
Dal giorno della presentazione della nuova Levo MY 2019 (18 Settembre 2018) con ruote da 29″ ho sempre e solo sentito pareri favorevoli al nuovo formato di ruote adottato da Specialized per la loro E-MTB Trail più venduta che è anche forse la E-MTB più venduta e desiderata in Europa
Avendo avuto però la possibilità in questi mesi di provare prodotti con ruote 27,5″ x 2.6 mi sono reso spesso conto di come queste altre E-MTB fossero più maneggevoli e facili da girare in condizioni di pietraie, ripidi e tornantini molto stretti nell’ uso prettamente gravity (che forse è anche uno snaturare un pochino l’ uso per cui la Levo è stata immessa sul mercato) . Inoltre se ben ricordate nelle mia prova delle S-Works scrivevo testualmente “sarà per i cerchi in carbonio, per la forcella o per altro ma sinceramente ho preferito la Expert che comunque vada mi risulta più facile da far girare in condizioni difficili” . Forse quella sensazione di difficoltà forse non era data dalla rigidità ma bensì dal formato ruote che non avevo percepito nelle primissime prove della Levo Expert solo perchè testata sulle scorrevoli PS della gara E-Enduro di Bergamo .
Quindi dopo svariati test nelle condizioni più disparate ho avuto la quasi certezza che fossero le ruote da 29″ accoppiate alla diversa geometria della nuova Levo a non adattarsi alle mie esigenze di guida . Sia chiaro sullo scorrevole, nel pedalato veloce e in condizioni non estreme la ruota da 29″ ha la sua valenza e il suo perchè ma quando ne facevo un uso più gravity – forse anche per le mie scarse doti di guida e velocità – ero sempre impacciato in confronto ad altri prodotti con ruote da 27,5″ .
Ed ecco quindi che ho allestito una Levo FSR Comp Carbon con ruote da 27,5″ x 2.6 , forcella Ohlins FXR36 29″ da 160 mm e ammortizzatore Ohlins TTX 22 con flip chip in posizione High . Le geometrie sono variate di pochissimo avendo circa 0,30/0,40 in più di apertura angolo di sterzo e avendo abbassato di soli 3/4 mm l’ altezza del movimento centrale . Però avevo le ruote più piccole pari ad altre E-MTB che avevo usato .
Non restava che la prova sul campo da fare e sinceramente sono bastate poche uscite per capire che avevo fatto bingo in relazione alle mie capacità di guida e alle mie esigenze ! Dopo 4/5 uscite sono andato con degli amici ex-trialisti a fare dei sentieri naturali classicamente Liguri a Sori con parecchi gradini e pietre sia in salita che in discesa e anche con tornantini abbastanza stretti e pendenti .
Ebbene si mi sembrava di avere una Levo più leggera d’ avantreno, più facile da condurre sia in salita che in discesa, meno impegnativa e più giocosa della sorella con le ruote originali Il tutto condito dall’ impareggiabile capacità di salire del nuovo motore Specialized 2.1 con Shuttle mode inserito !!!
Insomma forse oggi le nuove geometrie delle 29″/27,5″ Plus o Mid Plus con reach più lungo, angoli di sterzo sempre più aperti, carri più corti e non ultimo un baricentro molto favorevole nelle recentissime e più quotate E-MTB si adattano meglio al mio tipo di utilizzo e conduzione con ruote da 27,5″ Mid plus come la mia nuova Levo Comp Carbon
Questa ovviamente non vuole essere una presa di posizione nei confronti degli ingegneri Specialized che hanno fatto sicuramente un lavoro eccelso sulla Levo in ottica Trail ma semplicemente un piccolo suggerimento per chi magari vuole fare un uso un filino più gravity della stessa bici secondo il mio modestissimo parere !
Insomma ad ognuno la propria Levo con il formato ruote che più si adatta alle sue esigenze
Come molti di Voi sapranno non sono certo un Biker di primo pelo e oltre a questo ho la possibilità di poter confrontare molti dei prodotti presenti sul mercato appena essi arrivano sul mercato stesso o poco più avanti nel tempo . Questo breve cappello è doveroso per far comprendere che il mio entusiamo – oserei chiamarlo innamoramento – per la Pivot Shuttle è in qualche modo genuino e giustificato da esperienze di tutti i tipi ! Nessuna altra E-Bike – a mio personalissimo modo di vedere – mi ha mai concesso emozioni e divertimento come questa Shuttle ! Ricordo ancora con la pelle d’ oca quel tornantino sul ripido affrontato spazzolando il sentiero con il posteriore o quella curva in uscita dal Rocul (uno dei sentieri dei Lupi del Cornaggia) percorsa su un binario ad una velocità per me irraggiungibile con altre E-Bike : questo significa innamorarsi / emozionarsi per un prodotto che a livello di divertimento generale secondo il mio parere non ha veramente uguali nel mercato attuale e sino a che non uscirà un prodotto più performante
Ma ora Vi elencherò le miei impressioni vere e proprie – in maniera più composta – come segue :
Estetica : cara la mia “bimba” è vero che ci sono alcune altre più snelle di Te in giro ma ricordaTi che anche sei hai le t…. scusate … il tubo obliquo leggermente più grosso di alcune altre le Tue forme sono comunque bellissime ed aggraziate E poi ricordaTi di tutto ciò che abbiamo fatto insieme e del godimento assoluto che mi concedi quando Ti “cavalco” !!! Per me rimani sempre la più proporzionata e bella del pianeta
Ovviamente sto parafrasando per ridere un pò … La soluzione di integrare una batteria Shimano esterna nell’ obliquo ha obbligato i tecnici Americani ad ingrossare un filino l’ obliquo stesso nella parte bassa ma il risultato è comunque gradevole e ben disegnato. Insomma non è forse la più bella del pianeta ma poco ci manca e in più potete sempre portarVi una batteria supplementare nello zaino che invece con altre non è così facile da portare
Posizione di guida : sono un fautore delle biciclette compatte e questa Pivot mi è piaciuta sin dal primo momento anche se il top tube della Medium che ho provato non è propriamente corto dato che misura 62,05 cm . Le sue quote geometriche sono sulla carta particolari ma in ogni caso, sarà per il feeling di guida unico, generato da una perfetta alchimia impossibile da replicare, mi sono trovato a mio agio sin dal primo momento .
Sospensioni : forcella e ammortizzatore Fox Factory con trattamenti Kashima garantiscono un’ affidabilità e una qualita sospensiva da me ben conosciuta . Anche se la corsa è settata rispettivamente a 150 mm sulla 36 all’ anteriore e 140 mm sul carro DW Link® al posteriore non ho sinceramente mai avuto la sensazione di avere necessità di escursioni maggiori ma anzi ho trovato le sospensione particolarmente ben tarate e con una lavoro in sincrono tra anteriore e posteriore veramente invidiabile ! A ri-conferma di quanto sopra le miei ginocchia – abbondantemente malandate dopo un’ usura di ormai più di 55 anni di fuoristrada – quando scendo dalla Shuttle sono ben più “in ordine” che in altre occasioni . Certo all’ inizio erano parecchio legate e poco scorrevoli ma è bastato percorrere un centinaio di Km e intervenire leggermente sulle tarature per avere quello che desideravo : una macchina che inghiotte tutto quello che trova sotto le ruote con una facilità e compostezza sino ad ieri sconosciute !
Salita scorrevole : nulla di particolare da segnalare se non un certo bobbing del carro posteriore che può essere facilmente minimizzato con l’ uso del registro di compressione dell’ ammortizzatore . Anche tutto aperto comunque il carro si lascia pedalare con facilità e il movimento della sospensione è avvertibile solo se si osserva il carro stesso … Insomma si pedala abbastanza bene in ogni condizione .
Salita tecnica : il carro molto corto (436 mm) e l’ inclinazione del tubo sella di 74,25° ne fanno una buona scalatrice senza però eccellere nel superamento di ostacoli di una certa dimensione . Insomma in quest’ ambito ho trovato altre E-Mtb che si comportano meglio .
Single-track : agile, divertente e precisa ! Direi che non si può chiedere di più ad una E-Mtb che forse anche grazie al peso contenuto in soli Kg. 19,900.- si muove sui sentieri con una facilità sconosciuta ad altre E-Bikes !
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : forse anche per l’ angolo sterzo di 65,8° e per la notevole rigidità dell’ insieme per quanto mi riguarda posso veramente dire che si comporta come se fosse su un binario : nessuna altra E-Mtb mi ha dato da subito la stessa confidenza e sicurezza che questa Shuttle mi ha concesso ! A tal proposito ricordaTe l’ uscita dal Rocul che Vi ho raccontato all’ inizio
Discesa tecnica e stretta : forse il momento che più trasmette una sicurezza ed una facilità sconosciuta alle altre ! Gira in un fazzoletto, copia ogni asperità anche a basse velocita, spazzola le curve come nessun altra ! Insomma divertimento puro sia che si percorrano pietraie o ripidoni con curve strette e tornantini che si affrontano con una facilità disarmante !!!
Frenata : la nota dolente . Premetto che mi piacciono i freni on/off e questi Shimano XT a 4 pistoncini non mi sono proprio piaciuti del tutto . Sarà per i dischi freno (oltretutto dotati di sistema d’ aggancio center lock) o per l’ accoppiamento dei dischi stessi alle pastiglie ma sinceramente la potenza espressa dagli stessi mi è sembrata sottodimensionata alle prestazioni della Shuttle .
Rigidità : a parte le ruote in alluminio di ottima fattura costruite da Dt Swiss che sicuramente non sono rigide come delle ruote in carbonio – ma forse è meglio così – direi che siamo veramente ai massimi livelli di rigidità oggi presenti sul mercato .
Dotazione : motore Shimano Step E-8000 , batteria da 504 Wh , gruppo XT Di2 (elettronico) completo , ruote DT Swiss / Pivot custom EB 1550 , reggisella Fox Transfer da 150 mm e manubrio in carbonio Pivot da 780 mm montati su un telaio full carbon (incluso il carro con sistema DW-Link® su cuscinetti maggiorati) ne fanno una vera E-Mtb top di gamma .
