Pro-M E-Team – E-Enduro a Massa Marittima: un successo !!!

05 Giu 2017

Eccomi di nuovo a riflettere e a raccontare di un magnifico weekend passato con i miei amici e atleti dell’ E-Team sui sentieri di Massa Marittima . Un percorso creato ad arte per le E-Mtb che ha fatto divertire ogni partecipante come in pochi altri casi, con PS che prevedevano tanta fatica e salite con tecnicità al punto giusto : bravi i Builder di Trail Brothers !

L’ E-Team ha ottenuto i seguenti risultati :

1° Team classificato

1° classificato categoria Men Over 46 con Gianluca Bonanomi (4° nella classifica assoluta)

2° classificata categoria Women con Giovanna Bonazzi

2° classificato categoria Junior Men con Emanuele Biscaldi

7° posto finale nella classifica assoluta con Luca Fusani che, pur partendo con un numero alto (il 64) che lo ha costretto a sorpassi multipli in ogni PS, ha ottenuto un risultato eclatante: grandissimo Luca !!!

Quindi come potete ben immaginare sono estremamente felice e contento dei ragazzi 🙂 Grazie 1000: siete fantastici !!!

Veniamo ora alle note dolenti : come al solito ho ancora moltissime cose da imparare !!! Non sono contento del mio lavoro di Team Manager e Vi spiego in due parole il perchè. Potevo portare il Bona ad un podio nella classifica assoluta e invece, per troppa educazione e – permettetemi di dirlo – troppa signorilità, non ho presentato un sacrosanto reclamo agli Ufficiali di gara . Questa scelta se come uomo e persona mi rende orgoglioso, come professionista, nelle sue funzioni appunto di responsabile del Team, invece mi sottolinea un grosso errore perchè ho mancato di rispetto ai miei ragazzi ed alle Aziende che in qualche modo rappresento !!! Chiedo scusa ancora una volta e assicuro a tutti che la prossima volta – augurandomi che non ce ne sia mai la necessità – farò quanto dovuto sino alla fine perchè se le regole ci sono vanno rispettate e fatte rispettare da tutti : nessuno escluso !!! Potrei dilungarmi in altre considerazioni e dire che forse spetta prima ad altri questo compito ma questa è un’ altra storia …

Grazie 1000 ancora tutti : ai miei ragazzi, ai Trail Brothers, all’ organizzazione del circuito, agli uomini del cronometraggio, agli Ufficiali di gara e al mio amico Oscar … siete stati tutti magnifici 🙂

M3

Bona in PS4 .

Gio in PS4 .

 

 

Il M.te Guglielmo 15 anni dopo

28 Mag 2017

Circa 15 anni fa mi avevano invitato ad una gita al M.te Guglielmo, ovviamente in Mtb, ed avevo accettato con gioia poichè ero ancora giovane e curioso di vedere nuove mete e nuove montagne. Ricordo ancora oggi che una volta entrato – completamente stravolto – al rifugio Almici mi sono letteralmente sdraiato su un tavolo per riprendere fiato e in quel momento giurai a me stesso che non sarei mai più risalito a quel rifugio tanta era stata la fatica fatta in quell’ occasione.

Gli amici che erano con me ricordano con allegria la mia faccia stravoltissima all’ arrivo e quindi hanno provato a invitarmi di nuovo per una salita al Guglielmo . Detto fatto: oggi posso permettermi di salire anche tre volte al Guglielmo ho risposto tanto ho la E-Mtb !

Organizzata la gita per oggi, Domenica 28 Maggio 2017, ci siamo ritrovati a Zone (BS) al parcheggio delle piramidi di terra e con buon passo siamo risaliti ancora una volta al M.te Guglielmo per pranzare al rifugio Almici. E’ stata una bellissima giornata coronata da un buon pranzo ma sopra ogni cosa da amici con cui non pedalavo da tempo !!!

Grazie a Paola, Angelo e Babi per avermi riportato indietro nel tempo : Vi voglio bene !

E grazie alla mia “badante” Tedesca di nome Bosch che mi ha permesso tutto ciò 🙂

Guglielmo

Prova Rocky Mountain E-Altitude 70 MSL

26 Mag 2017

Ore 07:02 squilla il cellulare : se vuoi mi hanno detto che si può provare ! Parto in fretta e furia, farò in totale 426 Km di furgone per provarla su sentieri a me conosciuti e avere quindi un responso veritiero, anche se in bici percorrerò in totale meno di 40 Km, e alla fine eccoVi la mia prova in anteprima della Rocky Mountain E-Altitude 70 🙂

 

Estetica : Le prime fotografie che avevo visto mi avevano lasciato perplesso ma una volta avuto la E-Mtb davanti agli occhi i dubbi sono scomparsi. Nella versione Nera e Grigia che ho provato la bicicletta è gradevole, anzi alla fine è da considerare tra le più belle e riuscite del mercato .

Posizione di guida : La Medium che ho provato è risultata praticamente perfetta per me che sono alto 1,76 mt. Sinceramente con poche altre E-Mtb mi sono trovato subito a mio agio come in questo caso !

Salita scorrevole : Il motore proprietario spinge in maniera molto naturale anche se si percepisce una certa ruvidità e rumorosità dovuta principalmente al tenditore e al guidacatena. Infatti il motore è praticamente applicato ad un telaio Mtb tradizionale e il moto arriva tramite una puleggia che ingaggia la catena al di sopra della corona anteriore. Comunque sia è molto naturale nella pedalata con 3 livelli d’ assistenza (in futuro diventeranno anche personalizzabili tramite app) ben distinti tra loro: 1 Livello poco invasivo per salite lunghe su asfalto e sterrate, 2 Livello più sostenuto ma non troppo per uso sui trail ed infine 3 Livello con assistenza per salire ovunque. Ottima la trazione e la naturalità del motore stesso che permette in ogni occasione una pedalabilità praticamente da muscolare !

Salita tecnica : La perfetta geometria (carro da 423 mm) unita ad un motore mai troppo invasivo permettono di salire in ogni dove con una naturalezza sconosciuta alla maggior parte delle altre E-Mtb !

Motore : Come detto non sembra nemmeno di averlo se non fosse per la ruvidità e la rumorosità imputabile però al particolare giro catena (guida e tendicatena).

Single-track : Facile, facile, facile : sembra di avere una Mtb tradizionale. L’ avantreno piantato per terra e le geometrie da Mtb tradizionale fanno di questa E-Mtb un vero e proprio riferimento.

