Ritratto di “The President”

22 Apr 2000

RITRATTO di GIANNI "The PRESIDENT" 

SOTTOTITOLO: Se non capite qual è il Presidente a cui il nostro assomiglia, ripassatevi un po’ la storia americana degli ultimi 50 anni… 
Quando vedi il TEAM, tutto riunito, e non conosci ancora il Presidente, dopo qualche minuto capisci chi è. A parte il fatto che lo riconosci dalla bici perché lui ha sempre, per amore e per necessità, il massimo di ciò che il mondo ‘Mountain Cycle’ ti può offrire. 
Lo riconosci anche perché è l’unico Biker del Team che, quando fora, con molta tranquillità comincia a domandare "Ragazzi, una camera d’aria…..?" – lui non porta nemmeno lo zainetto, figurarsi la camera d’aria; e subito dopo ‘Ragazzi, una pompa, per favore……?" Ma tanto, quando è arrivato a chieder la pompa, sono già dieci minuti che qualche anima generosa lo ha sollevato da quelle incombenze così poco presidenziali, e gli sta cambiando la camera d’aria, mentre lui, beato, chiacchiera amabilmente e procura, con il suo presidenziale charme, il materiale……. La spiegazione del team è che se lo facesse lui da solo ci metterebbe talmente tanto che, nel frattempo, a Rosario "Cozza Amara" nascerebbe qualche altro nipote, Anfe ‘il Beato’ si procurerebbe qualche nuova Stigmate, e a Maurizio "Angel" probabilmente farebbe a tempo ad arrivare finalmente la Bergman….. Pertanto, poiché la sporca dozzina è una masnada di impazienti, l’ incombenza, al Presidente, la masnada gliela leva anche volentieri. Così è. Privilegi da Presidente. L’unico altro membro del Team che li condivide è RedMoho ‘la Mascotte’. Per ragioni leggermente diverse. Ma così è. Privilegi da mascotte. E’ democratico, il Presidente. 
Quelli del team che posseggono una Mountain Cycle sono i suoi figli. Gli altri, sono comunque amici; ANZI, NO. Sono figli che non hanno ancora trovato la RETTA VIA. Come ogni presidente che si rispetti, il Presidente è sempre molto impegnato. E’ il LUCA di MONTEZEMOLO della Mountain Bike. Stesso stile; classe e bon ton. Sempre un po’ snobisticamente e volutamente ‘sottotono’, "English-style understatement". Tranne quando si arrabbia. Gli piace terribilmente VINCERE, ma ha fair play. E infine, AMA DA MORIRE le sue "macchine". 
Le sue bici, chiunque le possegga, rimangono ‘le bambine’. La SUA Bambina per eccellenza è "B.B." Eh no, no, no……! Chi ha pensato che "B.B." sia Brigitte Bardot si fermi qui,NON LEGGA OLTRE, CLICCHI SUBITO in un sito di ESPIAZIONE ….. perché non ha capito ancora chi è il Presidente. Ma suvvia, Ragazzi, Brigitte Bardot…. ma fatemi il piacere…..!!!! "B.B." è "Black Beast", ovvero "La Bestia Nera", la sua MITICA SHOCKWAVE DH. Con Lei il Presidente ‘FreeRider’ si ritrova Bambino , si diverte come un Matto e va giù per le discese come un Cruise… Inutile chiedergli di provarla. Niente da fare. Se lo fa, è un evento eccezionale, e decide lui A CHI, DOVE, QUANDO e anche PERCHE’. 
Il criterio della selezione è oggetto di dibattito; in poche parole, NON LO SAPPIAMO PROPRIO. Il presidente è un iperattivo, un patito dell’organizzazione del Team e del mondo PRO-M, che cura personalmente e nei particolari. Gite, ritrovi, sito Internet… Ma dove la trovi, Presidente, tanta energia….? La risposta, cari Bikers, è una sola ……. T H A T ‘ S A M O R E !! 
POST SCRIPTUM A proposito del sottotitolo, se non l’aveste capito, il presidente a cui assomiglia è J. F. K. (non era proprio lui che aveva per amante la mitica "Bionda per eccellenza"…?) E a proposito di Brigitte Bardot, è doveroso precisare che "B.B." non era lei perché sarà anche, sì, Brigitte Bardot, ma oramai la biondona è un po’… passata…!! Il nostro Presidente sembra invece apprezzare molto i modelli della specie ‘Donna del 2000’ ma di fabbricazione ben più recente, purché siano prototipi di squisita fattura, carattere deciso e temperamento spiccato. Ovvero esemplari unici. Praticamente, come le sue Bici.

Ritratto di “The President” n° 2

21 Apr 2000

Ritratto n° 2 di John “DOLLY” BIFFI, ovvero, il Presidente BIOTECH (e lo Sciamano) .

Fu un mercoledi, nell’Anno 2001, quello dell’Odissea nello Spazio, il giorno decisivo che illuminò le nostre menti perplesse e offuscate, da un paio di mesi, da interrogativi che divennero assai presto dubbi sinistri. Fu proprio quel giorno di fine maggio, durante un pomeriggio afoso, che CAPIMMO. E CI FURONO CHIARI COME LA LUCE DEL GIORNO, d’improvviso, molti strani fenomeni che accadevano ultimamente, da 3-4 mesi a questa parte, al nostro Presidente.