Finiture : ottima verniciatura Blue e Gialla con finitura opaca ben disegnata e con buona resistenza ai graffi . Accoppiamenti delle parti in carbonio molto buoni e integrazione della batteria ne fanno una macchina molto piacevole e ben fatta .
Valutazione rapporto qualità/prezzo : un’ unico equipaggiamento al top per una macchina esclusiva e il prezzo di € 9999,00.- pur molto elevato è giustificato dal divertimento e dalla qualità di guida che la Shuttle Vi regalerà ad ogni uscita . Certo, sono molti soldi ma il divertimento e le emozioni quotidiane che Vi verranno concessi dalla Shuttle alla fine sono altrettanto esclusivi !
Note finali : ovviamente non si può avere tutto e a parte i freni, come già detto sopra, non potentissimi devo segnalare la rumorosità del motore Shimano che risulta inizialmente fastidiosa sino a che non ci si fa l’ orecchio ma forse la vera pecca nell’ utilizzo è il firmware motore dei tecnici Giapponesi che, non permettendo la personalizzazione del livello ECO, ha consumi più elevati se comparati ad altre unità motrici / batterie di pari Wh . Io stesso e qualche Utente più attento potremmo segnalare che con un tuning il problema è facilmente risolvibile in quattro e quattr’ otto ma sinceramente è incomprensibile questa autocastrazione dei tecnici Giapponesi per il loro miglior motore !!! Da segnalare anche la non del tutto semplice e/o intuitiva sostituzione con una batteria supplementare (bisogna svitare 10 viti e perder circa 5 minuti) che rimane comunque possibile . Tutto ciò è comunque ampiamente compensato dal fatto che come già detto è tra le più belle del mercato , per quanto mi riguarda è la più emozionante e divertente che io abbia mai provato , è tra le più leggere del mercato , ha un’ equipaggiamento da sogno , un motore tra i più piccoli , leggeri, impermeabilizzati e prestanti del mercato ma soprattutto Vi farà sentire un Biker migliore grazie alla sua facilità di conduzione e alle prestazioni eccezionali !
Insomma se volete emozionarVi nella guida come non mai e innamorarVi di una E-Bike questa Shuttle potrebbe essere la Vostra compagna preferita per parecchio tempo
Questa mattina sono stato sollecitato da un amico a scrivere di cose che ritenevo ovvie e scontate nel mondo E-Bike come ad esempio dello sporco che si accumula nei carter motore – di tutte le Marche nessuna esclusa – o il fatto che un motore per E-Bike sia rumoroso
I più attenti e riflessivi penseranno che io stia scrivendo cose ovvie, come detto sopra, e che stia perdendo tempo ma nell’ ultimo periodo l’ incompetenza degli Utenti ed anche di alcuni addetti ai lavori ha generato discussioni infinite sui social al riguardo di quanto elencato sopra ed ecco che l’ amico mi ha suggerito questa riflessione su un prodotto, l’ E-Bike appunto, che è ben diverso dalla bicicletta tradizionale e/o da una motocicletta .
Sembra incredibile che alcuni non abbiamo compreso o non vogliano comprendere che un’ E-Bike è mossa da un motore che assiste la pedalata e non dallo Spirito Santo Un motore, quale organo meccanico, produce degli attriti – ricordo che lo zero in meccanica non esiste ! – e di conseguenza del calore . A questo punto il dover leggere che un motore è rumoroso oppure che dalle fessure di sfiato dei carter – che ogni E-Bike possiede al fine di smaltire eventuali eccessi di calore – entra della sporcizia sinceramente mi lascia perlomeno perplesso … direi che sono cose normali e ovvie, scusate se mi ripeto ancora una volta !
Tutto questo chiacchericcio che spesso sfocia in veri e autentici flames in internet è veramente necessario ? Non è che forse noi tutti abbiamo perso il senso della misura delle cose e della realtà ? Non spetta ovviamente a me giudicare nessuno ma sinceramente il pretendere da un motore l’ assoluta silenziosità o che sia meno rumoroso di altri mi sembra veramente una cosa poco plausibile : al limite se ritengo che un motore sia troppo rumoroso mi rivolgerò ad un’ altra Azienda che produce motori più silenziosi oppure pedalerò una bella bicicletta tradizionale risolvendo almeno in parte il problema dato che c’ è sempre la rumorosità delle gomme sul terreno da dover supportare
Che dire poi della presunta sporcizia che entra dagli sfiati dei carter ? Semplicemente che dove c’ è un buco, una fessura da li può sempre e comunque entrare dello sporco senza per questo dover gridare al complotto o alla cattiva progettazione del prodotto stesso !
Cosa fare è secondo il mio modesto parere molto semplice : prendere atto che abbiamo scelto di usare / acquistare un giocattolo meraviglioso ma allo stesso tempo diverso da altri che necessita di attenzioni e di manutenzioni dedicate e appunto diverse da altri giocattoli . In cosa si traduce tutto ciò ? Semplicemente nel rispettare alcuni semplici regole come l’ effettuare un accoppiamento degli organi meccanici che compongono l’ E-Bike per almeno 200 / 300 Km e poi valutare con attenzione e l’ assistenza di un tecnico se la rumorosità rientra nei normali parametri del motore oppure il fatto di dover rendersi conto che in presenza di uscite in fuoristrada sarà necessario periodicamente un’ attento smontaggio del motore con relativa pulizia dei carter e del motore stesso meglio se effettuato da personale tecnico competente che nell’ occasione farà anche un tagliando generale alla Vostra E-Bike .
RicordateVI state giocando con una E-Bike e non con una bicicletta tradizionale !
Dopo più di un mese dalla sua presentazione e dopo aver percorso circa 300 Km in tutte le condizioni possiamo dire che la nuova Specialized Turbo Levo è veramente una E-MTB da dover considerare come un benchmark nel suo segmento . Abbiamo avuto l’ occasione di provarla su percorsi prettamente Enduro e su percorsi alpini nonchè su sentieri preparati come quelli dell’ alto Vergante Bike Arena . I modelli su cui siamo saliti sono la Expert, la S-Works e la Comp (per un brevissimo test) : ci concentreremo quindi sulla versione S-Works che è quella che attualmente abbiamo ancora tra le mani e che sicuramente rappresenta lo stato dell’ arte della gamma .
Ma veniamo subito al sodo :
Estetica : forse la E-MTB più desiderata dagli Italiani Insomma in una sola parola : STUPENDA !!!
Posizione di guida : ancora una volta sembra di esserci sempre stato sopra sin dal primo minuto ! La taglia Medium per me che sono alto mt. 1,76 è ancora una volta perfetta (del resto ricalca in toto la Stumpjumper) . Vi rimando al precedente testo scritto nel blog per i dettagli : https://www.pro-m.com/first-ride-specialized-turbo-levo-expert-2019/
Sospensioni : la S-Works è equipaggiata con una forcella FOX 36 Factory con cartuccia GRIP2 da 150 mm specifica per E-MTB e da un ammortizzatore Fox Float che però abbiamo sostituito sin dal primo momento con un Ohlins TTX22 a molla da 150 mm . La forcella è il riferimento della gamma Fox e l’ abbiamo trovata ancor migliore – soprattutto nella fase iniziale – grazie all’ inserimento dei polimeri ABS Fork Tune mentre l’ Ohlins posteriore, accoppiato al nuovo carro FSR, è veramente il massimo che un normale Utente, come io sono, possa desiderare oggi : fluido, perfetto nel pedalato, copia anche le foglie e conferisce al carro una capacità di assorbire tutto ciò che passa sotto alle ruote in maniera imbarazzante !
Salita scorrevole : il nuovo motore 2.1 di Specialized – come già avevamo intuito sin dal primo momento – è INCREDIBILE !!! Anche in questo caso abbiamo leggermente ridotto i settaggi di serie per ECO e TRAIL per avere un’ assistenza più adatta alle nostre pur modeste prestazioni fisiche . Il nuovo “shuttle mode” – inseribile da APP e regolabile sino al 100% – ci ha permesso di salire su svariati Km di salite asfaltate e/o sterrate a velocità del tutto inusuali per le altre E-Bike e con un minimo sforzo sia in ECO che in TRAIL per non parlare del TURBO che spesso abbiamo ritenuto inutile usare ! In pratica con lo Shuttle mode al 100% basta scegliere il giusto rapporto del cambio, appoggiare il piede sui pedali a far roteare le gambe senza quasi sforzare nemmeno e Vi ritroverete a percorrere salite asfaltate con pendenze comprese tra 5% e 8% a velocita prossime o superiori ai 20 Kmh !!! !!! !!!
Salita tecnica : come per le salite scorrevoli il motore 2.1 accoppiato allo Shuttle mode Vi permetterà di salire su pendenze impossibili anche usando il solo ECO semplicemento spingendo leggermente sui pedali e concentrandoVi sulla miglior linea da seguire per poter scavalcare ogni cosa ! Il carro posteriore rigido, l’ efficienza del sistema FSR e dell’ ammortizzatore Ohlins non hanno veramente uguali . La velocità sempre molto maggiore a quanto ci si aspetti aiuta poi a superare ostacoli anche importanti avendo però l’ attenzione e la tecnica necessaria per non toccare con le pedivelle e caricando il peso centralmente per non perdere aderenza con la gomma posteriore (in questo caso la Butcher di serie) .
Single-track : le ruote Roval SL in carbonio con gomme da 29″ x 2.60 (gomme Butcher originali) danno alla S-Works una guidabilità molto alta anche se in presenza di tratti con sassi smossi ci siamo trovati più in difficoltà per l’ estrema reattività e precisione dell’ insieme . Come per le altre versioni provate l’ equilibrio generale poi Ti trasmette una sensazione di sicurezza incredibile e in alcuni momenti si percepisce chiaramente che la velocità di percorrenza in discesa – ma anche in salita – aumenta non di poco nei confronti di altre E-MTB . La maneggievolezza è sempre molto alta a condizione che le velocità di percorrenza non siano troppo basse nel qual caso la rigidità dell’ insieme mette addirittura in difficoltà .
