(TN) Torbole – Altissimo / Bocche di Navene
21 Lug 2010
- Proposto da: Iron Mike
- Località: Trentino Alto Adige
- Data: 10/07/2007
- Lunghezza: 43,40 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 7 ore
- Dislivello: + 2100 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia: Kompass K101
- Periodo consigliato: Maggio-Settembre
- Tipo: FR / Cicloalpinismo
- Località di partenza: Riva del Garda – Porto San Nicolò
- Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Riva del Garda.
- Descrizione: Questo tour è stato concepito come una sfida con se stessi, sopratutto perché con la funivia si ovviano le oltre 3 ore di salita. Se si aggiunge che per lunghissimi 45 minuti, lungo il 601 in salita, la bicicletta trova quiete sulle nostre scapole, ci si chiederà perché?. Il Monte Baldo signori è in Italia la Mtb. Solo qui passerete giornate intere udendo molti più idiomi stranieri che Italiani. Tedeschi, olandesi, austriaci e nordici di vari paesi, chi ricordano con la loro massiccia presenza, che questa montagna è una meta di pellegrinaggio. Arrivare 2 Km sopra l’acqua e decidere di buttarsi a capofitto giù verso il lontano bacino, richiede preparazione e padronanza. I sentieri 601, 633, 634, 634 B, 651, 653 hanno una sola definizione: DIFFICILI. La salita invece è di facile orientamento. Si parte da porto S. Nicolò (Parcheggio) e si arriva a Torbole. Da qui si arriva a Nago, e poi si prende la salita per il Monte Baldo. Lungo la salita che porta ai Prati di Nago, passerete prima per Malga Zures, e poi intorno agli 850 metri, di altitudine arriverete alle antenne dei ripetitori audiovisivi. Questa è la partenza (poco prima c’è la stanga) del mitico tour Dosso dei Roveri, per cui se il tempo non è ok o siete stanchi, non disperate non avete faticato invano. Proseguendo si arriva a Malga Casina, Prati di Nago e arrivati a 1700 metri vi troverete a Malga Campei. Qui il paesaggio Cambia radicalmente, assumendo una marcata connotazione alpina. Adesso vedrete di fronte a voi la vetta con gli ultimi 350 metri di dislivello. Mettetevi il cuore in pace, salvo brevi tratti, il sentiero 601 in salita è inciclabile. La fatica sarà però ricambiata da una vista meravigliosa, che spazierà dalle dolomiti alla pianura padana. Finalmente si arriva al rifugio Damiano Chiesa (posto a 2060 m), molto ben gestito, e che vi ridarrà parte delle migliaia di calorie perse. Dopo una meritata sosta adesso abbiamo più varianti per la discesa. La più classica prevede di scendere lungo il sentiero 633 fino al rifugio Graziani. Da qui si prende il percorso parallelo al sentiero 653 e arrivati al wp n°9 ci si ricongiunge alla traccia di oggi, che percorre invece il sentiero 651. Passare dal rifugio Graziani permette, in caso di difficoltà, di avere un’ appoggio logistico. Il sentiero 651 è più solitario, ma estremamente paesaggistico. Giunti al wp n° 9, ormai ricongiunti, ci si dirigerà verso il Wp n° 10. Da qui proseguire lungo il 634 b, e arrivati al WP n° 11, sarete sul mitico sentiero n ° 6, Dosso dei Roveri, e svoltando a Sx scenderete a Navene.
- Immagini:
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(TN) Riva del Garda – Rifugio Pernici
21 Lug 2010
- Proposto da: Iron Mike
- Località: Trentino Alto Adige
- Data: 26/10/2008
- Lunghezza: 40,80 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
- Dislivello: Oltre 1600 – 1700 Mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Medio Alto
- Cartografia: Nature Dynamics Alto Garda
- Periodo consigliato: Aprile-Ottobre
- Tipo: XC, freeride
- Località di partenza: Riva del Garda
- Accesso: Autostrada A22/E45 Modena / Brennero ed uscire a Rovereto Sud. Prendere SS240 in direzione Mori Lago di Garda . Arrivati a Riva del Garda raggiungere la stazione delle autocorriere ed il punto di partenza della traccia GPS .
- Descrizione: Partendo dalla stazione delle corriere di Riva ci si dirige sulla strada della Ponale. Questa è l’antica strada, costruita a picco sul lago, che una volta collegava la Val di Ledro a Riva del Garda. Arrivati al bivio per Pregasina si prosegue in direzione Val di Ledro.(tenere la Dx). Si incontrerà prima l’abitato di Biacesa e poi l’abitato di Prè. Il nostro tour attraversa questo paese, in modo da evitare il più possibile la strada provinciale. La posizione di Prè è cosi infelice, che il 5 febbraio qui si fa festa, per il ritorno del sole dopo 3 mesi di assenza. Arrivati a Molina di Ledro, troverete i resti d’antiche palafitte risalenti all’età del bronzo. Costeggiando il lungolago (in questa variante la sponda nord ha un bel punto panoramico al wp n° 9 località Mezzolago), si entra nell’abitato di Pieve di Ledro. Da qui s’imbocca la strada per Locca, arrivando sulla provinciale della Val dei Concei. Pedalando sempre su asfalto si arriva prima ad Enguiso e poi all’abitato di Lenzumo. Nei pressi di un bivio con tabernacolo, si svolterà a dx seguendo le indicazioni Rifugio Pernici. La lunga salita che porta al rifugio Pernici è asfaltata, e si devono ignorare tutte le deviazioni. Salendo si arriverà a Malga Trat e poco dopo alla mitica Bocca di Trat ; partenza della micidiale gara Adrenalina. A titolo informativo Corrado Herin ha impiegato 17 minuti per arrivare a Riva (1600 metri di dislivello). Qui troverete lo Storico rifugio Pernici. Qui vengono proposte 2 varianti per la discesa; una diretta verso la Malga Grassi e l’altra attraverso la Bocca di Saval. In entrambi i casi arriverete alla Malga Grassi, ma attraverso la Bocca di Saval ci vorranno circa 45 minuti in più. Veniamo adesso alla classica discesa dell’Adrenalina, quella cioè diretta. Dopo un primo tratto veramente,veramente ripido (guardate l’altimetria: 536 metri di dislivello in 2650 metri, pendenza media 20,7 %), si arriva al rifugio malga Grassi. Per la discesa, il biker partendo dalla malga, seguirà la vecchia strada lungo la valle Gamella che porta a Campi. Arrivato qui, seguirà il segnavia Pinza-Riva. Pedalando sul conoide della Cima d’oro si arriverà alla torre cilindrica di S. Giovanni fruendo di una meravigliosa vista sul lago di Garda. La seconda variante presuppone che arrivati al Rifugio Pernici si costeggia la montagna lungo il sentiero 413 e giunti alla Bocca di Saval si scende a Sx alla Malga Grassi. Questa variante ha una discesa meno verticale e presenta alcuni punti di difficile ciclabilità. La vista che offre però è ripagante. Giunti alla Malga Grassi ci si congiunge all’itinerario n °1.
