
Pro-M Thok Point Milano : Roberto Diani, Stefano Migliorini e il nostro Gianni Biffi in un’ amichevole chiacchierata mentre presentano la nuova Thok Mig – Video :
Avendo da poco deciso di aprire e scrivere sul nostro blog ed essendo stato più volte invitato a scrivere le mie impressioni sul prodotto da amici e clienti inizio con questa prima presa di contatto della nuova Haibike Xduro Nduro DH 2017 .
Estetica : nella versione 2017 il Rosso opaco (sembra flou) è predominante e rende il tutto molto aggressivo. Il lavoro fatto sul telaio già dalla scorsa stagione per integrare il più possibile la batteria nell’ insieme è di buon effetto .
Posizione di guida : Saliti in sella e estratto il reggisella telescopico da 100 mm si pedala quasi come una normale e-mtb ma si percepisce subito lo sterzo molto aperto (63,5°) che sicuramente non è di facilissima gestione ne in salita a bassa velocità dove lo sterzo tende a chiudere ne in discesa dove la bicicletta va sempre molto caricata sull’ avantreno pena il fatto che la bicicletta tenda a raddrizzare le curve .
Salita scorrevole : Ovviamente utilizzando il motore tutto diventa facile anche se nel livello di assitenza Eco – il più basso – richiede comunque un certo sforzo sui pedali . Le due gomme di serie Maxxis High Roller II in mescola 3C la incollano letteralmente all’ asfalto ! Abbiamo sostituito le gomme con delle Schwalbe Magic Mary (ant.) e Nobby Nick (post.) sicuramente molto più scorrevoli anche su asfalto .
Salita tecnica : Come sopra anche se nei tratti con gradini l’ avantreno richiede un carico superiore ad altre e-mtb meno esasperate. In ogni caso il carro lungo e la sospensione dotata di Horst link coaudiuvata dall’ ottimo ammortizzare Fox X2 tengono la ruota posteriore sempre attaccata al terreno
Scatto : N.V. C’ è il motore …
Single-track : nonostante lo sterzo molto aperto e l’ interasse chilometrico la bicicletta si difende bene a patto di caricare molto l’ avantreno come già detto ! Non è certo la bicicletta adatta a single-track con tornanti continui ed allo stretto super tecnico .
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : il suo terreno preferito ! Una macchina da guerra che permette anche a neofiti velocità e sicurezza inusuali; del resto è una DH a tutti gli effetti con geometrie moderne e un baricentro molto favorevole conferitole dal motore e dalla batteria centrali .
Discesa tecnica e stretta : ovviamente il peggior terreno per una DH . La guida si fa impacciata e macchinosa e spesso sembra proprio di non poterla girare se non con grande potenza fisica e tecnica .
Frenata : i freni Saint fanno il loro lavoro così come il giunto Horst che riduce molto il bloccaggio della sospensione posteriore in frenata .
Rigidità : la bicicletta pesa circa 23 / 24 Kg. e risulta molto ben dimensionata e con rigidità sufficiente . Certo il carro con 4 punti d’ infulcro non è il massimo della rigidità a livello costruttivo avendo lo stesso molti snodi in più di un classico dual link o monocross .
Dotazione : reparto sospensioni di altissimo livello con Fox 40 e Float X2 Factory, gruppo completo Shimano Saint DH, ruote Mavic DeeMax DH e tutto il meglio del mercato su questo prodotto. Uniche eccezioni sono le manopole e la sella che oltre ad essere veramente di basso livello e di gusto estetico discutibile non sono assolutamente adatte all’ utilizzo per cui dovrebbe essere preposte. Motore Bosch CX con batteria da 500Wh e Purion (da noi sostituito con un affidabile e più ergonomico Intuvia)
Finiture : niente di eccezionale ma come detto la bicicletta risulta ben proporzionata e piacevole all’ occhio. Alcuni passaggi cavo potrebbero essere migliorati ma sarebbe necessaria una completa rivisitazione del telaio e del progetto …
Valutazione rapporto qualità/prezzo : sicuramente il prezzo richiesto non è basso in termine assoluto ma la dotazione del mezzo lo giustifica in parte .
