Rocky Mountain Altitude C70 PowerPlay – Prova completa

Scritto da Gianni Biffi il 31 Gennaio 2022 (Chilometri percorsi 509 – Periodo di prova 42 giorni).

Rocky Mountain Altitude C70 PowerPlay , l’ enduro elettrica secondo la Factory Canadese . Un progetto particolare che ha come punto di forza , e forse anche di qualche piccola debolezza , il sistema di movimento centrale classico sganciato dal motore che obbliga quindi ad un giro catena con un sensore di spinta elettro-meccanico che sente la tensione della catena . Avevamo già effettuato una prima presa di contatto che Vi consigliamo di leggere qui e che ci aveva parecchio impressionato per la facilità con cui si conduceva questa nuovissima PowerPlay tanto da definirla “ludricous” (ridicola nel senso buono) data appunto la giocosità e l’ estrema sicurezza e facilità con cui si potevano raggiungere prestazioni molto elevate con questa E-MTB . Dopo averne ricevuto un esemplare in versione definitiva abbiamo quindi affrontato la prova completa con grande entusiasmo e ci siamo recati su una varietà di percorsi ben conosciuti e anche nuovi che ci hanno portato alle seguenti conclusioni .

Estetica : la Altitude è abbastanza aggraziata e piace a molti pur senza raggiungere linee così filanti come altre realizzazioni della concorrenza . Infatti il motore , anche se più piccolo e posizionato in maniera più verticale in confronto al vecchio modello è ancora ben visibile e le conferisce un senso d’ ingombro evidenziato anche dai carter di colore nero . Forse una verniciatura nel colore della E-MTB ridurrebbero questo impatto ottico … Voto 8 .

Posizione di guida : scendendo da una E-MTB molto lunga di reach questa Altitude mi è sembrata inizialmente corta ma dopo pochi chilometri ho potuto apprezzare la posizione in sella molto naturale . Se la PowerPlay si guida così facilmente forse è dovuto anche da un posizione in sella ben centrata e corretta . Voto 9 .

Sospensioni : la forcella Fox 38 Float EVOL GRIP Performance Series da 170mm con 44mm di offset è perfettamente accordata con l’ ammortizzatore posteriore Fox Float X2 sempre della serie Performance . Come più volte detto trovo queste unità ammortizzanti della serie Performance più semplici da settare e più burrose delle unità della serie Factory Kashima di casa Fox : anche in questo caso la semplicità di settaggio aiuta a condurre da subito con grande sicurezza e serenità . Voto 9 .

Salita scorrevole : la pedalabilità è più che buona e sullo scorrevole , soprattutto se in posizione chiusa del Ride 4 e con carro in posizione corta è anche molto redditizia . Peccato che nei cambi di pendenza il motore non abbia assistenze dinamiche e anche se risulta molto potente obbliga ad uno sforzo sui pedali più pronunciato . Voto 8 .

Salita tecnica : in questo caso con flip chip del carro in posizione corta la trazione non mi è sembrata eccezionale ma si può migliorare facilmente portando il flip chip in posizione lunga . Anche in questo caso la mancanza di dinamicità dei livelli d’ assistenza si fa sentire in modo negativo . Voto 7 .

Single-track : fantastica e “ludricous” : ridicolmente facile !!! Veramente difficile trovare di meglio considerando maneggievolezza, lavoro delle sospensioni , velocità con cui si impostano i cambi di direzione e la naturalezza della guida . Voto 10 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : forse non la più veloce in assoluto ma comunque molto valida grazie soprattutto al lavoro accordato e sincero delle due sospensioni . Voto 8 .

Discesa tecnica e stretta : il peso abbastanza contenuto (Kg. 23,680 senza pedali) , considerando la batteria da 720 Wh , unita ad una geometria bilanciatissima le conferiscono ottima maneggevolezza e i nospress vengono abbastanza naturali per chi è in grado di effettuarli . Inoltre un brake jack molto pronunciato con la ruota posteriore bloccata aiuta gli inserimenti nelle situazioni più scabrose . Voto 8 .

