(AO) Champoluc – Il lago Ciarcerio
21 Lug 2010
- Proposto da: M.B.W.
- Località: Valle d’Aosta
- Data: 14/07/2005
- Lunghezza: 19,20 Km
- Tempo percorrenza: 2 ore e 30 minuti
- Dislivello: + 1070 mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Impegnativo
- Cartografia: Ist. geografico centrale 1:25.000 n. 108, Cervino, Champoluc
- Periodo consigliato: Da Maggio a Ottobre
- Tipo: All mountain .
- Località di partenza: Piazza di Champoluc (AO)
- Accesso: Autostrada A5/E25 uscita Verres. Seguire SR45 per circa 26 Km ed entrare a Champoluc.
- Descrizione: Il percorso, assai appagante dal punto di vista panoramico, ha però un notevole dislivello, è molto faticoso e con tratti decisamente tecnici e pericolosi in discesa. Consente di restare in sella solo ai biker veramente esperti e allenati, mentre gli altri dovranno percorrere molti tratti a piedi.
- Immagini:
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(SI) Poggibonsi – Da Poggibonsi al mare .
21 Lug 2010
- Proposto da: Graziano S.
- Località: Toscana
- Data: 29/06/2005
- Lunghezza: 129 Km
- Tempo percorrenza: Circa 26 ore
- Dislivello: + 2000 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Carte CTR
- Periodo consigliato: Estate
- Tipo: XC
- Località di partenza: Poggibonsi (SI)
- Accesso: Dal raccordo autostradale Siena – Firenze uscire a Poggibonsi Nord e svoltare a SX su SR2 seguendo il cartello Castellina in Chianti / San Gimignano / Certaldo / Empoli . Raggiungere Poggibonsi .
- Descrizione: Il tracciato della XVII edizione della Poggibonsi / mare. 2 giorni per circa 80 km. il giorno
- Immagini:
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(VB) Parco Val Grande – Rif. Pian Cavallone
21 Lug 2010
- Proposto da: Meteora
- Località: Piemonte
- Data: 30/10/2005
- Lunghezza: 16,80 Km
- Tempo percorrenza: Da 3,30 a 4 ore
- Dislivello: + 787 mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Impegnativo
- Cartografia: Carte escursionistica del parco della Val Grande
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: XC / Cicloalpinismo
- Località di partenza: Parcheggio sopra all’ Alpe Pala
- Accesso: Autostrada A26 / E62 uscita Verbania. Portarsi a Miazzina sulla SP58 e quindi all’ Alpe Pala. Proseguire quindi sin dove finisce l’ asfalto dove potrete parcheggiare le auto e da dove inizia la traccia GPS.
- Descrizione: Percorso cicloalpinistico che prevede almeno 1 ora e mezza di salita con bici in spalla. Il percorso inizia con un sentiero sulla costa della montagna (esposto in alcuni punti) che costringe spesso i meno esperti con la bici a spinta. Una volta raggiunta l’ Alpe Pont inizia un sentiero divertente nel primo tratto e poi particolarmente ostico che Vi porterà in località Gabbio da dove inizia la salita non pedalabile al rifugio Pian Cavallone. Una volta in cima un sentiero tecnicamente complesso Vi riporterà al punto di partenza dove avete lasciato le macchine.
- Immagini:
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Bellinzona (CH) – S.Lucio / Signora
21 Lug 2010
- Proposto da: Rupa Biker
- Località: Ticino
- Data: 25/10/2005
- Lunghezza: 25,60 Km (or 58 Km da Lugano)
- Tempo percorrenza: Da 4 a 4,30 ore
- Dislivello: + 1600 mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Impegnativo
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: XC / Cicloalpinismo
- Località di partenza: Lugano (CH)
- Accesso: Autostrada A2 / E35 uscita Lugano e poi navigare la rotta GPS inclusa nella traccia sino a Molino Val Colla.