Note finali : che dire ? Io mi sono innamorato delle prestazioni al di fuori della media di questa Nduro DH ma devo anche dire che sicuramente si tratta di un prodotto destinato a una conduzione molto veloce e per Bikers con buona esperienza . Nelle prime due uscite ho fatto due bei dritti appena ho arretrato leggermente il peso del corpo ! La guida veloce poi diventa estremamente fisica tanto che sono arrivato a casa con svariati indolenzimenti alle spalle e alle ginocchia … ma si sa io sono anche “anziano e malandato” . Le geometrie esasperate di una moderna macchina da discesa come sono queste la rendono abbastanza impegnativa da condurre per un principiante o per chi non ha una buona esperienza in campo gravity. Insomma un mezzo abbastanza impegnativo e non per tutti ! Inoltre non dimenticate che è una e-mtb e come ben sapete molti non apprezzano questo tipo di giocattolo 🙂
Da quando pratico lo sport della MTB – e ormai sono per fortuna parecchi anni – sono veramente poche le innovazioni in questo mondo che hanno sostanzialmente cambiato il mio modo di condurre una MTB per andare a divertirmi nei boschi . Parlo di quelle innovazioni che non sono dei semplici piccoli upgrade ma di cose che veramente mi hanno cambiato il modo di andare in MTB !
In ordine cronologico direi che si possono riassumere come segue :
Come molti di Voi avrete intuito sono un praticante “Gravity oriented” – anche se in passato non ho disdegnato la pratica dello XC e delle granfondo – perché essendo un “senza fisico” ed un mediocre ho sempre privilegiato il divertimento all’ agonismo puro . Tutto ciò è quindi semplicemente quanto da me provato sul campo negli anni : cosa ne pensate Voi ? Ho dimenticato qualche cosa ?
Molti di Voi che mi conoscono sanno quanta passione ed interesse mostro – ormai da molti anni, forse troppi – per le due ruote con particolare attenzione alle MTB bi-ammortizzate ed ai cinematismi dei telai senza per questo ritenermi il depositario della scienza ne tantomeno un “Pro-rider” ! Anzi mi considero un mediocre che ormai ha solo tanti anni di esperienza ma nulla più .
Una passione ormai coltivata da circa 36 anni di onorate pedalate in MTB che mi porta ogni giorno a leggere, informarmi e cercare di comprendere al meglio il funzionamento di un carro o di un altro. In questo mio “piacevolissimo lavoro” sono aiutato anche dal fatto che in Pro-M quasi tutte le innovazioni ed i perfezionamenti dei vari sistemi di sospensione giungono sempre in fretta e il test scatta quasi immediatamente ! Nel corso di questi anni ho anche acquisito una discreta sensibilità di guida così come una buona manualità nella regolazione delle varie unità ammortizzanti montate sui vari telai e quindi in qualche uscita ritengo di poter percepire le varie differenze tra un prodotto e l’ altro . E’ una parte importante e divertente del mio lavoro e sono molto felice di poterlo fare con dedizione assoluta proprio perché mi piace . So benissimo di aver sempre da imparare e da capire ad ogni uscita e ritengo che questo arricchimento di competenze mi faccia bene a livello di persona e di professionista del settore : in due parole (scusate se mi ripeto) sono felice !!! Potrei dire che “nutro” sia la mia mente che la mia passione con questi continui aggiornamenti sul prodotto 🙂
In cosa dovrebbe sfociare tutto ciò ? Nel fornire a chi entra in negozio tutte le informazioni possibili ed immaginabili per poterlo aiutare nella scelta del prodotto giusto per l’ uso che intende farne. Ma spesso è proprio qui che casca l’ asino J Infatti mi ritrovo a spiegare le mie personali sensazioni sui prodotti ma l‘ impressione che ricevo dai miei interlocutori è nella maggior parte dei casi a dir poco sconfortante e spesso si riassume come segue :
Ovviamente esistono anche persone molto educate ed attente che ascoltano con interesse e partecipano alla discussione arricchendola con proprie esperienze e conoscenze personali che mi aiutano a crescere ed a comprendere diverse opinioni e sensazione che arricchiscono la mia persona . Purtroppo però devo dire che sono veramente una minima parte …
