First ride Cannondale Moterra SL1: BINGO !!!

15 Apr 2024

Scritto da Gianni Biffi il 15 Aprile 2024 .

 

Dopo lunga attesa sono finalmente arrivati in Pro-M i primissimi esemplari di Moterra SL . L’ attesa era veramente tanta anche perché il marketing a dir poco di difficile credibilità dell’ Azienda stessa aveva sollevato in me moltissimi dubbi . Elencherò ora in breve ciò che secondo il mio modestissimo parere è perlomeno poco preciso / evitabile nella comunicazione iniziale di Cannondale :

– Chiamare la Moterra con l’ acronimo SL che l’ accomuna per il grande pubblico alle mid power è un errore facilmente evitabile con magari un semplice “Moterra Light” ?

– Dichiarare che la SL sia la E-MTB più leggera con batteria tra quelle superiori ai 600Wh e poi montare una batteria da 601 Wh suona un pò di artifizio fatto ad arte .

– Dichiarare che hanno customizzato le assistenze dello Shimano EP8.01 con quattro livelli inserendo il Turbo e mantenendo il Boost (che significano all’ incirca la stessa cosa in due lingue diverse) quando Shimano stessa permette la personalizzazione sino a 15 livelli diversi suona un filino stonato .

– Dichiarare che il “Flex pivot” del carro funge da giunto Horst, creando un vero sistema four-bar, secondo me è del tutto azzardato a livello di funzionamento e soprattutto di bloccaggio in frenata dell’ ammortizzatore con conseguente apertura della sospensione posteriore (anti rise) .

Comunque sia la curiosità per una E-MTB praticamente nuova che unisce le prestazioni di una full power con il peso paragonabile a molte delle SL o mid power che dir si voglia presenti sul mercato era veramente molta e quindi appena giunta in magazzino abbiamo provveduto ad assemblarla, a sostituire i freni Magura – da noi mal digeriti – con i soliti BCA EL.02 completi di dischi e pastiglie BCA, a sostituire le ruote con delle Enve AM30 in carbonio complete di pneumatici Specialized Hillbilly T9 anteriore ed Eliminator T7 al posteriore e a sostituire il reggisella con uno YEP da 180 mm . Tutti questi upgrade , pur non indispensabili per la normale Utenza , ci permettono di togliere delle variabili importanti (freni e pneumatici in primis) nelle nostre prese di contatto e prove delle bici e quindi ci permettono di scrivere più in fretta e con impressioni migliori,  seppur del tutto personali .

Quasi pronti quindi per la prima uscita : personalizziamo per benino le assistenze dell’ EP8.01 scegliendo la nostra usuale customizzazione con 7 livelli di assistenza . Eco leggermente modificato , Boost come mamma Shimano l’ ha fatto e poi 5 livelli di Trail che ci permettono di scegliere quanto consumare e di avere più o meno spinta in base alla tipologia del percorso . Così facendo l’ EP8.01 consuma proporzionalmente meno di un Bosch CX Smart System con batteria da 750 Wh a parità di velocità , anche se necessita di più rotazioni di un Bosch che rimane comunque il nostro motore di riferimento e il più fluido per il nostro modo di pedalare . Comunque sia l’ obbiettivo di avere consumi simili agli amici con il Bosch è stato raggiunto con la batteria da 601 Wh di marca Darfon montata sulla SL1 ! Ad oggi avendo fatto solo 6 ricariche la batteria oltretutto non è ancora al massimo del suo potenziale prestazionale ma siamo già riusciti a percorrere 1556 Mt+ con circa 35 chilometri e con un 12% rimanente di batteria . Un suggerimento : la copertura in gomma della presa di ricarica non è proprio facilmente inseribile nella presa stessa . Consigliamo ogni tanto di spruzzare la gomma con dello spray al silicone per poter avere un miglior inserimento 😉

Prima uscita sopra Varenna (LC) scendendo da Ortanella su un trail molto tecnico e scassato , che in passato ci ha sempre messo in grossissime difficoltà sia tecniche che fisiche , e incredibilmente abbiamo fatti passaggi che nemmeno immaginavamo di poter fare ma cosa più significativa non avevamo le spalle dolenti a fine discesa come succedeva sempre in passato con altre E-MTB !!! Seconda uscita poi sull’ Happytrail a Selvapiana (AL) che è molto scorrevole e veloce al contrario di Ortanella dove è emerso per la prima volta il primo piccolo problema – e forse l’ unico – della nostra SL1 : il carro posteriore si apre parecchio in frenata e quindi la ruota posteriore tende a saltellare non poco se si tiene la leva del freno posteriore tirata . Ovviamente posso comprendere che questa caratteristica possa anche essere un plus per chi guida in maniera molto aggressiva e vuole entrare sugli appoggi veloci con la ruota posteriore che sbandiera ma io sono un biker old school e non ho questa capacità … Dovrò quindi modificare un pochino il mio modo di usare il freno posteriore tentando di lasciar andare la Moterra il più possibile soprattutto nei tratti più scassati sul veloce . Questa caratteristica , dovuta alla mancanza del giunto Horst come detto all’ inizio , è ovviamente molto meno avvertibile sul tecnico e sul lento .

Per tutto il resto direi che siamo in presenza della meglio riuscita Moterra di sempre !!! Facilissima, agilissima e di conseguenza velocissima : sinceramente penso che nessun altra E-MTB – comprese anche le vere SL – ad oggi permetta tali prestazioni generali con così poca fatica percepita e con tale facilità di conduzione !!! Chi avrà la possibilità di usarla si scoprira un biker migliore e più veloce in generale anche se ovviamente non diventerà per certo il campione del Mondo DH 🙂 🙂 🙂

Insomma direi che gli uomini Cannondale questa volta hanno fatto veramente bingo se tralasciamo il marketing 🙂

P.S. : IMHO è anche molto ben proporzionata e molto bella !

 

Unno Ikki Factory – Prova completa

19 Feb 2024

Scritto da Gianni Biffi il 19 Febbraio 2024 (Chilometri percorsi 209 – Periodo di prova 35 giorni) .

 

Come già scritto nella prima First ride della Ikki (che potete leggere qui) stiamo parlando di quellla che PERSONALMENTE considerò la più bellla E-MTB mai vista sino ad oggi ! Quando ci fermiamo sui sentieri e la guardo non posso fare a meno di pensare che sia bellissima ! Appartiene alla categoria delle E-MTB SL o mid power che dir si voglia e tutti coloro che hanno avuto il piacere di leggermi sin qui sanno quanto consideri queste E-MTB Light non adatte alla mia tipologia di uscite in montagna specialmente se in compagnia di amici che usano E-MTB full power .

Attenzione non vuol dire che il motore di queste mid power non sia utilizzabile ma semplicemente obbliga qual si voglia Utente a salire con una velocità nettamente inferiore a quanto è possibile con le full power . Quindi se intendete uscire con dei Bikers che usano MTB tradizionali o SL è tranquillamente utilizzabile una SL ma se volete uscire con chi usa una full power state pur certi che Vi girerà intorno in salita senza alcun dubbio anche se siete molto ben allenati e/o con una buona gamba .

Abbiamo percorso con questa Ikki circa 200 chilometri con più di 8.000 Mt. +/- e inoltre nel leggere questa mia prova finale considerate che per la prima volta ci è stato concesso di usare una full power come la Mith (la cui prova potete leggere qui) in alternanza con questa Ikki : le due E-MTB condividono geometrie, cinematica e equipaggiamento e quindi le nostre impressioni sono da considerarsi ancor più precise e non influenzate da geometrie diverse o altro come ci è sempre successo in passato . Infatti alcune delle nostre valutazioni e voti ricalcano esattamente quanto già scritto per la sorella maggiore Mith . Riguardo l’ equipaggiamento della Ikki Vi rimandiamo al sito del nostro E-Commerce dove troverete tutti i componenti in dettaglio .

EccoVi quindi le nostre impressioni punto per punto come segue :

Estetica : Innovativa per certo e personalissima dato che è veramente l’ unica E-MTB che si distacca nettamente dalle solite linee a cui siamo ormai assuefatti . Se a questo aggiungete che l’ integrazione è pressochè totale grazie al piccolissimo e leggerissimo motore TQ HPR50 (foto qui sotto comparata alla Burn tradizionale) comprenderete che siamo di fronte probabilmente alla prima E-MTB che non sembra una E-MTB ! Voto 10 e lode .

Posizione di guida : il primo approccio non è certo così intuitivo . Il buon Cesar ha costruito una vera macchina da guerra con un manubrio quasi sull’ asse dello sterzo che non agevola certo la guida rilassata sin dall’ inizio . Se a questo aggiungete angolo sterzo statico di 64° e un SAG consigliato del 35% capirete che non siamo certo di fronte ad un prodotto allineato agli altri sul mercato . Comunque dopo un periodo d’ adattamento la Ikki risulta alla fine molto piacevole e estremamente redditizia nella guida sportiva senza mai dimenticarsi di assumere una posizione molto centrale e ben caricata sull’ anteriore . Voto 7 .

Sospensioni : ammortizzatore Fox Float X2 Factory e forcella Fox Float 38 Factory con cartuccia Grip2 , con corsa di 160 mm al posteriore e 170 mm all’ anteriore . Il top di gamma della casa Californiana che consentono di sbizzarrirsi a piacimento nei settaggi (forse sin troppo) e che comunque , soprattutto per la sospensione posteriore , hanno una curva di compressione ottimale e votata all’ uso quasi agonistico . Il feeling della Unno e il peso contenuto sono sicuramente da riferimento assoluto nell’ uso gravity spinto a condizione di adottare una guida molto caricata sull’ asse anteriore . Voto 8 1/2.

Salita scorrevole : il motore TQ la penalizza non poco come tutte le SL non permettendo velocità da full power nemmeno se siete degli scalatori incalliti : quelli che sommariamente sostengono che con una SL “basta aver la gamba” non sanno di cosa parlano ! Voto 6 .

Salita tecnica : una delle migliori mullet mai provate ma è pur sempre una mullet bike e contro le leggi della fisica non ci si può opporre . Impronta a terra inferiore e angolo d’ attacco sull’ ostacolo non certo favorevole se paragonato ad una ruota da 29″ ne fanno una buona arrampicatrice ma le full 29″ IMHO sono ancora superiori . Se a questo aggiungete il motore che spinge meno della metà del Bosch della Mith la frittata è fatta 🙁  Voto 5 .

Single-track : sarà il baricentro bassissimo , la leggerezza del prodotto o il perfetto bilanciamento della E-MTB ma è veramente efficace e super divertente con l’ aumentare dell’ andatura . Impressionante la velocità nei cambi di direzione e negli inserimenti in curva . Voto 9 1/2 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : la rigidità dell’ assieme che è da riferimento e la posizione in sella la fanno correre come pochissime altre . Voto 9 1/2 .