- Descrizione: Prima tratta di trasferimento, Lugano Molino ValColla. 15km di asfalto. Trovo una certa soddisfazione nell’attraversare Lugano con il consueto traffico di pendolari che si recano al lavoro. Mentre supero le auto incolonnate, mi sento osservato e forse anche un po’ invidiato . Poi inizio a risalire verso le montagne della ValColla … e qui il traffico inizia a sparire piano piano fino ad annullarsi. Arrivato a Molino ValColla, inizio a inerpicarmi su una mulattiera verso il Passo del SanLucio. Inutile dire che la stagione più bella e colorata é l’autunno. I boschi in questa stagione sono stupendi e attraversarli é uno spettacolo per la vista e per l’olfatto. La salita da Cimadera fino alla boccheta di San Bernardo é un calvario. Sarà l’allenamento insufficente, sarà la pendenza folle (in meno di 4km mi sciroppo 500m di dislivello ), ma faccio una fatica immane. Non mi resta che scendere e spingere. Ecco spiegato il perché le tracce GPS scaricate lo percorrevano in discesa Arrivato alla Bocchetta, il sentiero entra in Italia e inizia a percorrere immensi pascoli pianeggainti. La vista spazia sulla Val Cavargnia e a tratti si scorge il Lago di Como. Finalmente arrivo al Passo San Lucio. Mi fermo e seduto su un muretto scarto i miei panini. Intorno solo il "rumore del silenzio". Di domenica e in estate é una zona particolarmente battuta dagli escursionisti. Oggi, Martedì, non c’è anima viva. Dopo aver mangiato e bevuto (Rivella ) riparto per il sentiero più bello della giornata. SanLucio – Piandanazzo … una lunga traccia piazzata a quota 1500m e a metà montagna la quale si snoda in un lungo "mangia e bevi": brevi salite e brevi discese alternate da tratti pianeggianti. Il tutto altamente scenografico. Ogni tanto mi fermo a contemplare il panorama … e a riprendere fiato. Dopo 6km arrivo in località Piandanazzo dove mi attende la discesa e il secondo sentiero più bello della giornata. La discesa su Signora é qualcosa di veramente divertente. Il sentiero non é mai pericoloso e mai stretto, le velocità di percorrenza sono però elevatissime e le traversine poste traversalmente invogliano a prendere il volo. In men che non si dica mi ritrovo in fondo valle. Ora non mi resta che ripercorrere a ritroso la strada asfaltata fino a Lugano
- Immagini:
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(MO) Sestola – FR e discesa Berceto
21 Lug 2010
- Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
- Località: Emilia Romagna
- Data: 16/07/2005
- Lunghezza: 19,60 Km
- Tempo percorrenza: Da 2,30 a 3 ore
- Dislivello: + 440 / 660 mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Carte CAI dei sentieri
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: FR / XC
- Località di partenza: Parcheggio centrale a Sestola.
- Accesso: Da Bologna prendere la SS 569 (Bazzanese) verso Bazzano. Prima di Bazzano girare a SX per la SS 623 verso Marano sul Panaro. Arrivati a Marano prendere la SP4 (a SX) in direzione Fanano. Poco prima di Fanano prendere la SS 324 (sempre direzione Fanano/Sestola). Arrivati a Sestola parcheggiare nel parcheggio della Funivia.