Del carismatico Nume Tutelare del Team era sempre stata nota a tutti la sua consumata perizia nello scegliere le mete dei giri domenicali "a misura, immagine e somiglianza della sua forma fisica", che, e anche questo è noto a tutti , era sempre stata smagliante secondo la teoria della relatività (la relatività ai 47 suonati e agli acciacchini), ma smagliata come una calza vecchia secondo la teoria del "chi ha davvero la gamba, in salita pedala".

Quindi, possibilmente DH con funivia, stile Mottarone Forever ;

fosse questa impossibile, DH con pochissima e dosata salita ;

fosse questa impossibile, salita con altimetria da Montagnetta di San Siro .

Fosse anche questa impossibile, è perché una volta ogni tanto a qualcuno è riuscito di fregarlo .

La cosa strana, è che MENO di un annetto fa, l’Uomo, al termine di una domenica sui pedali, tornato a casa, dopo la solenne abluzione di rito per levar l’odor poco regale, si spandeva a strato, come il mascarpone tra i savoiardi nel tiramisù, sul divano più comodo di casa Biffi … e da quel momento guai a chi lo schiodasse, gli parlasse, figurarsi gli si fosse chiesto di uscire a cena …

Ma, da qualche tempo, QUALCOSA E’ CAMBIATO. Il “Nostro” PIMPA. Dal verbo pimpare, donde l’avverbio "pimpante". Lucio Dalla intonerebbe una bel “COSA SARA"…?”, e noi con lui . Sembra pedalar con più lena, bestemmia molto meno di prima per la fatica, ingaggia spesso garette con “NANDROLONE” Gianfry, il quale deve essersi rotto le p… e di vita sana e ridato a sesso, droga e rock ‘n’roll, l’ambiente da cui John John lo ha pescato e dove Anfe, alla notizia, ha opzionato subito il suo posto libero . Il Gianfry va in salita come un cavallo drogato che per fermarlo gli devi sparare; come ai Bergamaschi. PIMPA, ragazzi, come le bollicine nella Coca. Non quella che si sniffa, no … anche se si chiama Gianni anche lui, quella non la tira. O, so che e’ incredibile, MA … Dopo le uscite domenicali, ESCE PERSINO a CENA. Grazie, direte voi, tanto rientra alle 22:00 massimo… Sì, ma intanto l’Uomo NON è più LUI, e non smette di migliorare la performance.

Fatti tanto evidenti non potevano sfuggire all’occhio attento dei suoi amici del cuore, "bastardi nel DNA" … E del resto, il DNA c’entra, eccome. Il nostro nasconde infatti due segreti.

Uno è il DNA. Siete pronti, siete caldi, siete seduti … ? Quello che fa le salite pimpando sulla Tremor, e che esce la sera, ragazzi, è il suo CLONE. Prodotto del BIOTECH, quello non è John John, ma JOHN DOLLY; nato da una cellula dell’unghia del piede, creato in laboratorio, ovviamente a San Luis Obispo. Perfetto, sembra più vero dell’originale. L’astuto presidente non gli ha fatto levare nemmeno un capello bianco, (tanto li ha anche Richard, e fanno figo), nemmeno una rughettina d’espressione….no. Lo ha voluto assolutamente uguale. Sembra, da voci di corridoio, che sua moglie, a dirla tutta, preferisca John Dolly, trovandolo più affabile, e persino più amabile.

 L’altro segreto è lo SCIAMANO. Il vero John John ha capito che se vuole cavare un ragno dal buco, dopo aver creato il Clone, deve riparar l’originale, e si è dato a Meditazione (medita profondamente sul nuovo logo della Mountain Cycle, sulle nuove maglie per il team, sui possibili miglioramenti della Tremor …) e alla Medicina Alternativa, mettendo con inusitata costanza le sue fibre muscolari, ormai più preziose delle fibre ottiche, nelle mani di Wesley, GURU della Milano da Bere, delle Top e Tap Models, lo Sciamano del Vice Presidente al Nandrolone, che lo mette regolarmente a nuovo ………….

……………….. per farlo, alla fine, somigliare a John Dolly .

Ritratto di Gianfry

20 Apr 2000

Ritratto di Gianfry, che se Gianni è "The President" (e lo è), non può che essere la "First Lady"

COSI’ PARLO’ ZARATHUSTRA …..

In una bella domenica soleggiata del mese di maggio, la prima dopo una serie di piovose domeniche grigie, siamo in quattordici (i sandinisti della mountain bike) ad alzarci alle 07:00, qualcuno anche un pò prima, per inforcare l’autostrada, destinazione Liguria, Mele (dove ci sono i Figgy d’a Yole), e dare inizio al nostro personalissimo funky-day.

I 14 sono, visti da fuori, un cocktail variopinto e un pò strambo …..

Ce né per tutti i gusti.

Gianni, "The President" ; Gianfry, "la First Lady", ovvero la moglie del Presidente ; Ezio "la bionda", ovvero l’amante del Presidente ; Daniele detto "Tafazzi" ; Maurizio detto "Anfe" (ma perchè perdi quelle pasticche dalle tasche …..?) ; Maurizio 2° detto "Angel" dopo un looping che quasi lo fa "smaterialized" ; RedMoho, la "Mascotte" (mica male essere l’unica donna del gruppo …..), altri in attesa di "Nome di battaglia", altri ancora che magari vediamo una volta ogni tanto …..

Al primo Autogrill ci si incontra tutti ; il nostro Gianfry, generoso come sempre, fa il solito grave errore e dice "Ragazzi, cosa prendete, pago io ….." E così le altre sporche carogne (che i Simpsons in confronto sono cherubini) per poco non gli fanno pagare un conto che "è meglio comprarsi una ShockWave nuova di zecca, costa meno ….."