Discesa tecnica e stretta : l’ angolo di sterzo molto discesistico e il manubrio estremo come posizione non aiutano quando si guida in punta di piedi ma devo dire che anche grazie alla prontezza e modulabillità degli impianti freno BCA e al peso contenuto la Ikki si rivela un ottimo prodotto forse superiore alla Mith anche in queste condizioni . Sui tratti molto scassati però ricordateVi che la tendenza a impuntarsi è molto più evidente che sulla Mith che risulta comunque meglio attaccata al terreno . Voto 9 .

Frenata : i freni Formula Cura 4 con dischi da 220 mm sono assolutamente adatti all’ uso sia race sia escursionistico della Ikki . Noi per questioni di prova di nuovi componenti abbiamo montato un impianto prototipale BCA EL.02 con i relativi dischi BCA y0d4 da 203 mm – come sulla Mith – e dobbiamo dire che nessun altro freno sul mercato ha prestazioni pari a questo impianto !!! Voto 8 (10 e lode con impianti BCA) .

Rigidità : sicuramente molto rigida e quindi la Unno risulta molto prestazionale di conseguenza . Voto 9 1/2 .

Dotazione :  una dotazione di livello regale e senza uguali sul mercato anche in considerazione del rapporto qualità prezzo allineato alla concorrenza . Voto 10 .

Motore e componenti elettronici : il TQ HPR50 è da considerarsi tra i migliori motori SL dato che è sicuramente il più piccolo, il più leggero e il più silenzioso oggi presente sul mercato . Paragonato ad altri motori SL veri come il Fazua Ride 60 o allo Specialized 1.2 lo considero leggermente inferiore come spinta ad ambedue ma stiamo parlando di differenze che nel mondo reale non sono così importanti . I consumi con la batteria da 360 Wh e l’ eventuale extender aggiuntivo da 160 Wh , con attacco Fidlock magnetico , sono paragonabili a quelli degli altri SL citati nelle assistenze più alte permettendo una percorrenza di circa 1500/1600 MT+ se usato alla necessità e di circa 1200/1300 Mt+ se usato quasi sempre in Turbo . Usato in Eco invece per un uso molto blando i consumi sono nettamente superiori agli altri SL permettendo di fare circa 80 chilometri solamente con dislivello quasi nullo . Secondo la mia opinione è più logico sfruttare i due livelli superiori poichè lo sforzo muscolare necessario in Eco non è minimamente giustificato dai consumi . Sembra che il TQ HPR50 sia praticamente un motore che consuma sempre in maniera molto simile nei 3 livelli d’ assistenza e speriamo che delle nuove release di firmware possano correggere questa caratteristica anche se il particolare movimento a elisse del sistema “Harmonic ping ring” lascia forse poche speranze in merito … Non ho volutamente preso in considerazione lo Shimano EP8 RS / EP801 RS perché non lo considero nemmeno un motore SL per ovvi motivi e nemmeno il nuovissimo Bosch SX perché non abbiamo ancora avuto modo di provarlo . Voto 7 1/2 .

Finiture : un’ ingegnerizzazione pressoché perfetta e un’ attenzione ai dettagli unica sul mercato che non abbiamo mai ad oggi riscontrato in nessuna altra realizzazione nel mondo E-MTB ! Non solo è bellissima ma è anche molto, molto ben costruita !!! Voto 10 e lode .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : il prezzo , pur essendo elevato in termini assoluti , è tra i più basso del mercato a questo livello di realizzazione . Voto 9 1/2 .

Note finali : come avrete ben compreso non amo le E-MTB mid power ne le mullet ma questa Ikki è sicuramente la migliore SL mullet mai provata ! Oltre tutto con il suo peso di soli Kg. 18,500.- è la E-MTB da enduro più leggera del mercato dato che le altre SL sono quasi esclusivamente delle E-MTB per uso trail  . La Ikki non è certo tra le più facili da condurre a basse andature ma quando la si fa correre è una delle E-MTB più prestanti e veloci mai usate : se siete fisicamente prestanti e tenendo una posizione centrale con l’ avantreno ben caricato otterrete dalle Ikki prestazioni inimmaginabili a patto di pagare il prezzo del maggior tempo da impiegare in salita se paragonato alle full power 🙂 Comunque sia insisto nel dire che una SL è molto più vicina in salita ad una MTB tradizionale che a una E-MTB full power : se questo è ciò che state cercando la Ikki Vi sbalordirà per bellezza , costruzione e prestazioni nell’ uso gravity !!!

Insomma questa è sicuramente la SL che userò in futuro quando pedalerò in solitaria e avrò tanto tempo per salire : grazie Gesù per aver permesso a Cesar di realizzarla !!!

Voto finale 119 (121 con impianto frenante BCA) su 140 (più 3 lodi) .

First ride Unno Ikki Factory

22 Gen 2024

Scritto da Gianni Biffi il 22 Gennaio 2024.

Dopo mesi di attesa, finalmente è giunta in Pro-M la tanto agognata Unno Ikki Factory! Questa E-MTB leggera, appartenente alla categoria “SL”, che si distingue per le sue geometrie e cinematica da enduro identiche alla più potente sorella maggiore Mith (la cui prova potete legger qui) , a differenza di altre SL che, in genere, si limitano ad un utilizzo trail o all mountain con corsa sospensioni intorno ai 150 mm e componenti leggeri poco adatti all’uso gravity o enduro, a eccezione della Specialized Kenevo SL II.

Vediamo ora le prime impressioni sulla Ikki, che ho avuto il privilegio di testare subito dopo la Mith, sperimentando la potenza/coppia tra Full power e Mid power con telaio, geometrie e cinematica identici. Per mantenere uniformi le impressioni rispetto alla Mith, abbiamo optato per il cambio degli pneumatici, l’inserimento dei salsicciotti e la sostituzione completa dell’impianto frenante con gli stessi componenti: gomme Michelin Enduro Race, salsicciotti Air Liner e freni BCA.

Il motore TQ della Ikki, nonostante la mia limitata conoscenza iniziale, si è rivelato essere il motore più leggero e compatto attualmente disponibile sul mercato. Con uno statore posizionato attorno al perno del movimento centrale e poco altro, la batteria da 360 Wh è alloggiata nel tubo obliquo di dimensioni ridotte. È davvero difficile distinguere se ci si trova di fronte a una E-MTB o a una tradizionale MTB. Senza tema di smentite, posso affermare che è la più bella E-MTB mai prodotta. Le sospensioni da 170 mm all’anteriore e 160 mm al posteriore, con una progressività del carro sempre elevata, restituiscono immediatamente la spinta sui pedali con una sorprendente efficienza. Pochissime altre cinematiche posteriori presentano caratteristiche così ben adatte all’uso agonistico.

La geometria, già lodata per la Mith, rende la guida della Ikki impegnativa, ma in mani esperte si trasforma in una vera “arma letale”. Pochissime altre realizzazioni si dimostrano così prestanti e reattive, con il manubrio in carbonio integrato posizionato praticamente sull’asse di sterzo. In breve, è non solo bellissima, ma offre prestazioni straordinarie, anche se forse non è la scelta più indicata per i principianti.

Nelle discese, rispetto alla sorella maggiore Mith, risulta meno affaticante e decisamente più agile grazie ai 4,5 chilogrammi in meno di peso totale. La velocità nei cambi di direzione è impressionante, tanto da farla sembrare quasi una MTB tradizionale !

Tuttavia non è oro tutto ciò che luccica e in salita il confronto con le full power impone un prezzo significativo da pagare, tipico delle SL. Calcolando con gli amici durante le uscite, abbiamo verificato che, per esempio, salire all’ Avaro da Santa Brigida richiede quasi il doppio del tempo rispetto a una full power, pur restando comunque inferiore del 30% rispetto a una MTB tradizionale. Va anche sottolineato che, pedalando al proprio ritmo e cadenza, la fatica in più non è così rilevante, ma ci si troverà in sella per un tempo quasi doppio rispetto a una full power : in poche parole bisogna andare più lentamente .

Dopo circa 100 chilometri percorsi con un dislivello di circa 4000 metri più e meno, la batteria ha iniziato a mostrare il suo potenziale grazie alle 5 ricariche ormai effettuate. Nella prima uscita, pedalando con una cadenza di 65/70 rpm, si potevano percorrere 80/90 metri positivi per ogni tacca del display (10%), mentre nell’ultima uscita di ieri, pedalando con una cadenza di 80/85 rpm, abbiamo raggiunto circa 110/120 metri positivi per ogni tacca con assistenza sempre sul secondo livello .

Insomma, se provieni da una MTB tradizionale, la Ikki sarà un giocattolo eccezionale che ti assisterà in salita e ti farà divertire in discesa come se non di più della tua vecchia MTB. Ma, come afferma il mio amico Claudio Locatelli, se scendi da una full power potresti trovare qualche difficoltà in salita …

Rimani sintonizzato per la prova completa su questo blog.

Il pagellone delle E-MTB in prova nel 2023

30 Dic 2023

Scritto da Gianni Biffi il 24Dicembre 2023 .

 

Per il secondo anno, da quando abbiamo introdotto una valutazione (voto da 1 a 10) delle E-MTB che proviamo, Vi proproniamo la nostra personale classifica che scaturisce dai freddi numeri delle prove stesse .

A titolo informativo abbiamo provato 12 E-MTB diverse tra prove complete e first ride e alcune di queste E-MTB sono rimaste in uso anche dopo la prova finale per meglio comprendere sfumature ed eventuali plus / difetti dei prodotti tanto da fare poi scaturire in me una ancor più “intima” e personale classifica di cui magari parlerò in futuro …

Ma eccoVi la classifica dettata dai numeri come segue :

  1. Whyte E-180 Works con una valutazione di 128,5 su 140 .
  2. Unno Mith Race con una valutazione di 127 su 140 .
  3. Specialized Turbo Levo G3 Expert (con ruote da 29″) con una valutazione di 125 1/2 su 140 .
  4. Yeti SB 160E (con motore Shimano Ep801) con una valutazione di 125 su 140 .
  5. Corratec E-Power iLink 180 con una valutazione di 122 su 140 .
  6. Focus Sam2 6.9 con una valutazione di 121 su 140 .
  7. Ibis Oso con una valutazione di 112 su 140 .

Come già più volte ripetuto la classifica rispecchia quanto valutato sul campo e non ha la pretesa di essere nulla di più che un’ opinione personale ma spero possa aiutare ancor meglio qualche Utente nella difficilissima scelta della E-MTB più adatta alle proprie esigenze …

Enjoy !!!

 

 

 

Focus Sam2 6.9 con F.O.L.D. 2 – Prova completa

27 Ott 2023

Scritto da Gianni Biffi il 27 Ottobre 2023 (Chilometri percorsi 695  – Periodo di prova 98 giorni) .

