A Luglio 2016, durante la presentazione Habike dei modelli 2017, mi era stato promesso in prova il nuovo motore Yamaha PW-X che rappresentava allora la più grossa novità Haibike per la stagione in corso. Il cambiamento dei vertici dirigenziali di Haibike durante i primi mesi del 2017 ha poi ritardato non poco la consegna della E-Mtb oggetto della nostra prova e siamo entrati in possesso della NDuro 7.0 solo nell’ estate 2017 . La SDuro NDuro 7.0 è una Enduro con corsa 180 mm su ambedue le sospensioni per un uso Enduro o All Mountain con vocazione gravity equipaggiata appunto dall’ ultima versione del motore Yamaha . Ad oggi abbiamo avuto l’ opportunità di guidarla nelle più svariate condizioni per più di 300 Km su tutti i tipi di terreno ed eccoVi le nostre impressioni come segue .
Estetica : come tutte le Haibike equipaggiate con motore Yamaha il motore abbastanza piccolo (il PW-X è ancora più piccolo del normale PW) si integra perfettamente nel telaio e l’ unica cosa che si nota è la batteria esterna anche se piacevolmente integrata nell’ insieme. Bella la colorazione grigia con fregi verdi secondo il nostro gusto estetico .
Posizione di guida : nulla di nuovo e tutto posizionato come nella tradizione Haibike ad eccezione del display integrato nell’ attacco manubrio che proprio bello o funzionale non sembra essere (nelle versioni 2018 sarà infatti eliminato) e che obbliga ad avere un attacco manubrio perlomeno strano. La posizione di guida non ne risente ma l’ effetto estetico non è certo dei migliori . Per il resto segnalo il comando del reggisella telescopico a destra che mi ha obbligato ad un brevissimo perido di adattamento essendo io abituato ad averlo sul lato sinistro del manubrio ma qui non è possibile per la presenza del telecomando motore e del comando del deragliatore anteriore .
Sospensioni : la nostra Haibike è equipaggiata con una forcella Rock Shox Yari da 180 mm e da un ammortizzatore metrico Rock Shox Super Deluxe anch’ esso con corsa alla ruota di 180 mm. La forcella mi è parsa particolarmente “legnosa” e quindi di difficile settaggio; siamo intevenuti più volte sulle pressioni e sulle regolazione dell’ idraulica per ottenere un funzionamento più scorrevole e fluido ma non siamo mai riusciti ad ottenere un settaggio ottimale tanto da dover pensare, avendo provato altre forcelle Yari su altre realizzazioni anche di Haibike, ad una unità ammortizzante con dei dei problemi di assemblaggio o altro. L’ ammortizzatore Super Deluxe invece è una buona unità anche se avremmo preferito un settaggio in estensione più libero … ma tutti gli ammortizzatori di questo tipo da noi provati sappiamo avere un ritorno molto controllato che gli conferisce un’ ottima controllo del bobbing anche nella posizione tutto aperto.
Motore : il nuovo motore Yamaha PW-X ha beneficiato di un aggiornamento verso l’ alto della cadenza supportata che è arrivata ora a 120 rpm contro i 90 rpm del PW. Questo ha tolto quasi totalmente quella sensazione di “muro” che ha il PW quando si raggiunge la cadenza massima supportata e anche grazie all’ ottima spaziatura dell’ assistenza motore nei primi 3 livelli non abbliga ad un uso intenso del cambio come avveniva in passato a favore di una guida più semplice e meno impegnativa. Le modalità di assistenza a disposizione di dita con il telecomando sono ben 5 : ECO+ , ECO, STD, HIGH e EXPM. Le prime tre sono ben spaziate e permettono di usare la E-Mtb nello 80% delle condizioni di utilizzo con percorrenze che in ECO+ sono in assoluto tra le più alte del panorama attuale: si possono raggiungere con facilità – su percorsi scorrevoli con cadenza costante tra le 60 e le 70 rpm – oltre 3500 mt+ con ben più di 100 Km !!! Le ultime due modalità HIGH e EXPM sono invece talmente potenti tanto da risultare molto simili e quasi inutili in moltissimi casi come già detto per un Biker con un allenamento medio.
Salita scorrevole : la SDuro si comporta molto bene ben assistita dal potente motore Yamaha PW-X e dalle sospensioni sin troppo rigide e poco inclini al bobbing sul posteriore. Usando il motore in modalità STD si sale praticamente ovunque e i livelli d’ assitenza HIGH ma soprattutto EXPM – una specie di Super Turbo – sembrano persino superflui .