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : Le ottime sospensioni (anche se della serie Fox Evolution) accoppiate alla geometria da riferimento ed a una sospensione posteriore che ben asseconda l’ ottimo baricentro la fanno sembrare una macchina quasi perfetta !

Discesa tecnica e stretta : Gira in pochissimo spazio ed è anche molto ben attaccata al terreno grazie alla sospensione posteriore molto confortevole ed efficiente .

Frenata : I freni Sram Guide sono come sempre ottimi e potenti .

Rigidità : Non è rigidissima nell’ insieme ma questo probabilmente è uno dei motivi per cui è così facile ed intuitiva. Non sempre la rigidità paga e in questo caso i tecnici Canadesi hanno trovato il migliore compromesso possibile.

Dotazione : Una 27,5″ con triangolo anteriore in carbonio e gomme tradizionali (Maxxis DSF e DHR II da 2,5″) con tutto quello che serve realmente senza eccedere troppo. Non manca nulla e sono da segnalare il sistema di regolazione delle geometrie riveduto e corretto che si chiama Ride 9,  il reggisella telescopico Fox Transfer che non sbaglia mai un colpo e le ottime unità ammortizzanti oltre ovviamente alla batteria (purtroppo non estraibile) da ben 632 Wh !!! Il comando remoto al manubrio che permette di controllare l’ assitenza motore ha led bianchi che sono poco visibili al sole e comandi non proprio ergonomici come altri ma diciamo che stiamo proprio cercando il pelo nell’ uovo 🙂

Estetica e finiture : Bella ! Il triangolo anteriore è veramente ben fatto con la batteria completamente nascosta nel tubo obliquo : non sembra nemmeno ci sia ! Per contro i carter di copertura motore non sono piccoli ma comunque ben integrati nel tutto almeno in questa versione Nera e Grigia; quella Gialla sinceramente ha bisogno di un wrapping – IMHO – dei carter motore .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : Non costa pochissimo ma per avere una E-Mtb in carbonio con queste prestazioni è comunque abbastanza allineato alla concorrenza di pari livello.

Note finali : Direi di aver già detto quasi tutto : posso solo aggiungere che il livello prestazionale e di divertimento che raggiunge questa E-Altitude è veramente da riferimento e solo pochissime altre E-Mtb sul mercato sono così facili e divertenti !!! Insomma sino ad oggi avevo delle certezze ben precise che da oggi hanno cominciato a vacillare … appena ne avremo una tutta nostra tra le mani potremo valutare al meglio i tanti pregi e gli eventuali difetti 🙂 I valori e le quote geometriche non le abbiamo ancora ricevute e non ho sinceramente avuto il tempo di rilevarle e quindi Vi rimando alle varie presentazioni che si susseguiranno questa mattina . Comunque vada la E-Altitude è sicuramente facile da condurre, ha prestazioni al di sopra della media attuale, un motore molto naturale e poco invasivo come piace a me, è bella e risulta molto leggera nella guida : cosa volere di più ? Forse averne di più disponibili per la Clientela visto che si vocifera saranno veramente pochissimi gli esemplari importati …

26_05_2017_rid

 

Prova marsupio Source Hipster

25 Mag 2017

Da ormai parecchio tempo (in pratica da quando uso le E-Mtb) sono sempre alla ricerca di avere meno cose possibili da portare con me nelle uscite E-Mtb. Infatti spesso e volentieri l’ uscita E-Mtb è molto più veloce e rapida di una normale uscita Mtb e quindi anche il materiale da usare eventualmente è psicologicamente meno utile .

In questa ricerca dell’ oggetto – zaino o altro – più comodo e utile dove contenere la camera d’ aria, la pompa, il multitool e il portafoglio mi è capitata l’ occasione di provare l’ ennesimo marsupio e per di più completo di sacca idrica (i maggiori concorrenti non hanno la sacca compresa nel prezzo). Di cosa parlo : dell’ Hipster di Source !

Posso sicuramente affermare dopo la prova che è l’ oggetto che meno ho percepito avere con me in tutti questi anni di Mtb ! E’ abbastanza leggero, non si percepisce la sua presenza perchè grazie alla bretella fornita in dotazione non si muove minimamente, è della giusta dimensione e contiene – nell’ apposita sacca idrica – 1,5 litri di liquidi . Oltre a questo la sacca è costruita in un materiale che è quanto di più simile al vetro e quindi ha caratteristiche veramente uniche di praticità e pulizia !

Posso solo consigliarlo vivamente a tutti coloro sono in cerca di un prodotto piccolo e funzionale per brevi uscite . Per onestà intellettuale devo confermare che vendiamo anche marsupi di altre Marche …

Hipster Hipster_sacca

 

PTN : questo sconosciuto

20 Mag 2017

Oggi abbiamo avuto modo di provare per la prima volta il PTN (Pepi tyres noodles) che altro non è che un salsicciotto di colore rosso da posizionare tra il cerchio e la gomma con funzione di anti stallonamento e protezione del cerchio da eventuali urti .

Il PTN va montato con valvola tubeless (fornita in dotazione nel kit) opportunamente modificata per permettere di gonfiare poi la gomma ed inserire il lattice nel quantitativo che riterrete più opportuno .

Siamo partiti con la gomma anteriore (Vittoria Martello 29″ 4c – prototipo) gonfiata a 1,5 bar e la posteriore (Vittoria Goma 29″ 4c) a 1,8 bar . Il primo tratto su asfalto ci ha fatto apprezzare la scorrevolezza delle gomme e non abbiamo avvertito nessuna reale differenza con una gomma dotata di camera d’ aria. Quando siamo arrivati su strade bianche e sentieri abbiamo invece subito avuto l’ impressione di un grip ottimale e di una conduzione parecchio precisa senza per questo avvertire perdite di aderenza sulle pietre e sulle radici rese viscide dalla tempesta notturna (parecchia grandine era ancora accumulata ai lati dei sentieri) .

Arrivati all’ alpe Terrabiotta, il punto più alto della dorsale del Triangolo Lariano, abbiamo sgonfiato la gomma anteriore a 1,3 bar e la posetriore a 1,5 bar . Immediata la maggior sensazione di maggior assorbimento degli urti e di migliore conduzione (non che prima scivolassero queste gomme Vittoria) : insomma direi che sembra di avere una ruota 27,5″ Plus ma con la conduzione di una gomma stretta di quelle che funzionano in DH !