- Descrizione: Seconda “trasferta” Sestola (vedi Sestola Free ride) si sono percorsi nuovi tracciati e la bellissima discesa di Bercelo, che dal Passo del Lupo arriva fino a Fanano. Di seguito verrà descritta la discesa del Bercelo. Da Sestola si prende la seggiovia e poi in furgone e si arriva al Passo del Lupo (in alternativa per asfalto, ma sono ca. 500m di dislivello in più). Dal p. del Lupo di prende a SX per il Lago della Ninfa; passato l’omonimo rifugio, si arriva al lago e ad un pratone con l’arrivo di impianti invernali. Si tiene la DX, si passa una sbarra e si prosegue in salita per una carrareccia bianca. Il sentiero è segnato Cai, ma è consigliabile seguire il tracciato GPS specie nell’attraversamento delle piste da sci (attenzione nel primo tratto ai canali di drenaggio). Arrivati sul crinale, in prossimtià di Cima delle Caselle, si ammira un bellissimo panorama della valle di Fellicarolo e Fanano.Inizia qui un bellissimo free ride che incontra prima il vecchio agglomerato di Berceto (ormai solo ruderi) e poi arrivare al centro abitato di Canevare. Dopo un breve tratto di asfalto di prende un sentiero sulla Dx (attenzione alla traccia GPS in quanto la deviazione è male indicata) e dopo un’ ultima divertente discesa si arriva a Fanano.Il rientro a Sestola e su asfalto (ca. 8 km e 350 m di dislivello)
- Immagini:
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(BL) Cortina – I 6 rifugi
21 Lug 2010
- Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
- Località: Veneto
- Data: 13/08/2005
- Lunghezza: 36,70 Km
- Tempo percorrenza: Da 6 a 7 ore
- Dislivello: + 1820 mt
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
- Cartografia: Cartina Kompass o Tabacco con sentieri CAI
- Periodo consigliato: Priodi senza neve
- Tipo: XC, FR, alpin bike (37 Km senza toccare asfalto)
- Località di partenza: Parcheggio al Km 111 (al tornante) della SS 51 (Cortina – Dobbiaco)
- Accesso: Autostrada A27 fino a Belluno poi SS 51 fino a Cortina. Passare Cortina e procedere verso nord in direzione Dobbiamo. Passato il Km 111 in prossimità di un tornante prendere la strada sulla SX e vi troverete sul parcheggio . (inizio sentieri CAI 6 e 10 e strada chiusa al traffico.
- Descrizione: Il percorso tocca 6 rifugi e attraversa 3 delle più belle valli delle Dolomiti (Fanes , Di Rudo e Salata). E’ un giro particolarmente panoramico; nella prima parte su strade bianche e nella seconda attraverso tracciati alpinistici. Si lascia il parcheggio e ci si dirige a sud in direzione della Val di Fanes / Travenanzes (sentiero 10) . Un bel single track vi porta alla strada bianca che risale la val di Fanes fino all’omonimo rifugio. La strada è quasi tutta pedalabile, anche se in alcuni tratti è consigliabile scendere per tenere le energie per il resto del giro. In prossimità del rifugio (nel tratto di discesa dopo lo scollinamento) è possibile seguire una variante che taglia i tornanti.Da Fanes di procede per il Rifugio Pederù , dopo un tratto di strada bianca con un panorama da mozzafiato, gli amanti del free ride possono prendere un sigle track sulla SX (indicato CAI) invece di proseguire per la comoda strada bianca. Il tracciato single track, ha qualche tratto con bici a mano, ma è veramente divertente; attenzione agli ultimi tornanti prima del rifugio.Arrivati al Pederù vi aspetta una delle salite più pesanti del giro sia per dislivello che per pendenza (in terra e cemento); la salita vi porterà al rifugio Fodera Vedla. Da qui seguendo sempre una strada bianca con pendenze moderate si arriva al Rifugio Sennes e poi sempre proseguendo al Rifugio Biella (anche qui il panorama è veramente unico). Questo ultimo tratto ha una pendenza estremamente graduale e di tutto riposo. Arrivati al Biella inizia il tratto di alpin bike (chi lo desidera può percorrere la strada bianca a ritroso fino al Sennes e poco prima del rifugio, prendere il bivio a SX per il Rifugio Ra Stua). Si prende il sentiero 26 e per un buon tratto si deve procedere con bici in spalla (sali /scendi tra roccette), poi il sentiero diventa pedalabile; una prima discesa interessante (a parte i primi tornanti impraticabili) poi una successiva selletta e una discesa verso il laghetto di Fosses. Una breve risalita e poi nuova discesa (ancora alcuni tratti di bici a spalla) . L’ultima discesa a parte il tratto iniziale è percorribile con molta attenzione a causa dei frequenti e alti gradini, ma è veramente bellissima. Si arriva alla strada bianca si prende a SX verso l’ultimo rifugio Ra Stua. A questo punto si può arrivare al parcheggio per la strada asfaltata chiusa al traffico o per un sentiero sigle track. Il sentiero si prende sulla DX (inidicato CAI) appena lasciato il rifugio. Il primo tratto va fatto con bici in spalla ma poi e quasi tutto pedalabile (vi sono altri 2 o 3 tratti che suggeriscono di prendere la bici a mano o in spalla). In un tratto si attraversa la strada asfaltata che scende a valle , ma poi si ritorna dal lato DX . Il sentiero arriva direttamente al parcheggio.
