La Mantide ovvero “In Message we trust”

La Mantide ovvero “In Message we Trust”
Riflessione semiseria , semichic e molto freak di un prodotto stupefacente …
Di Ezio “a.k.a. Freakrider” Baggioli

Se il genere “Homo Pedalantis Luridus” , da non confondere con il più diffuso “Homo Pedalantis Lycratus” che lo potete trovare in branco lungo le sponde dei laghi, seni , golfi e cimette asfaltate del bel paese durante  i fine settimana e non solo , succhiando come vampiri le ruote gli uni agli altri , non vivesse di visioni di alcuni lisergici sperimentatori , sarebbe ancora con le ruote da 26 pollici , le Tioga Farmer John ed i freni cantilever rischiando dei cappottoni epocali ogni infido gradino . Per quelli come me che hanno iniziato a procurarsi escoriazioni nel pleistocene della MTB , ogni innovazione era un momento di confronto , una sfida per portare più in alto l’ asticella … del piacere .

In MTB ci cimentiamo perché ci fa stare bene ci fa sentire dei piccoli o grandi (al di la della statura) esploratori del limite . Quindi freni a disco , gomme , reggisella telescopici , salsicciotti a protezione dei cerchi , geometrie innovative , cambi wireless e sospensioni hanno evoluto il nostro mezzo dando ragione a Darwin , alla faccia dei creazionisti . Ammortizzatori con piattaforme stabili si sono accoppiati con sistemi complessi sospensivi dei carri : si sono generate tipologie più o meno efficaci e più o meno gradite dai Bikers . Ma all’ anteriore chi detta legge é la forcella telescopica di derivazione motociclistica : ottimi prodotti spesso ma non volentieri , che hanno ad oggi sposato i carri posteriori alla ricerca della miglior sintonia , tutto questo fino a qualche mese fa . Tutto é cambiato da quando uno dei grandi pensatori ingegniere meccanico Dave Weagle (padre del DW-Link) ha generato una sistema di sospensione anteriore assai lontana dai quattro tubi che compongono le forcelle telescopiche con tutto il rispetto per il lavoro che svolgono per tutti i cinghialoni che vivono in noi …

I visionari hanno da sempre fatto le innovazioni , in tutti i settori : se smanettiamo su un dispositivo lo dobbiamo in gran parte a persone come Steve Jobs . Ma nel mondo mtb prevale spesso un movimento conservatore , che non riesce ad accettare le innovazioni in modo analitico ma spesso solo dal punto estetico . Quindi il postulato di questa riflessione é : il bello non é bello ma bello é ciò che funziona e per la legge transitiva piace .
Questo é l’ effetto che la Trust Message ha fatto su di me : ho avuto la possibilità di provarla montata su una Ibis Ripley 3 sui sentieri di Finale Ligure . La Message ha 130 mm di escursione , il carro della Ripley offre 120 mm di pura efficienza : una Trail bike a tutti gli effetti molto eclettica e dolcemente reattiva e leggera.

Mi sono trovato immediatamente a mio agio , geometrie perfette e quindi ho chiuso la vena e mi son lanciato giù dai sentieri fidandomi ciecamente del mezzo che mi era stato affidato . Poche volte ho trovato una sintonia così forte con una bicicletta e la sicurezza che la Message mi ha trasmesso all’ avantreno . Ero e rimango affascinato da questo sistema , al di la del discutibile giudizio estetico , nel lato pratico un carro sull’ avantreno , un Giano Bifronte che lavora all’ unisono con il retrotreno . La Message ti porta ad un livello di confidenza con il terreno che nessuna telescopica possa offrire . Il sentiero lo divora , come fosse una Mantide religiosa , che prima lo corteggia e poi lo uccide … Il superamento degli ostacoli in salita é sconosciuto ai sistemi tradizionali , in discesa la velocità con la quale si esce in curva é siderale . Riesce ad arrotondare l’ingresso permettendoti di sfruttare la forza centripeta come quando scii , inanellando linee di pura estetica : questa é la bellezza della velocità …

La sicurezza che trasmette é dovuta al fatto che non cambia mai l’ angolo di sterzo poiché non affonda e di conseguenza il ripido é molto ma molto meno ripido , sembra un ossimoro ma é la pura ed evidente verità : mi ha stampato un sorriso che conservo anche ora . La velocità meccanica con la quale risponde é accompagnata da una precisione che ti fa pensare a quanto passatiste sono le forcelle telescopiche .
In frenata non si scompone , non ha flessioni e ti permette di spingere il tuo limite più avanti , consideriamo che ero con una trail bike su percorsi Enduro ma ha sminuzzato , annichilito ogni asperità . Queste mie riflessioni sono un peana per la Message , ma ovviamente non esiste il prodotto perfetto , visto che é generato dagli umani è non dagli Dei …
Di contro abbiamo un peso leggermente superiore nei confronti delle tradizionali telescopiche , ma non é invalidante e un’ attenzione maggiore per la regolazione delle camere pneumatiche che sono il cuore del sistema avendo una corsa di 35 mm all’ asta che un rateo di 3,72 consente i 130 mm di escursione .

Ma lo scoglio vero é il prezzo di acquisto che é più o meno il doppio di una telescopica di alta gamma .
Considerato che é l’ inizio di una nuova è uno scotto lo dobbiamo pagare , questo divide i detrattori dagli estimatori … Alla fine é questione di “argent de poche” come tutto nel nostro mondo . Come scrisse Oscar Wilde “l’ unica differenza tra un bimbo ed un uomo é solamente il prezzo del giocattolo” .

I visionari innovatori ci consentono di continuare a giocare , sperando che l’industrializzazione renda il sogno alla portata di tutti …
“In Message we trust”