Anche nella fanghiglia e sulle roccie piantate dei sentieri che conducono a Bellaggio abbiamo sempre guidato con tanta sicurezza e precisione tanto da pensare che forse questa sia la soluzione attualmente più prestazionale che abbiamo mai provato …

Per fortuna – o purtroppo – non abbiamo bucato o altro e quindi non siamo in grado di dirVi come si sarebbe comportato il PTN in quell’ eventualità . Le prossime uscite ci diranno di più : per adesso direi che il prodotto vale perlomeno tutti i soldi che costa 🙂

PTN 1

Voglio, pago, pretendo !

19 Mag 2017

Oggi mi sono scontrato telefonicamente con un Cliente che ritengo essere lo stereotipo del famoso detto “voglio, pago, pretendo” ! Ma veniamo con ordine al racconto di questa incredibile vicenda come segue :

Buongiorno, sono “Pinco Pallino” ho comprato da Voi una Mtb X.Y.Z. e avendo un problema di regolazione del cambio sono andato da un professionista (concessionario X.Y.Z.) il quale mi ha detto che la cassetta montata non è quella orginale per quel modello . A questa affermazione mi sono permesso di chiedere il nome del professionista ricevendo come risposta “lasciamo stare” . A quel punto ho controbattuto che avrei lasciato stare anch’ io e che non intendevo rispondere senza prima aver avuto il nome del collega . Lei mi deve dare i soldi o cambiare la cassetta che non è quella che doveva essere montata sulla bicicletta che vale svariate migliaia di Euro, questa è una cosa tra me e lei, se non mi da soddisfazione mi rivolgerò all’ Associazione consumatori ! A questo punto – chi mi conosce sa che ho un carattere almeno “spigoloso” – ho invitato il Sig. Pinco Pallino a fare ciò che riteneva più giusto ma l’ ho anche informato che senza il nome del collega non avevo intenzione di proseguire nella conversazione … a quel punto il nome è improvvisamente saltato fuori !

Conclusa quindi la chiamata con il Cliente, confermandogli che gli avrei dato una risposta quando avessi accertato l’ accaduto, ho proveduto a chiamare l’ amico collega che mi ha confermato non fosse vero quanto asserito dal Cliente !!!

Richiamato il Cliente ho confermato allo stesso che – come ritenevo sin dall’ inizio – il montaggio della Mtb era del tutto corretto e rispondente alle specifiche di montaggio e a quel punto mi sono permesso di consigliare al Cliente un altro negoziante perchè se non ha fiducia in noi è inutile che continui a venire da noi ! Non contento il Sig. Pinco Pallino mi ha minacciato ancora una volta dicendomi che mi avrebe fatto pubblicità in giro … ho risposto che di persone “tutte chiacchere e distintivo” come Lui ne conosco tante e che poteva dire, scrivere e fare ciò che riteneva giusto 🙂

Morale della favola: non è che perchè entro in un negozio e pago un prodotto che voglio acquistare divento di colpo onnipotente e posso chiedere qualsiasi cosa con toni da “mafioso” o peggio da padrone del mondo … almeno io non lo farò mai !

Poi per finire c’ è la versione internet che recita più o meno : “voglio, NON pago, pretendo” ma questa è un’ altra storia 🙂 🙂 🙂

Pro-M-Store

ZEUS Settings

13 Mag 2017

ZEUS Settings , ovvero dei settaggi per Specialized Levo che la fanno sembrare una quasi muscolare 🙂 Lo scopritore dei settaggi in questione – Cataldo Zeus Leo – ci spiega il tutto :
Riassunto (un po’ lunghetto, ma spero chiarificatore)

Prima di tutto, funziona SOLO ed esclusivamente con aggiornamenti motore 4.0 e firmware batteria 4.22 (2.22 e 10.22 pure, almeno sembra, 6.22 e 8.22 boh, non ne sento parlare, sembrano più leggende metropolitane)

Un minimo di storia, per quanto ne possa sapere io, dato che sono partito da un 4.18
Fino al precedente firmware, l’X.9, la Levo si differenziava dalle altre ebike per la tipologia di assistenza. Era “progressiva”, cioè l’erogazione della potenza motore era proporzionata alla spinta sui pedali. Ma la percentuale di spinta non era calcolata sulla potenza totale del motore, bensì sulla potenza del ciclista. Quindi poteva succedere che, con una pedalata “possente”, che le tre modalità eco, trail e turbo potessero sovrapporsi. Molti erano contenti, perché sembra potessero fare qualunque cosa impostando il motore in eco.
Con l’aggiornamento firmware batteria Specialized vuole evitare che questo succeda, quindi studia un sistema di gestione del motore per cui la corrente motore venga automaticamente limitata nelle modalità eco e trail rispettivamente al 30 ed al 60%, pur se impostate a 100, lasciando libera solo la modalità turbo, utilizzabile da corrente 20 a 100.
A detta della casa madre il funzionamento è più logico e i consumi ne risentono positivamente. Tutto vero, ma molti utenti si lamentano che in questa nuova modalità sia andata persa la miglior qualità della Levo, la progressività.
Si scatenano i dibattiti, meglio prima, meglio dopo, con l’inevitabile confusione creata dal “mezzano” fw X.18 con cui sono uscite le biciclette 2017…
Dopo aver aggiornato io da 4.18 a 4.22 mi sono messo d’impegno per capirne qualcosa. Quindi iPhone sul manubrio e pagina personalizzata per vedere potenza ciclista, potenza motore, consumi medi, consumo istantaneo, cadenza.
Tira, molla, sposta…. casualmente con eco al minimo mi scappa il cursore della corrente motore al minimo. Sorpresa, la bici scatta in avanti come se avesse messo il turbo….
Necessita immediato approfondimento, quindi i giorni successivi li ho passati a cercare di capire bene che succedesse.
Cercherò di riassumere più chiaramente possibile il tutto, forse non semplicissimo. Così ad occhio sembrerebbe un bug,peró se ben osserviamo, il tutto segue uno schema complesso, ma assolutamente rigoroso nella sua logica. Insomma, sembra più una “seconda modalità” di funzionamento della bici, quella tanto cara ai levisti della prima ora.