- Immagini:
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Bellinzona (CH) – Capanna del Gesero
21 Lug 2010
- Proposto da: Rupa Biker
- Località: Ticino
- Data: 28/08/2005
- Lunghezza: 42,70 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 5,30 ore
- Dislivello: + 1780 mt / – 1780 mt
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Impegnativo
- Cartografia: Carta Nazionale Svizzera 1:25000 Foglio 1313 Bellinzona
- Periodo consigliato: Da Aprile a Ottobre
- Tipo: All Mountain / FR
- Località di partenza: Bellinzona (CH)
- Accesso: Autostrada A2/E35 Chiasso San Gottardo, uscita Bellinzona Sud, dirigersi verso il centro.
- Descrizione: Da Bellinzona si percorre fino a Roveredo la pista ciclabile e alcuni divertenti sentieri lungo il fiume Moesa. Arrivati a Roveredo salite lungo l’interminabile salita fino a Laura e poi fino alla galleria, la quale vi porterà fino alla discesa verso la Capanna Utoe del Gesero. Qui potrete mangiare e ristorarvi a dovere. Ora scendete direzione Motto d’arbino sulla stradina asfaltata la quale presto diverrà sterrata. Seguite sempre le indicazioni Motto d’Arbino. Dopo una piccola salita sterrata in una pineta sbucherete in una radura dove sulla sinistra scorgerete il sentiero che vi porterà al Motto della Croce. Arrivati li, godetevi il panorama su Bellinzona. Adesso non vi resta che seguire i cartelli per i Monti di Artore scendendo in un ripido sentiero roccioso. Arrivati ai Monti, seguite i cartelli per Artore lungo una ancora ripidissima mulattiera lastricata. Arrivati sulla strada asfaltata dirigetevi a sinistra e visitate i Castelli (patrimonio dell’Unesco) che incontrerete strada facendo.
- Immagini:
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(TN) Alba di Canazei – Alba – S. Nicolo – Contrin
21 Lug 2010
- Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
- Località: Trentino Alto Adige
- Data: 08/08/2005
- Lunghezza: 30,60 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 4,30 ore
- Dislivello: + 1340 mt
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Impegnativo
- Cartografia: Cartine Kompass o Tabacco
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: XC, FR e tratti in asfalto .
- Località di partenza: Parcheggio funivia Ciampac ad Alba di Canazei (TN)
- Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Ora, proseguire su SS48 in direzione Canazei/Val di Fassa. Poco dopo Canazei incontrerete Alba di Canazei (è l’ultimo paesino prima del passo Fedaia) . Dopo il centro del paese sulla DX si trova il parcheggio della funivia Ciampac (ben segnalato).