 

Questa versione della Sam2 nuova per il 2023 presenta un carro completamente diverso , denominato F.O.L.D. 2 , dal precedente F.O.L.D. che in pratica era un carro monolitico con un leveraggio progressivo . Il nuovo F.O.L.D. 2 ricorda molto da vicino un carro a 4 punti d’ infulcro con giunto Horst® . Questa è la più grande differenza che balza subito all’ occhio se confrontiamo la nuova Sam con la vecchia ma gli aggiornamenti non si fermano al solo carro . Il nuovo motore Bosch CX Smart System con batteria da 750 Wh e gestione tramite APP Flow costituiscono poi l’ altra enorme differenza con il vecchio modello .

Come però abbiamo già scritto nella nostra first ride (che potete leggere qui) il carattere della Sam2 è rimasto praticamente invariato e sinceramente Vi devo confessare che sono abbastanza infatuato di questa E-MTB anche se come più volte scritto necessita di buona prestanza atletica per farla girare , specialmente nel lento , a causa dell’ interasse lungo e del peso non proprio contenuto .

Ma veniamo alle valutazioni divise in 14 diversi punti come segue :

Estetica :  la nuova colorazione bi-color è molto più accattivante della vecchia e inoltre la verniciatura è di ottima qualità e resiste molto bene a urti , contatti con scarpe e quant’ altro . Voto 9 .

Posizione di guida :  tutto perfettamente al proprio posto anche se il manubrio da 820 mm di larghezza puo imbarazzare molti Utenti . Voto 9 .

Sospensioni :  le due unità ammortizzanti e cioè la forcella Fox Factory 38 Grip2 da 170MM con E-Tune e l’ ammortizzatore Fox DHX coil lavorano in perfetta sincronia e sono molto ben bilanciati . Apprezzabile poi il miglior sostegno a centro corsa dell’ ammortizzatore e del nuovo F.O.L.D. 2 che permettono una pedalata più efficiente e un miglior gallegiamento sul rotto . Voto 10 .

Salita scorrevole :  molto buona la resa in salita scorrevole grazie anche alle due ruote da 29″ e relativo mantenimento della velocità che viene sempre garantito dal motore in assistenza AUTO . Voto 9 .

Salita tecnica : il peso superiore ai 26 Kg. e la non eccelsa agilità non permettono di salire come con altre realizzazioni anche se il motore CX Smart System aiuta tantissimo a patto di saper ben modulare tra un livello d’ assistenza e l’ altro . Voto 8 .

Single-track : si guida molto bene ma come detto l’ interasse e il peso non permettono cambi di direzione rapidissimi come con altre realizzazioni per uso super enduro .  Voto 8 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : le due unità ammortizzanti Vi permetteranno di passare facilmente sopra ad ogni ostacolo e più la velocità aumenterà più potrete percepire la rigidità dell’ insieme in questo caso ampliata anche dalle ruote Reserve HD in carbonio .  Voto 10 .

Discesa tecnica e stretta : qui ovviamente non eccelle visto il peso e l’ interasse lungo .  Voto 7 .

Frenata : freni Shimano XT a quattro pistoncini accoppiati ai favolosi dischi e pastiglie BCA permettono una frenata potente , silenziosa e modulabile . Voto 8 1/2 .

Rigidità : la rigidità è di buonissimo livello probabilmente grazie anche alle ruote in carbonio Reserve HD . Voto 9 .

Dotazione : posso dire che tutto è improntato alla massima efficienza e qualità senza per questo eccedere con dotazioni più costose e forse inutili per l’ uso a cui è votata la Sam2 .  Le uniche note stonate vengono dalla piastra paramotore (che funge anche da coperchio per il distacco della batteria) la quale si romperà al primo urto con un ostacolo e alla presa di ricarica della batteria che se non verrà usata con grande attenzione – bisogna estrarre il cavo tenendo sempre ben premuta la presa stessa – causerà il distacco della presa stessa dal telaio ! Problematiche facilmente risolvibili con l’ applicazione di un ulteriore paramotore che però rende lo stacco della batteria molto difficoltoso e con l’ attenzione dovuta all’ uso della presa di ricarica ma che dimostrano una progettazione perlomeno poco attenta . Voto 6 .

Motore e componenti elettronici : Bosch ha fatto sicuramente un passo in avanti importantissimo con il nuovo Bosch Smart System con batteria da 750 Wh e non è una novità dire che lo consideriamo la miglior unità di serie del mercato . L’ aggiunta del livello Auto ha fatto fare al sistema un ulteriore salto di qualità in confronto alle altre unità motrici del mercato . Secondo solo alla versione RACE di Bosch stessa . Voto 10 .

Finiture : ottima la verniciatura e le finiture in genere con l’ eccezione della piastra paramotore/batteria e della presa di ricarica come già detto sopra .  Voto 8 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : se volete un prodotto molto divertente ed efficiente a un prezzo competitivo forse un pensierino alla Sam2 dovreste farlo . Voto 9 1/2 .

Note finali : passa sopra a tutto con grande facilità tanto da farVi sentire invincibili in alcuni frangenti , è gradevole esteticamente , non costa una fortuna , è divertente e concede molta sicurezza e quindi è facile innamorarsi della Focus Sam2 anche se , facendo parte delle cosi dette “Big bikes” , non sia muove con grande agilità alle basse velocità . Personalmente poi mi ha sempre affascinato anche se con l’ uscita di nuovi modelli non può più essere considerata una delle migliori E-MTB super enduro del mercato … Il costo non eccessivo gioca però un ruolo importante a suo favore …

 

Voto finale 121 su 140 .

First ride Pivot Shuttle AM – Pro XO Eagle Transmission

13 Set 2023

Scritto da Gianni Biffi il 13 Settembre 2023 .

 

Martedì 5 Settembre squilla il cellulare e Davide Bonandrini mi comunica che la Pivot Shuttle AM in test è finalmente pellicolata e pronta per essere provata . Non è il modello Team XX con motore Bosch RACE e cerchi in carbonio che avrei voluto , poiché non sono ancora disponibili , ma comunque vale la pena di mandarla a prendere in DSB e testarla immediatamente data l’ enfasi e le ottime recensioni ottenute dai pochi credibili giornalisti in giro per il mondo che ho potuto leggere e che hanno avuto la possibilità di usarla per qualche ora alla presentazione della stessa . Mercoledì per un fraintendimento la Shuttle AM resta in DSB ma Giovedì pomeriggio finalmente è in Pro-M : una rapida aggiustata agli appoggi e una taratura standard delle due unità ammortizzanti e Venerdì si comincia il brevissimo test di soli 5 giorni dato che Davide mi ha già comunicato che entro Mercoledì 13 (oggi ndr) la AM deve per forza rientrare in DSB .

Non mi soffermerò sulla componentistica della Shuttle AM Pro XO che comunque potete trovare qui e ovviamente , essendo l’ esemplare test di DSB , non ho potuto cambiare gli pneumatici o i dischi freno e quant’ altro come d’ abitudine … Il peso rilevato della AM in bilancia è comunque di Kg. 22,250.- e quindi è facile e corretto pensare che la versione Team XX possa pesare attorno ai Kg. 21 !!!

Prima uscita sui sentieri dei Lupi del Cornaggia e sull’ alto Vergante , a me ben conosciuti , per rodare ammortizzatore e forcella e per verificare che tutto sia in ordine . La prima ottima sensazione è che la Shuttle AM sia molto leggera ma forse sin troppo sulla parte anteriore ! Infatti sul rotto veloce è addirittura troppo nervosa tanto da mettermi più volte in grosse difficoltà ! Teniamo però presente che si tratta della prima uscita e che scendevo da E-MTB ben più pesanti e con escursioni alla ruota maggiori per un uso superenduro e non delle all mountain … Rientrato in officina provvedo a ritoccare le tarature della Fox 36 Factory e del Fox Float X Factory e rifaccio la pressione degli pneumatici a cui purtroppo non sono per nulla abituato e che anche in questa prima presa di contatto non mi danno la confidenza degli pneumatici con cui sono abituato ad uscire .

Seconda uscita sui sentieri della Valsassina e le sospensioni lavorano molto meglio con un supporto maggiore soprattutto sul posteriore che ha una curva di progressione meno lineare e sicuramente più progressiva della sorella maggiore Shuttle LT ( la cui First ride potete leggere qui ) e che sinceramente io preferisco anche per ovvi motivi di maggior facilità di setting . Nonostante una ulteriore rotazione in avanti del manubrio trovo ancora l’ anteriore troppo leggero e quindi mi sforzo di stare più centrale e di caricare maggiormente la ruota anteriore ma sul veloce scassato la trovo ancora troppo nervosa . Questa sera in officina provvederò ad abbassare al minimo il manubrio spostando gli spessori sopra all’ attacco manubrio e recuperando quindi altri 2 centimetri .

Terza, quarta e quinta uscita su sentieri conosciuti o meno e finalmente ho trovato l’ assetto che mi piace e caricando la ruota anteriore la AM diventa molto più gestibile anche se come detto non è una macchina da superenduro ma il risultato ottenuto e l’ equilibrio tra maneggevolezza e stabilità sul veloce è veramente ottimo ora !!! Dovendo concentrarmi molto meno sul carico della ruota anteriore la AM Pro XO diventa un magnifico e intuitivo giocattolo con un ottimo motore , anche se non è il RACE , e con una guida leggera e precisa . Impressionante la facilità con cui si riesce a spostare la ruota posteriore sui tornantini stretti !!! Ottime le due unità ammortizzanti Fox della serie Factory e ancora una volta devo dire che per il mio modo di condurre e le velocità (non certo da PRO) che io posso permettermi la forcella della serie 36 non mi fa per nulla rimpiangere la tanto osannata 38 .

La AM Pro XO inoltre e molto bella , nelle sue due colorazioni che rendono molto di più in presenza che da fotografia web , e ben costruita con un’ ottima verniciatura e particolari come la protezione in gomma del carro e i passaggi cavo molto ben realizzati e posizionati . Insomma tutto è molto ben fatto e al posto giusto ! Inoltre la AM è montata con il nuovo sistema cambio di Sram T Transmission che cambia veramente in maniera eccezionale anche sotto sforzo e facilita non di poco la guida in salita tecnica dove è possibile spingere sui pedali mentre il sistema si occupa della cambiata !

Difetti evidenti non ne ho proprio trovati , nonostante sia il mio mestiere trovare eventuali problemi sui prodotti , e questa Shuttle AM può essere considerata la all mountain perfetta che tutti noi spesso cerchiamo e oltre tutto è talmente leggera e ben bilanciata da non far certo rimpiangere le realizzazioni SL che spesso sono molto vicine come peso a questa AM ( ivi inclusa anche la stessa Pivot Shuttle SL la cui prova potete leggere qui ) .

