(BL) Cortina – I 6 rifugi

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 13/08/2005
  • Lunghezza: 36,70 Km
  • Tempo percorrenza: Da 6 a 7 ore
  • Dislivello: + 1820 mt
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
  • Cartografia: Cartina Kompass o Tabacco con sentieri CAI
  • Periodo consigliato: Priodi senza neve
  • Tipo: XC, FR, alpin bike (37 Km senza toccare asfalto)
  • Località di partenza: Parcheggio al Km 111 (al tornante) della SS 51 (Cortina – Dobbiaco)
  • Accesso: Autostrada A27 fino a Belluno poi SS 51 fino a Cortina. Passare Cortina e procedere verso nord in direzione Dobbiamo. Passato il Km 111 in prossimità di un tornante prendere la strada sulla SX e vi troverete sul parcheggio . (inizio sentieri CAI 6 e 10 e strada chiusa al traffico.
  • Descrizione: Il percorso tocca 6 rifugi e attraversa 3 delle più belle valli delle Dolomiti (Fanes , Di Rudo e Salata). E’ un giro particolarmente panoramico; nella prima parte su strade bianche e nella seconda attraverso tracciati alpinistici. Si lascia il parcheggio e ci si dirige a sud in direzione della Val di Fanes / Travenanzes (sentiero 10) . Un bel single track vi porta alla strada bianca che risale la val di Fanes fino all’omonimo rifugio. La strada è quasi tutta pedalabile, anche se in alcuni tratti è consigliabile scendere per tenere le energie per il resto del giro. In prossimità del rifugio (nel tratto di discesa dopo lo scollinamento) è possibile seguire una variante che taglia i tornanti.Da Fanes di procede per il Rifugio Pederù , dopo un tratto di strada bianca con un panorama da mozzafiato, gli amanti del free ride possono prendere un sigle track sulla SX (indicato CAI) invece di proseguire per la comoda strada bianca. Il tracciato single track, ha qualche tratto con bici a mano, ma è veramente divertente; attenzione agli ultimi tornanti prima del rifugio.Arrivati al Pederù vi aspetta una delle salite più pesanti del giro sia per dislivello che per pendenza (in terra e cemento); la salita vi porterà al rifugio Fodera Vedla. Da qui seguendo sempre una strada bianca con pendenze moderate si arriva al Rifugio Sennes e poi sempre proseguendo al Rifugio Biella (anche qui il panorama è veramente unico). Questo ultimo tratto ha una pendenza estremamente graduale e di tutto riposo. Arrivati al Biella inizia il tratto di alpin bike (chi lo desidera può percorrere la strada bianca a ritroso fino al Sennes e poco prima del rifugio, prendere il bivio a SX per il Rifugio Ra Stua). Si prende il sentiero 26 e per un buon tratto si deve procedere con bici in spalla (sali /scendi tra roccette), poi il sentiero diventa pedalabile; una prima discesa interessante (a parte i primi tornanti impraticabili) poi una successiva selletta e una discesa verso il laghetto di Fosses. Una breve risalita e poi nuova discesa (ancora alcuni tratti di bici a spalla) . L’ultima discesa a parte il tratto iniziale è percorribile con molta attenzione a causa dei frequenti e alti gradini, ma è veramente bellissima. Si arriva alla strada bianca si prende a SX verso l’ultimo rifugio Ra Stua. A questo punto si può arrivare al parcheggio per la strada asfaltata chiusa al traffico o per un sentiero sigle track. Il sentiero si prende sulla DX (inidicato CAI) appena lasciato il rifugio. Il primo tratto va fatto con bici in spalla ma poi e quasi tutto pedalabile (vi sono altri 2 o 3 tratti che suggeriscono di prendere la bici a mano o in spalla). In un tratto si attraversa la strada asfaltata che scende a valle , ma poi si ritorna dal lato DX . Il sentiero arriva direttamente al parcheggio.
  • Immagini:
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