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : un fulmine, precisa e scorrevolissima ! Penso, come già ho avuto modo di dire, che ben poche altre E-MTB possono competere con questa nuova Levo S-Works sul veloce a parità di rider .
Discesa tecnica e stretta : sarà per i cerchi in carbonio, per la forcella o per altro ma sinceramente ho preferito la Expert che comunque vada mi risulta più facile da far girare in condizioni difficili .
Frenata : i freni sono gli Sram Code RSC che ci hanno sempre servito in maniera egregia anche se ad onor del vero abbiamo usato sin dall’ inizio pastiglie Billet e dischi Braking che alzano notevolmente la capacità frenante dell’ impianto stesso .
Rigidità : la rigidità è sempre da riferimento e in questo caso persino eccessiva per noi comuni mortali a causa di ruote e forcella sin troppo performanti per le velocità da noi abitualmente raggiunte … certo che un Biker migliore di noi penso apprezzerebbe non poco
Dotazione : ineccepibile anche perchè – per nostre esigenze di prova e di avere dei corretti riferimenti – abbiamo sostituito il perfetto Sram XX1 a 11V con un 12V Eagle che all’ atto pratico si è rilevato quasi inutile nell’ uso di tutti i giorni : forse gli ingegneri Specialized la sanno più lunga di noi La nuova batteria da 700Wh è veramente infinita per le nostre possibilità e siamo spesso arrivati a fine giro distrutti fisicamente ma con ancora svariate tacche disponibili sul display TCU . Il nuovo motore (-400gr.), il triangolo e il carro full carbon (-800 gr.) permettono di avere una E-MTB dal peso totale di Kg. 20,540.- senza pedali . Insomma una E-MTB come la S-Works è quasi naturale che sia considerata la vera regina delle E-MTB odierne .
Finiture : molto buone e con una speciale verniciatura cangiante (molto fascinosa) che come molte altre vernici speciali è risultata un pochino delicata tanto che abbiamo dovuto sostituire alcune protezioni trasparenti messe da Specialized con del ben più robusto Shelter per non danneggiarla . Comunque bellissima e all’ altezza del prodotto S-Works .
Valutazione rapporto qualità/prezzo : come già detto nel precedente test la gamma è composta da 5 diversi modelli a partire da € 4499,00.- e quindi ognuno potrà trovare la E-MTB perfetta per le proprie tasche anche se gli € 11.299,00.- della S-Works risultano non allineati al nostro mercato . Come spesso accade la FSR Comp ALU e la Expert risultano probabilmente le più equilibrate .
Note finali : come già detto la cosa forse che più ci ha stupito è la velocità in salita permessa dal sistema software “Shuttle mode” che pochi ad oggi hanno considerato ! Mi ripeto ancora una volta dicendo che Specialized ha veramente alzato l’ asticella in un modo incredibile tanto da aprire – come qualche d’ uno ha detto – una nuova era nel mondo E-MTB . L’ equilibrio generale da riferimento ne fa una E-MTB veramente a 360° come è per la Stumpjumper tradizionale che per noi è anch’ essa un vero benchmark del mercato trail . La rumorosità del motore attuale – sicuramente superiore ai precedenti motori Specialized – è evidente ma anche ampiamente sopportabile considerando e potendo godere delle incredibili prestazioni dello stesso !
Terminerò queste mie considerazioni sulla S-Works con la solita frase : “It’s a Stumpjumper … only faster” !!!
First ride Specialized Turbo Levo FSR Comp
“Levo comp 2019
Primo giro di confronto con la Levo Comp 2017 (da sempre usata con ruote 29”) .
Remote, TCU, Motore, App tutto bello e/o migliorato. Il motore si sente acusticamente più di prima ma il suono è bello pulito senza risonanze e senza risultare fastidioso: insomma ti ricorda dolcemente perché “you are just faster”, nel caso qualcuno si illudesse…
La cosa assolutamente impressionante è l’handling della bici. Il confronto fatto con stesse gomme (Maxxis DHF 29×2,5+ ProCore), stesso cockpit, pedali, stesso setting del motore è sorprendente ed impensabile. Le sospensioni sono molto sostenute, la rigidità dell’insieme è altissima, la posizione è più centrale. RISULTATI: inserimento in curva fulmineo, grandissima capacità di caricare le gomme generando tenuta e precisione, schizza fuori dalle curve che sembra un front (!!!), si fa pompare con grande efficienza, infine, andando oltre il limite, si fa riprendere all’istante tanto che non fai in tempo a staccare il piede (flat addicted) che è già di nuovo sul binario!!! Nella guida il peso magicamente sparisce, sei libero di fare quello che vuoi, non ti costringe a guidare pulito e lineare!!! Certo ci puoi andare a passeggio, ma non è la sua indole… È una bici da sparo e puoi guidare come nei Film!!!
Amazing!!!
MP “
Finalmente dopo parecchi mesi di attesa è arrivata ! L’ avevano presentata l’ anno scorso con la sigla Project Y e aveva subito suscitato parecchio scalpore e ammirazione per la bellezza delle linee e il peso relativamente basso per quel periodo . Poi è arrivato qualche concorrente con un progetto molto simile con lo stesso motore : il Fazua da 400 watt / 60 Nm e una batteria da 252 Wh .
La scorsa settimana è entrata in Pro-M la prima Paralane2 9.7 e appena possibile mi sono fiondato a fare un giretto che avevo già fatto alcuni anni fa con la Haibike Race e motore Bosch Performance : partendo da Asso sono salito sino alla Colma dal “Muro di Sormano” per poi scendre a Bellagio ed infini risalire sino alla Madonna del Ghisallo e ridiscendere poi di nuovo ad Asso . Il giro si snoda su circa 52 Km con 1350 mt+ e considerando il mio allenamento nullo con la BDC l’ ho affrontato con una certa diffidenza memore anche della precedente uscita fatta con l’ Haibike : non è propriamente una passeggiata nemmeno con una E-BDC !
Ma veniamo alla prova di questa nuova Paralane2 come segue : la sera prima avevo fatto un giretto intorno al monte Stella per verificare che tutto fosse corretto ed avevo subito notato la notevole differenza di spinta del Fazua nei confronti del Bosch Performance o dei motori da E-MTB moderni . Il piccolo e leggero motore Fazua ha un set-up (20 – 38 – 100 %) scelto dai tecnici Focus che è quanto di più simile ci sia ad una BDC tradizionale almeno nei sue primi due livelli d’ assistenza . Arrivo ad Asso, scarico la Paralane2 dal furgone (con 9 tacche disponibili su 10 visto che 1 tacca di batteria me l’ ero giocata la sera prima) e parto subito in salita verso Sormano . Primo livello d’ assistenza, 20% d’ assistenza, e si sale abbastanza bene con un buon passo – circa 11/12 Kmh – poi provo il secondo livello con il 38% d’ assistenza e devo dire che si nota una differenza di spinta ma è ancora tutto abbastanza naturale salvo il leggerissimo ronzio del motore Fazua . In breve raggiungo il bivio per il “Muro di Sormano” e decido di provare a salire sui circa 2 Km. con pendenza media del 17% che mi porteranno in Colma .
Per chi conosce il muro si parte in leggera discesa e passato un ponticello iniziano subito della rampe che raggiunguno anche il 25% !!! Inserisco il terzo livello con il 100% di assistenza motore e la Paralane2 sale con relativa facilità : basta mantenere una cadenza attorno a 40/50 rpm e il motore ci porterà in cima in men che non si dica con uno sforzo comunque abbastanza importante : sto sudando non poco ma la bicicletta sale decisa . Arrivo in cima con ancora 6 tacche sul display : ho consumato circa 3 tacche in soli 2 Km e devo quindi constatare che questo livello si mangia batteria a go-go come del resto tutti i motori elettrici per biciclette a cui si chiede la massima potenza erogabile . Inizia la discesa e spengo ovviamente l’ assistenza mantenendo acceso solo il display a manubrio . Con il motore spento arriverò quindi sino a Bellagio mantenendo velocità in piano sul lungolago abbastanza sostenute – circa 25 / 30 Kmh – grazie alla scorrevolezza della bici e al peso contenuto in circa 13Kg.
A Bellagio mangio un piccolo gelato e riparto quindi in direzione Ghisallo : ho ancora 6 tacche di batteria rimanenti e sulle prime rampe inserisco il secondo livello . Raggiungo Civenna facendo una discreta fatica , le gambe iniziano a risentire dello sforzo e le tacche si riducono a 2 solamente . Entro nell’ ultimo tratto di salita di circa 1,5 Km e si spegne un’ altra tacca ma il problema più grave è che inizio ad avere dei crampi alla gamba destra : mi fermo tento di fare un pò di stretching e spingo la bicicletta per un breve tratto . Risalgo dopo i tornanti e l’ ultima tacca rimasta mi porta alla Madonna del Ghisallo : ormai è fatta ! Ho dolori alle spalle e alle braccia dovuti alla pustura a cui non sono per niente abituato ma le gambe sembrano andar meglio dopo le quasi 2h e 45′ in sella ; faccio qualche foto e proseguo sempre a motore spento verso Asso in discesa . Arrivo al furgone stanco ma felice di aver percorso i 52 Km con sole 8 tacche : la piccola batteria da soli 252 Wh ha fatto il suo dovere !
In conclusione : il motore spinge quanto basta senza essere mai invasivo, la bicicletta è abbastanza leggera e scorrevole, l’ autonomia è sorprendente in relazione al wattaggio di soli 252Wh e considerando il basso peso e le sue ridotte dimensioni è comunque facilmente portabile in uno zaino una seconda batteria . A livello di precisione e guidabilità in discesa mi sono meravigliato di quanto sia facile e precisa la percorrenza delle curve a velocità elevata sempre coadiuvato dagli ottimi freni a disco Shimano Ultegra che non perdono mai in potenza nemmeno dopo ripetute frenate . Per finire il telaio è anche parecchio confortevole e piacevole da condurre . Cosa posso dire di più : è sicuramente la E-BDC che più assomiglia ad una BDC tradizionale ma l’ aiutino Vi permetterà di percorrere percorsi che sino a ieri avevate paura di non riuscire ad affrontare e con due batterie poi il Vostro orizzonte si amplierà così tanto da permetterVi di affrontare avventure sino a ieri sconosciute !