Si riparte, garrulli e giulivi ; ed eccoci a Mele. Raggiunti gli amici del posto, gli "sherpa" (tra cui Pippo), la tribù inizia il rito.

Vestizione. Controllo mezzi (passami la brugola, dammi la chiave …..). Camel Bak, borracce. Tutto è OK. Ezio lo senti querulo che sembra un fringuello …..

E infine, partenza, e via in salita (e tutti parlano meno …..)

Il Gianfry è in gran forma. dice che sono 4 settimane che non cicla, eppure è alla leadership dopo il gruppo di testa. Il Presidente, un po’ preoccupato, mi dice a bassa voce : "Non si riesce a fermare ; ma cosa avrà preso ?….." E da qui, la sfida tra i due, sottile ma chiara, è già cominciata …..

Al fontanile, si riempono le borracce, scherzi e lazzi tra tutti, Gianni e Gianfry battibeccano che è un piacere, finchè il Presidente esce con un presidenziale "Tanto sei una m…."

E Gianfry, noblesse oblige, stravaccato in pieno relax a bordo strada, da vera First Lady, senza incertezze, pronuncia la mitica frase :

"Meglio una m…. davanti che una m…. dietro"

Così parlo Zarathustra.

Ritratto di RedMoho ®

19 Apr 2000

Ritratto di RedMoho ®

L’incontro avvenne in una grigia, umida ed a tratti piovosa domenica mattina su per un sentiero della Valsassina.

Io ed altri amici incontrammo una coppia di bikers che lentamente arrancavano sul crinale. Fin qui niente di strano, tranne il fatto che i due, cosa alquanto singolare per Noi fulminati, erano marito e moglie.

Il "singolare" è d’obbligo, perché come tutti ben sapete tra "Noi" e mogli o fidanzate, tutto ci lega tranne la passione per questo sport.

In quel momento venimmo a conoscenza di due autentici "impallinati" della MTB.

Sì cari amici, i due erano Maurizio (quello che scambia la moglie per una Bergman piena di gomma), e Pinuccia detta RedMoho .

Và ricordato che da quel giorno il nostro Presidente, malgrado il prostrarsi atto a migliorare la rossa CXS che la lady usa e strapazza, viene messo dietro anche da una donna che mostra molti più attributi di quelli che il Gianni autoproclamatosi "l’enciclopedia della bici" crede di possedere. Sono in molti, me compreso, ad aver chiesto a Maurizio se avesse conosciuto RedMoho tramite le pagine di Tutto MTB.

Oggi la bionda Mascotte dello scanzonato gruppo si diverte a registrare tutte le battute che vengono sparate durante le uscite domenicali, per poi riscriverle con relativi ricami nei suoi ritratti di biker degni del Marzullo che è in lei.

Discese facendo, credo che ci finiremo tutti in questa rubrica che sembra fatta su misura per la nostra biondina, sicuramente grazie alla simpatia che traspare da ogni "articolo", tra dischi, forcelle, molle e piastre al CNC sta cementando il gruppo.

Continua così

Ritratto di Ezio “La Bionda”

18 Apr 2000

Ritratto di Ezio "La Bionda"

Sottotitolo: Ma EPICURO era un FreeRider…?

Sono quattro le caratteristiche peculiari di un FreeRider un po’ hippy e poco ortodosso che di nome fa EZIO e di soprannome ‘LA BIONDA’.

La PRIMA: che è biondo; ma di un biondo tonalità ‘vikingo del nuovo Millennio’ che sembra quasi finto. Invece no. Biondo originale, puro stile ALAN FORD.

La SECONDA: è l’unico FreeRider del Team "che quando parla lui, ti sembra di essere a Moab", perchè ha la mania di esternare in un americano un po’ yankee, reso musicale da quella ‘erre’ che fa impazzire il gentil sesso, perlomeno quelle rappresentanti che, per qualche oscura e certamente torbida ragione, resistono alla tentazione di "spegnerlo". Sì. Perchè EZIO è anche l’unico freerider che, quando inizia a parlarti di qualcosa, qualsiasi cosa, è capace di andare avanti ininterrotto finchè, come fosse una radio, non lo metti su "OFF". Soprattutto se sei così incauto da nominare una parola: SCI.

La TERZA: a proposito dello SCI, Ezio è anche l’unico FreeRider che pratica, e dicono anche con molta grazia e fluttuante leggerezza, un particolarissimo tipo di SCI, che è il TELEMARK. I più, in principio, avvezzi a forcelle, mozzi, freni, pensarono di aver capito che lavorasse a Telemarket, nelle vendite televisive. Nulla di male; qualcuno lo deve pur fare. Ha fatto non poca fatica, il Nostro, a far capire alla Masnada che ‘TELEMARK’ non è ‘TELEMARKETING’, e che lui non è un emulo di Roberto, quello delle Pazzie.

La QUARTA: Ezio è l’UNICO possessore dell’UNICA Shockwave color VERDE KAWASAKI – detta ‘GREEN ADDICTION’ – esistente sulla faccia della Terra. Ormai lo sanno tutti. Ma l’unico a NON SAPERLO è proprio, ironia della sorte, il Signor KAWASAKI, che è anche forse l’unica persona del pianeta di cui Ezio non dica ‘è un mio carissimo amico….’

Dai miei calcoli, avendo il Biondo Vikingo 40 anni, deve avere conosciuto, in vita sua, circa dieci-dodici mila persone al giorno.

