E-Bike : solo quando non ce la farò più …

Oggi giornata di riposo dopo la fatica fatta ieri a salire al M.te Legnoncino con una E-Mtb. Si, avete letto bene: ho scritto “la fatica” perché anche se ancora oggi molti credono che andare in E-Bike o peggio E-Mtb sia come andare con un motorino… si fa fatica !!! E anche parecchia se si vuole 🙂

Ma veniamo ad oggi: questa mattina leggendo una rivista di ciclismo su strada ho letto una presentazione del progetto Focus Project Y – che altro non è che una E-bike per uso escursionistico, gravel o corsa con un motore elettrico ed una batteria armonicamente inserite in un telaio da bici da strada dal peso totale di circa 12 Kg – il cui titolo recitava “Il futuro della bici da corsa? Speriamo di no” . L’ articolo era firmato, come gli altri, dalla redazione tecnica della rivista e non dal’ autore ma visto che si tratta di opinioni personali e non di presentazione prodotti o prove prodotti mi ha lasciato alquanto perplesso… ma tant’è : forse il giornalista non era certo di quello che scriveva oppure sono io che – pur facendo il bottegaio – non ho mai paura di firmare le mie opinioni ed il mio pensiero anche a costo di darmi la zappa sui piedi 🙂 Un amico poi, sempre questa mattina, mi segnala un articolo della ben più autorevole rivista Americana Road Bike Action che prova e in qualche modo accetta, presentandone i pregi ed i difetti, una E-Bike di tipo bici da corsa. Chi dei due giornalisti ha ragione ? Forse nessuno o tutti e due ma proprio perché mi piace credere che nulla avvenga per caso ho concatenato questi due articoli con una piccola discussione udita oggi davanti ad un bar tra una giovane biker ed un signore più attempiato seduto appunto fuori dal bar. I due discutevano di E-Bike e la giovane signora diceva appunto in stretto dialetto Valsassinese “sulament quand ghe la farò pu” e quindi traduco per i non Lombardi in “solo quando non ce la farò più” . Ho ascoltato i due per alcuni minuti e compreso tutte le solite argomentazioni di chi ama fare fatica in bicicletta o in altri sport e che spesso – come la signora in questione ammetteva – non ha mai provato a fondo una E-Bike ma ovviamente mi sono astenuto, per educazione e per mancanza di proprietà di linguaggio, dall’ intervenire 🙂

Ora la mia riflessione sull’ argomento, anche conscio della fatica fatta solo ieri con una E-Mtb, è: ma chi mai ha detto che in E-Bike non si fa fatica !!! Per esperienza personale ricordo sempre una gita famosa che ai vecchi tempi (vado in MTB da più di 36 anni) era considerata un pochino il punto d’ arrivo della stagione e quindi da fare solo se ben allenati e al massimo una o due volte l’ anno : la dorsale del triangolo Lariano e cioè il sentiero #1 da Como a Bellagio. Si tratta di una gita di circa 75 Km con circa 2000 Mt+ di rara bellezza paesaggistica e abbastanza divertente eccezione fatta per gli ultimi 30 Km in asfalto del rientro da Bellagio a Como. Ora come detto negli anni in cui ero abbastanza allenato – anche se non sono mai stato un fenomeno – era fattibile al massimo 1 o 2 volte a stagione e gli ultimi 30 Km d’ asfalto erano un vero calvario per chiunque ! Bene questa stagione ho già percorso questo tragitto almeno 5 o 6 volte con una E-Mtb e, arrivando a Bellagio quasi sempre con più del 50% di batteria rimanente, i 30 Km d’ asfalto sono diventati persino divertenti da percorrere a tutta ! Quindi pur facendo una discreta fatica – chi l’ha fatto con me quest’ anno mi è testimone – questa gita sarà probabilmente ripercorsa ancora prima della fine della stagione con fatica, divertimento e soddisfazione.

Insomma è meglio fare 75 Km in Mtb oppure farne in E-Mtb circa 450 Km con maggior fatica diluita nel tempo divertendosi e godendo di bellissimi luoghi e paesaggi con gli amici o peggio rimanere seduti su un divano a guardare la televisione ? Secondo me siamo di fronte alla nascita di un nuovo sport : l’ E-Mtb o E-Bike che dir si voglia nel prossimo futuro, con buona pace del giornalista che, inneggiando alla fatica come la intende Lui, sentenziava “speriamo di no” 🙂

Bene, detto tutto quanto sopra non venitemi adesso a dire che devo difendere il mio orticello – come sono certo molti di quelli che dicono “solo quando non ce la farò più” hanno già pensato più volte 🙂 – perché ad oggi le vendite di Pro-M, numericamente parlando, sono ancora sbilanciate a favore delle biciclette tradizionali e quindi sarei un folle se scrivessi quello che scrivo solo per presunto interesse e comunque se siete appena, appena attenti potete facilmente comprendere che per un presunto bottegaio – quale io sono del resto – vendere mele o pere fa veramente poca differenza ! Un’ ultimissima cosa quando incontro un biker con Mtb tradizionale non lo prendo in giro mai ma anzi lo incito e, se sono in E-Mtb, dichiaro subito di esserlo per evitare che si senta preso in giro… se tutti si astenessero dal giudicare il divertimento altrui ma anzi lo apprezzassero forse il mondo della bici sarebbe migliore …

Gianni Biffi – Pro-M – Milano

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