Settaggi di default, consigliati dalla casa madre.
Eco 30
Trail 60
Turbo 100
corrente motore 100 accelerazione normale

In questo settaggio tutto segue la corretta matematica. Se 100 è la corrente motore, in questo caso verrà interamente erogata solo con Turbo. Eco darà il 30% e trail il 60. Se la corrente viene dimezzata a 50 anche la potenza verrà tagliata di conseguenza, quindi avremo 15, 30 e 50% di potenza erogata. Questa potenza viene erogata nel nuovo firmware piuttosto violentemente. Se teneste sott’occhio il display di mission control vedreste subito che in turbo 100 la potenza massima viene raggiunta in un lampo, senza particolare necessità di spingere sui pedali. E’ sufficiente farli girare. Se da un lato questo dà l’impressione di essere seduti su un razzo, dall’altro vi è un enorme spreco di energia anche in momenti in cui non sarebbe necessario. Non che non si possa trovare un buon settaggio, ma bisognerebbe avere ben chiaro il funzionamento in ogni modalità con ogni percentuale di assistenza impostata. In caso contrario ci si trova invece sempre con l’assistenza sbagliata. Se impostate in eco 15 motore 100, mission control vi farà vedere 100/105 watt…. buoni per passeggiare, ma se doveste salire sui pedali per superare una salita di 30 metri, probabilmente le vostre gambe e il vostro peso spingeranno sui pedali ben più di quei 100 watt. Il risultato è che a momenti vi potrà sembrare che la bici vi freni anziché aiutarvi. E’ solo un impressione, perché comunque la bici vi regala quei 100 watt “in più”, ma a volte non è piacevole, per lo meno per chi usava il superprogressivo 4.9
Allo stesso modo, se mettete turbo 100 cm 100 e dovete superare una rampetta di 1 metro, quel minimo di spinta in più che imprimerete sui pedali vi provocherà la sensazione di ribaltarvi. In effetti non vi siete alzati sui pedali, non ne sentite la necessità, ma non appena spingete un po’ di più il motore sfodera il 100% della potenza, 530 watt dichiarati, ben 700 watt indicati da MC… voi magari avete spinto per 100 e vi arriva una bordata da 5/700 WATT, non si tratta più solo di sensazioni…..
Chiaro che a questo punto, chi ha ancora il 4.9 e sente i pareri di chi ha aggiornato, sia nel dubbio se fare o meno il grande passo

Settaggi “Zeus”, come simpaticamente li ha battezzati qualcuno (o Bug20 o Italian Settings o The Italian Bug su pagine estere)

Eco liberamente settabile da 5 a 35
Trail liberamente settabile da 10 a 40
Turbo liberamente settabile da 15 a 45
corrente motore 20 (se alzato, max fino a 30 causa la perdita delle modalità trail e/o turbo)
accelerazione liberamente settabile

Stranamente i valori descritti sopra corrispondono “esattamente” ai valori doppi nel settaggio di default. Quindi un eco 15 in Zeus corrisponde a eco 30 in default, trail 30 corrisponde a trail 60 e così via…
Ma c’è una differenza sostanziale. Nei settaggi di default le potenze sono quelle erogate. Trail 50 cm 100 sono il 50% della potenza del motore, 265 watt sul dichiarato, 350 visualizzati da MC…
Basta girare i pedali e quella potenza viene erogata. Invece nei settaggi Zeus la potenza erogata va “da zero a”, non per come giriamo i pedali, ma in base alla potenza che imprimiamo sui pedali.
Il settaggio più naturale è risultato il 15/30/45. Da quanto visualizzato su MC il 15% corrisponde più o meno alla nostra spinta. Se noi spingiamo per 50 watt la bici dà 50 watt, se spingiamo per 100 la bici dà 100. La sensazione di naturalezza che ne deriva è incredibile, anche perché questa modalità spinge fino ai 210 watt visualizzati, quanto basta per giri in relativo relax. E’ come viaggiare avendo due gambe in più che spingono la bici. Non due gambe qualunque, sono le gemelle delle nostre… Ma se serve potenza perché la salita si fa ripida, trail 30 e turbo 45 donano un’altra coppia o altre due coppie di gambe, sempre “progressivamente”. Potremmo impostare in turbo 45 e cm 20 e ci troveremmo il 90% della potenza totale del motore, ma solo se dovesse servire. Se invece pedaliamo in relax con un gruppo di amici, vedremmo sul display che la potenza del motore oscilla sempre tra i 100 e i 200/240 watt. Se dovesse servire vedremmo anche i 5/600 e oltre, a differenza del turbo 100 (o 90, giusto per fare pari e patta…) cm 100, con cui vedremmo “sempre” quei 5/600 watt….
In questi casi sono due le differenze importanti tra i settaggi di default e gli Zeus. La prima è nella piacevolezza della pedalata. Con gli Zeus non si ha mai e poi mai la sensazione di essere su una ebike, piuttosto ci fa sentire dei ciclisti da gara anche se non lo siamo. La fatica è ovviamente maggiore a parità di impostazioni, ma, seconda differenza, i consumi ne risentono in meglio, mostruosamente in meglio. Dai test fatti in piano, purtroppo non ho salite a portata di mano ogni giorno, si parla di un incremento delle percorrenza dal 50 al 100%. E’ chiaro che con dislivelli più o meno accentuati questi valori sono destinati a crollare drasticamente, ma non è detto che dobbiamo scalare l’Everest tutte le domeniche.
In quel caso però i settaggi di default sono forse più indicati, dando un assistenza più costante e i consumi non sono più così differenti…

Concludendo qui, ma ci sarebbe parecchio da approfondire, mi piacerebbe sentire che dice la casa madre. Un utente di un forum dice di aver scritto a Specy che sembra abbia risposto “è un bug, lo sistemeremo nelle prossime release”
Personalmente mi chiedo se non possa essere interessante implementare “in chiaro” questa modalità. Come alternativa alla modalità principale, non “sostitutiva”….. Non è un settaggio miracoloso, non inventa energia dal nulla, semplicemente risparmia dove possibile e, in cambio di un po’ di fatica in più, regala una sensazione impagabile a chi ama l’idea di non sentirsi a cavallo di un motore con batteria…
Aggiungerei che nell’utilizzo tranquillo “costringe” il ciclista ad utilizzare tutti e 11 i rapporti del cambio, anche utilizzando il turbo45 (fino al 90% di tutta la potenza). Ho sentito più di una volta persone che usano 2/3 rapporti e basta, lamentandosi poi di consumi abominevoli. In effetti, a meno di non usare un eco15 corrente 50/100, ci si trova spesso a frullare con i pedali, proprio a causa della “troppa” potenza, che magari in quel preciso momento non sarebbe necessaria…
Quindi perché, cara Specialized, non pensare a sviluppare una simile modalità, che in ogni caso non entra in conflitto con la filosofia dei nuovi aggiornamenti? Tecnicamente è fattibile, se c’è si può fare, anche se forse adesso è solo un bug, e credo che più d’un levista della prima ora ne sarebbe felice, ma pure io che sono uno di quelli dell’ultima….
Infatti ho già chiesto al concessionario di conservare il fw 4.22, metti caso che mi cambiano tutto… 🙂

Ho provato l’ elettrica … eh nooo !?!