Volendo poi spaccare il capello in quattro posso dire che non avrei usato un mozzo posteriore con battuta 158 mm su una all mountain anche se è facile comprendere la ragione che ha indotto i tecnici di Pivot a fare ciò … Inoltre il comando remoto a manubrio è secondo il mio parere troppo sensibile tanto da essermi più volte ritrovato a cambiare assistenza senza volerlo o a cambiare due step in un solo colpo . La sensibilità estrema del comando bluetooth è confermata anche dal fatto che per ben due volte ho impallato il sistema con luce arancione sul display e ho dovuto resettarlo . Per finire , avendo scelto di non montare il Kiox , trovo il posizionamento del led display toppo arretrato tanto che su percorsi esposti e tecnici , specialmente in discesa ma anche in salita , il dover abbassare lo sguardo per poter sapere quale livello d’ assistenza stavo usando diventava un filino pericoloso .

Termino questo mi scritto ringraziando ancora una volta Davide Bonandrini di DSB per averci concesso questa first ride in anteprima : in cinque uscite abbiamo percorso 172 chilometri con circa 6500 Mt+/- che spero possano darVi un’ idea ben precisa circa questa E-MTB che personalmente ritengo una delle meglio riuscite e testate in questa stagione !

 

 

Corratec E-Power iLink 180 Race – Prova completa

04 Set 2023

Scritto da Gianni Biffi il 04 Settembre 2023 (Chilometri percorsi 495  – Periodo di prova 95 giorni) .

 

Dopo la first ride , che potete trovare qui , abbiamo proseguito ad usare la iLink Race con amici e Clienti dato che abbiamo avuto la possibilità di avere una taglia 42 e una taglia 48 in prova permanente . Se volete quindi provare una E-MTB Corratec con motore Bosch CX Smart System RACE siete sempre i benvenuti negli Stores Pro-M a Milano e/o a Pedrengo (BG) : Vi aspettiamo !

La versione in taglia 42 che è appunto una Race è stata nel frattempo upgradata con un impianto freni BCA che non era presente durante le prime uscite , mentre la taglia 48 è una versione Pro equipaggiata in maniera leggermente differente . Ambedue le E-MTB provate sono per il resto equipaggiate con il montaggio di serie a cui Vi rimandiamo per eventuali necessità e che potrete trovare sulla pagina del sito ufficiale .

Estetica : sicuramente di gusto molto Tedesco non incontra le mie preferenze anche se a furia di usarla mi sono ricordato che quando guidi guardi avanti e quindi l’ estetica passa in secondo ordine soprattutto quando le prestazioni sono più che buone . Non mi sento comunque di dire che mi piace anche se come già constatato sul campo i gusti sono sempre molto personali e a molti non dispiace affatto . Voto 6 1/2 .

Posizione di guida :   E’ una mullet ma di quelle ben progettate dove non ci si sente molto appesi al manubrio e quindi anche per me più che buona . Tutto correttamente posizionato al suo posto . Voto 8 .

Sospensioni :  Ottima la cinematica iLink e di buon livello le due unità ammortizzanti che coprono le esigenze del 95% dei possibili utilizzatori . Ovviamente la forcella in particolar modo non ha la progressione e il supporto delle forcelle top di gamma ma , come detto , si comporta comunque molto bene e sinceramente non ho trovato la necessità di sostituirla con altro anche dopo questo lungo periodo di prova .  La sospensione posteriore gode poi del cinematismo iLink che è molto efficiente e stabile nel pedalato ; inoltre la corsa di 180 mm alle ruote su ambedue le ruote la fa passare facilmente su tutto !  Voto 8 .

Salita scorrevole :  La magnifica cinematica e il peso contenuto della iLink 180 , considerando che è una E-MTB da superenduro con escursione di 180 mm è veramente da riferimento !  Voto 10 .

Salita tecnica :  Come sopra, l’ ottimo cinematismo iLink unito a una corsa alla ruota della sospensione posteriore molto lunga e all’ eccezionale motore Bosch Race ne fanno un’ arrampicatrice eccezionale . Voto 9 .

Single-track :  La taglia 42 in prova è molto agile e precisa e quindi rasenta la perfezione . Solo il sostegno centrale della forcella anteriore non eccezionale le tolgono il massimo dei voti . Voto 8 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) :  Ottima in tutto e per tutto grazie alla rigidità generale . Il fatto che sia un filino corta la limita leggermente ma l’ abbondante corsa delle 2 sospensioni le permette comunque prestazioni al di sopra della media .  Voto 8 .

Discesa tecnica e stretta :  E’ forse dove eccelle dato il suo interasse corto . Anche il peso non elevatissimo e molto ben bilanciato aiutano non poco .  Voto 10 .

Frenata :  Gli Sram Guide originali con dischi originali non raggiungono la sufficienza . Cambiando l’ impianto con quello BCA completo si arriva invece a livelli di eccellenza totale ! Voto 5 con impianto originale – Voto 10 e lode con impianto BCA .

Rigidità :  Veramente molto rigida e precisa . Voto 9 .

Dotazione : Dotazione normale e di buon livello generale ma con un motore che non mi stancherò di considerare oggi come il migliore del mercato .  Voto 7 1/2 .

Motore e componenti elettronici : Il migliore del mercato allo stato attuale delle cose ! Voto 10 e lode .

Finiture :  Molto ben realizzata e con ottima e robustissima verniciatura .  Voto 9 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo :  Tra le più economiche del mercato con motore Bosch Race ! Voto 9 .

Note finali :  Una E-MTB da superenduro con il motore Bosch Race a questo livello di prezzo è oggi non facile da trovare sul nostro mercato ! Se a questo aggiungete che si tratta di una Corratec , Marchio molto ben considerato sul mercato Tedesco dove si guarda più alla sostanza che all’ estetica , dire che il gioco è fatto . Certo non avrete la E-MTB più bella del mercato IMHO ma una con il rapporto qualità / prezzo più favorevole !

 

Voto finale 117 su 140 con freni originali (più 1 lode) / 122 su 140 con freni BCA (più 2 lodi) .

First ride Focus Sam2 6.9 2023

31 Lug 2023

Scritto da Gianni Biffi il 31 Luglio 2023 .

 

Avevamo provato il vecchio modello quasi tre anni fa con impressioni entusiastiche (trovate la nostra first ride qui e la prova completa qui) e devo dire che il nuovo modello ha confermato le vecchie impressioni ma la realtà è che 2 o 3 anni nel mondo delle E-MTB sono veramente un periodo significativo , pur se breve , che ha portato cambiamenti importantissimi e miglioramenti del prodotto veramente tangibili in questo settore .

Non mi soffermerò più di tanto sulla componentistica della Sam2 in allestimento 6.9 che in ogni caso potete trovare qui ma bensì sul fatto che la nuova Sam2 è stata completamente ridisegnata e rinnovata nel sistema di sospensione posteriore che è passato dal vecchio F.O.L.D.® al nuovo F.O.L.D. 2 che è praticamente un carro a quattro punti d’ infulcro con giunto Horst .

Cambiati i due dischi originali con i soliti BCA Y0d4 , inseriti i salsicciotti e sostituiti gli pneumatici con dei Michelin Wild Enduro e siamo pronti per la prima uscita a cui ne sono seguite molte altre per un totale di 293 chilometri con circa 9000 metri di dislivello +/- . Devo dire sin da subito che personalmente la Sam2 mi piace moltissimo ma ormai il progetto è diventato un filino obsoleto se confrontato con nuove realizzazioni presenti oggi sul mercato E-MTB Enduro .

La Sam2 2023 è migliorata molto sia come sistema motore , il nuovo Bosch CX Gen4 Smart System con batteria da 750 Wh , che come sospensione posteriore , molto più sostenuta nella parte centrale del suo travel , ma ha mantenuto inalterate le sue caratteristiche di peso elevato (siamo sopra ai 26 chilogrammi senza pedali) e di interasse molto lungo . Questo si traduce oggi in una bassa manovrabilità a basse velocità anche perché oggi esistono E-MTB Enduro ben più leggere e manovrabili .

Invece sul veloce e nei tratti scassati ha mantenuto un’ ottima guidabilità e stabilità come era nella vecchia versione . Appena la Sam2 prende un minimo di velocità diventa maneggevole e velocissima a patto di non dover guidare in maniera trialistica dove come detto il peso e l’ interasse generoso non l’ avvantaggiano in confronto a altre realizzazioni . Le due unità ammortizzanti lavorano benissimo e copiano di tutto così come i freni Shimano XT a quattro pistoncini accoppiati con gli ottimi dischi BCA .

Il motore Bosch CX Gen4 Smart System è ormai da noi considerato un riferimento del settore E-MTB e grazie alla batteria da 750 Wh consente percorrenze di circa 1800 / 2000 Mt+ con circa 50 / 60 chilometri usando quasi esclusivamente l’ assistenza AUTO che permette ottime velocità d’ ascesa con il minimo sforzo .

Insomma posso dire che la Sam2 non delude mai e che il rapporto qualità / prezzo è sempre molto buono e di conseguenza la trovo un ottimo investimento per un uso Enduro ma anche per un uso escursionistico in montagna . In molti mi hanno chiesto perché mi piace così così tanto la Sam2 e la risposta è sempre la stessa : facile da condurre in quasi tutte le situazioni e per di più concede grande confidenza sul veloce specialmente se molto smosso uniti in quest’ ultima versione anche a un sistema motore / batteria da riferimento .

Esteticamente trovo la nuova colorazione bi-color molto più accattivante della vecchia anche se il posizionamento dell’ unità motrice orientata verso l’ alto la rende un pochino troppo massiccia nella zona del motore e pedivelle appunto . Una considerazione particolare merita il sistema di sgancio della batteria che si ottiene tramite un paramotore / parabatteria che si sgancia in avanti e verso il basso senza nessun attrezzo e che permette appunto di estrarre la batteria in un batter d’ occhio . La nota negativa è l’ estrema fragilità di questo paracolpi che con buona probabilità si romperà al primo urto sostenuto che andrete a sperimentare sul gradino di un sentiero .

Come detto oggi non la posso più considerare il riferimento assoluto nell’ Enduro , viste le nuove realizzazioni di altre Case , ma comunque sia si difende ancora benissimo anche di fronte a realizzazioni ben più costose presenti nel settore . Insomma un’ ottima E-MTB che come avrete capito mi ha sempre un pochino stregato per la sue prestazioni e per la sua versatilità !

Yeti SB 160E – Prova completa

25 Lug 2023

Scritto da Gianni Biffi il 25 Luglio 2023 (Chilometri percorsi 461  – Periodo di prova 36 giorni) .