Che sia per questo che molti nel team hanno la convinzione che Ezio non sia uno che si ammazza di lavoro, e che viva, in realtà, da vero RADICAL-CHIC, di una rendita in Franchi Svizzeri…? Avrete ormai capito che il nostro EZIO è, più che un FreeRider, un FREAKRIDER.

E come tutti i FreakRiders è pure molto narcisista.

E’ perciò che è da poco iniziata una sfida ALL’ ULTIMA MISE con RedMoho, (ovvero chi scrive), di cui però, essendo l’unica Ragazza del gruppo, una certa dose di estetica civetteria è tollerata – e forse anche apprezzata – dall’intero Team.

Arbitro non proprio imparziale del titanico scontro "all’ultimo pantalone" è MAURIZIO "BICIMANIA-Lissone" che, tra una maglietta SUNSHINE, un pantalone FOX e un guanto Q-RANK, si sta ormai facendo la villa in Sardegna…. Per chi ama le telenovelas, EZIO "La Bionda" , ovvero l’Amante del Presidente, è sempre in competizione sentimental-passionale con GIANFRY ‘La First Lady’, ovvero la Moglie del Presidente, per chi occupa più centimetri nel Cuore del Capo.

 CHE ALTRO DIRE DEL TEUTONICO EZIO ?

Soltanto che il biondo Vikingo "Figlio dei Fiori" pratica, più che teorizzare, il PENSIERO EPICUREO. Che, in due parole e volendo essere vagamente cartesiani, potrebbe suonare ‘ME LA SPASSO ERGO SUM’; e il cui naturale e conseguente corollario è "OGNI LASCIATA E’ PERSA…"

Sarà questa, fascinoso Ezio, la tua Ricetta di Eterna Giovinezza?

POST SCRIPTUM

Per consulenze, corsi e seminari privati, collettivi o individuali, in Italiano o in Inglese, su "COME REGREDIRE ED ESSERE FELICI", il nostro Biondo Biker è disponibile (POCO) a tariffe assolutamente OTTIME (per il suo CONTO SVIZZERO), su INTERNET, http://www.EzioB.com Indirizzo e-mail ENJOYIT@EzioB.com

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Ritratto di Alberto “Dr. Lecter”

17 Apr 2000

Ritratto di Albero "Dr. Lecter", detto anche "The Cannibal"

SOTTOTITOLO: CHE NEI SUOI MOMENTI MIGLIORI E’ DETTO ANCHE "SODA" … NON QUELLA DEI COCKTAILS …… QUELLA CAUSTICA ("SODA" : by D.Tavazzi, con affetto)

A vederlo, sembra una delle persone più tranquille del mondo. Di lui spiccano alcune caratteristiche:

1) La propensione allo scontro fisico – quasi fortuito – ma in realtà predestinato, poichè nulla succede per caso, con un altro biker, tale Angel, quello che è diventato famoso per una forcella… l’ultimo scontro alla Tagliata è costato al "Dr.Lecter" una quasi-frattura a un dito della mano, 2 mesi di immobilità ciclistica … ora, i due si scrutano, possibilmente da lontano, in attesa della Mega Valanche a L’Alp d’Huez…

Dove l’inno sarà "Another one bites the dust" dei QUEEN, che pare sia stato ispirato da un freerider…che pare anche ciclasse una S….. beh, non voglio parlar male di nessuno.

Ma quel che è certo, è che per far quella triste fine non possedeva una Mountain Cycle ….

2) La propensione a una ironia "marca WILKINSON’S", a tratti più tagliente del classico filo del rasoio, quello del modo di dire, che Alberto, più che come modo di dire, usa come modo di demolire … L’unica volta che gli ho spedito una e-mail con un fondo un po’ cubista, stile MONDRIAN, mi ha chiesto asciutto se avessi mangiato funghi allucinogeni o appena parlato con la Bionda……… Ho dovuto provvedere con una contro e-mail in puro stile "College", toni pastello e fili d’edera….

3) La preoccupante propensione a fare incidenti in macchina (qui sto incrociando le dita, toccando ferro….e il resto fatevelo da voi, freeriders maschi, perchè mi par di non disporre del materiale adatto…) O quanto meno, la sua macchina sembra un oggetto CULT, nemmeno fosse quella di Quentin Tarantino, tanto è desiderata e "toccata" – quasi fosse un feticcio – da una schiera di altri automobilisti… Credo che abbia compilato più constatazioni amichevoli il nostro Alberto del Presidente dell’ ANIA (N.D.R.: l’associazione di categoria delle assicurazioni); con i soldi dei rimborsi potrebbe ormai comprarsi un paio di SHOCKWAVE se li avesse ormai incassati. A proposito Alberto ma quando te li danno questi soldi ? Quando Alberto mi raccontò del suo periodo da "Guinnes dei primati dei sinistri" di fine 1999, quello nel quale, per dirla con il Lupo suo omonimo, "la sfiga ci ha visto benissimo", ho pensato tra me …. beh, per forza, Alberto. Deve averlo pensato anche Bruno. Bruno chiiii….? Ma Bruno …. CheBBBici! Fu in quell’occasione che Bruno CheBBBici disse ad Alberto "non avevi il Kharma dalla tua parte". Già, pensò Alberto, apparentemente pacato. Quello che gli premeva capire era PERCHE’ DIAVOLO IL MALEDETTO KHARMA non fosse dalla sua parte, visto che la faccenda cominciava UNO – a innervosirlo DUE – a costargli più che portar fuori tutte le sere un paio di fotomodelle. Tra l’altro, dovendo proprio scegliere, il nostro Alberto avrebbe preferito le modelle. Ma questo maledetto KHARMA non solo non sapeva da che parte stare, ma NON GLIE NE FREGAVA NEANCHE NIENTE DELLE DUE FOTOMODELLE… In realtà è una questione di santa protettrice; tutti c’e l’hanno. E anche Alberto credeva di averla. Il PROBLEMA TUO è che avevi una SANTA CRUZ con la quale, appese al chiodo le scarpette da cross-country, amavi scorrazzare su e giù per i sentieri… perciò, SOLAMENTE, non avevi la SANTA giusta…..