12 Mag 2017

Dal blog “Brianza tour”

” … Lucky e’ un martello  insiste, devo troppo provare una e-bike. Me lo ripete a nastro “…. No No Nonno non puoi non provarne una!!!” Io sono restio perche, essendo quello della bici elettrica gia un pallino, non voglio esaltarmi e farmi scattare la scimmia.  Alla fine cedo e testiamo insieme la Levo Specialized.

Lo sapevo che non lo dovevo fare!  Spettacolo!

Ho subito capito che facevo un errore, quello di paragonare il mondo della bici elettrica e quello della muscolare. Sono due mondi diversi, due sport cugini tra loro (tipo il beach volley e il volley). Basi comuni, ma ambienti, reazioni, comportamenti, caratteristiche completamente diversi….si direi praticamente un altro sport. La cosa che mi ha colpito di piu e che con l’elettrica la salita, che per me con la muscolare e’ pallosa e monotona, ora pur spingendo sui pedali (quindi faticando) e’ divertente. Ti a fai linee diverse, usi trick  per superare gli ostacoli, giochi salendo ecc. Fantastico! Non cadete nel tranello comune di dire, l’elettrica e’ per gli sfaticati che non vogliono pedalare. Un errore, secondo me l’elettrica non e’ da usare come una muscolare, e’ da usare in modo diverso. Per divertirti devi fare percorsi ad hoc in cui sforzi sempre (in modo diverso) e godi tecnicamente portando la bici sia in salita che in discesa (ti devi studiare percorsi con le caratteristiche giuste ovviamente). L’elettrica non e da usare assieme a gente che ha la muscolare per sfruttarla bene fai cose diverse. In discesa l’ho trovata piu performante di quanto prevedevo, altrettanto divertente, molto stabile. Abbastanza maneggevole ma il maggior peso si sente un po…

Ho capito a differenza di quanto pensavo che l’E-Bike non sostituisce la muscolare ma e’ in piu. Mannaggia a te Lucky … un altra bici in box ….. mhaaa vedremo per il momento rimane la  scimmiaaaa

 

Insomma in due parole : non provatela !!!

Levo S-W_Medium_Ohlins E-Team_21970

 

Test Mondraker Crusher RR+

01 Mag 2017

Primo test di circa 40 Km / 1400 mt. + con la nuova Mondraker Crusher RR+  .

Venerdì 28 Aprile 2017 ore 20:00 scade l’ embargo e finalmente la Mondraker Crusher è di pubblico dominio ! Grazie a Davide di DSB e Miguel di Mondraker Sabato mattina alle ore 09:00 la belva è a mia disposizione !!!

La bicicletta non è mia e quindi dopo aver controllato la forcella e la pressione delle gomme controllo il SAG dell’ ammortizzatore posteriore che mi segna un 25% : pochino per i miei gusti ma dato che il tempo è tiranno e non so se è stata tarata per il Proprietario mi accontento e parto . EccoVi le mie impressioni dopo la prova .

 

 

Estetica : Sicuramente molto, ma molto personale e aggressiva . Il tubo obliquo con la batteria da 504 Wh di Shimano è molto grosso e caratterizza tutta la bicicletta. Almeno avremo spazio per future personalizzazione adesive anche se non a tutti piace … io la trovo sgraziata con quel tubone ma particolarmente aggressiva e spigolosa. Una vera macchina racing : mi piace !

Posizione di guida : Non ho controllato e regolato gli appoggi ma nonostante tutto mi sono trovato subito a mio agio. Conosco ed apprezzo la Forward geometry ® da molti anni e quindi mi sono sentito subito a casa .

Salita scorrevole : Come già detto in altre occasioni lo Shimano Steep E 8000 è un motore molto fluido e naturale nella pedalata: sembra quasi non ci sia ma in fianco agli amici con le Specialized Levo ho avuto l’ ennesima conferma che spinge tantissimo pur sembrando di non esserci . Super !

Salita tecnica : Il motore non mette mai in difficoltà e la sospensione posteriore Zero ® (anche se dotata di un Rock Shox Deluxe R – che non sarà comunque l’ ammortizzatore definitivo sulla bici che monterà un nuovo Fox – proprio non mi ha convinto e che magari con un setting sarebbe migliorato) mette in mostra tutte le sue buone caratteristiche tenendo sempre la ruota ben attaccata al terreno . Anzi un ammortizzatore così mal regolato e rigido avrebbe dovuto causarmi molti problemi che invece sono stati annullati dalla magnifica sospensione “dual link full floater” che risponde al nome di Zero Suspension System ® !!!

Motore : Un’ efficienza da riferimento !!! I consumi però mi sono apparsi – in questa prova – allineati a Bosch ma leggermente superiori allo Specialized / Brose con i nuovi firmware  … Per finire l’ ennesima conferma sul display di Shimano : lo vorrei su ogni E-Mtb che posseggo, anche se con altri motori, tanto è piccolo, bello e funzionale !!! Ultima nota sul cambio Shimano XT Di2 che viene integrato con il motore : la cambiata non è così morbida come con uno Sram EX-1 che sfrutta il disegno della catena e degli ingranaggi; qui si tratta di catena ed ingranaggi normali e quindi abbastanza rumorosi nella cambiata ma il lavoro svolto dall’ elettronica fa si che si possa cambiare sempre senza curarsi troppo del fatto che si è su una E-Bike poichè il motore viene gestito dal sistema. Insomma cambiate precisissime (anche se rumorose) senza necessità di pensarci troppo : finalmente si può cambiare come con un EX-1 senza pensieri !

Single-track : Veramente un bisturi ! La rigidità dell’ assieme uniti alla sospensione Zero ® danno una confidenza nei repentini cambi di direzione sconosciuta ad altre e-bike ! Poi la Forward geometry ® fa il resto !

