Scritto da Gianni Biffi (introduzione) e Claudio Locatelli (test) il 17 Febbraio 2023 .
Ibis Oso che in spagnolo significa orso e infatti molti la chiamano già così 😉 Anche in questo caso , come per Unno , può piacere o meno ma sicuramente la si nota in mezzo alle altre E-MTB . Inoltre evoca in molti il ricordo dei forcelloni delle motociclette e non ultimo quella della iconica Mountain Cycle San Andreas che risale all’ ormai lontano 1989 .
Fatte queste premesse ai primi di Gennaio la dogana rilascia le prime tre Oso arrivate in Italia e grazie agli amici di 4Guimp la Medium azzurra arriva prontamente in Pro-M . Subito assemblata e lasciata in esposizione per qualche giorno poiché eravamo impegnati con la prova di altri prodotti abbiamo quindi provveduto con calma a montare i soliti pneumatici Hillbilly II Grid Gravity T) 29 x 2.4 e Eliminator Grid Gravity T7/T9 29 x 2.3 al posteriore su ruote Enve M70 con mozzi Chris King da 29″ . Avete letto bene : abbiamo sostituito ancor prima di provare la Oso le ruote mullet con ruote da 29″ viste le enormi difficoltà avute negli ultimi tempi con ruote mix . Capisco perfettamente che questa scelta potrà sembrare a molti un pochino radicale ma come detto più e più volte non ho mai trovato alcun vantaggio – data la mia maniera di condurre la MTB – nelle ruote differenziate … Anzi … Un’ altro particolare sostituito sin dall’ inizio è l’ impianto frenante BCA completo data la necessità di sviluppare ulteriormente i prototipi di detto impianto già nelle nostre mani .
Prima uscita in Liguria e con grandissima sorpresa la Oso si accende e si spegne immediatamente senza aver mai percorso un metro , eppure a Milano funzionava … Si capisce che il viaggio in furgone non ha giovato ai contatti elettrici del sistema 😉 Tornato a Milano dopo un’ uscita a singhiozzo che non è certo servita a comprendere nulla della E-MTB ma che ci ha dato comunque la possibilità di smontare e capire a posteriori in officina dove stava il problema : anche questa è esperienza fatta sulla propria pelle ! Leggendo poi una delle prime prove di altro tester scopriamo che lo stesso problema si era presentato anche sulla sua Oso in test e che quindi era un semplice problema si assemblaggio delle primissime unità consegnate nel mondo . Seconda uscita per recarci in territorio Orobico su un sentiero che consideriamo sicuramente non scorrevole e questa volta il problema si presenta con il setting delle sospensioni che avevamo considerato simile ad altri prodotti ma che invece poi alla fine si è rivelato essere completamente errato per questo DWLink® della Oso . Inizialmente abbiamo pensato ad un’ uscita sfortunata e quindi il giorno seguente ci siamo recati su sentieri ben più scorrevoli anche se ormai da noi dimenticati e abbiamo dovuto accettare che il setting era sbagliato dopo aver avuto le stesse sensazioni con tre Riders diversi Tra cui l’ amico Claudio Locatelli . Quindi una Domenica di riflessioni, letture di informazioni sul sito Ibis stesso, delle poche prove trovate sui media e la decisione di azzerare tutto e ripartire da capo con molle più sostenute sia all’ anteriore che al posteriore e controlli idraulici più consistenti .
Infatti dall’ uscita successiva in avanti abbiamo finalmente incominciato a dialogare meglio con la Oso 😉 Purtroppo però una condizione fisica precaria ad oggi mi ha impedito di godere appieno della Oso che , forse per le mie spalle veramente malandate in questi primi mesi del 2023 , mi fanno sembrare la Ibis troppo impacciata e pesante … Forse il limite è veramente fisico ma avrò modo di verificarlo nel prossimo futuro quando starò meglio 😉
A questo punto per non lasciarVi sulle spine e in attesa di un corpicino più in ordine – ho ordinato parecchi ricambi e spero che il buon Dio mi dia la possibilità di fare meglio 🙂 – Vi lascio alle parole di Claudio Locatelli che scrive testualmente della Oso :
“Terza dell’Avaro – Il ritorno dell’O(r)so .