4) La propensione a CANNIBALIZZARE, donde il soprannome DR.LECTER detto "The Cannibal". Due le VITTIME preferite di Alberto:

A) Le bici di chi, per la solita teoria di Lupo Alberto, si ritrova sfortunatamente per un tempo più o meno lungo impossibilitato a ciclare … vedi Rosario "COZZA AMARA", che, fresco di caduta facendo, al solito, il funambolo nei parchi della città meneghina, disteso sul letto del PINI, e nemmeno ancora operato, si è sentito prospettare un tale sciacallaggio sulla sua BULLIT che quasi gli salta al collo e il ginocchio gli si ripara da solo pur di non far toccare al Dr.LECTER la sua amata BULLIT …..

B) Il Presidente. Alberto ha una sfrenata passione per la cannibalizzazione del Presidente, puro stile "American" campagna elettorale, che in confronto una partita di Rugby è meno ‘violenta, oppure, per dare anche ai Russi pari opportunità, stile "ti spiezzo in due". Con il Presidente il nostro DR.LECTER ha avuto il privilegio di condividere anni di bici in stile "carbonaro", "VIZI e DIFETTI di Gioventù", quando il Presidente era solo "il Gianni", ancora non amava la Mountain Cycle, nè la Bionda, e ancora non era stato folgorato, come San Paolo sulla Via di Damasco, da RedMoho sulla Via delle Betulle …. Insomma, quando il Gianni era ancora solo un’ industriale milanese che, un bel giorno, il solito Kharma avrebbe destinato ai VOTI, cioè a una vita votata allo scatolato … Oppure era ancora solo la moderna versione del "RE SOLE", quello delle pasticche del bar, e anche quello della famosa frase "Lo stato sono io", lui (il Gianni) così modesto e così democratico da dire "la BICI sono IO" … e chi ha orecchie intenda …..

Ma ritorniamo al nostro Dr.LECTER, a cui lo legano una vaga somiglianza e un cervello assai sviluppato e fine, portato per la scrittura (non ama firmarsi, ma il suo stile è ormai inconfondibile…. VERO, MIO ANONIMO RITRATTISTA…?) Dotato di un intelletto analitico, quasi chirurgico, e se non fosse che conosciamo troppo bene il nostro buon Alberto, anche vagamente sadico …

MA ANCHE IL NOSTRO DR.LECTER, sappiatelo, HA I SUOI PUNTI DEBOLI. Lui è, d’animo, un po’ BOND. Gli piace far colpo sull’ l’interlocutore (specie se è una interlocutrice). Le AUTO: si comprerebbe la Z3. Stile molto ‘fighetto’ e molto ‘Bond’. Piace senz’altro molto alle ragazze, e un po’ meno alla sua San Andreas che dovrebbe contorcersi e diventare un MOHO per starci – FORSE -. LA BATTUTA e LA CALMA:

La BATTUTA ce l’ ha sempre pronta.

La CALMA la perde solo quando si trova in balia di EZIO nei momenti in cui, l’Ezio, crede di essere "MAD MAX beyond the Thunderdome" o "INDIANA JONES all’inseguimento della pietra verde"… e capita ultimamente assai sovente…allora, nell’animo del pacato ma fine DR.LECTER prende il sopravvento quella vocina sottile che con sommo altruismo dice "ti potessero azzoppare…" (e di pietre verdi, ma tra l’altro, per affetto, pure VERDE KAWASAKI, a Ezio, già ne sono state promesse parecchie, alla prossima eroica impresa…. ) Così, DR.LECTER, termina il tuo ritratto ….

Aspettiamo di vederti sfrecciare sulla tua Z3 … e che il KHARMA sia finalmente con te! (Per le modelle, chiedere alla Riccardo Gay, e di’ pure : convenzione Pro-M!)

Ritratto di Maurizio 2°

16 Apr 2000

Ritratto di Maurizio 2° detto "Angel"

L’uomo che scambio’ sua moglie per una forcella.

Forse non tutti, tra gli amici bikers che stanno leggendo questo ritratto, conoscono un libro di alto profilo, grande arguzia e umanità, scritto da Oliver Sacks, Neurologo all’Albert Einstein College di New York, U.S.A.

Per chi non lo conoscesse, è lettura consigliata; Biblioteca Adelphi, 174.

Il titolo … ve lo darò alla fine della storia.

Questo bellissimo libro racconta una storia per molti versi assai simile a quella del nostro Maurizio 2°, "Angel" per gli amici, così chiamato dopo un mitico volo a looping che per poco non lo ridusse allo stato di particelle atomiche.