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : Telaio molto rigido, Forward geometry ® e sospensione Zero ® la rendono una macchina precisa come nessun altra ! Una vera arma letale nelle mani giuste ! Per contro affatica più di altre E-Mtb meno votate alla parte gravity e perdona molto meno gli eventuali errori di conduzione .

Discesa tecnica e stretta : Basta farla scorrere e Lei passa in ogni dove anche se necessità di essere guidata con molta forza . Molto precisa ma sicuramente non facilissima nello stretto .

Frenata : I freni Shimano Saint sono un riferimento nel settore e anche questa volta non mi hanno deluso .

Rigidità : Una putrella ! Come detto penso che nelle mani giuste sia veramente l’ arma definitiva per correre in gare E-Enduro .

Dotazione : La prima vera E-Enduro full carbon, forcella provvisoria Fox Float FIT4 (visto che le nuove forcelle 36 Evol non sono ancora state commercializzate), un nuovissimo ammortizzatore Fox Evol X2 (che arrivera come detto solo a fine Giugno), gruppo Shimano XT Di2 sincronizzato con il motore, ruote Mavic E-XA plus, gomme Maxxis 27,5 plus x 2.80, reggisella telescopico Fox Transfer : difficile fare meglio !

Estetica e finiture : Ben fatta . Avrei scelto grafiche più caratterizzanti e più aggressive soprattutto per mettere in risalto l’ enorme obliquo mentre Mondraker ha scelto di tentare di mascherare con grafiche poco visibili il  tubone … Ognuno esteticamente ragiona come crede … ma sarà comunque oggetto di customizzazione appena arriverà nelle nostre mani !

Valutazione rapporto qualità/prezzo : sicuramente il prezzo richiesto non è basso ma è il prezzo da pagare per avere un E-Mtb esclusiva e “Race Ready” come questa .

Note finali : Come già detto il motore è veramente un riferimento in fatto di fluidità di erogazione e risulta sempre poco invadente assecondando la pedalata del Biker come pochi altri ! Il telaio rigidissimo è veramente un riferimento per chi desidera far correre la E-Mtb e raggiunge livelli di precisione sconosciuti a molti altri prodotti . Solo poche note negative : il carbonio fa da cassa di risonanza al motore (veramente fastidioso nei boschi) e la bicicletta risulta un poco rumorosa su ogni asperità o peggio sasso che rimbalza sulla struttura . In Mondraker ci hanno però assicurato che le versioni definitive avranno della schiuma o dei ripari fonoassorbenti all’ interno della struttura per eliminare in toto questo problema ! La seconda problematica è più un discorso di adattarsi alle leve del cambio posteriore Di2 che sono praticamente al contrario dei comandi tradizionali ed in una prima fase della prova mi hanno causato varie cambiate al contrario: volevo salire di rapporto e invece scendevo e viceversa . Dopo un breve periodo di assuefazione al comando il problema è però praticamente sparito .

Crusher RR+

Enduro, DH e ruote da 29″

26 Apr 2017

Lo scorso weekend – 22 e 23 Aprile – si sono svolti a Tavernerio (CO) i Campionati Italiani Enduro 2017 e Lorenzo Suding ha vinto la classifica assoluta con una Santa Cruz Hightower . In teoria non ci sarebbe nulla di strano che un professionista come Lorenzo vinca un campionato Italiano Enduro se non che la Santa Cruz Hightower che ha usato aveva ruote da 29” e, se non vado errato, è la prima volta che una 29” vince un campionato Italiano di una disciplina fuoristrada gravity come l’ Enduro.

Domenica prossima poi inizierà la Coppa del Mondo DH a Lourdes (FR) e molti dei top Team hanno annunciato almeno un prototipo 29” da downhill all’ interno dei propri Team. Vedremo il prossimo weekend se questo accadrà o meno … (proprio in queste ore Santa Cruz ha annunciato la sua V10 29″ 🙂 NDR)

Tutto questo per confermare che lo sviluppo delle 29” nelle discipline gravity del fuoristrada è cosa ormai matura e necessaria (nel lontano 2006 / 2007 quando lo dicevamo noi siamo stati insultati e presi per dei pazzi visionari 🙂 ) se vogliamo che questi sport possono progredire . Le ruote grosse sono una parte dello sviluppo di questi sport. Sembrerebbe una progressione naturale per le biciclette gravity di poter essere sviluppate dall’ industria con ruote da 29” . Una bicicletta con ruote da 29” in ambito gravity ha maggior grip, può mantenere più alta la velocità tra le rocce e nei passaggi più sconnessi, ha maggiore stabilità e inoltre può allungare la distanza nei salti mantenendo sempre molta più velocità . L’ incremento della velocità in generale è facilmente palpabile. Questo dovrebbe essere una buona cosa per le discipline gravity .

Insomma in linea generale tutti dovrebbero essere felici di questo ulteriore sviluppo tecnologico delle nostre MTB gravity e invece molti si oppongono all’ innovazione come se fosse la fine delle discipline gravity . Normalmente sono bikers che mai hanno provato o voluto provare una 29” gravity per preconcetti iniziali e diffidenza verso l’ innovazione ma purtroppo per loro dovranno adattarsi o cambiare sport poiché, come in tutti i settori, l’ innovazione non si può fermare !

Concludo con una provocazione : e se domani dovessimo trovare anche delle ruote con gomme 27,5” plus sulle biciclette dei top riders in gare Enduro o DH 🙂 Ma Vi ripeto – IMHO – questa vuole essere solo una provocazione perchè allo stato attuale le 27,5″ Plus (high volume – lower pressure) servono solo ai “fermoni” come me, i top riders non possono guidare con pressioni così basse e avere vantaggi perchè le gomme sono troppo poco precise 😉

Ma lo sviluppo e la conseguente innovazione non possono e non devono fermarsi !

Hightower Suding

Lorenzo Suding – Santa Cruz Hightower 29″ (photo MTBcult.it)

Qual’ è il maggior difetto delle attuali E-Mtb ?

21 Apr 2017

Dopo circa 6 anni dall’ avvento delle E-Mtb mi sembra di poter affermare con una certa credibilità che le nostre E-Mtb (intese in senso generale e non di una Marca o modello specifico) hanno ormai raggiunto una buona affidabilità e un’ ottimo livello di guidabilità e di conseguente divertimento .