E’ iniziata una nuova era : quella della E-BDC
Presentata al mondo ufficialmente il 18 Settembre è finalmente arrivata in Pro-M Venerdì 21 !!! Ho subito preso la palla al balzo come si dice e già nel pomeriggio ero a Bergamo con i ragazzi del Team a provare le prove speciali della gara E-Enduro di Domenica . Le aspetttative sulla nuova Levo erano altissime e molti già avevano parlato di una nuova era delle E-MTB … ma andiamo con ordine .
Venerdì circa 30 Km con circa 1000 mt+ , Sabato circa 35 Km con 1200 Mt+ e infine Domenica circa 35 Km con 1000 Mt+
Qui di seguito le nostre prime impressioni (la bicicletta è stata usata da varie persone oltre che da me) :
Estetica : telaio assimmetrico, colorazione avio e rosso da sbavo, linea filante conferita anche da uno standover molto basso ma soprattutto tubo obliquo – che integra la batteria – ancor più piccolo e filante ! Insomma un profano potrebbe tranquillamente scambiarla per una Stumpjumper tradizionale : stupenda !!!
Posizione di guida : come per la Stumpjumper appena ci sali sopra sembra che Ti abbiano cucito la bicicletta addosso . La taglia Medium per me che sono alto mt. 1,76 è ancora una volta perfetta (del resto ricalca in toto la Stumpjumper) . Il “sentire” la ruota da 29″ toccare più volte il fondello sui ripidi – anche per il reggisella con escursione da 160 mm – ha accentuato questa mia sensazione di avere una E-MTB maneggevole come piace a me e l’ equilibrio generale la rende il più vicino possibile alla sorellina tradizionale ! Come sulla Stumpjumper infatti è stato allungato il reach, il carro è più corto che nella precedente versione anche se si sono adottate delle ruote da 29″, l’ angolo sterzo è più aperto e l’ angolo più verticale del tubo sella migliora la pedalata in salita . Infine il Flip Chip, permette di regolare l’altezza del movimento centrale e l’angolo sterzo in un attimo .
Sospensioni : la Expert 29″ è equipaggiata con una forcella Rock Shox Pike RC Debon Air da 150 mm specifica per E-MTB e da un ammortizzatore metrico Rock Shox Deluxe RT3 da 150 mm con tre posizioni in compressione : open, trail & firm . La forcella è, come già detto per la versione della Stumpjumper, molto migliorata in confronto alle vecchie versioni e dopo aver fatto il SAG e regolato il rebound funzionava già molto bene sin dai primi metri. Come per la Stumpjumper l’ ammortizzatore Deluxe RT3 conferisce al nuovo carro FSR una fluidità e un sostegno in pedalata encomiabile; inoltre è molto meno pigro di altri ammortizzatori consentendo di sfruttare facilmente i 150 mm di travel a chiunque e facendo sembrare la corsa del carro quasi infinita .
Salita scorrevole : il nuovo motore 2.1 di Specialized è molto più fluido e garantisce sempre una spinta superiore al vecchio con i settaggi di serie tanto che abbiamo dovuto ridurre sia l’ Eco che il Trail per avere un’ assistenza più adatta alle nostre pur modeste prestazioni atletiche . Il nuovo “shuttle mode” – che oltretutto non abbiamo ancora avuto modo di regolare per bene – Vi farà poi volare a velocità sino ad oggi sconosciute ad altri su salite anche abbastanza impegnative .
Salita tecnica : anche in questo caso la fluidità del motore, la notevole spinta a tutti i regimi di rotazione della pedivelle (lo Shuttle mode aiuta tantissimo quando si frulla con rapporti molto corti), il carro posteriore rigido, un equilibrio generale da riferimento, l’ efficienza del sistema FSR e dell’ ammortizzatore ne fanno veramente un riferimento del settore . Non ho mai avuto la sensazione di “perdere” l’ avantreno nemmeno nelle salite più irte e l’ equilibrio generale ricalca se non migliora la sorellina tradizionale: fenomenale !!!
Single-track : le ruote da 29″ x 2.35 (in origine sono da 2.6) hanno conferito alla nuova Levo una precisione e un’ agilità che poche altre E-MTB ci avevano trasmesso . L’ equilibrio generale poi Ti trasmette una sensazione di sicurezza incredibile e in alcuni momenti si percepisce chiaramente che la velocità di percorrenza in discesa – ma anche in salita – aumenta non di poco nei confronti del modello precedente . Per finire la maneggievolezza rimane sempre molto alta .
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : per essere una Levo sembra quasi una Kenevo anche se la forcella Pike anteriore non è così precisa e rigida come una Liryk o una Fox 36 . Sicuramente il modello S-Works con forcella Fox 36 e cerchi in carbonio sarà ancora migliore anche se penso che ben poche altre E-MTB possono competere con questa nuova Levo Expert sul veloce a parità di rider .
Discesa tecnica e stretta : se non fosse perchè sai di essere su una 29″ probabilmente non ci crederesti . Il peso contenuto e l’ equilibrio ne fanno una E-MTB vicina alla perfezione anche in questo caso .
Frenata : i freni sono i soliti Sram Code che non ci hanno dato nessun problema nel normale utilizzo se non una certa rumorosità in una discesa molto ripida e lunga che però penso avrebbe messo in crisi anche altri impianti frenanti .
Rigidità : la rigidità è ai massimi livelli anche se paragonata ad altri sistemi di sospensione dato che qui, essendo in presenza di un sistema FSR, abbiamo più infulcri che in altri casi . Stupefacente !
Dotazione : accettabile per una Expert anche se sono spariti i cerchi in carbonio probabilmente per contenere il prezzo (la Expert è forse quella che ha avuto il minor incremento percentuale di prezzo se paragonata al vecchio modello) . Non dimentichiamo comunque la nuova batteria da 700Wh con le nuove celle 21700 (forse unico modella ad averle nel settore E-MTB ad oggi), il nuovo motore più piccolo e più leggero (- 400gr.), il nuovo triangolo in carbonio più rigido e più leggero (-600 gr.) che permettono di avere una E-MTB dal peso totale di Kg. 21,480.- senza pedali . Il nuovo reggisella da 34,9 mm con travel 160 mm a testa dritta, il nuovo display TCU (Turbo Control Unit), lo Swat nel tubo sterzo veramente comodissimo e l’ incredibile equilibrio generale ne fanno comunque un vero gioiello .
Finiture : non abbiamo incontrato molto fango in questi tre giorni di test e quindi al momento la vernicitura risulta molto buona e non abbiamo constatato nessun danneggiamento alla stessa . Il nuovo batticatena si conferma un passo avanti incredibile per quanto riguarda la silenziosità della trasmissione che sembra veramente aver fatto scomparire la catena ! Protezioni in plastica adesiva trasparente sono poi presenti in tutte le zone del carro e del telaio soggette a sfregamenti o/a deposito di sporcizia : i tecnici Specialized dimostrano con questo di averci pensato e noi speriamo siano sufficienti queste protezioni anche in presenza di fango o terreni particolarmente difficili .
Valutazione rapporto qualità/prezzo : la gamma è composta da 5 diversi modelli a partire da € 4399,00.- e quindi ognuno potrà trovare la E-MTB perfetta per le proprie tasche anche se gli € 10999,00.- della versione S-Works risultano non allineati al nostro mercato … ma siamo in Europa . Come spesso accade la FSR Comp ALU e questa Expert risultano probabilmente le più equilibrate .
Note finali : con molta probabilità e buona pace per gli altri penso che Specialized abbia veramente alzato l’ asticella in un modo incredibile tanto da aprire – come qualche d’ uno ha detto – una nuova era nel mondo E-MTB . Nessun altra E-MTB ad oggi offre un’ estetica così integrata e filante pur mantenendo l’ estraibilità della batteria, un’ autonomia incredibile, una spinta vigorosa e sconosciuta ad altri motori di serie (con un tuning le cose possono cambiare anche se non stò parlando di sblocco) ma soprattutto un equilibrio generale che non ha eguali ! Insomma una E-MTB adatta a chiunque e veramente a 360° come è per la Stumpjumper che l’ ha preceduta nelle presentazioni . Certo i prezzi si sono dovuti allineare al mercato Europeo e sono quindi lievitati in maniera sensibile ma come per tutte le cose del mondo nessuna Azienda produttrice di un prodotto da riferimento nel suo mercato è disposta a vendere un gioello al prezzo di un bijoux Unica nota negativa un’ evidente aumento della rumorosità che porta la nuova Levo a livello di altri prodotti dato che sino a ieri era sicuramente la più silenziosa presente sul mercato .
Concludo con una frase cara al marketing di Specialized adattata per l’ occasione : “It’s a Stumpjumper … only faster” !!!