Oltre al web – dove vale tutto ed il contrario di tutto – vorrei poi soffermare la mia attenzione sui giornalisti della carta stampata e/o del web … Siamo sicuri che siano completamente liberi da interessi e dietrologie imposte dalle varie Aziende e che scrivano quindi sempre ciò che percepiscono sui vari prodotti ? Sinceramente direi che è esattamente il contrario: si scrive sempre e comunque ciò che non irriti l’ Azienda che ci ha fornito il prodotto da testare e non quanto realmente percepito perché in caso contrario il sistema si rivolterebbe e perderebbero il loro lavoro . Sul web poi la cosa diventa ancora più subdola e discutibile poiché ognuno di noi vive di accessi sul proprio sito e/o sui vari social . Per ottenere accessi ed interesse verso il proprio canale di comunicazione web spesso assistiamo a scritti o alla pubblicazione di filmati appariscenti ma privi di contenuti veri (la pagina Facebook Pro-M ne è un chiaro esempio 🙂 ) al solo scopo di attirare “traffico” ! E pensate che noi rifiutiamo flames o discussione che sfociano in litigate assurde sul web mentre altri fanno della discussione “sanguinolenta” e piena di insulti un motivo in per fare accessi !!! Un’ altro trucco spesso usato da molti (noi l’ abbiamo sempre rifiutato come i flames sulle nostre pagine) è quello di parlare di denaro in rete; questo aumenta a dismisura l’ interesse del classico Utente web che ha solo bisogno di chiacchiere in stile “bar dell’ angolo” ed il poter dire durante l’ aperitivo che ha visto una bicicletta da X-mila Euro aiuta molto a pavoneggiarsi tra gli avventori serali 🙂
Tornando alla realtà del mondo con informazioni velocissime e alla portata di chiunque io stesso spesso sono costretto a tacere su alcune piccole sfumature per non irritare nessuno e sia chiaro che in Pro-M siamo praticamente indipendenti – dato che paghiamo tutti i prodotti che acquistiamo / proviamo sempre e comunque – e non in vendita per nessuno. Ma purtroppo la velocità di scambio delle informazioni in rete di fatto ci rende poco trasparenti in alcuni casi (abbastanza rari per fortuna: chi ci conosce ben lo sa) solo per evitare che qualche Azienda si possa indispettire … Ripeto si tratta di sfumature per noi che possiamo permettercelo ma pensate invece a chi di fatto è legato a triplo filo con chi produce e che se scrive male di un prodotto non avrà nemmeno più la possibilità di poter testare altri prodotti dell’ Azienda che si senta danneggiata dai sui scritti !
Praticamente si tratta di appiattire i propri cervelli e le proprie sensazioni (cosa che chi scrive spero possa continuare a non accettare anche nel futuro) su quanto deciso dall’ Azienda che produce il prodotto senza possibilità alcuna di esprimere dei pareri veri tratti dall’ uso sul campo del prodotto stesso .
Anche questa forse è la globalizzazione : che tristezza 🙁
P.S. : questo è semplicemente quello che penso io del nostro attuale triste mondo dove purtroppo vale tutto ed il contrario di tutto pur di fare i propri interessi! Una guerra che si pratica non più con le armi ma anche e soprattutto con le parole … ma rilassiamoci perchè essere famosi in rete è come essere ricchi a Monopoli 🙂
P.S. 2 : aggiornamento del 22 Febbraio 2017 – Ho appena letto il test della Rocky Mountain Slayer 790 MSL scritto da Luca Colasanto per MtbCult.it e questi sono i test che mi piacciono : onesti e senza risparmiarsi elogi e critiche !!! Bravo Luca ! Sono altresi certo che Davide Bonandrini di DSB continuerà comunque a dare biciclette test a Luca 🙂
Parlando di rapporti personali ho notato che in questi ultimi tempi sembra che la gente che entra nei vari piccoli negozi sia ormai talmente assuefatta ad entrare nei centri commerciali che spesso si dimentica persino di salutare gli addetti del negozio .
Oltre al fatto di dimenticare di non essere in un anonimo centro commerciale tutto ciò – IMHO – è una delle conseguenze dell’ impoverimento dei rapporti personali causata anche dall’ uso della rete e in particolare degli smartphone che anziché avvicinare le persona sembra proprio che tendano ad isolarle in un modo sempre più evidente .
Parto da questi piccolo esempio per dire che in pratica è un mondo fatto da persone che nella maggior parte dei casi sono sempre e comunque “tutti contro tutti” oppure dalla serie io son io e Tu non sei un … oppure io sono più bravo e più furbo di Te . Penso che questo poi si rifletta anche su altre attività quotidiane delle persone con il risultato che ci vogliamo sempre meno bene gli uni con gli altri e che ci porta a avere una conflittualità perenne che spesso sfocia in assurde discussione sui vari forum, blog e social media ma non vorremmo mai che poi venisse anche applicata sempre più spesso nella reale vita di tutti i giorni. Attenzione perché molte volte il passo è più breve di quanto si possa immaginare .