Detto ciò – a mio modesto parere – oggi le E-Mtb hanno bisogno di un intervento urgente per permettere a tutti noi una miglior fruibilità dell’ oggetto indipendentemente da altre migliorie che sono certo si susseguiranno comunque nei prossimi mesi a ritmo incessante. Infatti sono certo che già nei prossimi giorni vedremo sempre più E-Mtb con batteria integrata e quindi meno visibile (come già fatto da alcune Aziende), motori più piccoli, display e sistemi di gestione sempre più sofisticati, maggior autonomia a parita di Wattaggio, riduzione dei pesi, componenti dedicati e così via.

Ma quale è oggi il problema di cui parlo e che ritengo influisca così negativamente sulla fruibilità del prodotto ?

Bene, considerando che le E-Mtb moderne nella stragrande maggioranza dei casi sono classificate con un grado di impermeabilità pari a IP54 e consultando quindi la tabella sottostante

Tabella IP

ritengo sia estremamente urgente rendere le E-Mtb “stagne” o perlomeno molto più resistenti all’ acqua nelle loro parti elettriche ed elettroniche. Dico questo perchè ritengo che almeno il 95% delle problematiche che attualmente vengono riscontrate su questi componenti siano causati da acqua o umidità che penetra nei componenti stessi !

In caso contrario se l’ Industria non porrà presto rimedio a quanto sopra Vi consiglio vivamente di tornare ad usare il vecchio buon secchio e la spugna per pulire le Vostre amate E-Mtb ! 🙂

Prima presa di contatto con la nuova Thok Mig

13 Apr 2017

Come spesso mi accade scrivo le impressioni di getto senza ragionarle troppo proprio perché ritengo che siano poi le uniche logiche da riportare; per un giudizio finale bisognerebbe avere la bicicletta a disposizione per molto tempo e sicuramente si potrebbe dare un giudizio più centrato e oggettivo. In ogni caso mi permetto di dire che le caratteristiche generali di un prodotto si percepiscono anche da questa prima prova .

 

Estetica : in questa sua prima edizione la Thok Mig si presenta in un accattivante grigio opaco con il copri batteria in colore rosso che caratterizza il progetto (Drudi design). Per informazione e per chi volesse avere una caratterizzazione meno spinta il copri batteria sarà fornito anche in colore nero .

Posizione di guida : Abituato ad altre e-mtb (Specialized. Mondraker e Haibike) mi sono subito sentito a mio agio con l’ eccezione per il manubrio che secondo i miei gusti è troppo piegato indietro alle due estremità.

Salita scorrevole : il primo approccio con il nuovo motore Shimano da l’ impressione di un motore fiacco e che spinga poco. Il primo tratto in asfalto fatto in modalità Eco ho avuto la sensazione che fossi quasi su una muscolare. Poi una volta vista la velocità con cui salivo ho intuito che la fluidità del motore non significa non averlo ma semplicemente avere un motore molto fluido e naturale nella pedalata .

Salita tecnica : Nessun problema: l’ ottima geometria del telaio e la sospensione dotata di Horst link permettono di salire agevolmente in ogni dove. Il motore anche in Boost sembra sempre avere poca potenza ma poi una volta in cima ci si meraviglia di quale rapporto si sia usato senza percepire eccessiva fatica o eccessiva spinta ! I tempi dei vari segmenti di Strava su salite ormai arcinote hanno poi a fine giornata confermato le prime impressioni : con lo Shimano si sale più velocemente in pratica in ogni segmento in salita sia esso scorrevole o più tecnico !!!

Motore : 10 e lode ! Forse chi intende usare la e-mtb come fosse una moto rimarrà inizialmente deluso perché è talmente fluido e progressivo da sembrare fiacco ma se confronterà poi i tempi di percorrenza scoprirà di avere in mano un oggetto con un’ efficienza che ha pochi eguali ! Consumi allineati a Bosch e Brose, insisto nel dire che Yamaha PW consuma parecchio meno .  Apro anche una parentesi sul display di Shimano : bello, piccolo, ben protetto e di facile lettura grazie ai colori che danno subito l’ idea del tipo di assistenza in uso ! In due parole : il migliore !!!

Single-track : magnifica ! Solo la Specialized Levo può essere altrettanto efficiente nello stretto e nel guidato. Sia in salita che in discesa mai una pecca … a parte le radici coperte dalle foglie che ad un somaro come me fanno brutti scherzi 🙂

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : ben piantata a terra anche se non raggiunge i livelli di biciclette più votate alla parte gravity come la Haibike DH o la Mondraker Crafty con geometria “forward geometry” . Direi che è paragonabile alla già nota Specialized Levo … e scusate se è poco !

Discesa tecnica e stretta : il telaio e la sospensione posteriore si comportano molto bene mentre la forcella Rock Shox Yari di primo equipaggiamento mostra alcuni limiti nell’ idraulica se paragonata a Fox 36 / Ohlins Rxf 36 o anche alla Rock Shox Pike .

Frenata : i freni Shimano SLX sono onesti ma non certo eccezionali . Il prezzo della bicicletta inferiore ai 4000 Euro comunque giustifica completamente la scelta di questi freni di primo equipaggiamento .

Rigidità : come più volte detto il carro con molti snodi non è mai un riferimento per rigidità totale ma il buon Miglio ha fatto un lavoro eccezionale e ha ottenuto un insieme molto prestante e valido !

Dotazione : come detto sopra motore al di sopra di ogni sospetto e dotazioni allineate alla fascia di prezzo del prodotto. Certo per gente con palato fino forse la sostituzione di freni e forcella oppure la scelta della versione Mig R andrebbe valutata con grande attenzione .

Finiture : la bicicletta risulta molto piacevole ai più . I colori sembrano ben azzeccati (il buon Drudi ha messo del suo) e siano certi che la versione definitiva (noi abbiamo usato uno dei primi prototipi) sarà ancor meglio !

Valutazione rapporto qualità/prezzo : sicuramente il prezzo richiesto è ben allineato alla concorrenza ed al mercato con una dotazione più che sufficiente .