- Descrizione: Il tracciato va percorso in senso anti orario. Si lascia il parcheggio e ci si dirige verso Canazei al bivio si prende la strada in salita verso la chiesa (in alternativa si può fare la strada statale fino ad incontrare il sentiero Soreghe , che costeggia a SX la statale). Poco dopo prendere a SX per una ripida salita e poi a DX passato un campo appena entrati nel bosco prendere un sentiero a DX fino a incontrare una strada bianca; prendere a DX in discesa e in breve ci si immette nel sentiero Soreghe. Percorrere il sentiero in leggera discesa , ( solo qualche breve strappetto) estremamente rilassante e tranquillo (attenzione solo ai numerosi gitanti). Si passano Canazei, Campestrin, Mazzin e Pera. Prima di arrivare a Pera si gira a SX attraversando la frazione di Meida e si prende la strada asfaltata verso la Valle di S. Nicolò. Da qui inizia una lunga salita (oltre 1000 mt), prima su asfalto (6,5 km ca) fino alla Baita Ciampic (limite per i mezzi a motore) poi su sterrato (con diversi strappi impegnativi) e poi su single track in sassi e terra (e qui la faccenda si fa dura, tanto che l’ultimo km si deve fare quasi tutto con la bici a mano o meglio in spalla). Arrivati al Rif. S. Nicolò si può ammirare un panorama veramente bello (peccato solo per l’assordante rumore del generatore del rifugio). Da qui inizia uno stupendo single track / FR fino al Rif. Contrin . (percorso segnato CAI). Prima di arrivare al Rifugio si può fare una variante per la Malga Contrin. Dopo in rifugio la strada bianca prosegue in discesa senza particolari difficoltà ; arrivati alla Baita Contrin prendere in sentiero a SX. Qui c’è una “perla” del giro anche se breve; un single track nel bosco veramente stupendo (e impegnativo soprattutto il tratto finale) che vi porta direttamente sopra il parcheggio della Funivia. In alternativa al bivio Canazei /Alba prendere per Canazei e si arriva sulla statale poche centinaia di mt. a valle del parcheggio (per cui poi sulla statale, prendere a DX per tornare al parcheggio) .
- Immagini:
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(BO) Corno alle scale – Cavone – Poretta
21 Lug 2010
- Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
- Località: Emilia Romagna
- Data: 31/07/2005
- Lunghezza: 26,10 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 5,30 ore
- Dislivello: + 1775 mt
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Carte CAI dei sentieri
- Periodo consigliato: Nei periodi asciutti e senza neve.
- Tipo: XC – FR
- Località di partenza: Parcheggio della seggiovia Cavone al Corno alle Scale (poco dopo il Rifugio Cavone).
- Accesso: Il percorso non è circolare per cui è necessario lasciare una vettura a Porretta (parcheggio stazione) e quindi con una seconda vettura portarsi con le bici alla partenza della seggiovia del Cavone al Corno alle scale. Da Bologna prendere la SS 64 Porrettana verso Porretta. Arrivati a Silla uscire dalla superstrada e voltare a DX per Lizzano/Vidiciatico/Corno alle Scale. Passata la Frazione di Madonna dell’Acero (merita una visita il bellissimo santuario) procedere per il rifugio Cavone; passato il rifugio, il parcheggio è pochi metri oltre. Per arrivare a Porretta, una volta arrivati a Silla procedere diritti e dopo pochi km si arriva a Porretta.
- Descrizione: Dal parcheggio del Cavone procedere per la strada in salita (asfaltata) tenendo la sinistra; dopo il tornante lasciare l’asfalto per una strada in terra sulla SX. La strada procede in salita (segnaletica CAI) passando per le malghe all’inizio della “polla” e quindi verso il lago Scaffaiolo e l’omonimo rifugio. In questo tratto si incontrano gli “strappi” più pesanti del giro (pedalabili a fatica). Una breve sosta al Rif. Scaffaiolo e all’omonimo lago e poi ancora salita lungo il crinale che porta verso il Corno. In questo tratto molto spesso si incontra forte vento. Arrivati al passo dello strofinatolo si prende a DX in discesa; un bel tratto di free ride impegnativo, da fare con molta attenzione. Arrivati al passo del Cancellino si risale ancora un po’ fino a Monte Gennaio, Fonte dell’Uccelliera, Passaggio delle Ignude e infine Porta Franca. In questo tratto il sentiero è in costa e in diversi tratti non è facile pedalare, ma il panorama è molto suggestivo. Arrivati a Porta Franca si entra nel bosco e iniziano tratti di discesa alternati da piccoli strappetti. In questo tratto seguite il tracciato GPS o i segnali CAI per Rif. M.te Cavallo/Porretta. Una sosta al Rif. M.te Cavallo e poi si prende un sentiero sulla DX (venendo dal rifugio) un bel single track veloce, nel bosco. Nel tratto finale il sentiero sfocia in una “carrareccia” larga ma molto insidiosa; attenzione !. Una serie di “tagli” segnati CAI, consentono di arrivare a Porretta toccando il meno possibile l’asfalto.