Alcuni di Voi ricorderanno che nel mio primo test della Focus Sam2 (https://www.pro-m.com/first-rides-focus-sam2-ltd/) scritto a fine Aprile 2018 avevo puntato il dito su alcuni componenti che non ritenevo all’ altezza del prodotto e fra questi la forcella Rock Shox Yari da 170 mm e i consumi troppo elevati del pur ottimo motore Shimano Step E-8000 . Ebbene in quest’ultimo periodo mi sono adoperato per migliorare questi componenti e grazie al software E+Plus PRO per il motore Shimano e al kit ABS Fork Tune per la Yari ho ottenuto, con una spesa tutto sommato contenuta, un motore e una forcella che oserei dire essere oggi lo stato dell’ arte dei prodotti in commercio
Ieri infatti, in occasione di una gita al “magico” alpeggio del Devero ho potuto testare tutte le modifiche fatte e devo proprio dire di aver raggiunto l’ obbiettivo che mi ero prefissato . Grazie al tuning del motore Shimano con cui ho potuto settarmi su misura i 3 livelli d’ assistenza (ECO – TRAIL – BOOST) ho potuto percorrere i circa 850 mt di dislivello positivo con 22 Km circa con una sola batteria da 376 Wh arrivando a fine giro con un residuo di carica del 45% !!! Considerando che sono salito sulle rampe che portano all’ alpe Forno inferiore (chi le conosce sa di cosa sto parlando) senza mai mettere il piede a terra potete anche immaginare che ho usato il TRAIL settato quasi come fosse l’ unica assistenza da usare e nei tratti più ripidi e scassati non ho tentennato nel passare al BOOST !!! Insomma il Freakrider con la sua batteria da 504 Wh e motore Bosch CX con ultima release di software – che è notoriamente più parca nei consumi – ha consumato all’ incirca quanto me : direi INCREDIBILE, ancora una volta, quanto il tuning di un motore elettrico può cambiare le caratteristiche e i consumi dello stesso
Ancora più incredibili poi – data la semplicità del kit stesso – i vantaggi nella guida dati dall’ ABS Fork Tune per Rock Shox Yari Ricordo che quando Alessandro mi ha concesso di provare il primo prototipo del kit, ancora allo stato embrionale della sua costruzione, avevo pensato mi prendesse in giro per la semplicità dell’ oggetto stesso ed invece … Il kit di polimeri montato ha trasformato la “gnucca” Yari in una forcella completamente diversa e paragonabile a una forcella di altissima gamma con una progressione e un sostegno a centro e a fine corsa degni di una forcella DH . Infatti diminuendo la pressione d’ esercizio della molla ad aria si ottiene un carico di stacco molto più morbido e la forcella copia anche le foglie togliendo alle Vostre braccia molto affaticamento e rendendo la forcella molto “pastosa” e progressiva . La scala finale in roccia dell’ ultimo tratto, che ricordavo come un tratto molto tecnico e complesso, è diventata ieri un’ autostrada da percorrere a velocità sin troppo sostenuta per il mio “povero corpicino” e questo è merito solo della confidenza indotta dalla Yari “taroccata” by ABS Tune Fork
Per terminare avrete capito che ieri mi sono divertito come poche altre volte e ho avuto l’ ennesima conferma di come sia possibile migliorare moltissimo le prestazione della propria E-Mtb o Mtb tradizionale lavorando con attenzione e competenza nella giusta direzione ! Ovviamente per fare ciò è necessario un approccio molto tranquillo e un bel po di pazienza oltre a delle modeste competenze tecniche su cosa esattamente si vorrebbe ottenere dal componente che si va a settare / modificare . Alla Pro-M questa è comunque la parte più bella, interessante e divertente del nostro impegno lavorativo
Ormai da circa 6 anni utilizzo con piacere, e divertimendomi come raramente mi era capitato in passato, le E-Mtb di moltissimi Marchi come Focus, Haibike, Giant, Mondraker, Rocky Mountain, Specialized e Thok tanto per citarne alcuni che montano motori Bosch, Rocky Mountain, Shimano, Specialized by Brose e Yamaha . Insomma ho avuto la fortuna di poter provare di tutto
Sin dal primo approccio, essendo anche un appassionato di elettronica e tecnologia in genere, ho sempre considerato un’ ulteriore divertimento la personalizzazione del setting dei motori delle E-Mtb e quindi dal primo Bosch Performance Series che ho potuto connettere ad un computer. Poi sono venute le App di Specialized per prima, le App di terze parti, l’ App di Rocky Mountain, il software e l’ App di Shimano e così via . Insomma per me il divertimento e la ricerca della migliore soluzione per ogni tipologia di uscita in E-Mtb cresceva di mese in mese : bellissimo !!! E non ho ancora finito: sono “gasatissimo” dalla partecipazione al corso che avrò la fortuna di poter fare domani mattina !!!
Ma la domanda è : quanto è veramente utile il poter variare il setting di un motore elettrico ? In passato un amico “Maestro” di E-Mtb mi aveva confidato che il software è tutto nella gestione e quindi nelle prestazioni di un motore elettrico ma dato che eravamo ancora agli albori del percorso di personalizzazione dei vari setting motore non avevo dato tanto peso a quell’ affermazione . Oggi a distanza di anni e con tutto lo sviluppo che c’ è stato nel settore Vi posso garantire che l’ affermazione del “Maestro” Franz era ed è l’ assoluta verità ! Con il giusto software o la giusta App oggi è possibile avere 10 tipi di E-Mtb diverse (sullo stesso prodotto) semplicemente cambiando i parametri di percentuale d’ assitenza dei vari livelli, la coppia e la potenza massima erogabile !!! In pratica con la stessa E-Mtb è possibile passare da percorrenze di 30 Km a tutta con 800 Mt+ sino a quasi 100 Km con più di 3000 mt+ con la stessa E-Mtb e la stessa batteria (mettendoci ovviamente molte più gambe) semplicemente variando alcuni valori del setting . Insomma per chi ha voglia di smanettare un divertimento nel divertimento !
E’ ovvio che chi non ama l’ elettronica troverà tutto abbastanza complicato e poco intuitivo ma Vi assicuro che smanettandoci un pochino scoprirete un mondo sino a ieri inesplorato E mi raccomando fate un setting alla volta, uscite in E-Mtb senza toccarlo ogni momento e divertiteVi a più non posso: lo scopo dell’ uscita in E-Mtb è guidare la stessa e non fermarsi tutti i momenti con lo smartphone tra le mani ! Avrete comunque tempo una volta terminata la Vostra uscita di riflettere sulle sensazioni dateVi del setting usato e modificarlo di conseguenza ove lo riteniate necessario
Buon divertimento e buone smanettate !!!
Quando è stata presentata la prima JAM ho subito pensato fosse una E-Bike poco adatta all’ uso che prediligo ma sicuramente interessante proprio per le caratteristiche di batteria piccola (375 WH) e eventuale batteria supplementare (altri 375 WH per un totale di ben 750WH) per lunghi giri Alpini . Una nicchia del mercato in cui penso Focus sia leader di mercato perchè ha lavorato molto bene in ottica versatilità e estetica . La sorellla maggiore, la SAM2 LTD oggetto di queste prime prese di contatto, è la versione a corsa lunga con ben 170 mm di travel anteriori e posteriori: una macchina molto spostata verso l’ utilizzo E-Enduro . Ma andiamo subito alle prime impressioni dopo un paio di uscite con la SAM2 LTD di circa 70 Km e 2500 mt+ in totale che si sono svolte prima sul tracciato della gara E-Enduro di Pietra Ligure e in seguito su alcuni dei trails dell’ alto Vergante Bike Arena che ben conosciamo .
Percezione estetica : La SAM ricalca in toto le linea della JAM e dobbiamo subito dire che il risultato estetico è molto buono e la colloca tra le E-Bike più piacevoli all’ occhio presenti sul mercato . Certo se si monta la batteria supplementare si torna nella preistoria delle E-Bike e il “barattolo di salsa di pomodoro” (la batteria esterna supplementare n.d.r.) è proprio brutto da vedere così come la scelta della colorazione che pur non essendo sgradevole non è certo modernissima … Se i Tedeschi usassero dei collaboratori nella scelta delle grafiche (magari Italiani) provenienti da altri settori si potrebbero sicuramente costruire prodotti più accattivanti
Posizione di guida : Nessun problema particolare: gli appoggi risultano corretti e intuitivi per una persona come me alta 1,76 mt. con la taglia Medium utilizzata .
Sospensioni : La versione LTD monta una forcella Yari da 170 mm che ha un buon rapporto qualità prezzo ma per me, abituato forse troppo bene con forcelle come Fox 36 o Ohlins RXF 36, risulta sicuramente di un livello ben inferiore a quelle citate. La forcella da una sensazione di legnosità e risulta molto “gnucca” tanto da comportare un maggior affaticamento delle braccia e delle spalle se paragonata appunto ad altre unità ammortizzanti . L’ ammortizzatore posteriore, aiutato anche dall’ ottimo cinematismo della sospensione, è sicuramente più fluido nel suo travel di 170 mm ma non raggiunge il livello di altri ammortizzatori .
Motore : Lo Steps E-8000 di Shimano è fluido e potente quanto basta, piccolo e ben costruito – come del resto tutti i prodotti delle Aziende Giapponesi – risulta sicuramente tra i più piacevoli e moderni da usare nell’ attuale parco motori disponibili sulle E-Bike. Sicuramente non è tra i più silenziosi del mercato … anzi in un bosco risulta persino fastidioso il rumore che produce se paragonato al silenziosissimo Specialized by Brose che in questo senso è ancora un riferimento assoluto per tutto il mercato . Buona ma sicuramente da migliorare la gestione elettronica del motore tramite l’ app E-Tube che permette una personalizzazione degli ultimi due livelli solamente (Boost e Trail) non permettendo però la personalizzazione del livello Eco che risulta essere sin troppo sostenuto per un utilizzo normale . I consumi ovviamente ne risentono non poco anche se bisogna dire che li ritengo allineati alla Concorrenza nell’ uso di tutti i giorni . Certo in un utilizzo “Economy run” il livello Eco così sostenuto penalizza il risultato e non comprendiamo perchè i tecnici Giapponesi non abbiamo ancora risolto un problema che all’ occhio di noi profani utilizzatori sembrerebbe praticamente di facilissima soluzione ! Per finire abbiamo notato una certa quale difficoltà d’ assitenza quando la cadenza aumenta sopra la soglia di 90 / 100 rpm che influisce negativamente sulla pedalata in piano e in discesa con continui stacchi dell’ erogazione da parte del motore .
Salita scorrevole : Molto buona la pedalabilità e la guidabilità della bicicletta anche grazie al peso ridotto (circa 21 Kg.) e alla buona qualità del cinematismo posteriore .
Salita tecnica : Ottima, come detto la bontà del cinematismo e la corretta altezza da terra del movimento centrale aiutano anche nei tratti più sconnessi . Infatti difficilmente capita di “zappare” con le pedivelle anche in presenza di ostacoli importanti .