Dunque, come nella storia del nostro Dottor Sacks, si narra oggi qui di un uomo tranquillo e mite, grande passione per la mountain bike, che finalmente pensò di realizzare il sogno : comprarsi una ShockWave. Andò in Pro-M, comprò il telaio. Rosso. Lucente. Perfetto. Poi, si ingegnò, confidando nell’amico Roberto, perché questo diventasse una ShockWave completa : freni a disco, cambio, manubrio, pipa, FORCELLA …..

Angel si presentava, fino a quel giorno, come un uomo assolutamente normale. Ma fu all’improvviso che lo strano morbo lo colpì, e nel cervello di questo essere si aprì una voragine invisibile.

Un giorno, un giorno come tanti altri, il mite uomo inizia a carezzare languidamente il telaio della sua rossa ShockWave pensando che sia una rossa formosa ….. le curve sinuose dello scatolato non lasciano spazio alla sua immaginazione …..

Ma la voragine si rivelò veramente tale quando un bel dì il nostro, vedendo sua moglie, disse fra sé e sé con voce tranquilla : "Ah, ecco ….. finalmente la Bergman è arrivata ….."

Ma, poichè sua moglie non faceva di cognome Bergman, voi penserete che magari, per lo strano morbo, egli scambiasse sua moglie, bionda, occhi azzurri, per la famosa attrice svedese, Ingrid Bergman. INVECE NO.

L’aveva scambiata per una FORCELLA. Sì, amici miei ; proprio per la Bergman (by Bergamelli) da 200 mm. che ormai ansiosamente Angel aspettava da settimane e settimane : la forcella da montare sulla sua rossa ShockWave …..

Era quella, la Bergman che il nostro Maurizio 2° sta sempre, ancora aspettando ….. accarezzando voluttuosamente lo scatolato.

BIBLIOGRAFIA Oliver Sacks – L’uomo che scambiò sua moglie per un Cappello – ADELPHI, 174

Ritratto di Rosario

15 Apr 2000

Ritratto di Rosario "Cozza Amara", detto anche "Gonfio"

PERCHE’ COZZA AMARA CHIEDETELO A GIANNI "THE PRESIDENT". PERCHE’ "GONFIO" … PER SAPERLO ARRIVATE ALLA FINE DELLA STORIA.

Un biker che il sabato dice all’amico "telefonami per svegliarmi" quando il funky-day in programma per la domenica è il "Motta", lo capite da voi che è un "caso atipico". Molto atipico.

Erano almeno 5-6 settimane che il Team sentiva la mancanza di Cozza Amara. Io, personalmente, non l’avevo ancora conosciuto (e la sua pronta e auto-ironicissima risposta, quando glie l’ho detto, è stata :"Non ti sei persa molto")

Atipico perchè come vuoi definire, senza usare il turpiloquio, uno che compra una Shockwave e la vende dopo 2 (dico due!!!!!) uscite…? Atipico perchè ogni tanto diventa un po’ rosso, il cranio rasato gli si imperla di goccioline (anche in pieno Gennaio): e questo succede quando gli dici "Cozza, parlaci di Carmela". E cerca subito di cambiar discorso. Mah…!

In bici è un funambolo, non c’è che dire.

Se lo vedi da lontano, lo riconosci per i "numeri da circo"; e poi lo senti da distanza, la sua voce è squillante, sempre di qualche decibel più alta, che scherza e ride anche dopo che quasi, facendo "la Muerte", si sconocchia tutte le articolazioni, anche quelle che la medicina del 2000 ancora non ha scoperto.

Ma lui rimonta in sella, ti allarga un sorriso smagliante, con i suoi occhi azzurrissimi da cozza di Sicilia ma con ascendenti Normanni, RIDE E VIA, giù per il bosco a rotta di collo.

(Bravo Rosario, sei uno tra i pochissimi a averla provata, la Muerte! L’alloro, nel team, va a Riccardo, non per nulla detto "Riccardo la Muerte". La fa tutte le volte, per non fargliela fare gli devi sparare in un ginocchio prima che arrivi lì…)

Ma, Rosario mio, ancora non si capisce perchè "Gonfio".

Le versioni sono due.

Una, è quella di Rosario.

L’altra, è quella del Team. (Le solite, sporche carogne che non perdono occasione per affondare nella piaga del Malcapitato di turno non il dito, ma le dita di tutte e due le mani…)

Dunque, quella di Rosario, di versione, è che "un mio amico di gioventù mi chiamava ‘Gonfio’ perchè ero grosso, tarchiato e molto muscoloso…"

Quella del Team, invece, è una versione che si fonda sul fatto indubbio che, un po’ misterioso, Rosario, ultimamente (da due mesi a questa parte), ha spesso, la domenica, impegni di famiglia (la sua, di famiglia, ovviamente), tipo cresime, comunioni, battesimi (ma quanti nipoti ti stanno nascendo, Rosario?).

Ma del resto, si sa, per un siciliano "la Famiglia è sacra, la Famiglia innanzitutto, e per la famiglia si fa qualsiasi sacrificio…" E se è necessario, per la Famiglia devi arrivare ad avere anche il dono dell’ubiquità (ma come fai a essere qui al Mottarone, Rosario, non eri alla comunione, oggi…?) Ma, Carmela, dolce Carmela, perchè rincorri Rosario brandendo quel vecchio manubrio di bicicletta…?

E perchè, adesso, lo stai riempiendo di botte…?

Ma certo, che scemi…. per spiegarci perchè "Gonfio"..!

Grazie, dolce Carmela!

Ciao, ironico, simpaticissimo e funambolico Rosario!

Ritratto di Riccardo

14 Apr 2000

Ritratto di Riccardo detto "Ricky La Muerte"

Sottotitolo : coraggio, Ricky, una settimana passa presto …..