- Immagini:
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(SV) Albenga – Arnasco
21 Lug 2010
- Proposto da: Lenny
- Località: Liguria
- Data: 15/08/2005
- Lunghezza: 30,90 Km
- Tempo percorrenza: Circa 3 ore
- Dislivello: + 800 mt
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Autunno, inverno e primavera .
- Tipo: XC – FR e tratti in asfalto
- Località di partenza: Campochiesa (SV)
- Accesso: Autostrada A10/E80 Genova / Ventimiglia uscita Albenga su SP 582. Raggiungere Campochiesa da dove parte il tracciato GPS .
- Descrizione: Il percorso è su asfalto per i primi chilometri con cenni di salita, a un certo punto si imbocca la strada sterrata (wp inizio sterrato) e qui diventa dura perchè è tutta salita su sassi. Arrivati al 2 wp ci sono tre possibili direzione, in questo tracciato si prende a dx e da qui si sale fino a 800 mt, la strada è in salita ma il paesaggio è molto bello, alla fine del sentiero la strada si interrompe e si torna indietro. Da qui si segue un sentiero che porta ad un fortino (wp) e quindi inizia una discesa impegnativa.
- Immagini:
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(BO) Piamaggio – Downhill
21 Lug 2010
- Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
- Località: Emilia Romagna
- Data: 02/06/2004
- Lunghezza: 12,10 Km
- Tempo percorrenza: Da 1,30 a 2 ore-anello largo
- Dislivello: + 510 mt ogni anello
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Medio alto
- Cartografia: Carte CTR
- Periodo consigliato: Tutto l’anno nei periodi asciutti.
- Tipo: DH, XC, sterrato e tratti in asfalto
- Località di partenza: Parcheggio di Piamaggio (Bo)
- Accesso: Da Bologna prendere la SS 65 (Futa) in direzione Monghidoro; quindi proseguire sempre sulla SS65 fino ad incrociare la SP60 voltare a DX verso Piamaggio. Prima del centro abitato sulla SX si incontra il parcheggio di Piamaggio. (in alternativa si può arrivare a Piamaggio tramite la strada fondovalle Savena e quindi via Valgattara in direzione Piamaggio)
- Descrizione: Il percorso principale è l’anello più ampio di tipo cross country (senso orario). La prima parte in salita ca 500 mt di dislivello vi porta in quota a Croce dell’Alpe. Da qui partono tutte le DH. Nella traccia GPS ne sono indicate 4 varianti oltre alla traccia dell’anello più ampio. Un gruppo del posto organizza perodici raduni con trasporto in vetta tramite pulmino e allora di DH se ne possono fare veramente tante ! Dal parcheggio procedere a DX sull’asfalto (SP 60) fino a incrociare la strada per La Cà; qui prendere a DX in salita e poi tenersi al primo bivio sempre a DX . La strada in asfalto e terra procede in salita fino a Croce dell’Alpe. Arrivati sulla sommità per il giro più ampio (quello più stile Crosscountry) procedere verso ovest per 150 m e poi prendere un sentiero sulla DX (seguire traccia GPS). Il sentiero arriva poco prima di Poggio Rossetti devia verso Est e passa per Cà Guglielmo e Cà Brescandoli e quindi arriva a Piamaggio.
- Immagini:
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(PV) Varzi – Il M.te Alpe
21 Lug 2010
- Proposto da: Cristiano G.
- Località: Lombardia
- Data: 08/05/2005
- Lunghezza: 22,60 Km
- Tempo percorrenza: Da 2,30 a 3 ore
- Dislivello: + 905 mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: XC – FR
- Località di partenza: Varzi (PV) – Piazza del mercato
- Accesso: Autostrada A7 MI-GE uscita Casei Gerola. Proseguire su SP12 e poi su SP206 sino a Voghera. Uscire da Voghera su SS461 ed entrare a Varzi dove non faticherete a trovare la P.zza del mercato.