 

L’ avevamo già provata lo scorso anno in più occasioni (potete leggere la first ride qui e il primo assaggio qui) ma probabilmente l’ ammortizzatore posteriore dell’ esemplare in prova non era mai stato definitivamente a posto come l’ avremmo voluto avere . In questi ultimi tempi invece abbiamo avuto modo di apprezzare più volte la bontà del carro con sistema Sixfinity® con un ammortizzatore che lavora correttamente e molte delle difficoltà trovate in passato , soprattutto in discesa ,  sono magicamente sparite . Sia chiaro la SB 160E rimane secondo me una E-MTB particolare , come tutte le Yeti , e necessita di un buon periodo di affiatamento del rider con la stessa ma se a posto e a velocità normali diventa veramente molto divertente e con prestazioni in salita sicuramente da riferimento assoluto . Inoltre tenete presente che la versione di colorazione nera di cui parliamo in questa nostra prova è già la versione con il nuovo motore Shimano EP8.01 e quindi una versione 2024 in tutto e per tutto .

Fatta la doverosa introduzione sul prodotto 2024 eccoVi le solite valutazioni divise in 14 diversi punti come segue :

Estetica :  tutta nera con il marchio Yeti in bianco : bella ma non bellissima . Se non fosse per il marchio Yeti molti forse storcerebbero il naso anche se le due “bretelle” in alluminio che muovono il link basso del sistema Sixfinity® si notano meno che in altre colorazione per ovvio motivo . Voto 8 .

Posizione di guida :  nulla da eccepire : tutto è al posto giusto e si entra subito in sintonia con la SB 160E dopo un breve periodo di rodaggio . Voto 9 .

Sospensioni :  le due unità ammortizzanti top di gamma e cioè la forcella Fox Factory 38 Grip2 da 170MM con E-Tune e l’ ammortizzatore Fox Factory Float X2 lavorano veramente molto bene grazie anche al sistema Sixfinity® del carro che risulta perfettamente sincronizzato con il lavoro dell’ anteriore . Voto 9 1/2 .

Salita scorrevole :  l’ abbiamo già scritto e non ci stanchiamo di ripeterlo : forse il miglior sistema di sospensione posteriore mai provato su una E-Bike ! E’ pur vero che una E-MTB si pedala principalmente grazie al motore e alla disponibilità di Watt della batteria ma avere una sospensione così efficiente è comunque un plus non da poco !  Voto 10 e lode .

Salita tecnica : come sopra , la sospensione Sixfinity® permette di salire veramente ovunque a patto di avere le gambe e la tecnica necessaria ! Il limite in questo caso sarete sempre e solo Voi come è capitato più volte a me ma mai il mezzo o la trazione dello stesso . Voto 10 e lode .

Single-track : sicuramente divertentissima e veloce ma io non sono riuscito a sfruttarla al meglio … In alcuni momenti velocissima ma in altri mi sembrava di essere un neofita – soprattutto se il trial è molto smosso – e quindi ritengo sia più colpa mia che del mezzo .  Voto 8 1/2 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : le due sospensioni incassano veramente tutto e se si ha del pelo e la si lascia scorrere regala soddisfazioni e risulta abbastanza precisa .  Voto 9 .

Discesa tecnica e stretta : il momento in cui ho avuto più difficoltà in assoluto . Sinceramente non saprei dirVi il perché ma comunque sia non gira sicuramente come vorrei e come sono abituato con altre realizzazioni . In una parola : difficile , ovviamente per il mio livello di conduzione .  Voto 7 1/2 .

Frenata : non abbiamo nemmeno cambiato i dischi poiché la SB 160E non era di nostra proprietà . Sicuramente con dischi BCA il voto sarebbe migliore dato che i Code RSC sono più che onesti ma i dischi … Voto 8 .

Rigidità : la rigidità è a buonissimo livello ma ho provato altre E-MTB ancor più rigide e precise . Voto 9 .

Dotazione : come dice Davide Bonandrini – patron di DSB che colgo l’ occasione di ringraziare – una dotazione faraonica ! Voto 10 .

Motore e componenti elettronici : il nuovo Ep8.01 con il suo nuovo firmware, sistema di comunicazione e modalità di settaggio “Fine Tune” è molto migliorato avvicinandosi moltissimo ai motori al top del mercato . Un filino da nerd il sistema di settaggio con la possibilità di usare sino a 15 livelli d’ assistenza ma prestazioni parecchio incrementate e consumi diminuiti . Da notare che sono stati eliminati completamente i tagli d’ assistenza a alte rotazione (cosa già presente anche sugli ultimi firmware dell’ EP8) ma soprattutto a bassisime rotazioni ! Voto 9 1/2 .

Finiture : basta controllare la bontà dei passaggi cavo per capire che siamo di fronte a una realizzazione che ha veramente pochi uguali ! In marcia poi la silenziosità del tutto conferma quanto si può vedere da fermo .  Voto 10 e lode .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : se volete il massimo dell’ equipaggiamento e una realizzazione pressoché perfetta il prezzo da pagare è molto alto ma … è una Yeti 😉 Voto 7 .

Note finali : come detto nell’ introduzione avevo un ricordo abbastanza negativo di questa SB 160E ma con l’ ammortizzatore perfettamente in ordine di quest’ ultimo esemplare in prova le cose sono parecchio migliorate . La bicicletta è divenuta sufficientemente facile da condurre e si pedala in maniera regale ! Solo se si vogliono ottenere prestazioni da atleta diventa un pochino più ostica da condurre e richiede un discreto impegno fisico . E’ costruita in maniera eccellente e sembra veramente di essere sopra un cuscino d’ aria tanto è silenziosa e priva di rumorosità in discesa . Il motore è veramente molto migliorato e ha prestazioni ormai paragonabili alle migliori unità sul mercato !

 

Voto finale 125 su 140 (più 3 lodi) .

 

First Ride Corratec E-Power iLink 180 Race

24 Giu 2023

Scritto da Gianni Biffi il 24 Giugno 2023 .

 

Quando a Novembre 2022 l’ amico Sergio mi comunicava che sarebbe diventato il country manager per l ‘Italia del marchio Tedesco Corratec gli avevo subito domandato del perché di questa scelta per un marchio dallo stile e design strettamente “Germanico” che forse in Italia non ha moltissimo gradimento a livello estetico . Sergio mi spiegava che comunque sia la qualità che il gradimento del marchio in Germania era da considerare altissimo e da qui la sua scelta per questa sua nuova sfida . Sin dall’ inizio mi era stato richiesto di provare , appena possibile , la E-MTB del marchio e avevo accettato di buon grado vista l’ amicizia che mi lega a Sergio . E finalmente nel mese di Maggio arrivava in Pro-M uno scatolone contenente questa E-Power iLink 180 Race subito assemblata per una first ride come promesso .

Sgombriamo subito il campo dai dubbi : Pro-M al momento non è un rivenditore Corratec anche se in futuro magari … Comunque la Race è la versione base delle tre E-MTB top di gamma del marchio con motore Bosch CX Smart System RACE : il miglior motore attualmente sul mercato E-MTB , le altre sono in ordine la Pro e la Factory . Trovate tutte le informazioni sulla E-MTB in test a questo link . Cosa ha di positivo questa E-MTB ? Prima di tutto il motore Bosch RACE ad un prezzo d’ ingresso per le E-MTB equipaggiate con questo motore che è tra i più bassi del mercato , in seconda analisi la sospensione iLink proprietaria che come poterete leggere più avanti funziona bene e inoltre è ben assemblata come nella tradizione dei Tedeschi che trattano l’ alta gamma . Per contro devo dire che l’ estetica non è certo tra le mie preferite (eufemismo per dire che non mi piace per nulla a livello estetico e grafico) ma ho dovuto constatare che a molti non sembra poi così brutta … Anzi la trovano molto massiccia e quindi la percepiscono come molto robusta ed efficiente come del resto sembra proprio essere .

Eccoci quindi in sella per la prima uscita con la E-Power iLink 180 Race completamente di serie a cui ne seguiranno almeno altre 8 per un totale di 230 chilometri percorsi con circa 9000 metri di dislivello +/- , quasi una prova completa ! Per prima cosa i dischi freno Sram dei Code T sono veramente pessimi ! La frenata è lunga e non hai mai la certezza di fermarti dove e quando ti serve . Appena rientrato in Pro-M verranno sostituiti con i soliti BCA Y0D4 che garantiranno da quel momento in poi una frenata onesta ma soprattutto certa e prevedibile . Sicuramente i Code non sono freni con prestazioni eccezionali ma con il cambio dei dischi diventano simili ad altri prodotti sul mercato ben più blasonati e considerati . A parte questo la Race in test è ancora oggi completamente di serie senza nemmeno gli amati inserti nelle gomme Michelin E-Wild per altro molto valide e robuste per uso E-MTB a 360° .

La Race si comporta benissimo in pedalata su terreni lisci , grazie al sistema iLink posteriore che veramente non si muove in pedalata e garantisce ottime velocità di percorrenza e risposta allo scatto , e grazie anche all’ angolo sella di 77° . Per contro in discesa questo sistema sembra pigro inizialmente ma il travel di 180 mm alla ruota gli permette in ogni caso di assorbire ogni urto e di tenere la ruota sembra ben attaccata al terreno . La forcella Rock Shox Yari RC da 29″ con 180 mm di travel – la Race è una mullet – è molto buona per un uso trail / escursionistico senza però raggiungere le prestazioni di scorrevolezza e capacità di assorbimento della sorella maggiore ZEB Ultimate o delle concorrenti con steli da 38 di casa Fox e Ohlins . La rigidità della Yari è più che sufficiente comunque per l’ uso a cui è destinata e per le mie velocità di percorrenza 😉 Oltre ad assorbire molto bene tutto ciò che incontra in velocità sul terreno rendendola quindi parecchio stabile la 180 Race gira veramente molto bene anche sul tecnico stretto probabilmente anche perché è una taglia 42 . In effetti le taglie proposte – solo tre – sono 42 , 48 e 52 con il risultato che la 42 è all’ atto pratico una Small molto lunga o una Medium piccolina come piace a me ; un problema probabilmente per le persone di bassa statura che non troveranno la taglia esatta per loro .

Detto ciò di motore , sospensioni e freni veniamo al resto della componentistica che risulta ben allineata al prezzo di vendita e in cui spiccano per scorrevolezza le ruote ZZYZX Cross Attack e gli pneumatici Michelin E-Wild 29″ x 2.6 anteriore e 27,5″ x 2.8 al posteriore .

Per terminare posso sicuramente dire che chi vuole avere il miglior motore attualmente disponibile – senza se e senza ma – può considerare questa Corratec come un’ ottima enduro con sospensioni da 180 mm che risulta poi all’ atto pratico anche molto ben costruita e con ottime caratteristiche di conduzione . Se poi l’ equipaggiamento della Race Vi sembrarà poco adatto a Voi potrete sempre optare per le versioni Pro o Factory anche se il prezzo lieviterà allineandosi alle altre E-MTB con motore Bosch RACE presenti sul mercato … Comunque Vi possiamo assicurare che la Race da noi provata è molto più di quello che un biker normale possa necessitare . Insomma il mezzo giusto al prezzo giusto considerando appunto il “grey power” presente tra le pedivelle 😉

 

 

 

White E-180 works – Prova completa

15 Mag 2023

Scritto da Gianni Biffi il 5 Maggio 2023 (Chilometri percorsi 587 – Periodo di prova 42 giorni) .