Una comunità come quella dei mountain bikers ad esempio – ma vale probabilmente anche per tutte le altre comunità – dovrebbe sforzarsi di fare gruppo comune ed invece assistiamo spesso alla formazione di tanti piccoli gruppi che difficilmente collaborano con gli altri perché non hanno interesse a farlo oppure addirittura si guardano in cagnesco per invidia o ignoranza dei componenti dei vari gruppi . Un esempio : se io faccio un forum o un gruppo Facebook dedicato ad un argomento specifico immediatamente ne nascono almeno altri due o tre che trattano lo stesso argomento con il risultato che spesso queste piccole comunità si fanno concorrenza le une con le altre perché ognuno ritiene che gli altri siano peggio di loro : una piccola guerra virtuale ! Questo poi porta conseguentemente ad avere un astio perenne nei confronti di chi non appartiene al Tuo micro gruppo o più genericamente verso gli altri .
Quindi, tornando al primo esempio fatto, re-impariamo tutti – ove l’ avessimo scordato – a salutare con cortesia quando entriamo in un piccolo negozio e questo aiuterà, sin dall’ inizio, a stabilire una buona relazione con chi è dall’ “altra parte della barricata” 🙂
Se ci riusciremo tutti sarà già un piccolo passo avanti verso un mondo più educato e meno conflittuale .
Pro-M Thok Point Milano : Roberto Diani, Stefano Migliorini e il nostro Gianni Biffi in un’ amichevole chiacchierata mentre presentano la nuova Thok Mig – Video :
Come molti di Voi sapranno ormai il lavoro che faccio è di scorrere il web in lungo e in largo relativamente a tutto ciò che riguarda in qualche modo la bicicletta sia essa bici da strada, mtb o e-bike . Volente o nolente questo è ormai il mio lavoro.
Sempre più spesso mi trovo davanti agli occhi concorsi o premiazioni di quelle che dovrebbero essere -secondo i gestori del concorso – le eccellenze da premiare nel nostro mondo a due ruote . (altro…)
In questi ultimi tempi, con l’ avvento delle e-bikes, i problemi di manutenzione della bicicletta e le richieste di “finte” garanzie stanno aumentando in maniera abbastanza preoccupante .
Grazie all’ utilizzo errato di internet e alla diffusione di informazioni “bufala” che il sistema stesso non riesce a controllare sembra che ogni tipo di intervento venga richiesto nei 24 mesi dall’ acquisto debba sempre essere considerato una garanzia .
Per esperienza personale posso dire che in altissima percentuale le richieste di garanzia non dovrebbero nemmeno venir richieste. E’ famoso ormai nell’ ambiente il fatto che un Cliente di una grossa catena di distribuzione di articoli sportivi abbia richiesto in garanzia una camera d’ aria forata che aveva acquistato il giorno prima . Ricordo a tutti che la garanzia classica riconosciuta da quasi tutte Aziende copre difetti di produzione (ove dimostrabili o di pubblico dominio) e non consumo, mancata manutenzione, errato utilizzo o abusi dell’ utilizzatore. (altro…)
L’ articolo è stato pubblicato il 22 Settembre 2016 sul magazine e-bikecult.it
Come mi capita di dire in ogni sede da diverso tempo, le Mtb e le e-Mtb (o chiamatele semplicemente e-bike se preferite) sono due “giocattoli” diversi anche se nascono da fabbriche che producevano prima solo MTB e oggi si stanno gettando a capofitto nel business più in crescita del settore biciclette e affini .
Ormai non esiste quasi più nessuna azienda produttrice di Mtb che non abbia a listino almeno uno o più modelli di e-bike.
Una delle cose in comune fra Mtb ed e-bike è il tipo di sentieri sui quali andare. Cambia la velocità, cambia l’impegno richiesto (ma non crediate che sia sempre minore…) e cambia anche il tipo di divertimento.
Lo sappiamo tutti: basta che una cosa abbia successo nel mondo moderno ed ecco che tutte le aziende, anche se magari non ancora pronte o ben sintonizzate sul cosa sia e a cosa serva esattamente il prodotto, si buttano a cercare di fare affari nel “nuovo mondo”.