- Descrizione: Escursione in Valle Staffora intorno al Monte Alpe, con lunghe salite pedalabili e divertenti sentieri in discesa: tra cui il temibile Fosso di Crociglia, mulattiera caratterizzata da placche rocciose, sassi smossi e radici affioranti, adrenalina pura! L’ anello si chiude al punto di partenza : la P.zza del mercato di Varzi .
- Immagini:
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(CO) Albavilla – M.te Puscio
21 Lug 2010
- Proposto da: Rupa Biker
- Località: Lombardia
- Data: 06/02/2005
- Lunghezza: 16,70 Km
- Tempo percorrenza: 2 ore
- Dislivello: + 859 mt
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Carta Nazionale Svizzera 1:50000 Foglio 297 Como – Carta Comunita Montana Triangolo Lariano
- Periodo consigliato: Tutto l’anno
- Tipo: AllMountain / FR
- Località di partenza: Albavilla (CO)
- Accesso: Sulla statale SS342 che da Como porta verso Erba/Bergamo, svoltare in direzione Tavernerio e quindi immettersi sulla strada provinciale SP37. Seguire la strada fino a Albavilla.
- Descrizione: Percorso abbastanza duro, sia in salita che in discesa. Per fortuna per salire ci sono due opzioni: una "facile" e una difficile. La salita "facile". Partendo dal presupposto che di salite facili non esistono, possiamo dire che questa é meno dura di quell’altra. Infatti si tratta di salire fino all’Alpe del ViceRe su strada asfaltata. Per imboccarla é abbastanza facile anche perché é molto ben segnalata. La salita Difficile invece arriva sempre all’Alpe del ViceRe, ma su una strada sterrata/mulattiera. Per imboccarla dirigetevi nel centro del paese di Albavilla e seguite le indicazioni "Buco del Piombo". Dopo aver percorso un paio di chilometri in leggera salita, arriverete a "Cascina Paradiso", ora svoltate a sinistra e inizierete ad arrampicarvi su delle rampe abbastanza ripide, prima asfaltate e poi sterrate. Piano piano vi innoltrerete in un bosco di abeti e poi dopo ca5km di salita, sbucherete sulla strada asfaltata che dopo poche centinaia di metri, vi conducerà all’Alpe del Vice Re. A questo punto i due itinerari (facile e difficile) in salita si congiungono. Da qui seguite le indicazioni "Capanna Mara". La sterrata è difficile da sbagliare. C’è solo quella. Il percorso si contraddistingue da un continuo alternarsi si strappi ripidi e tratti in leggera pendenza, quindi tra uno sforzo e l’altro avrete modo di tirare il fiato. Arrivati alla Capanna Mara, vi sarete meritati il giusto ristoro. Buon appetito 🙂 Ora non vi resta che scendere. A questo punto costeggiate la Capanna Mara e dirigetevi verso est, seguendo il sentiero in saliscendi sul crinale fino a giungere la croce situata sulla vetta del Monte Croce (o di Maiano). Godetevi il panorama Adesso si "balla". Allacciatevi il casco ben stretto … e se le avete, indossate le protezioni, e lanciatevi in discesa seguendo il sentiero che parte direttamente dalla croce e scende su prato ripido verso valle. Entrati nel bosco continuate fino ad incrociare un sentiero. Proseguite verso destra superando alcun passaggi tecnici su roccia fino a giungere ad una mulattiera. Ora seguitela in discesa per qualche centinaio di metri fino ad incontrare sulla sinistra un grosso masso: imboccate il sentierino sulla destra (sembra uno scolo delle acque, ma non lo é) il quale permette di tagliare un tratto di mulattiera. Ritornati sulla mulattiera continuare a scendere fino a giungere ad un quadrivio. Seguite il sentiero sulla destra che alternando tratti in salita a tratti in pianura permette di raggiungere la mulattiera che si addentra nella valle del Bova. Seguitela in discesa fino ad incontrare una deviazione sulla destra. Ora seguitela in salita, superate il ponte e seguite il sentiero sulla sinistra che sale verso Albavilla. Ignorando le tracce sulla sinistra e proseguendo sul sentiero, giungerete sino ad un gruppo di case. Dopo le case, svoltate a destra sulla ripida strada asfalta che dopo aver svoltato a destra giunge a "Cascina Paradiso". Ora non vi resta che proseguire sulla strada asfaltata che vi porterà rapidamente al centro di Albavilla.