Single-track : Più che buona e intuitiva nei cambi di direzione proprio perchè aiutata da un peso da riferimento in presenza di tale travel delle sospensioni .
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : 170 mm di travel uniti a una geometria indovinata ne fanno un’ ottima E-Bike per uso gravity . Buona la scelta di gomme da 27,5″ x 2.40 Maxxis (anche se noi abbiamo optato per pneumatici Schwalbe da 2.35 più scorrevoli) . La bicicletta risulta sempre precisa e stabile anche se i percorsi effettuati non ci hanno permesso di raggiungere altissime velocità di percorrenza .
Discesa tecnica e stretta : Più che buona la guidabilità consideranto una bicicletta votata all’ uso gravity, anche se a bassissime velocità (e sopratutto da fermo) l’ utilizzo della batteria supplementare piazzata un filino più in alto di quella integrata si percepisce chiaramente . Con l’ aumentare delle andature questo effetto direi che scompare completamente .
Frenata : I freni Magura MT2, abbastanza economici, non sono certo un riferimento ma comunque sufficienti per il normale utilizzo . Fastidioso il fatto che il comando cambio è praticamente integrato con il braccialetto del freno Magura e quindi per sostituire eventualmente i freni alla necessità bisognerà considerare anche la sostituzione del comando cambio .
Rigidità : Più che buona e assolutamente adeguata per un utilizzo gravity oriented .
Dotazione : Adeguata al prezzo di vendita della SAM2 LTD . Certo che una forcella e dei freni migliori non starebbero male … Il motore Shimano, con tutte le possibile migliorie di cui accenato sopra, è comunque uno dei riferimenti del mercato attuale ! Buono il resto della componentistica .
Estetica e finiture : Come detto sopra la biciclettta è molto bellla e colori più azzeccati potrebbero veramente farne un “must have”
Valutazione rapporto qualità/prezzo : Considerando il travel da gravity E-Bike direi che risulta essere tra i più bassi del mercato !
Note finali : Due uscite su terreni molto diversi mi permettono di inserire questa E-Bike fra le mie preferite proprio per la versatilità d’ uso della stessa . Uscita da weekend warrior della Domenica mattina a tutta con una sola batteria da 375 WH garantiscono divertimento assicurato per circa 30/35 Km e almeno 1000 Mt+ che sono la media che quasi tuttti noi percorriamo nelle 2/3 ore della mattinata . 750WH con le due batterie invece garantiscono percorrenze e dislivelli che pochissime altre E-Bike possono permettersi ! Tutto questo direi ad un prezzo più che buono e in presenza di una bellissima E-Bike (a patto di non vederla con la seconda batteria) ! Insomma un giocattolo meraviglioso adatto a tutti e a tutte le tasche !
Molto ma molto bene
Oggi abbiamo avuto un PIACEVOLISSIMO approccio con la Specialized Turbo Vado, in versione 3.0, che rappresenta la E-Bike da città della Casa di Morgan Hill . Se mai fosse stato necessario abbiamo avuto – ancora una volta – la conferma che quando si parla di E-Bike gli ingegneri Specialized non sono secondo a nessuno ! Ma veniamo subito a questa nostra prima uscita effettuata nel centro di Milano con una percorrenza di poco inferiore ai 20 Km come segue .
Caricata la batteria per la prima volta abbiamo provveduto a gonfiare le generosisseme gomme (700 x 47 adatte anche a uso Trekking / Gravel / Cicloturismo) a 4.5 bar anteriormente e a 5.0 bar posteriormente. Una volta regolati gli appoggi abbiamo acceso il motore tramite il comodo tasto sulla batteria e il display si è illuminato dandoci la possibilità di leggere le informazioni che servono : indicatore livello d’ assistenza del motore (ce ne sono 3), orologio, velocità istantanea, livello di carica della batteria, Km totali, Km del viaggio, tempo del viaggio. Altro non serve su una E-bike di questo tipo secondo Specialized e sinceramente ci troviamo abbastanza d’ accordo. Settato il motore sul livello d’ assistenza più basso (ECO) diamo il primo colpo di pedale e qui abbiamo la prima sorpresa: ma sto motore c’ è oppure no ? Sembra quasi non ci sia spinta ne rumore ma controllando il display ci rendiamo subito conto che viaggiamo in brevissimo tempo tra i 22 e i 25 chilometri orari senza sforzo evidente : PIACEVOLISSIMO !
O sono diventato un “Rambo” del pedale oppure spinge eccome senza essere per nulla invasivo: sembra una normale city-bike ma molto più scorrevole e veloce ! Ai semafori se vuoi schizzare via basta commutare sull’ assitenza intermedia o meglio sul turbo e sembra di avere un leggerissimo motorino anziché una E-Bike ma sinceramente non ne ho sentito troppo la necessità – se non in accelerazione per fare delle prove – anche perchè Milano è piatta e quindi il livello ECO è stato usato quasi constantemente con il risultato (in proiezione) che i 100 / 120 Km sono alla portata di questa batteria da 460 Wh se usata appunto in piano e con l’ assistenza al minimo; per niente male direi ! Passati i 25 KMH il motore stacca molto dolcemente e la scorrevolezza è tale che in breve ci si ritrova anche a 30 /32 KMH senza apparente difficolta e il tutto avviene in maniera molto dolce: PIACEVOLISSIMO !
Il primo approccio ha anche evidenziato un buon livello di tutte le parti e i componenti quali la forcella (con travel di 5 cm) che è ben dimensionata e di ottima fattura per una city-bike, così come gli ottimi e modulabili freni Shimano completati da cambio e comando Deore 1 x 10 con rapportatura 40D sulla corona e cassetta 11 – 13 – 15 – 18 – 21 – 24- 28 – 32 – 37 – 42. A Milano io ho usato sempre e solo il rapporto 40 x 18 ma sono certo che per città più ondulate la scelta della rapportatura sia persino eccessiva. Il telaio sembra molto rigido e reattivo e conferisce alla E-Bike una maneggevolezza incredibile. Forse con pneumatici meno gonfi avrei avuto un maggior confort: proveremo
Insomma dopo più di un’ ora in giro per la città devo dire che mi è persino dispiaciuto dover scendere dalla Vado per tornare in ufficio !
In una parola direi che è stata un’ esperienza PIACEVOLISSIMA !!!
E’ già Vado-Mania !!!
Testo di Ezio “Freakrider” Baggioli
Avendo ricevuto la E-Crafty R due giorni prima di Natale, ho saltato cene e pranzi preferendo uno sportivo e laico Natale pedalando ad oggi circa 250 chilometri: considerato il periodo invernale, sono riuscito a testarla nelle più svariate condizioni; neve, ghiaccio nel freddo Piemonte, salvo l’isola fortunata delle Rive Rosse, miti climi liguri con pellegrinaggi sulle PS conosciute e itinerari misconosciuti a Levante, ma altrettanto coinvolgenti per impegno e difficoltà. Ritengo di poterVi dire “Cum Magno Gaudio” come si comporta la nuovissima Mondraker E-Crafty R .
Percezione estetica : Decisamente ben disegnata e proporzionata, ad oggi la considero la miglior proposta nel campo E-Bike con motore Bosch e batteria integrata. L’ azzurro vintage in contrasto con le scritte rosso fuoco anticipano il carattere di questa bicicletta: dal vivo le forme aggraziate mi hanno rapito…sembra quasi non essere una E-Bike tanto fini son le linee BELLISSIMA (più della Nike di Samotracia. Filippo Tommaso Marinetti cit.) !!!
Posizione di guida: Mondraker ha come segno distintivo sui suoi prodotti la Forward geometry, soluzione che ha in questi anni scombinato gli equilibri progettuali nel mondo off-road. Come tutte le innovazioni, abbiamo bisogno di tempo per apprezzarle, ma a livello di posizione in sella l’ equilibrio degli appoggi è perfetto. La taglia Large per me che sono alto 189 cm è come una camicia fatto da un camiciaio esperto… confortevole come un pisello nel baccello (grazie ad Oliver Hardy) .
Sospensioni : RockShox Superdeluxe R Debonair metrico al posteriore e RockShox Yari con corsa di 160 mm. Grazie al sistema ammortizzante Zero Suspension System® da 140 mm ed all’ottima geometria offerta, rendono la E-Crafty una compagna di giochi molto intrigante. È come quando ballate un tango con una partner affiatata, sapete dove volete andare e non serve a nulla guardarsi negli occhi, i piedi non ve li pestate, anzi vi esibite in virtuosismi… in termini di guida la E-Crafty R è un mezzo che necessita un periodo di affiatamento per poter ottenere il massimo: ama piloti di polso, la centralità nella conduzione è determinante. Ha un avantreno e rigidità globale da riferimento: 140 mm vi sembreranno pochi, ma grazie al l’efficienza della Zero® i percepiti sono molti, molti di più. Personalmente mi sono trovato assai bene sin dai primi km, vuoi per la posizione in sella a me naturale e soprattutto per il mio stile di guida. Considerando che la forcella e l’ ammortizzatore hanno regolazioni basiche: di primo acchito il Debonair sembra pigro, ma fatto il giusto precarico e regolato il ritorno si comporta molto molto onestamente. Molto brevemente: più le velocità si alzano e più l’ asticella del divertimento assoluto si eleva e di conseguenza aumenta in esponenziale la precisione di guida… provare per credere (Guido Angeli cit.) .