Per una persona "qualsiasi", poter partire a metà giugno per una settimana di vacanza al mare con la famiglia è una bella fortuna. Non tutti possono, e perciò beato chi può.

Ma se la persona in questione strascica la voce mentre ti dice che parte, e usa troppe volte il verbo "devo", allora stai certo che si tratta di un biker. Se poi, oltre a ciò, ti sta già parlando di quando torna, e quando gli dici che una settimana passa presto, ti dice ‘per fortuna sì’, manco dovesse andare una settimana a S.Vittore, allora stai certo che si tratta di un freerider.

Se poi, oltre a sembrare che stia per fare una settimana di galera, ti dice "CIAO, RAGA" e quelle che colano dalla cornetta del tuo telefono, e che arrivano dal suo telefono, sono LACRIME VERE, allora si tratta di RICCARDO, detto RICKY, detto "La Muerte".

La Muerte perché è uno dei pochi, BONA a parte, che affronta il famoso MURO del Motta, che più che un muro sembra un dirupo, con estrema sicurezza, canticchiando la canzoncina del ‘James Bond’ dello ZELIG. RICKY la Muerte ti ricorda un po’ Archimede, quello di Topolino. Come lui, traffica, monta, smonta, rimonta, inventa, costruisce stampi per produrre pezzi unici che costano un patrimonio e non venderà mai…. o forse solo a suo zio, che deve averlo nominato erede universale, visto quanto gli versa per opere di ingegno e invenzioni varie… Riccardo è l’unico biker che conosca che sa andare in bici seduto sul manubrio al contrario. Mica facile, almeno senza sconocchiarsi dopo 3 secondi.

Riccardo è da poco diventato PAPA’. Di un bel frugoletto biondo di 7 mesi, di nome MATTEO.

Da allora, Ricky la Muerte ha una vera mania per l’abbigliamento prima infanzia.

Beh, direte voi, vorrà che il suo bimbo sia elegante…

Però strano, direte voi anche, di solito è roba da mogli…

Per Riccardo NO. E’ roba da PAPA’. E infatti Riccardo compra pressocché settimanal-mente un abituccio nuovo al suo Matteo…. e sì che, a Riccardo, che Matteo sia super-elegante non gliene frega proprio niente… Mah… allora…?

Sua moglie Valeria pensava che, da papà scrupoloso e risparmiatore, Riccardo avesse fatto un’indagine e scelto un negozio tanto conveniente, da poter regalare a Matteo tanti begli abitini…..

Ma a Riccardo, che il negozio sia il più conveniente o no, non gliene frega proprio niente. Mah…. allora….? Allora non si sa. Quel che si sa, è che Riccardo ha un punto fermo: l’abbigliamento di Matteo si compra solo da PRIMUS, Lissone, Cascina Aliprandi. Ma… che cosa curiosa… che caso fortuito… PRIMUS non è quel grosso negozio vicino a BICIMANIA….?

E bravo, Riccardo. Che penserà di te tra non molto il tuo Matteo, quando, grazie alle frequenti puntate ‘da PRIMUS’ , realizzerà di avere un padre freerider, saltellante come un grillo su un ipertecnologico mezzo di locomozione a 2 ruote, vestito da astronauta e felice come il gabbiano Jonathan Livingstone?

Sarà molto contento, Matteo, quando, tra qualche mese, pronuncerà la sua prima parola… di quattro lettere…… che non sarà, però, come per tutti i bambini qualsiasi, "PAPI"…….

ma sarà, ahimè……. B I C I !!!

A proposito….. per quel giorno, Riccardo, il Presidente ha preparato un regalo per MATTEO… un poster della ShockWave per la sua cameretta …. perchè, se si parla di bici, che sia ‘UNA VERA BICI’…….

Ritratto di “William Lucky the Serialkiller”

13 Apr 2000

Ritratto di "William Lucky the Serialkiller"

ovvero LA VERA STORIA DELL’ATTENTATO A JOHN JOHN BIFFI “The President”

Nella «via cava», Gugliemo Tell uccise il balivo Gessler con un preciso tiro di balestra: fu assassinio o legittima difesa?

Nella “via Lucilio Gaio” (Guglielmo) William “LUCKY the Serialkiller “ attentò alla vita (e quasi uccise) il Presidente : non fu con una pistola ; e nemmeno con una micidiale balestra, come il Guglielmo Elvetico.

Ah, volete sapere come si svolse quella trucida storia ?

E allora ve la racconterò.

Accadde diversi anni fa, il Presidente aveva ancora la sua seconda casa a San Luis Obispo.Adesso la casa ce l’ ha ancora ma l’ ha data in usufrutto alla servitù – sapete, anziché aumentargli i contributi gli ha riservato un "frange benefit" di quelli coi fiocchi, è tutto legale, con soli USD 900,00.- di volo ci arrivi per il week-end ed ecco fatto, ti spaparanzi sotto il pergolato di San Luis Obispo e ti godi la vita … Poi ti ripresenti a casa Biffi il Lunedi mattina fresco di week-end e lavori .

Del resto, Lui in questa casa ci andava sempre più di rado, ormai s’ era intrigato come un ragazzino alla prima cotta per Ramona …………..

Chi è Ramona ?

No, intanto non è per niente la sorella bella di Tatiana dello ZELIG.

Nooh, macché, Ramona non è una dell’Est con la sesta e che fa di cognome Seredova….. …… e nemmeno, come state certamente pensando voi malevoli, una creatura della fauna del parco privato “S & X” presentatagli dal suo sempiterno e fraterno amico Sacchi…..