Note finali : ero molto scettico verso il motore Shimano in particolare mentre non avevo molti dubbi sulle geometrie e sul disegno della sospensione posteriore. Bene dopo circa 33 Km su un percorso che conosco come le mie tasche e che è stato “campo prova” per me di quasi tutte le Mtb e E-Mtb che ho avuto la fortuna di poter testare devo dire che poche altre biciclette mi hanno entusiasmato e divertito come la Thok Mig (anche il buon Miglio è rimasto quasi stupito dal mio entusiasmo a fine prova) ! Questo è dovuto al telaio ed alle geometrie azzeccatissime ma soprattutto al motore che in fatto di fluidità e erogazione ha veramente pochi eguali !!! Se poi si dovesse personalizzare il prodotto con una forcella più controllabile nell’ idraulica (ma sicuramente più costosa), dei freni più performanti e delle ruote in carbonio con maggior rigidità penso veramente che avrebbe poca concorrenza in un uso trail / allmountain a 360 gradi 🙂

1

2

Pro-M E-Team alla prima E-Enduro – Emozioni a caldo

03 Apr 2017

Ieri abbiamo passato un magnifico weekend a Sestri Levante in occasione della prima gara Enduro per biciclette elettriche organizzata da Race Events con a capo il “magnifico” Franco Monchiero : una certezza nell’ organizzazione delle gare Enduro da sempre !

A fine gara abbiamo ottenuto risultati che vanno oltre le più rosee aspettative : 2 primi posti ed 1 terzo posto nelle varie categorie oltre al primo posto nella speciale classifica Team !

Ma nonostante tutto non sono felice di me stesso L Intendiamoci sono al settimo cielo, raggiante e divertito come poche altre volte mi era capitato, ma nonostante tutto la mia brutta abitudine di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto e la mia “mania” di fare tutto al 110% delle umane possibilità mi lascia l’ amaro in bocca … Il perché è presto detto : ho sbagliato sottovalutando la velocità e la forza di uno dei miei ragazzi – permettetemi di chiamarli così per oggi – che ha dovuto ritirarsi alle prime vere asperità della 1 PS . Potevo e dovevo fare meglio nella scelta dei materiali per tentare di evitare una rottura che proprio non mi va giù come non è andata giù al mio Campione che ha dovuto con grande rabbia e delusione rinunciare alla gara . Questa è una colpa che mi assumo totalmente nella piena consapevolezza che si poteva e si doveva fare meglio !!! Sono certo che farò tesoro di questo malaugurato accadimento e che farò di tutto perché questo non avvenga mai più !

Bene, adesso che mi sono tolto il groppone che avevo in gola sin da ieri mattina vorrei ringraziare oltre agli organizzatori dell’ evento tutti i miei Campioni : Giovanna, Gianluca, Luca e Emanuele che mi hanno dato una gioia difficile da descrivere e che resterà per sempre nella mia memoria e nel mio cuore !

Devo inoltre ringraziare ancora una volta le Aziende che hanno collaborato a questo successo che sono : Specialized Italia – Vittoria – Endura – Fox Italia – AMG (Sram) – LMPD

Bravi tutti !

Ci vediamo alla prossima E-Enduro di Massa Marittima il 4 e 5 Giugno 2017 : comunque andrà sarà un altro successo !!!

Ma sopratutto grazie all' E-Team Pro-M : senza di Voi Campioni non sarebbe stato possibile !!!

Grazie all' organizzazione E-Enduro e a Franco in particolare !

Nuovi firmware batteria e motore Specialized Turbo Levo

23 Mar 2017

Sono stati rilasciati ufficialmente i nuovi firmware per la batteria (2.22.3/4.22.3/6.22.3/8.22.3/10.22.3) e per il motore (4.0.1) per le E-Bikes Specialized Turbo Levo.

Le nuove release di firmware promettono quanto segue :

  • Motore più fluido e regolare
  • Più coppia e assistenza alla pedalata in salita
  • Minori consumi a parità di prestazione (intendiamo percorso fatto nello stesso tempo su identica percorrenza)
  • Minor riscaldamento motore e batteria
  • Output corrente motore legato all’ assistenza alla pedalata (eco 15% = ouput motore 15% e così via)
  • Settaggio circonferenza ruota bloccato a 2255 (con firmware batteria x.18)

Attualmente dopo le primissime prove effettuate con i nuovi firmware installati (x.18 per batteria e 4.0.1 per motore) possiamo dire che il miglioramento ottenuto è veramente impressionante !!! Infatti la Levo ha prestazioni nettamente migliorate con un motore più fluido e che da una sensazione di avere maggiore coppia a disposizione. Salite ripidissime e rotte che prima affrontavamo con rapporto ad esempio da 48 D oggi possono essere affrontate con rapporto da 32 D a parità di settaggi del motore . Insomma basta pedalare tondo al 30% in trail e si sale quasi ovunque ! Confermata anche – a parità di tempo impiegato sullo stesso percorso – una leggera diminuzione dei consumi che viene però spesso vanificata dal fatto che ora si può veramente salire più in fretta con lo stesso sforzo muscolare di prima 🙂

Il firmware batteria x.22.3 promette invece una diminuzione sensibile dei consumi limitando l’ output motore in assistenza Eco e Trail a valori imposti da Specialized stessa. In pratica bisognerà ri-parametrare i valori di assistenza in base alle proprie esigenze  considerando che il massimo dell’ output motore lo si potrà ottenere solo in assistenza Turbo (vedi grafico) .

Insomma un aggiornamento tanto atteso da molti che ancora una volta fa capire al mondo che gli ingegneri Specialized hanno fatto un lavoro realmente encomiabile ! Resta ovviamente intatta la possibilità di personalizzare il motore e la sua resa per ogni gusto e livello permettendo così di avere una E-Mtb realmente cucita addosso ad ognuno di noi secondo le proprie esigenze .

L’ installazione dei firmware deve essere fatta dai Dealers autorizzati Specialized con appositi strumenti di interfacciamento motore e batteria .

4.0.1

Firmware 4.00.1 R8275

Pro-M E-Team Specialized – Video di presentazione

22 Mar 2017

Il primo campionato di E-Enduro è ormai ai nastri di partenza !

Noi della Pro-M, sempre sensibili alle novità e a tutto ciò che ruota attorno al mondo della MTB, abbiamo deciso di partecipare con un Team di buon livello come molti di Voi già sapranno al campionato in questione .

Il seguente filmato presenta appunto il Pro-M E-Team, buona visione :

Si ringraziano Specilaized Italia – Vittoria – LMPD – AMG (Sram) – Endura – Fox Italia per la collaborazione .

Un sentito grazie a Giuseppe Repetto (e-bikemagazine) per la realizzazione del filmato !