Motore : Bosch Performance Line CX system w/Intube batteria PowerTube 500Wh . Comando Bosch Purion computer al manubrio dal quale si accede alle assistenze, trip, tachimetro, range; facile ed intuitivo nell’ uso ha anche una dimensione che permette facilità di lettura ed immediatezza di tocco sui comandi, presente anche il sempre benaccetto tasto Walk, che quando si è in momenti difficili aiuta la spinta pedestre. Il Bosch Performance Line CX è un unità collaudata che ha fatto la storia recente dell’ E-Bike e ora avendo integrato la batteria ha decisamente migliorato il colpo d’ occhio sul mezzo. La silenziosità non è la prima cosa che colpisce : in ogni step di utilizzo (qui abbiamo quattro livelli di assistenza: eco, tour, E-mtb e Turbo) le demoltipliche presenti all’ interno del motore vi allietano l’ utilizzo… ricordandovi la propria presenza. La fluidità del motore è un punto di forza di questa unità. Il plus è il livello E-mtb: molto semplicemente è un cambio automatico che in base allo sforzo che voi postate sui pedali, vi da l’ assistenza di motore che ritiene corretta. Io giro abitualmente con assistenza ECO e con la E-Crafty mi sembra pedalare una MTB tradizionale, bisogna mantenere una cadenza di 65/70 RPM per ottimizzare lo sforzo. Quando i giochi iniziano a farsi più intensi e le salite tecnicamente impervie, utilizzo l’assistenza E-mtb. Avendolo testato a lungo su neve, ghiaccio, terreni smossi ed ostacoli trialistici, la sensazione è di un aiuto discreto che non vi mette mai in crisi di trazione e che vi permette salite su ostacoli fino a pochi giorni prima impossibili. Quindi un’ unità sempre molto presente e mai troppo invasiva: se utilizzata con la corretta cadenza ha consumi non eccessivi. I consumi sono allineati, se non leggermente inferiori alle altre unità sul mercato con batterie 500 Wh. Ovvio che i consumi sono sempre legati al proprio stile di guida ed ahimè al peso del pilota…
Salita scorrevole : Pedalabilità discreta, i due copertoni Maxxis Minion DHF ed High Roller da 2.8 non brillano per scorrevolezza, ma qui siamo in sella ad un mezzo che guarda senza indugi al Gravity per cui non mi sento di contestare la scelta… tutt’ altro. Que viva siempre Maxxis.
Salita tecnica : La E-Crafty si rivela un vero camoscio. Il movimento centrale posizionato bene, la centralità della seduta, l’ efficacia della sospensione ed il passo di 1296 mm permettono lo scavalcamento di ostacoli molto ostici senza grossi patemi d’ animo. Il matrimonio perfetto con gli AbsRoc (i famosi salsicciotti) all’ interno dei pneumatici anteriormente e posteriormente, amplificano queste mie sensazioni. Nei tornanti stretti richiede un poco più d’ attenzione se paragonata ad altre bici ma la solidità dell’ avantreno mi ha sinceramente aiutato… non ho mai avuto nessun particolare problema anche sui fondi scivolosi. Ad oggi non ho mai toccato pedali o pedivelle… Don’ t stop me.
Single-track : Una delle E-Mtb più intriganti e divertenti che io abbia provato sino ad oggi ! La sento stabile e reattiva, sempre che la velocità sia adeguata… non ama lo slow motion.
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : Rigidità, sopensioni pressochè infinite, coperture (montate con Banger AbsRoc) da riferimento per tenuta e grip un poco meno per scorrevolezza ne fanno un’ arma letale nelle mani di riders esperti. Ripeto quando sarete in perfetta simbiosi con lei il divertimento non vi verrà mai a mancare. Un F-22A Raptor su due ruote plus… per sfrecciare disegnando traiettorie perfette… adrenalina ad ettolitri.
Discesa tecnica e stretta : Una E-Mtb (Enduro) che per girare ha bisogno di polso e decisione. Io trovo fantastica la rapidità con la quale gira, sempre che si mantenga una velocità di esecuzione elevata. Altrimenti diventa impegnativa, rischiando di subirla inficiando la conduzione e di conseguenza il divertimento.
Frenata : Qui ho montato i Cura di Formula: si sono rivelati ottimi per la potenza a disposizione visto il peso del mezzo (24,5 kg in taglia Large ed ai miei 93 kg), non hanno dato segni di cedimento o di affaticamento, abbinati poi alle pastiglie freno Billet danno una potenza frenante da Moto GP . Promossi con 110 e lode e bacio accademico .
Rigidità: Una delle E-Mtb più rigide e conseguentemente precise del mercato, una vera macchina sportiva a tutto tondo come una Ariel Atom V8…
Dotazione : Il cambio Sram GX lavora decisamente bene, migliorando l’ unità dello scorso anno e abbinato ad un pacco pignoni 10V 11-42 che basta ed avanza. Le ruote con canale da 35 mm in alluminio rigide grazie al montaggio disassato, un ottimo reggisella telescopico che pur marchiato OnOff mi rammenta un Fox per dolcezza di utilizzo e costruzione, sella comoda in tutte le situazioni di guida, ne fanno una E-Mtb che non richiede ulteriori upgrade per la maggioranza dei riders; ho sostituito solo le manopole con delle EsiGrip in silicone e le camere d’ aria con gli AbsRoc, che mi hanno trasmesso una capacità di conduzione e sicurezza a me sconosciuta sino a pochi giorni fa… Hasta el salsicciotto siempre , Comandante .
Estetica e finiture: Dannatamente bella ed accattivante, splendidamente come un abito di Issey Miyake… Raffinata.
Valutazione rapporto qualità/prezzo : Considerando che avrete in mano una E-Mtb pronta per eventuali competizioni Enduro posso azzardare che costa il giusto… e poi al cuore non si comanda .
Note finali: Una E-Mtb che una volta conosciuta intimamente vi darà tantissimo. Io non riesco a staccarmi da lei, la definirei una femme fatale… dona sensazioni che le altre faticano a concedere… Vi permetterà di fare cose come mai vi era successo in passato. Concludo consigliandovi di farci un pensierino se volete una compagna divertente per le vostre avventure. Che ogni giorno vi farà scoprire un suo pregio e vi spingerete sempre più avanti nel farla danzare sui vostri trails preferiti, sapendo dove volete arrivare. Buone e consapevoli pedalate a tutti.
E’ finita
Il circuito E-Enduro, primo circuito al mondo riservato alle E-Mtb, ha calato il sipario della stagione 2017 con la prova finale di Varazze (SV) . Dopo i festeggiamenti per i risultati ottenuti dall’ E-Team Pro-M che Vi elenco come segue :
è il momento di terminare con i doverosi festeggiamenti e riflettere su quanto accaduto in positivo e anche in negativo. Una specie di riassunto di quanto accaduto visto dagli occhi di un Team Manager che purtroppo non si accontenta mai e guarda sempre avanti … ecco perchè troverete in queste miei righe più ombre che luci . Ma io penso sempre che per migliorare bisogna prima di tutto porsi 1000 dubbi !
Posso dire con certezza che il supporto fornitoci da Specialized Italia, Vittoria gomme, Endura, Fox Italia, LMPD, PTN by Pepi e Billet Factory è stato al di sopra di ogni immaginabile aspettativa e quindi sicuramente un crescita tecnica e conoscitiva dei prodotti e di sviluppo degli stessi che abbiamo avuto l’ onore di poter condividere con i tecnici delle varie Aziende : GRAZIE 1000 ! Siete stati tutti fantastici !
Vorrei anche far notare come il Team di persone che hanno organizzato le gare, formato da Cristian, Davide e Franco, e ha fatto debuttare questo nuovo circuito e questa nuova categoria ha compiuto uno sforzo economico e organizzativo non da poco e ha fatto tutto quanto era nelle loro possibilità e quindi un sentito grazie è doveroso anche nei loro confronti !
Veniamo ora – in ordine sparso – a ciò che, secondo il mio personalissimo punto di vista, potrebbe essere migliorato o integrato nella prossima edizione :
Direi che per ora non trovo altri suggerimenti / idee da fornire a tutti Voi per migliorare il circuito e spero sempre che si possa riflettere, discutere e trovare la forma migliore tutti insieme per fare in modo che questo magnifico circuito possa crescere rapidamente e con soddisfazione per tutti !
Spero che nessuno se la prenda e che queste mie riflessioni siano utili a molti
Grazie a tutti per questo magnifico inizio !!!
Ebbene dopo circa 250 chilometri di utilizzo nelle più svariate condizioni pensiamo di poterVi dire con buona ragione come va la nuovissima Specialized Kenevo
Percezione estetica : Come già detto nella prima presa di contatto (https://www.pro-m.com/first-ride-specialized-turbo-kenevo/) tutti coloro che la osservano dal vivo rimangono perlomeno affascinati ! Nella colorazione Pro-M Team replica poi ha fatto veramente innamorare i più BELLISSIMA !!!
Posizione di guida : Come spesso accade con i prodotti Specialized ci si sente subito a casa propria. La taglia Medium per me che sono alto 1,76 è come un abito su misura !
Sospensioni : Ohlins posteriore e Rock Shox Lyrik anteriore con corsa di 180 mm ne fanno una vera macchina da guerra ! Non pensate in termini di bicicletta ma bensì di E-Mtb – un mondo completamente diverso – e scoprirete facilità di guida e sicurezza inaudita a tutte le altre E-Mtb sino ad oggi testate; Specialized ha alzato ancora una volta l’ asticella del divertimento assoluto !!!
Motore : Come già detto la silenziosità è la prima cosa che colpisce : insieme a altre Mtb normali nei trasferimenti su asfalto non si percepisce nessuna differenza se non la rumorosità dei copertoni Plus ! La fluidità del motore poi lascia veramente stupiti tanto che con assitenza ECO bassa sembra veramente di pedalare su una MTB tradizionale ! La sensazione di poca potenza apparsa nella prima uscita e magicamente sparita dopo aver “rodato” per bene il motore; posso garantire tempi alla mano che il motore spinge parecchio e più della precedente versione anche se resta sempre molto discreto e mai troppo invasivo. Insomma un motore fatto per far sembrare la Kenevo una E-Mtb e non una moto . Consumi allineati, se non leggermente inferiori alla versione precedente ma aspettiamo venga rilasciato il nuovo firmware che permetterà settaggi ancor più precisi con la possibilità di gestire al meglio i consumi e sono certo che questo accontenterà anche i più scettici .
Salita scorrevole : Pedalabilità da riferimento grazie anche ai due copertoni Butcher da 2.8 molto scorrevoli : in confronto a altre coperture tanto decantate ritengo si possa gudagnare almeno un 10 /15% in termini di scorrevolezza nei trasferimenti su asfalto e tutto ciò senza perdere troppo in tenuta e grip !