Salita tecnica : la sospensione posteriore molto rigida e controllata va fatta lavorare anticipando un pochino l’ ostacolo ma il carro abbastanza lungo e la potenza del motore permettono lo scavalcamento di ostacoli anche importanti con ottima sicurezza. L’ avantreno risulta molto preciso e leggero e permette di superare gli ostacoli con facilità senza obbligare a spostamenti del peso evidenti. Insomma la guida risulta abbastanza semplice ed intuitiva in confronto ad altre E-Mtb più maneggevoli ma proprio per questo più nervose sullo sconnesso. Con sospensioni meglio tarate siamo certi che questa NDuro sarebbe veramente inarrestabile su salite tecniche!
Single-track : sul veloce la bicicletta è molto divertente e precisa e permette velocità di percorrenza molto alte e cambi di direzione precisi. Con l’ abbassarsi delle velocità non è tra le E-Mtb più maneggevoli del panorama attuale e obbliga quindi ad una guida un pochino più faticosa.
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : pensiamo sia il terreno dove meglio si esprime anche se le sospensioni dell’ esemplare a noi consegnato non sono risultate fluide come avremmo voluto.
Discesa tecnica e stretta : l’ interasse ed il carro non fra i più contenuti non la fanno certo brillare in queste condizioni per maneggevolezza e/o facilità di guida.
Frenata : equipaggiata con i nuovi Sram Guide RE la frenata risulta sempre all’ altezza della situazione con potenza e progressività della leva da riferimento. Mai rumorosità eccessiva e ottima mdulabilità della frenata danno la sensazione di avere sempre una riserva di potenza frenante sconosciuta ai vecchi Guide R.
Rigidità : il carro a 4 punti d’ infulcro con giunto Horst è comunque molto rigido e non si avvertono flessioni nella guida e anche le sospensioni molto controllate la fanno sembrare una bicicletta con corsa inferiore ai suoi 180 mm. Nell’ insieme direi che risulta come rigidità percepita un prodotto di riferimento nella sua categoria.
Dotazione : la NDuro 7.0 ha una dotazione di tutto rispetto ed inoltre è equipaggiata con una corona anteriore doppia 44/32 e relativo deragliatore. Questa scelta secondo me su una bicicletta molto votata all’ uso gravity è oggi anacronistica ma ben sappiamo quanti Utenti desiderino avere ancora la doppia anche su una E-Bike. Altre versioni della gamma NDuro sono comunque disponibili in versione mono corona anteriore. Cambio Shimano XT, reggisella telescopico XLC, freni Code RE specifici per E-Mtb, ruote in alluminio proprietarie di buon fattura e gomme Schwalbe Magic Mary & Hans Dampf completano la dotazione di ottimo livello.
Finiture : la piacevole vernicitura risulta molto resistente e duratura e la linea è quella a cui Haibike ci ha abituato con le sue tubazioni idroformate. Molto ben fatto ed efficente lo skinplate sotto il motore a protezione dello stesso e forse l’ unica nota negativa è da segnalare nell’ attacco manubrio con display integrato il cui vetro si sporca molto facilmente in presenza di pioggia obbligando allo smontaggio dello stesso per la pulizia interna del vetro stesso.
Valutazione rapporto qualità/prezzo : considerando la bicicletta una bicicletta specifica per enduro con corsa 180 mm il prezzo è tra i più contenuti dell’ attuale panorama E-Mtb e la versione 2018 costerà quasi il 15% in meno arrivando ad offrire un rapporto qualità/prezzo molto favorevole per chi ricerca una MTB full suspended a corsa lunga !
Note finali : il motore Yamaha PW-X si colloca sicuramente tra i più potenti e affidabili del mercato oltre ad offrire nell’ uso con assitenza ECO+ delle percorrenze veramente uniche ed inarrivabili da altre unità motrici ! Le geometrie riviste, coaudivate da un’ otiimo carro posteriore, conferiscono un ottimo comportamento sia in pedalata che nell’ uso discesistico. La forcella come detto non mi ha soddisfatto per nulla ma con molta probabilità si tratta di un’ unità mal riuscita nel senso che altre Yari, pur non raggiungendo i livelli di altre unità anche della gamma Rock Shox, non mi avevano dato questa impressione di poca scorrevolezza e/o capacita di assorbimento limitate. Sul veloce e su singletrack preparati la bicicletta eccelle per precisione e direzionalità mentre per contro non è agilissima nello stretto e nel tecnico guidato ma si sa che questo è un pò il prezzo da pagare per mezzi con escursioni così ampie e più votate all’ uso gravity. Quindi concluderei affermando che poche altre biciclette di questa specifica categoria offrono tali prestazioni con un prezzo altrettanto contenuto. Il motore è sicuramente da collocare tra i più validi dell’ attuale panorama e, anche se privo di raffinati settaggi del motore e dei livelli d’ assitenza, offre comunque potenza, affidabilità e potenziali percorrenze da riferimento.
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