tecnici ovviamente 🙂

Vi informiamo inoltre che i nuovi freni Stealth di Sram montati di serie sulla Dune sembrano molto migliorati in confronto alle vecchie versioni anche se avendo da provare dei Trickstuff Maxima abbiamo provveduto dalla nostra seconda uscita a rodare i Maxima appunto . Dei Maxima possiamo dirVi che li consideriamo tra i più prestanti freni a disco mai testati anche se non abbiamo ancora avuto la possibilità di effettuare discese molto lunghe con i freni in mano per poter valutare la resistenza al calore / fading ma ci ripromettiamo di farlo al più presto possibile . Risultano essere sin troppo potenti nella parte centrale di corsa della leva anche se sembrano meno pronti nella pinzata iniziale di altri . Insomma abbastanza diversi da quanto abituato ad usare ma comunque direi abbastanza impressionanti per costruzione – sembrano impianti da gioielleria – e prestazioni in positivo . Stiamo ancora facendoci su la mano ma sono certo ci daranno grandissimi risultati in generale !

Per finire direi che la Dune XR è sicuramente la miglior SL mai provata sino ad oggi e che sbaraglia un pò la concorrenza grazie ad un motore eccezionale , una ciclistica velocissima , sospensioni magnifiche e dei freni al top se consideriamo l’ upgrade : un SL super divertente e veloce come poche altre .

Per il momento mi sembra di non aver dimenticato nulla e Vi rimandiamo quindi alla prova completa che andremo a scrivere nei prossimi mesi .

 

First ride Cannondale Moterra SL1: BINGO !!!

15 Apr 2024

Scritto da Gianni Biffi il 15 Aprile 2024 .

 

Dopo lunga attesa sono finalmente arrivati in Pro-M i primissimi esemplari di Moterra SL . L’ attesa era veramente tanta anche perché il marketing a dir poco di difficile credibilità dell’ Azienda stessa aveva sollevato in me moltissimi dubbi . Elencherò ora in breve ciò che secondo il mio modestissimo parere è perlomeno poco preciso / evitabile nella comunicazione iniziale di Cannondale :

– Chiamare la Moterra con l’ acronimo SL che l’ accomuna per il grande pubblico alle mid power è un errore facilmente evitabile con magari un semplice “Moterra Light” ?

– Dichiarare che la SL sia la E-MTB più leggera con batteria tra quelle superiori ai 600Wh e poi montare una batteria da 601 Wh suona un pò di artifizio fatto ad arte .

– Dichiarare che hanno customizzato le assistenze dello Shimano EP8.01 con quattro livelli inserendo il Turbo e mantenendo il Boost (che significano all’ incirca la stessa cosa in due lingue diverse) quando Shimano stessa permette la personalizzazione sino a 15 livelli diversi suona un filino stonato .

– Dichiarare che il “Flex pivot” del carro funge da giunto Horst, creando un vero sistema four-bar, secondo me è del tutto azzardato a livello di funzionamento e soprattutto di bloccaggio in frenata dell’ ammortizzatore con conseguente apertura della sospensione posteriore (anti rise) .

Comunque sia la curiosità per una E-MTB praticamente nuova che unisce le prestazioni di una full power con il peso paragonabile a molte delle SL o mid power che dir si voglia presenti sul mercato era veramente molta e quindi appena giunta in magazzino abbiamo provveduto ad assemblarla, a sostituire i freni Magura – da noi mal digeriti – con i soliti BCA EL.02 completi di dischi e pastiglie BCA, a sostituire le ruote con delle Enve AM30 in carbonio complete di pneumatici Specialized Hillbilly T9 anteriore ed Eliminator T7 al posteriore e a sostituire il reggisella con uno YEP da 180 mm . Tutti questi upgrade , pur non indispensabili per la normale Utenza , ci permettono di togliere delle variabili importanti (freni e pneumatici in primis) nelle nostre prese di contatto e prove delle bici e quindi ci permettono di scrivere più in fretta e con impressioni migliori,  seppur del tutto personali .

Quasi pronti quindi per la prima uscita : personalizziamo per benino le assistenze dell’ EP8.01 scegliendo la nostra usuale customizzazione con 7 livelli di assistenza . Eco leggermente modificato , Boost come mamma Shimano l’ ha fatto e poi 5 livelli di Trail che ci permettono di scegliere quanto consumare e di avere più o meno spinta in base alla tipologia del percorso . Così facendo l’ EP8.01 consuma proporzionalmente meno di un Bosch CX Smart System con batteria da 750 Wh a parità di velocità , anche se necessita di più rotazioni di un Bosch che rimane comunque il nostro motore di riferimento e il più fluido per il nostro modo di pedalare . Comunque sia l’ obbiettivo di avere consumi simili agli amici con il Bosch è stato raggiunto con la batteria da 601 Wh di marca Darfon montata sulla SL1 ! Ad oggi avendo fatto solo 6 ricariche la batteria oltretutto non è ancora al massimo del suo potenziale prestazionale ma siamo già riusciti a percorrere 1556 Mt+ con circa 35 chilometri e con un 12% rimanente di batteria . Un suggerimento : la copertura in gomma della presa di ricarica non è proprio facilmente inseribile nella presa stessa . Consigliamo ogni tanto di spruzzare la gomma con dello spray al silicone per poter avere un miglior inserimento 😉

Prima uscita sopra Varenna (LC) scendendo da Ortanella su un trail molto tecnico e scassato , che in passato ci ha sempre messo in grossissime difficoltà sia tecniche che fisiche , e incredibilmente abbiamo fatti passaggi che nemmeno immaginavamo di poter fare ma cosa più significativa non avevamo le spalle dolenti a fine discesa come succedeva sempre in passato con altre E-MTB !!! Seconda uscita poi sull’ Happytrail a Selvapiana (AL) che è molto scorrevole e veloce al contrario di Ortanella dove è emerso per la prima volta il primo piccolo problema – e forse l’ unico – della nostra SL1 : il carro posteriore si apre parecchio in frenata e quindi la ruota posteriore tende a saltellare non poco se si tiene la leva del freno posteriore tirata . Ovviamente posso comprendere che questa caratteristica possa anche essere un plus per chi guida in maniera molto aggressiva e vuole entrare sugli appoggi veloci con la ruota posteriore che sbandiera ma io sono un biker old school e non ho questa capacità … Dovrò quindi modificare un pochino il mio modo di usare il freno posteriore tentando di lasciar andare la Moterra il più possibile soprattutto nei tratti più scassati sul veloce . Questa caratteristica , dovuta alla mancanza del giunto Horst come detto all’ inizio , è ovviamente molto meno avvertibile sul tecnico e sul lento .

Per tutto il resto direi che siamo in presenza della meglio riuscita Moterra di sempre !!! Facilissima, agilissima e di conseguenza velocissima : sinceramente penso che nessun altra E-MTB – comprese anche le vere SL – ad oggi permetta tali prestazioni generali con così poca fatica percepita e con tale facilità di conduzione !!! Chi avrà la possibilità di usarla si scoprira un biker migliore e più veloce in generale anche se ovviamente non diventerà per certo il campione del Mondo DH 🙂 🙂 🙂

Insomma direi che gli uomini Cannondale questa volta hanno fatto veramente bingo se tralasciamo il marketing 🙂

P.S. : IMHO è anche molto ben proporzionata e molto bella !