- Immagini:
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(VI) Cogollo del Cengio – Il monte Cengio
21 Lug 2010
- Proposto da: Rupa Biker
- Località: Veneto
- Data: 09/01/2005
- Lunghezza: 17,20 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 ore a 2 ore e 30 minuti
- Dislivello: + 1000 mt
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Primavera, estate, autunno
- Tipo: All mountain Estremo
- Località di partenza: Cogollo del Cengio (VI)
- Accesso: Autostrada A4 Milano-Venezia, dopo Vicenza imboccare la deviazione verso A31 Valdastico. Percorrerla tutta fino a Piovene. Quindi seguire le indicazioni per Cogollo del Cengio e Arsiero.
- Descrizione: Partenza dal paese di Cogollo del Cengio su strada asfaltata in salita. Dopo pochi chilometri di tornanti si imbocca lo sterrato. La salita continua incrociando la statale per poi continuare verso il Monte Cengio. Vale la pena di salire fino in cima per poter godere degli innumerevoli itinerari che percorrono le linee fortificate della Grande Guerra (15-18). La prima parte della discesa é molto tecnica e esposta. I tornantini molto stretti posso nascondere insidie letali (cadute in burroni). Quindi si consiglia MOLTA PRUDENZA. La difficolta del percorso vi ripagherà con stupendi scorci e panorami su guglie calcaree e sulla vallata sottostante. La seconda parte della discesa (sempre a tornantini) é puro divertimento senza alcun pericolo.
- Immagini:
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(VR) Malcesine – M.te Baldo – Torbole
21 Lug 2010
- Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
- Località: Veneto
- Data: 19/06/2004
- Lunghezza: 34,80 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 5,30 ore
- Dislivello: + 630 / – 1850 mt
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Impegnativo
- Cartografia: carta a 1: 25.000 della zona
- Periodo consigliato: solo con terreno asciutto (attenzione che in cima al monte Altissimo spesso si trova neve anche a giugno !)
- Tipo: FR con tratti di XC e asfalto
- Località di partenza: Stazione di partenza della Funivia Malcesine – Monte Baldo, in località Malcesine.
- Accesso: Autostrada A22 o A4 uscita per Garda. Prendere la SS 249 che costeggia il lago di Garda. Arrivati a Malcesine prendere le indicazioni per la funivia Malcesine – Monte Baldo (sulla DX venendo da sud. In prossimità della partenza della funivia c’è un parcheggio a pagamento).
- Descrizione: Si prende la funivia per il monte Baldo (carica anche le bici); dalla stazione d’arrivo della funivia si prende la strada sterrata in discesa (seguire traccia GPS). Dopo una breve discesa inizia la risalita fino alla vetta del Monte Altissimo 2055 m . La salita inizialmente in asfalto diventa dopo pochi km una mulattiera con pendenza non trascurabile, specie in alcuni tratti, ma quasi tutta pedalabile. Arrivati al Rif. Damiano Chiesa inizia la discesa.La prima parte presenta alcuni tratti impegnativi se non addirittura da percorrere a piedi, poi la discesa procede con un cross country veloce e divertente. Sono consigliabili alcune soste per ammirare il favoloso panorama del Lago dall’alto. Il tratto finale è un free ride veramente impegnativo sia dal punto divista tecnico che di sforzo fisico (mulattiera o single track con grosse pietre e salti). L’arrivo al Lago è in prossimità di Torbole. Da qui il rientro a Malcesine seguendo la SS 249 (direzione sud). Il tracciato completo è stato percorso in senso antiorario.
- Immagini:
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