Dopo le prime pedalate il cui resoconto potete leggere qui eccoci alla prova finale della E-180 works della casa Inglese . Per chi ha poca voglia di leggere Ve lo comunico subito : la E-180 works non sarà la E-MTB più bella del lotto ma è tremendamente facile da condurre ed efficace !!! Ma andiamo con ordine : a distanza di quasi un mese e mezzo e dopo aver percorso quasi 600 chilometri su i sentieri più disparati è veramente incredibile di come mi sia innamorato dell’ efficienza del motore Bosch Race della serie CX4 Smart Sytem ! Mai come in questo caso le prestazioni eccezionali del motore hanno sempre e sottolineo sempre condizionato in positivo tutte le nostre uscite nelle condizioni più diverse . Perché se è vero che il divertimento che si prova nella parte discesistica con questa bici è veramente altissimo è altrettanto vero che il fatto di poter salire in ogni dove con grande facilità e conseguente basso affaticamento concede poi una maggior freschezza ed attenzione alla guida anche nella parte discesistica .

Veniamo quindi alla valutazione punto per punto come segue :

Estetica :  Come già detto nell’ introduzione la White E-180 works non è certo una E-MTB da far girare la testa … La linea risulta addirittura datata anche se una certa somiglianza del tubo superiore con la mitica “Nomad con la gobba” io la intravedo . Insomma non sarà certo la più bella ma è semplice e ben fatta .  Voto 7 .

Posizione di guida :  Tra le tante mullet ormai testate è sicuramente una delle migliori nel senso che non ci si sente appesi al manubrio come in altri casi e tutto è al posto giusto . Voto 8 1/2 .

Sospensioni :  Come già scritto quando ho visto che era montata con unità ammortizzanti Rock Shox ho storto un pochino il naso e invece ho dovuto ricredermi da subito ! La forcella ZEB Ultimate 2023 da 180 mm è veramente un’ ottima forcella e il sostegno è veramente tanto anche se parte benissimo e copia anche le foglie . Anche l ‘ammortizzatore posteriore sempre della serie Ultimate con 170 mm di corsa alla ruota non ci ha dato nessun problema e accoppiato a un carro a 4 punti d’ infulcro con giunto Horst lavora veramente benissimo tenendo il posteriore sempre alto e preciso . Voto 9 1/2 .

Salita scorrevole :  Come già scritto il motore Bosch Race utilizzando l’ assistenza AUTO fa veramente tantissima strada senza sforzo apparente e permette velocità di ascesa veramente notevolissime . Tenete presente che io uso l’ assistenza AUTO nel 95% del tempo in cui pedalo sia su asfalto che su sentieri . Voto 10 e lode .

Salita tecnica :  Con assistenza E-MTB o RACE , che hanno un extended boost molto utile si sale agevolmente quasi in ogni dove . Se poi il Vostro livello di skill è molto alto l’ uso dell’ assistenza RACE Vi permetterà di salire veramente ovunque . Per i meno esperti l’ uso dell’ assitenza RACE sarà da modulare al limite con il freno posteriore nella fase iniziale di spinta sul pedale . Voto 9 1/2 .

Single-track :  Nonostante il peso di Kg. 26,200.- la E-180 works si guida veramente molto bene e vuoi la rigidità del carro , vuoi l’ ottimo lavoro delle due unità ammortizzanti permettono cambi di direzione precisi e tantissima velocità sui trails . Voto 9 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) :  Il perfetto bilanciamento , la rigidità dell’ assieme e il lavoro delle sospensioni la rendono quasi perfetta . L’ utilizzo di eventuali ruote in carbonio le permetterebbe probabilmente di ottenere anche la lode ! Voto 10 .

Discesa tecnica e stretta :  Considerando il peso è veramente incredibile come gira anche sullo stretto : veramente molto facile e maneggevole . Se solo pesasse meno di 23 chilogrammi potrebbe essere tra le mie preferite . Voto 9 .

Frenata : come più volte detto anche in altre occasioni gli impianti BCA con i relativi dischi BCA y0d4 da 220 mm in versione HP hanno prestazioni inimmaginabili per tutti gli impianti frenati da noi provati … In una sola parola : eccezionali !!!  Potentissimi, efficienti come nessun altro e con un punto d’ attacco delle leve sempre costante che Vi permetterà di scendere a velocità superiori in totale confidenza e sicurezza : insomma dei veri “game changer”. Voto 10 e lode .

Rigidità : Da riferimento assoluto per la tipologia del carro . Voto 10 .

Dotazione :  Ottima dotazione che per brevità non andrò a elencare in questa sede . La potete trovare comunque a questo link . Da notare che la versione in nostro possesso monta una trasmissione Sram AXS XO1 e non la nuova T-Type transmission .  Noi come già detto abbiamo solo sostituito l’ impianto frenante e gli pneumatici . Voto 9 .

Motore e componenti elettronici : non è una novità che consideriamo il nuovo Bosch Smart System con batteria da 750 Wh e assistenze dinamiche e personalizzabili la miglior unità di serie del mercato . L’ aggiunta poi del livello Auto ha fatto fare al sistema un ulteriore salto di qualità in confronto alle altre unità motrici del mercato . In questa versione RACE poi tutti i livelli d’ assistenza iniziano a spingere a rotazioni bassissime ! Per uno scarso come me questo significa poter salire nel tecnico stretto quasi contando le pedalate e facendo il minor sforzo possibile . Eccezionale in questo caso il lavoro fatto dagli ingeneri di Bosch ! Voto 10 e lode .

Finiture :  Nulla da eccepire : la E-180 works è costruita molto bene e la verniciatura del telaio in alluminio è veramente molto robusta e ben fatta . Voto 9 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : Considerando l’ utilizzo del motore Bosch RACE è da considerare una delle E-MTB con il prezzo più basso del mercato attuale . E’ comunque chiaro che il prezzo resta elevato per una E-MTB in alluminio . Voto 8 .

Note finali : Approcciata con moltissimo scetticismo a causa principalmente della sua linea anonima , dal fatto che fosse una mullet e per le due unità ammortizzanti Rock Shox si è rivelata all’ atto pratico una delle migliori mullet E-MTB mai testate ! E’ pur vero che grande parte del merito va al motore Bosch RACE che oggi è senza ombra di dubbio il miglior motore mai provato ma non è solo quello . Ottime le due unità ammortizzanti , ottimo il bilanciamento e la guidabilità , ottima la rigidità e la facilità con cui chiunque può utilizzare questa Whyte . Insomma una E-MTB che sicuramente non appare ma dove c’ è tantissima sostanza e quindi tantissimo divertimento di guida . Inoltre è ben costruita e molto solida : cosa si può chiedere di più ?

Per concludere direi che la metterei sul podio delle E-MTB testate sino ad oggi seconda solo alla Epocalypse (per guidabilità) e alla Mith (per estetica) ma con un motore … 😉

Voto finale 128,5 su 140 (più 3 lodi) .

 

First ride White E-180 works

13 Apr 2023

Scritto da Gianni Biffi il 13 Aprile 2023 .

Lunedì 3 Aprile 2023 ricevo una chiamata dall’ amico Gianluca Bonanomi che mi comunica che le Whyte sono finalmente arrivate nei magazzini di Merida Italia (Importatore di Whyte Bikes per l’ Italia ndr) e quindi finisco di sistemare due cosette che avevo da fare sulla mia scrivania e parto alla volta di Reggio Emilia per poter mettere le mani per primo su queste novità del mercato Italiano .

Ma andiamo con ordine : Whyte Bikes è un marchio Inglese che da circa 22 anni progetta mountain bike e E-MTB con un focus concentrato sulle prestazioni e l’ affidabilità dei propri prodotti . Quando il “Bona” lo scorso anno mi disse che aveva intenzione di distribuire il marchio nel nostro paese non Vi nascondo che ho storto un pochino il naso così come quando vista per la prima volta dal vivo la E-180 works con unità ammortizzanti Rock Shox e ruote mullet ho confermato tutte le mie perplessità al “Bona” stesso . Se volete conoscere allestimenti e geometrie di questa E-MTB Vi consigliamo di consultare il sito Whyte Bikes a questo link .

Comunque tornato allo Store di Milano ho subito sistemato gli appoggi , settato le unità ammortizzanti , sostituito i dischi freno con i soliti BCA y0d4 in versione con spessore 2.4 (modello HP) e gli pneumatici con un Hillbilly II anteriore e un Eliminator posteriore come sempre in modo da avere meno variabili possibili nel test . Il giorno successivo subito su un trail a me sconosciuto sopra il lago d’ Idro . La prima cosa che mi ha colpito sin dalle prime pedalate è sicuramente il motore Bosch Performance Line CX Race edition che sembra più silenzioso e fluido del normale Bosch CX Smart system che sono abituato ad usare su altre E-MTB . Anche con i livelli di assistenza tradizionali Eco , Auto e E-MTB mi è subito sembrato di avere prestazioni superiori e più fluide che con uno Smart system standard per non parlare poi dell’ assistenza Race che porta l’ assistenza al 400% e con il suo Extended Boost prolungato cambia veramente le regole del gioco . Su tratti molto ripidi del sentiero ho poi potuto apprezzare la possibilità di avere assistenza a bassissime rotazioni come mai era successo con tutte le altre unità motrici provate in passato : in questo caso sembra veramente di poter contare le pedalate !

Il giorno successivo incuriosito da questa prima uscita mi sono subito recato sui sentieri dei Lupi del Cornaggia a Colazza per verificare se le mie prime impressioni erano esatte e incredibilmente ho percorso 1054 Mt+ con circa 21 chilometri salendo per ben 3 volte dalla risalita elettrica o direttissima (più una prima risalita lunga di riscaldamento) usando l’ assistenza Race e rapporti meno agili del solito senza fare nessuno sforzo tanto che a fine giro il mio cardio mi dava 99 battiti di media !!! Insomma il motore è veramente incredibile a bassissime rotazioni costanti !!! Nei giorni successivi ho poi effettuato ancora 5 uscite per un totale di 177 chilometri percorsi con circa 7000 Mt+/- in maggioranza con assistenza impostata su Auto come d’ abitudine per il motore Bosch della serie Smart system .