No.

E carogne a voi che lo avete pensato: il Presidente è un INTEGRO.

Beh, effettivamente avete ragione, integro del tutto non lo è proprio, ultimamente accusa qualche acciacco e qualche fetta di torta di troppo, e quindi diremo INTEGERRIMO, che accontenta tutti.

RAMONA è quella ridente località nella quale oggi si trova la nuova residenza preferita del Presidente: 16225 Highland Trails Drive, Ramona, CA 92065.

E tanto per farvi capire che le cose lui le fa sul serio, John John è lì candidato a diventare ‘The Citizen of The Year 2004’ (per altri dettagli, www.ramonachamber.com)

E per eleggerlo, VOTATE, VOTATE, VOTATE, sarà l’unico John che in America vince un’ elezione da 5 anni a questa parte ……

VOTE JOHN JOHN BIFFI as Citizen of the Year

Ma veniamo a William “LUCKY the SerialKiller" , l’ uomo che fa IMPALLIDIRE anche SHIRAN SHIRAN, LEE OSWALD e anche OCHALAN. Lui.

LUI

Lui è di corporatura normale. Il viso spigoloso, il fisico asciutto come un legno di ulivo. Non possiede un’ auto, perché quelli come lui devono essere “irrintracciabili”. Gira solo con potenti biciclette che gli consentono spostamenti rapidi, ma senza chiasso. E ne ha, infatti, una per ogni occasione : Leggera, per le missioni rapide e veloci, Media, per le imprese dove conta la rapidità ma è necessaria una certa “forza”, Hard, per le “Mission Impossible”. Ha scelto mezzi dove la tecnologia si è espressa ai massimi livelli. Li ha voluti solo con componenti di primissima scelta: perché Lui deve essere sicuro di non fallire. Di non essere lasciato a piedi dagli strumenti del mestiere. Mezzi praticamente PERFETTI.

Lui è di poche parole; mai polemico, non alza mai la voce. Lui non può, non deve dare nell’ occhio. Lui è anche accondiscendente, allenato ad adattarsi alle tante situazioni e alle mille esigenze che la sua professione richiede, è incline a dire di sì ed “agire”. Lui è pratico, essenziale, scarno; e guarda sempre avanti. Lui non perde tempo in cose “futili”

Ma quale fu l’arma che usò per attentare alla vita del Presidente ?

Arma da fuoco ? Arco ? Balestra ? Pugnale ? Arma bianca ? Arma letale ?

No. Fu un’ arma che per il Presidente è la più micidiale. Un polimorfo, una sostanza di natura chimica variabile e indefinibile, che può, in certe condizioni, polimerizzare rapidamente e diventare pericolosissima. Una sostanza per la quale esistono pochi antidoti, e quello che funziona per davvero ce l’ ha il Chirurgo di Via Delfico, ma spesso l’operazione è talmente rischiosa per la sua stessa sicurezza da spingerlo a rifiutarsi di eseguirla……

Lui sapeva; lui conosceva l’arma, e la usò.

Duro, secco, implacabile.

Fu anni fa, una domenica mattina, sul presto. In una Milano che dormiva ancora dopo i bagordi del sabato sera, Lui, il Professionista, era lì. Puntuale; metodico; attento a ogni dettaglio. Si presentò su una ShockWave brushed (Mountain Cycle, ndr.) completamente ricoperta del pericoloso Polimorfo. Non un centimetro del mezzo era lasciato libero alla vista; il mezzo era diventato un micidiale ordigno marrone. Anzi, siccome era il giorno dopo una gita a St. Moritz – Roseg, era un cocktail vischioso e grumoso, orribile a vedersi, mefitico perchè ricco di molecole odorose porvenienti da una sostanza totalmente organica, che si autospalma sulle ruote in alta montagna dove i pascoli abbondano e le miti mucche orgogliose brucano e producono … …

Lo ferì a morte così.

Il Presidente Lo vide, e stramazzò al suolo; dovettero chiamare i soccorsi, e il VicePresidente in persona fu fatto alzare dal suo letto a tre piazze e venne a sventolargli sotto gli occhi semichiusi, a lui steso lì, già quasi in coma, le foto delle sue creature nasciture, le bambine che sarebbero di li a poco venute alla luce a Ramona e cresciute a Milano.

Solo per le bambine lui ce la fece.

Visse solo per loro, perché il colpo era stato troppo duro.

Ma per loro, il Presidente DOVEVA vivere.

E visse.

Si riprese.

Col tempo ridiventò forte. Oggi l’ arma lo fa soffrire, ma non lo ferisce più a morte.

E oggi, diversi anni dopo, come ogni grande Presidente che si rispetti, ha anche perdonato Lui, il suo attentatore, William “LUCKY the SerialKiller".

E siccome di un professionista serio ti puoi fidare, William ora è nel suo “team” presidenziale, sempre di poche parole, mai polemico, e sempre incline a dire di sì ed “agire”.

Che dire ? Certo, è una storia commovente.

Mentre gli uni considerano quello di William come un gesto morale di liberazione dal lavaggio forzato, per altri è un vilipendio; l’opinione pubblica fu a lungo, ed è tutt’oggi, divisa su questo attentato. «Per questo», spiega l’Ufficio Stampa del Presidente, «la figura di William “LUCKY the SerialKiller" è sempre in bilico tra quella di un eroe e quella di un uomo dai mille volti».