Questo è quanto sta succedendo attualmente nel mondo delle e-bike con risultati che a volte lasciano veramente sbigottiti.
Ma tant’è: “business is business” direbbero gli Americani.
Veniamo a noi, comunque, e alla domanda di questo articolo: quali sono le reali differenze tra Mtb ed e-bike?
In poche righe vorrei elencare quelle che secondo il mio parere sono le reali differenze anche se molte di queste potranno apparire ovvie e scontate ai più “smaliziati” nell’uso delle e-bike. (altro…)
L’ articolo è stato pubblicato il 16 Settembre 2016 sul magazine e-bikecult.it
Nel mondo della Mtb ci sono personaggi le cui gesta, imprese, errori e quant’altro sono noti a tutti, ma ci sono anche dei personaggi meno noti, poco personaggi (nel senso che non amano la notorietà), ma che spiccano per una passione e una competenza fuori dal comune. Uno di questi si chiama Gianni Biffi e ha già realizzato degli articoli per MtbCult.
Lui sarà uno dei nuovi collaboratori di eBikeCult per via della sua esperienza e della sua voglia sconfinata di pedalare. Ho chiesto al signor Biffi di presentarsi con qualche riga:
Da mesi l’amico Simone Lanciotti mi aveva gentilmente chiesto di collaborare alla creazione di contenuti per questo nuovo web-magazine. Inizialmente ero abbastanza restio ad accettare la sua proposta, ma poi la passione per questi “nuovi giocattoli”, le e-bike, unita alla passione per la tecnologia, mi ha indotto a provarci ed ecco il mio primo articolo: chi sono e perché lo faccio.
Gianni Biffi, “vecchio biker” (ormai sono più di 35 anni che uso MTB e affini con un trascorso da endurista in moto), fondatore di Pro-M del neonato Pro-Mstore – negozio di biciclette a Milano e distributore di alcuni marchi americani – con una passione viscerale per il mondo delle due ruote. Il primo motivo che mi spinge è ovviamente la passione e la curiosità/voglia di imparare e quindi diffondere tutto ciò che è inerente la tecnica e l’uso delle 2 ruote fuoristrada. Scrivo queste poche righe per informarvi che sono considerato un “tipo non facile” nel senso che, non essendo capace di mentire, dico sempre le cose come le penso senza molti fronzoli/filtri e questo nel mondo attuale non è sempre accettato: chiedo scusa… tenterò di migliorare ove possibile. 🙂
Grazie Gianni.
Ma adesso viene il bello.
Ovvero spiegarvi come una persona più che convinta di cosa fosse la Mtb si sia trovata a veder vacillare le proprie convinzioni davanti a una “bici elettrica”, provata solo perché “forzato” a farlo. Superare lo scetticismo è la prova più difficile.
Lo è stato anche per me.
E sia per me che per Gianni essere convinti della validità di quello che scriviamo e facciamo per lavoro è cruciale. Le e-bike hanno cambiato la nostra visione di cosa fosse la Mtb.
Ecco come è andata per lui…
SL
L’ articolo è stato pubblicato il 5 Dicembre 2015 da Simone Lanciotti sul magazine e-bikecult.it
E’ vero, le e-bike non sono delle bici come le altre.
La presenza di motore e batteria influisce su aspetti e abitudini consolidate da anni e per questa ragione, a mio avviso, è opportuno spiegare come utilizzare al meglio questa tipologia di bici, anche per riuscire davvero a capirla.
Per tale ragione ho chiesto a un conoscitore attento e di lunga esperienza come Gianni Biffi, uno dei titolari del negozio Pro-M di Milano, di spiegarci come usare al meglio una Mtb a pedalata assistita rispondendo alle domande che state per leggere.
Gianni Biffi sulla porta del suo negozio, Pro-M a Milano.
Biffi ha iniziato a pedalare su queste bici molti anni fa, ben prima che fossero così popolari e raffinate, e da allora ha continuato a tenersi aggiornato e a fare esperienza.
Prima di continuare con la lettura, vi chiedo un piccolo sforzo: mettete da parte i pregiudizi sulle e-bike e se avete modo provatene una, per capire davvero di cosa stiamo parlando.
Poi, caricata la batteria, seguite questi consigli. (altro…)