First Ride Specialized Tarmac SL7 PRO con Sram Force Etap AXS 1x
di Fabio P. – Team Pro-M
Contenuti tecnici :
La Tarmac Pro Sram Force Etap AXS 1x raccoglie a mio parere un equilibrio fantastico tra contenuti tecnici , prezzo e funzionalità e permette di avvicinarci di parecchio al più famoso e blasonato allestimento S-Works .
Il cockpit utilizzato infatti è lo stesso della sorella maggiore , ottima l’ ergonomia del manubrio S-Works Aerofly II , funzionale in ognuna delle sue prese compresa la ormai ”proibita” sfinge .
Il telaio ha le stesse forme e geometrie della S-Works ma in allestimento con carbonio FACT10 r .
Le ruote utilizzate sono le Roval Rapid CL a profilo alto differenziato , ovviamente nella ormai consolidata versione a disco .
La trasmissione , uno dei punti chiave della prova , prevede una soluzione monocorona a 46 denti all’ anteriore ed un pacco pignoni a 12 velocità al posteriore in scala 10-36 denti .
Impressioni di guida :
La bicicletta oggetto della prova , in taglia 54 , prevede un utilizzo standard dell’ allestimento tecnico con la sola aggiunta di pedali e portaborraccia ; un altezza sella di circa 73 cm ed un attacco manubrio da 100mm montato nella configurazione più “bassa” .
La pressione dei pneumatici di serie S-Works Turbo 120 TPI 700X26 è di 8 bar .
Le prime impressioni di guida sono cadute immediatamente sull’ottima sensazione di fluidità e scorrevolezza ; si ha subito la percezione di una bici che scorre senza inutili attriti meccanici .
La capacità della Tarmac Pro di tradurre la propria spinta in velocità la ritengo molto alta ; si ha immediatamente l’ impressione di scaricare a terra ogni singolo watt registrato dal Power MeterSram montato di serie , senza inutili dispersioni .
Dopo i primi minuti di stupore , la mia attenzione cade su un utilizzo quasi giocoso del deragliatore posteriore , divertito dal fatto di avere una trasmissione monocorona ; comincio quindi ad assaggiare frequenze di pedalata e sensazioni muscolari nuove che da li a poco avrei sperimentato su uno dei miei soliti percorsi d’allenamento .
Un ‘altro punto chiave riguarda la guidabilità , nello specifico intendo la parte anteriore della bicicletta : troviamo infatti nella taglia 54 un angolo sterzo da 73° . Le prime impressioni sono di una bicicletta che “cade “ subito in piega quasi ad impostare la curva da sola , sensazione alla quale bisogna essere pronti forse non particolarmente apprezzata dai pedalatori meno sicuri in sella .
La Tarmac Pro , una volta lanciata dimostra la propria anima racing , dando però un ottimo smorzamento proprio all’altezza del bacino/appoggio sella ; in caso di buca infatti o di terreno rovinato le fastidiose vibrazioni provenienti dall’asfalto vengono egregiamente dissipate da tutto il sistema “rimbalzando” sopra le asperità .
Il connubio tra geometrie , materiali e soluzioni tecniche rende la bicicletta , a mio parere , un po’ sensibile al vento ; la sincerità di sterzo abbinata ad una Roval CL da 50mm da si sensazioni di estrema precisione ma rende un po’ nervosa la guida in caso di vento o di un semplice veicolo che ci sorpassi .
Altro punto importante da considerare diviene , a questo punto , la trasmissione monocorona sulla quale i tradizionalisti torceranno il naso .
Ho utilizzato per ora la Tarmac su percorsi non superiori ai 100km , affrontando salite con pendenze massime del 12% , arrivando a velocità sostenute nei tratti pianeggianti non superiori ai 50 km/h costanti .
Ritengo che con la corona da 46 denti ed un pacco pignoni 12v 10-36 denti , si abbia la possibilità di coprire parecchie tipologie di percorso , “sfumando” molto bene la cadenza di pedalata durante i cambi di velocità. Trovo questa soluzione estremamente essenziale e funzionale per i percorsi affrontati fino ad ora , non trovandomi mai in mancanza di rapporto .
Ritengo però che la soluzione in essere richieda una discreta preparazione atletica di base , portando forse il neofita a non poter sfruttare a pieno le proprie forze come con una ben più tradizionale soluzione a doppia corona .
Conclusioni :
Stò utilizzando la Tarmac Pro da ormai una decina di uscite consecutive, ciò mi permette per ora di dare un’opinione positiva del prodotto . Compresa la sua guidabilità , diventa un punto di forza la sensibilità di guida che porta così il ciclista a minimizzare la conduzione della bicicletta accompagnandola in curva quasi con il solo spostamento del capo .
Sicuramente argomento di infinite discussioni sarà la trasmissione monocorona , vi posso garantire però che se non parliamo di situazioni limite di percorso , il suo utilizzo è veramente piacevole , intuitivo ed essenziale .