Salita tecnica : Copio e incollo dalla mia prima presa di contatto : “Direi perfetta: il movimento più alto unito alle pedivelle corte da 165 mm permettono lo scavalcamento di ostacoli molto meglio della Levo dove ci si trovava spesso a “zappare” il terreno con le pedivelle. Sui tornanti stretti richiede un pò più d’ attenzione se paragonata alla Levo ma sinceramente non ho mai avuto nessun particolare problema … Anzi la maggior escursione e il migliore scavalcamento degli ostacoli facilitano parecchio anche se è necessario un maggior spostamento del peso sull’ avantreno nei tratti più ripidi”
Single-track : Una delle E-Mtb più facili e divertenti che io abbia provato sino ad oggi !
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : Rigidità, sopensioni pressochè infinite, coperture (montate con Banger Mr.Wolf) da riferimento per tenuta, grip e scorrevolezza ne fanno un’ arma letale nelle mani di riders esperti ma anche per persone normali alza non di poco il livello di sicurezza e conseguentemente del divertimento !!!
Discesa tecnica e stretta : Una E-Mtb Enduro che gira come altre E-Mtb molto meno votate all’ uitlizzo gravity: insomma dove mettevo il piede a terra con la Levo lo metto anche con la Kenevo … non ho percepito grandi differenze
Frenata : I nuovi Sram Code si sono rivelati ottimi come già detto. Uniti poi alle pastiglie freno Billet danno una potenza frenante da riferimento !
Rigidità : Una delle E-Mtb più rigide e conseguentemente precise del mercato .
Dotazione : Anche qui copio e incollo dalla mia prima presa di contatto : “Nuovo motore 1.3, batteria da 504 Wh, freni Code, reggisella telescopico WU, cambio con nuovo comando che permette la cambiata di un ingranaggio solo per ogni pressione e che trasforma il cambio Sram GX in un cambio perfetto (finalmente i più capiranno che non era la catena il problema delle Levo ma semplicemente il fatto che sbagliassero le cambiate !) e due ruote Roval in alluminio abbastanza rigide ne fanno una E-Mtb che semplicemente non richiede ulteriori upgrade per la maggioranza degli utilizzatori” Per onore di cronaca ho sostituito solo le manopole con delle EsiGrip in silicone e le camere d’ aria con i Banger Mr.Wolf che mi hanno trasmesso una capacità di conduzione e sicurezza a me sconosciuta sino a ieri !!!
Estetica e finiture : Come già detto più volte : BELLISSIMA ! Finiture degne di Specialized !
Valutazione rapporto qualità/prezzo : Considerando che avrete in mano una E-Mtb pronta per eventuali competizioni Enduro posso azzardare che costa, alla fine, anche meno della sorellina Levo che in più e più occasioni è stata oggetto di upgrade da parti di molti utilizzatori . Se poi considerate i prezzi della concorrenza …
Note finali : Una E-Mtb che segnerà la storia di questi prodotti con prestazioni sconosciute ad altri prodotti similari e che Vi permetterà di divertirVi come mai Vi era successo in passato ! Non posso che consigliarVi di provarne una e – se avevate delle remore o delle paure sul fatto che una E-Mtb abbia escursioni delle sospensioni così generose – i Vostri dubbi spariranno come d’ incanto ! Insomma io penso – ovviamente a titolo del tutto personale – che se Specialized dovesse mai fare una E-Mtb con sospensione da 250 mm (sto enfatizzando il concetto) io sarei il primo utilizzatore di questo nuovo prodotto a condizione di avere un bilanciamento pari a questa Kenevo Mi azzardo nel dire che ad oggi nessun altra E-Mtb Vi può far divertire come questa !!!
Tutti pazzi per Kenevo
La scorsa stagione il successo in Europa, e in particolare in Italia, della Specialized FSR Turbo Levo ha positivamente influenzato le vendite di tutto il mercato E-Mtb. Specialized ovviamente non ha dormito sugli allori e sull’ onda dei risultati di vendita della Levo ha pensato fosse giunta l’ ora di presentare anche una Enduro con il motore elettrico ed ecco così la nuova Kenevo ! In pratica un’ Enduro con motore per un uso più gravity di quanto non fosse la Levo ? Dopo la prova di oggi direi proprio di no perchè se è vero che le E-Mtb assomigliano di più ad una classica Mtb che a una moto da enduro è anche vero che sono “giocattoli” completamente diversi per cui bisogna un pochino dimenticarsi dei retaggi mentali legati alle Mtb … Direi che Levo e Kenevo sono due prodotti simili per un’ Utenza evoluta che cerca sempre il meglio a livello di estetica, prestazioni, fruibilità e facilità di guida e rapporto qualità / prezzo . Ma andiamo subito alle prime impressioni ricavate oggi con una breve prova di circa 32 Km e 1050 mt+ dove ho cercato di trovare le condizioni di terreno piu varie possibili anche se umidiccie
Percezione estetica : I vari commenti che ho letto in internet e di quei pochi che hanno avuto la fortuna di vederla dal vivo sono di per se eplicativi Direi magnifica nella colorazione Nero lucido / Nero opaco e bellissima nella colorazione Verde / Azzurro / Nero sfumata !
Posizione di guida : La solita Specialized dove ci si trova subito a casa : poche altre Case produttrici riescono a fare biciclette così intuitive negli appoggi per molti .
Sospensioni : L’ Ohlins posteriore non ha bisogno di essere commentato: un riferimento per il settore per di più con una corsa di 180 mm. La forcella da 180 mm non abbassabile (al contrario di quanto indicato erroneamente nei pdf di presentazione) è una Rock Shox Lyrik che anche questa volta ci ha confermato tutte le ottime caratteristiche riscontrate in altre occasioni: scorrevole, fluida, con buone regolazioni dell’ idraulica e rigida come serve ad una bicicletta da Enduro.
Motore : Fluido e silenzioso come mai avevo riscontrato nelle Levo della serie precedente: sembra quasi non ci sia ! Il promesso incremento di coppia sinceramente non è facile da percepire ma devo anche dire che ultimamente avevo pedalato molto su delle unità motrici di altri Produttori e quindi non è facile il confronto con il motore Specialized by Brose della serie precedente in questa prima uscita. Non ho potuto verificare i consumi in questa prima uscita dove “drogato” dal pulsante a manubrio per variare l’ assistenza mi sono ritrovato ad usare i 3 livelli in base alla necessità.
Salita scorrevole : Molto fluida tanto da sembrare una MTB tradizionale e sempre molto facile e composta grazie anche all’ ottima sospensione FSR e all’ ammortizzatore che – anche in considerazione della corsa e della tipologia – si muove veramente poco nel pedalato in sella.
Salita tecnica : Direi perfetta: il movimento più alto unito alle pedivelle corte da 165 mm permettono lo scavalcamento di ostacoli molto meglio della Levo dove ci si trovava spesso a “zappare” il terreno con le pedivelle. Sui tornanti stretti richiede un pò più d’ attenzione se paragonata alla Levo ma sinceramente non ho mai avuto nessun particolare problema … Anzi la maggior escursione e il migliore scavalcamento degli ostacoli facilitano parecchio anche se è necessario un maggior spostamento del peso sull’ avantreno nei tratti più ripidi.
Single-track : Fantastica e precisissima anche a velocità sostenute.
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : Ottime sospensione, corsa di 180 mm e rigidità dell’ assieme molto elevata ne fanno una vera “spada”. Qualche riserva sulle gomme Butcher Grid da 2.8 che – pur essendomi sembrate molto migliori in confronto allle vecchie 3.0 delle Levo – non mi hanno dato troppa confidenza ma sinceramente non le conosco abbastanza.
Discesa tecnica e stretta : Molto maneggevole se consideriamo le geometrie votate ad un uso Enduro e comunque ripeto che poche altre E-Mtb risultano così intuitive e facili.
Frenata : I nuovi freni Sram Code sono veramente da riferimento per potenza e modulabilità: ottimi !
Rigidità : Ottima anche in considerazione del tipo di leveraggio della sospensione posteriore.
Dotazione : Nuovo motore 1.3, batteria da 504 Wh, freni Code, reggisella telescopico WU, cambio con nuovo comando che permette la cambiata di un ingranaggio solo per ogni pressione e che trasforma il cambio Sram GX in un cambio perfetto (finalmente i più capiranno che non era la catena il problema delle Levo ma semplicemente il fatto che sbagliassero le cambiate !) e due ruote Roval in alluminio abbastanza rigide ne fanno una E-Mtb che semplicemente non richiede ulteriori upgrade per la maggioranza degli utilizzatori.
Estetica e finiture : Bella, bella, bella e ben rifinita come normale per la casa Americana.
Valutazione rapporto qualità/prezzo : Per quello che viene fornito e per il fatto che permetta un divertimento e una sicurezza pressochè infinita per il 90% dei Bikers direi proprio che il prezzo è centrato ed è anche il più basso del mercato Europeo per questo specifico modello.
Note finali : Una solo uscita, per di più su un terreno non ottimale con gomme che non conoscevo, mi hanno subito convinto che questa E-Mtb sarà la mia compagna di molte avventure nella prossima stagione. Come forse chi mi conosce ben sa considero le E-Mtb un giocattolo completamente diverso dalle Mtb tradizionali e che permettonno un divertimento a 360° su quasi tutti i terreni e in quasi ogni escursione (escluse quelle con portage, unico vero limite delle moderne E-Mtb). Quindi questa Kenevo promette ancor più divertimento e sicurezza in tutte le condizioni se paragonata alla sorellina Levo. Sale ovunque – come la Levo – scende come una vera bicicletta Enduro, ha una trazione in salita ottimale grazie ad un motore mai invasivo e molto più fluido che in passato, sospensioni da riferimento, ottimi freni, un reggisella pressochè perfetto e unico al momento e per finire è bella da perderci la testa !!!
Tutti pazzi per Kenevo