Frenata : i freni Shimano XT a 4 pistoni con dischi freno BCA #YoD4 hanno una potenza frenate più che sufficiente e sempre ben costante . Purtroppo come detto il brake jack è ben avvertibile anche se solo nelle frenate più potenti . Voto 7 .

Rigidità : più che buona in considerazione del sistema a 4 punti d’ infulcro del carro . Voto 8 .

Dotazione : abbiamo sostituito solo dischi freno e gomme come d’ abitudine . Il reggisella RaceFace ha un gioco laterale forse eccessivo e speriamo sia particolarmente presente solo sull’ esemplare montato sulla nostra Altitude . Voto 7 .

Motore e componenti elettronici : il nuovo motore Dyname 4.0 con la sua batteria da 720 Wh , una coppia dichiarata di ben 108 Nm e un picco di potenza superiore ai 700 W è molto diverso e molto più prestante della vecchia unità della Casa Canadese . Insomma un salto di qualità evidentissimo che conferisce ottima potenza al nuovo motore e una pedalata sempre naturale e fluida . Il sensore di spinta elettro-meccanico che rende il tutto esclusivo e particolare è molto apprezzabile per l’ immediatezza con cui ci permetterà di ripartire anche sulle salite più impegnative (non esiste in pratica il quarto di giro a vuoto sui pedali classici di altre unità) ma ha però il difetto di perdere lo zero della calibrazione con molta facilità soprattutto quando si usano livelli d’ assistenza molto alti . Devo peraltro dire che dopo aver percorso circa 450 Km e aver ripulito per bene tutto il sistema di pulegge e tendicatena questa tendenza a perdere lo zero è molto diminuita ; forse dopo un buon rodaggio e dopo essersi abituati al sistema si percepisce molto meno il classico attacca e stacca del motore che all’ inizio ci dava molto fastidio soprattutto su asfalto . Un’ altra particolarità del nuovo motore è quella di sembrare con spinta molto vigorosa e costante anche nei livelli più bassi d’ assistenza tanto che più di una volta mi sono ritrovato a pensare di essere in ludricous (il Turbo di casa PowerPlay) di fronte a cambi di pendenza importanti e la gamba mi ha invece ricordato che ero semplicemente in Trail 🙂 Ottimo il nuovo comando delle assistenze al manubrio accoppiato al nuovissimo schermo Jumbotron ben inserito nel trave superiore del telaio . Tutte le operazioni di settaggio e altro vengono effettuate dal comando a manubrio con grande immediatezza e facilità ! Voto 8 .

Finiture : purtroppo in questo ambito devo segnalare una verniciatura non certo all’ altezza dato che sono presenti ben 3 diverse tonalità di verde in considerazione del materiale con cui viene realizzato il triangolo anteriore in carbonio , il carro posteriore in alluminio e il coperchio motore in plastica . Ora è chiaro che il fondo o il trasparente possono portare a queste variazioni di tonalità del colore ma vista la tipologia di prodotto d’ alta gamma ritengo che ciò , pur non influendo minimamente sull’ utilizzo della Altitude , dovrebbe essere meglio realizzato . Voto 6 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : allineato all’ attuale mercato delle E-MTB in carbonio e considerando lo sforzo di ricerca e i piccoli numeri di Rocky Mountain direi più che plausibile . Voto 8 .

Note finali : sicuramente una delle E-MTB più facili e divertenti da guidare oggi presenti sul mercato ! La batteria da 720 Wh e un motore che , al contrario della vecchia unità , ha consumi contenuti ne fanno una delle E-MTB più “goduriose” io abbia testato ultimamente . Adatta un pò a tutti i Bikers anche se ritengo che gli agonisti magari potrebbero preferire altro ma ricordateVi sempre che il non fare fatica nella conduzione aiuta anche alla fine ad andare più veloci nell’ arco della competizione … Per finire Vi confermo di aver provato un pò tutti i settaggi del sistema Ride 4 – quattro appunto con angolo di stezo che varia da 63,5° sino a 64,3° – e il carro in posizione corta o lunga in ognuna delle quattro posizioni e alla fine il mio setting preferito è quello chiuso (angolo da 64,3°) con carro lungo che conferisce alla Altitude grande maneggevolezza e miglior trazione in salita 🙂

Voto finale 111 su 140 .