Ora l’ eccezionale motore Bosch Race permette veramente salite rapidissime con il minimo sforzo tanto che le prestazione della E-180 works vengono ancor di più esaltate anche nella parte discesistica data la freschezza fisica / mentale che si riescono a mantenere quando si inizia a scendere . La Whyte è molto facile nella conduzione in quasi ogni condizione del sentiero e le sue sospensioni da 180 mm all’ anteriore e 170 mm al posteriore permettono di passare veramente con grande facilità sopra ad ogni ostacolo . Ovviamente dato il peso non proprio contenuto di Kg. 26,200.- più la si fa scorrere e galleggiare e più si gode della sua facilità di guida mentre a velocità basse l’ inerzia e lo sterzo di ben 63,2° si sentono anche se ci si abitua in fretta e la E-180 works gira bene anche sul lento a condizione di spostare per bene i pesi e inserirla nello stretto con più decisione . Insomma una vera E-MTB da enduro con prestazioni e facilità di guida da riferimento che se pesasse sole 3 chilogrammi in meno potrebbe da me essere definita la miglior E-MTB da enduro mai usata … Eccezionale !

Il terreno molto secco incontrato in questi giorni durante le nostre uscite – a Colazza ormai si guida sulla sabbia – ha minimizzato i problemi di trazione della ruota piccola al posteriore che comunque resta IMHO un limite nella guida pulita (old school) che prediligo in discesa . Purtroppo il traversino del fodero alto del carro , saldato più in basso , non permette l’ uso della ruota da 29″ 🙁  Il carro comunque è molto rigido e preciso considerando la tipologia di sospensione a quattro punti d’ infulcro con giunto Horst® e inoltre la sospensione resta sempre molto alta e reattiva in ogni situazione nei confronti di altri carri con questo sistema sospensivo . Notevole inoltre il lavoro fatto dagli ingeneri di Whyte sulle geometrie del triangolo anteriore e sugli appoggi che permettono di avere una mullet senza avere quella sensazione di essere appesi al manubrio : come avevamo scritto già in passato la strada per avere delle geometrie dedicate è ormai aperta anche per le mullet bikes .

Per concludere questa prima presa di contatto con la Whyte posso assolutamente affermare che la E-180 works è una signora E-MTB enduro con prestazioni adatte sia al neofita che all’ agonista e sono certo che il prosieguo del test ci regalerà grande divertimento e sicurezza di guida sui vari terreni che andremo ad affrontare : benvenuta Whyte Bikes ! Sinceramente non mi aspettavo tanto quando avevo visto la E-180 works sulla carta ma ho avuto ancora una volta la conferma che leggere quote , allestimenti e quant’ altro sui cataloghi è sempre e comunque relativo e che la realtà la si scopre solo provando e riprovando i prodotti seguendo un protocollo di prova che permetta di fare i debiti confronti con tutti gli altri prodotti già testati al fine di poter scoprire pregi e difetti di ogni prodotto testato .

Stay tuned e prendete seriamente in considerazione sin d’ ora il marchio Whyte Bikes : ne sentire parlare sempre più spesso e probabilmente in maniera entusiastica 😉

First ride Pivot Shuttle SL .

27 Mar 2023

Scritto da Gianni Biffi il 27 Marzo 2023 .

Circa 15 giorni fa mio figlio Alberto mi invita a testare la nuova Pivot Shuttle SL e grazie alla collaborazione di Davide Bonandrini (DSB) , che colgo l’ occasione per ringraziare , in breve tempo la Shuttle SL Team XTR arriva allo Store di Milano . Per gli amanti dei numeri e degli assemblaggi potete trovare tutte le caratteristiche del prodotto qui . Al fine di sgombrare subito il campo da eventuali equivoci potessero sorgere in chi ha la voglia di leggerci Vi riconfermo ancora una volta di non essere un fan delle cosiddette SL o “mid power” E-MTB che dir si voglia . In due parole non capisco perché io debba salire a 8/10 Kmh quando potrei salire a 18/20 Kmh con una “full power” dato che per me la salita è un male necessario nella maggior parte dei casi salvo che non sia una salita particolarmente tecnica dove in ogni caso le “full power” sono comunque nettamente superiori … La presunta maggior maneggevolezza data dai pochissimi chilogrammi di differenza di peso è percettibile ma sinceramente non mi cambia più di tanto la vita nemmeno in discesa … Comunque potete leggere dettagliatamente cosa penso a questo riguardo a questo link .

A questo punto dopo aver chiarito il mio pensiero devo altresì dire che se voglio restare aggiornato sui nuovi prodotti e sul mercato in generale è ovvio e scontato che la prova anche delle SL è necessaria proprio per poter valutare con esatta conoscenza e con professionalità anche queste ultime ed eccoci quindi in sella a questa Shuttle SL con cui ho percorso in settimana circa 120 chilometri nelle più svariate condizioni e su divere tipologie di sentieri . Il motore Fazua Ride 60 , con cui è equipaggiata questa Pivot , è dotato di 60 Nm di coppia e 450 W di potenza di picco , pesa 1,96 Kg ed ha una tensione di 43,2V : siamo di fronte a un sistema motore / batteria ingegnerizzato appositamente per questa tipologia di E-MTB con una batteria da ben 430 Wh ! Al fine di fugare anche ogni eventuale dubbio potesse a questo punto insorgere magari ai più pigri che non hanno voglia di leggermi sino alla fine Vi informo che IMHO questa Shuttle SL è senza ombra di dubbio la migliore SL o “mid power” che io abbia mai testato sino ad oggi !

Prima uscita nei parchi attorno allo Store di Milano per settaggio appoggi e taratura unità ammortizzanti e sin dalle prime pedalate si apprezza molto la naturalezza della spinta nei vari livelli che sono denominati da Fazua nell’ ordine e partendo dal basso Breeze , River e Rocket (ormai anche i Tedeschi sono diventati un pochino “imbruttiti” e chiamarli Eco, Trail e Turbo forse faceva poco fine 🙂 ) Attenzione : per naturalezza non intendo che il motore non spinga , anzi spinge e spinge parecchio ma solo quando necessario e in modo molto progressivo . Apprezzabile la bassa rumorosità in confronto ad altri motori testati (Specialized 1.1 e Shimano EP8 RS) anche se un minimo ronzio è sicuramente udibile . Seconda uscita a Colazza nel bike park curato dai Lupi del Cornaggia e siamo subito saliti dalla risalita elettrica per verificare l’ effettiva spinta del Fazua e in una sola occasione abbiamo anche sfruttato la funzione di andare direttamente al picco massimo erogabile di 450 W per un limitato periodo di tempo tenendo premuto più a lungo il comando per le assistenze verso l’ alto . Che dire la spinta diventa molto alta e la si percepisce chiaramente per un minimo di 5 secondi se si smette di aumentare la spinta sui pedali o per più secondi se si continua a spingere forte . Il tutto viene secondo me un filino vanificato dal fatto che se la rampa impossibile è improvvisa e non conosciuta non si ha il tempo di tenere premuto più a lungo il comando e quindi diventa attuabile solo con un percepibile ritardo e non quando realmente servirebbe . Perché non cambiare le impostazioni del comando sfruttando il fatto che si può spingere lateralmente verso DX lo stesso ed avere quindi accesso immediato alla massima potenza ?

Abbiamo poi effettuato ulteriori uscite in montagna di tipo più escursionistico anche per poter valutare l’ efficienza del sistema Fazua e quindi la sua autonomia e anche in questo caso devo riconoscere che siamo di fronte al miglior prodotto “mid power” mai da noi testato ! Usando parecchio l’ assistenza Breeze con una gamba mediamente allenata come la mia ritengo siano possibili percorrenze di circa 40 / 50 Km con circa 2000 Mt+ di dislivello . Io usando le assistenze alla necessità senza usare il Breeze infatti ho percorso circa 25 Km con circa 1300 Mt+ con quasi il 20% di batteria rimanente a fine giro . IMHO il sistema motore / batteria più efficiente del mercato in questo momento !

Veniamo ora alla E-MTB in se e per se e alle sue caratteristiche dinamiche di guida : anche in questo caso sgombriamo il campo subito dai dubbi dato che la Shuttle SL ha veramente pochi punti deboli quando la si usa . E’ abbastanza lunga ma incredibilmente facile e maneggevole oltre ad avere un bilanciamento dei pesi pressoché perfetto ! Ritengo questa la chiave di lettura più importante quando si giudica una E-MTB dato che il peso della Shuttle SL , se pur contenuto , è di Kg. 18,200.- (realmente da noi rilevato sulla nostra bilancia digitale) , non è poi così lontano dalle migliori “full power” che si attestano attorno ai Kg. 21/22 😉 Insomma si guida proprio molto bene grazie al bilanciamento ottimale e anche nelle piccole manovre aeree che io mi posso permettere viste la mia scarsa attitudine a tenere le ruote in aria è estremamente facile , intuitiva e sicura . Ancora una volta la migliore delle “mid power” testate !

Anche a velocità più sostenute devo riconoscerle una rigidità e una stabilità sconosciute ad altri prodotti della stessa categoria anche se sul veloce scassato le “full power” sono sicuramente più stabili e redditizie . Le due unità ammortizzanti sono sicuramente all’ altezza della situazione e l’ ottimo ammortizzatore Fox Float X Factory posteriore accoppiato al sistema DW link® fa sembrare infiniti i 132 mm di corsa alla ruota ; infatti pur essendo molto lineare – da qui la sensazione di maggior corsa – è sicuramente più progressiva e quindi più facile da tarare ed usare della sorellona maggiore Shuttle LT da noi testata in passato . La forcella Fox 36 Factory con cartuccia Grip2 svolge egregiamente il proprio lavoro e per le velocità da noi raggiunte non ci ha mai fatto rimpiangere la pur più performante e pesante Fox 38 .

Insomma devo dire che questa Shuttle SL mi è piaciuta proprio tantissimo sia per le sue caratteristiche dinamiche che per il sistema Fazua Rider 60 che considero oggi il più appropriato sistema motore / batteria dell’ attuale mercato “mid power” ! Oltre tutto la E-MTB è anche molto bella e proporzionata tanto da non sembrare nemmeno elettrica . Per concludere come più volte detto la Pivot Shuttle SL è sicuramente la SL che in questo momento acquisterei se mai sentissi la necessità di caricare con più facilità la E-MTB sul furgone 🙂

 

Ibis Oso – Prova completa

20 Mar 2023

Scritto da Gianni Biffi il 20 Marzo 2023 (Chilometri percorsi 374 – Periodo di prova 58 giorni) .

 

La prova della Ibis Oso è stata la più complessa affrontata sino ad oggi ; una condizione fisica approssimativa con le spalle che mi facevano un gran male non mi hanno permesso di capire da subito cosa stavo guidando e come guidarla . Tanto che non ho potuto nemmeno scrivere la first ride che potrete comunque leggere qui . Poi pian piano con la diminuzione del dolore ma soprattutto cambiando radicalmente la taratura della sospensione posteriore mi sono meglio adattato alla guida della Oso che necessita comunque di un periodo d’ assuefazione al prodotto e al nuovissimo DW Link appunto più lungo e ragionato che non con altri prodotti . La Oso è sicuramente molto particolare come linea ed è caratterizzata dal forcellone posteriore di dimensioni più che importanti oltre che da una distribuzione dei pesi piuttosto diversa da tutte le altre E-MTB con il motore molto arretrato e un peso totale non certo contenutissimo (Kg. 25,280.- senza pedali in questa configurazione) . La disegnatrice della prima E-MTB di Ibis , Roxy Lo , ha comunque centrato in pieno l’ obbiettivo di disegnare una E-MTB particolare – come nella storia di Ibis – e ben raccordata : secondo molti è la più bella E-MTB mai disegnata anche se io esteticamente preferisco altro .

Detto questo devo anche dirVi che la nostra Oso in taglia Medium è fornita da Ibis con ruote mullet (come la Small) mentre le taglie Large e XLarge sono delle full 29er . Avendo da sempre una certa qual avversione per le ruote mullet ho deciso sin dall’ inizio di sostituire le ruote con delle Enve M70 da 29″ che sono a me più gradite dato che il carro , per quanto leggermente più corto di quello delle full 29er nelle taglie grandi , accetta comunque la ruota da 29″ . Quindi tutto quanto è scritto qui di seguito si riferisce alla versione full 29er da noi customizzata con i soliti pneumatici Hillbilly 29″ x 2.40 anteriore ed Eliminator 29″ x 2.35 al posteriore ; non ho mai provato una Oso mullet per dovere di cronaca . Inoltre abbiamo provveduto a sostituire i freni con un impianto completa BCA senza mai usare i pur ottimi Shimano XT a quattro pistoncini forniti di serie da Ibis .

Eccoci quindi alla prova finale come segue :

Estetica : sicuramente particolare e molto ben raccordata tanto da far dire ai più che è una delle più belle E-MTB mai costruite .  Personalmente mi piace parecchio ma preferisco altre realizzazioni presenti sul mercato . Comunque innovativa lo è per certo e visto che piace moltissimo a parecchi Bikers non posso certo andare contro corrente . Voto 10 .

Posizione di guida : l’ angolo sella che sembra molto sdraiato all’ indietro a causa di un motore molto arretrato in realtà è di 77,5° nella versione full 29er da noi testata e in ogni caso porta a uno scorrimento del reggisella in avanti molto accentuato quando lo si usa . All’ atto pratico non ci sono particolari problemi ma la cosa è abbastanza particolare e in alcuni casi può causare l’ interferenza delle ginocchia con il Kiox che abbiamo provveduto a montare dietro al manubrio . Non è certo la posizione in sella più intuitiva ma alla fine basta farci l’ abitudine . Voto 7 .

Sospensioni : l’ ammortizzatore Fox Float X2 Elite e la forcella Fox Float 38 Performance con cartuccia Grip2 , con corsa di 155 mm al posteriore e 170 mm all’ anteriore , svolgono egregiamente il proprio lavoro . I settaggi dell’ ammortizzatore suggeriti dalla casa Californiana sono abbastanza sfrenati nell’ idraulica di ritorno e sinceramente nelle prime uscite mi sono trovato a condurre una Oso che saltava un pochino da tutte le parti . A quel punto ho deciso per un drastico cambiamento delle tarature usando più molla ad aria nell’ ammortizzatore , riducendo il sag al 25% e controllando molto l’ idraulica di ritorno . Anche la forcella è stata tarata con un ritorno più controllato del solito setting che usiamo sulle Fox 38 per raccordarla meglio al lavoro dell’ ammortizzatore . Così facendo siamo entrati meglio in sintonia con la Oso e il feeling di guida è migliorato sensibilmente . Sempre presente una certa inibizione del lavoro del carro in frenata . Voto 6 1/2 .

Salita scorrevole : il motore Bosch Flow con batteria da 750 Wh e l’ assistenza Auto Vi permetteranno di salire a velocità sconosciute ad altre unità . Voto 10 .

Salita tecnica : con le ruotone da 29″ la trazione è assicurata ma la bicicletta risulta abbastanza pesante e impacciata nello stretto e nell’ affrontare ostacoli in sequenza  . Voto 7 .

Single-track : la particolare distribuzione dei pesi non è facile da capire all’ inizio ma poi più le si da confidenza e con l’ aumentare delle andature diventa estremamente precisa e divertente . Voto 8 1/2 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : una delle migliori E-MTB a patto di farla scorrere senza paura ; il peso e il lavoro delle sospensioni la tengono veramente attaccata al terreno e anche sul veloce scassato ha veramente pochi uguali . Voto 9 1/2 .

Discesa tecnica e stretta : gira meglio di altre E-MTB da enduro ma sicuramente il peso e la distribuzione dello stesso non la agevolano e quindi risulta un filino impegnativa da girare . Voto 7 .

Frenata : come più volte detto anche in altre occasioni gli impianti BCA con i relativi dischi BCA y0d4 da 203 mm hanno prestazioni inimmaginabili per tutti gli impianti frenati da noi provati … In una sola parola : eccezionali !!!  Potentissimi, efficienti come nessun altro e con un punto d’ attacco delle leve sempre costante che Vi permetterà di scendere a velocità superiori in totale confidenza e sicurezza : insomma dei veri “game changer”. Voto 10 e lode .

Rigidità : molto rigida anche grazie all’ ausilio delle ruote Enve . Voto 9 .

Dotazione :  una dotazione più che sufficiente per l ‘utilizzo a cui è destinata anche se nettamente inferiore ad altre realizzazioni di pari prezzo . Voto 6 1/2 .

Motore e componenti elettronici : non è una novità che consideriamo il nuovo Bosch Flow con batteria da 750 Wh e assistenze dinamiche e personalizzabili la miglior unità di serie del mercato . L’ aggiunta poi del livello Auto ha fatto fare al sistema un ulteriore salto di qualità in confronto alle altre unità motrici del mercato . Brava Bosch ! Voto 9 1/2 .

Finiture :  considerando il prezzo e il conseguente collocamento nell’ altissima gamma del mercato ci aspettavamo una costruzione più precisa anche se all’ atto pratico , dopo i dovuti aggiustamenti della basetta batteria che ci ha lasciato a piedi nella prima uscita , tutto funziona perfettamente . Discutibile la realizzazione della cover della batteria troppo leggera e mal accordata al telaio . Voto 6 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : come detto sopra , si poteva sicuramente usare qualche componente di gamma più alta anche se poi all’ atto pratico tutto funziona perfettamente . Voto 5 1/2 .

Note finali : molto interessante per estetica , motore e batteria e prestazioni generali , sul veloce è addirittura eccellente ! Non è certo una E-MTB tra le più intuitive e facili da usare e richiede molto tempo per trovare il giusto setting delle sospensioni che però una volta trovato Vi regalerà ottime sensazioni di guida e tanto divertimento in totale sicurezza se volete andare forte senza però mai dimenticare che state guidando una E-MTB con una distribuzione dei pesi particolare quando la velocità diminuisce . Gli amanti del Marchio Ibis sanno esattamente di cosa parliamo e forse proprio per questa adorano le caratteristiche uniche di queste biciclette .

Voto finale 112 su 140 (più una lode) .

Mullet or full 29er ?

15 Mar 2023

Scritto da Mirko Passerini (test) e Gianni Biffi (introduzione) il 14 Marzo 2023 .

Ricevo e pubblico volentieri il test di Mirko che oltre a essere una bella persona dotato di ottimo cervello è anche ingegnere e appassionato BMXer e MTBer . Insomma uno da prendere sul serio quando sei sui sentieri e che guida 100 volte meglio di me !!! Per questo Lui può divertirsi con le mullet come pochi sanno fare ma alla fine arriva anche Lui alle conclusioni a cui sono arrivato io nel mio test Levo 29er che potete leggere qui . Comunque eccoVi la sua prova come segue :

” Ciao Gianni,
come promesso condivido con Te le mie attuali conclusioni (invecchiando potrei cambiare idea😂) dopo aver confrontato Levo Gen2 con Gen3 sia mullet che 29.

Anzitutto Adamo TOP : da solo giustifica l’acquisto di una Levo !!! Qualche dato rilevato a Colazza su salita diretta/elettrica per E-bike :
⁃ Con mullet + TCU: 7 risalite, residuo 15% con finale in sofferenza per taglio coppia al 20%😩
⁃ Con mullet + ADAMO: 7 risalite residuo 22%
⁃ Con full 29er + ADAMO: 8 risalite residuo 12%

Stimato consumo ridotto del 7% per ADAMO ed un altro 4% per 29 !!! 😎😋😇

A noi …
In salita full 29er nettamente migliore (no doubt), ma due soluzioni possono compensare un pò il deficit se si usa il 27,5″ al posteriore : Adamo che ti tira fuori dei “buchi”, Cannibal T9 super aderente.
In discesa il 29″ scorre, resta sopra gli ostacoli, quindi se guidi pulito e non troppo cattivo ti da sicurezza e meno affaticamento. Veloce nel dritto, nello scassato, più lento o più faticoso (richiede più forza) da inserire in curva soprattutto se grazie ad una sponda puoi arrivare a tuono …
Quindi prestazioni a tutto tondo e “razionalmente” migliori .

Sai che dal 2008 credo e uso solo 29er . Sono (forse ero) sicuramente un mullet-scettico ma …
In discesa, il ruotino dietro è molto più rigido , resta basso entrando nelle buche (poi la sospensione o le tue gambe devono accompagnare e copiare l’uscita) , si sposta/alleggerisce facilmente (lo puoi tirar fuori dai guai) , cambi direzione più facilmente , manual e anticipi più facili (meno sforzo) e redditizi (fai più velocità (prova una BMX in PumpTrack e scopri perché) . Quindi , se guidi tutto sull’anteriore , è tutto più dinamico , preciso e aggressivo . Però serve più fisico , più tecnica e occhio . Bisogna adattare la guida : serve una bici più lunga che ti dia sicurezza per stare sul manubrio , un attacco corto (io uso 30mm) : il coltello tra i denti !!! Da come hai scritto penso Unno spinga proprio in questa direzione con manubrio a zero ed altre scelte . Inoltro penso che Epocalypse con la battuta da 157 abbia migliorato la rigidità al posteriore della 29er che in certe condizioni al limite oscilla ballerina .

Quindi, 29 per tutti , mullet se te lo puoi/vuoi permettere ma comunque per me divertente !!! Da guidare come nei film !!! Perfetta per bike park dove ci starebbe bene anche una mini batteria da 250 (profezia) !!!

Levo comunque sempre : CheEbbbici !!! 🔝
ADAMO irrinunciabile …
Vado a smontare la ruota 29 per riprovare il mullet … anche questo fa parte del gioco . Quindi bici adattabile/flessibile in entrambe le configurazioni, perché no … 😋

Un abbraccio 🤗
Mirko “