- Immagini:
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(GE) Da Castellania ad Arenzano – 3° Tappa
21 Lug 2010
- Proposto da: Pro-M
- Località: Liguria
- Data: 23/09/2007
- Lunghezza: 49,30 km
- Tempo percorrenza: Da 6 a 8 ore
- Dislivello: + 1250 mt. crica
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno, meglio in primavera
- Tipo: XC / Cicloalpinismo
- Località di partenza: Monte Leco (AL)
- Accesso: Vedi 2° tappa
- Descrizione: Il percorso della 3° tappa è veramente molto impegantivo a causa dei moltissimi tratti con bicicletta a spinta or a spalla ! Attenzione poi ad alcuni tratti molto esposti ed al forndo insidioso anche a piedi. Possiamo dire che trattasi di percorso in cui il 60% del Vostro tempo verrà impiegato a spingere la bicicletta su sentieri dal fondo molto smosso. Fate quindi attenzione a dove mettete i piedi ! Il resto del tracciato, quello ciclabile, non presenta invece tratti particolarmente tecnici or impegnativi se non il buon dislivello altimetrico che uniti alla fatica dei tratti a spinta Vi porteranno all’ arrivo di Arenzano molto provati fisicamente. La traccia GPS è priva di waypoint alle varie svolte e quindi si consiglia di usare la traccia con la scala del portatile impostato a 20 o 30 mt.
- Immagini:
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(TN) Il monte Altissimo / 601 & Skull
21 Lug 2010
- Proposto da: Gigiò
- Località: Trentino Alto Adige
- Data: 30/07/2007
- Lunghezza: 15,70 Km
- Tempo percorrenza: 3 ore circa
- Dislivello: + 450 /- 1800 m
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Inpegnativo
- Cartografia: Kompass K101
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: Free Ride / DH
- Località di partenza: Il giro parte dal Rifugio Graziani
- Accesso: Si percorre la A22 del Brennero sino a Rovereto Sud oppure da Riva del Garda in direzione Mori e, giunti in questa località, si svolta a sinistra per Brentonico. Sedici chilometri oltre Brentonico si trova il Rifugio Graziani. Prevedere il rientro della macchina al punto di arrivo. in alternativa usare il servizio shuttle (Torbole Tour – LUCA)
- Descrizione: Salita al Monte Altissimo – Rifugio D.Chiesa molto panoramica su sterrata a volte non pedalabile, soprattutto con bici DH. Dal rifugio si inizia a scendere su un ripido tratto molto sconnesso e smosso poi il sentiero si fa più pedalabile fino ad una selletta. Da li imboccare il sentiero che diventa impegnativo e che scende attraversando la strada per diverse volte (attenzione) . Oltrepassata una fontana sulla dx si arriva sull’asfalto di fronte ad una chiesetta , prendere a dx e seguire la strada in leggera salita per qualche centinaio di metri, all’altezza di uan curva sulla dx prendere la sterrata a sx e seguirla per qualche centinaio di metri fino a trovare un sentiero che parte a sx in direzione quasi opposta alla strada. Inizia un pezzo molto guidato e tecnico che arriva alla zona industriale di Nago.Prendere a Sx ed arrivare in paese. Da li si può scendere per la vecchia strada fino aTorbole.
- Immagini:
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(TN) Nago – La triade dell’ Altissimo
21 Lug 2010
- Proposto da: Iron Mike
- Località: Trentino Alto Adige
- Data: 16/06/2008
- Lunghezza: Tra 18 e 19 Km
- Tempo percorrenza: Variabile
- Dislivello: 540 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Kompass K101
- Periodo consigliato: Aprile-Novembre
- Tipo: All mountain, freeride .
- Località di partenza: Nago (Parcheggio del Cimitero)
- Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago.
- Descrizione: Questo tour racchiude tre possibili varianti che partono dallo stesso punto: • Sentiero 632 • Sentiero 601 • Sentiero della Pace Triade di Zurès –SENTIERO 632 Inizia con questo sentiero la famosa triade di Malga Zurès. Malga Zurès, posta a cica 700 metri di altitudine, è famosa per due motivi : Il primo perché fu teatro il 30 dicembre 1915 di un eroico assalto alla Malga, allora baluardo Austriaco, e vi morirono 100 soldati Italiani. Il secondo perché da qui il sentiero 601 che fino a questa altitudine (695 m) ha avuto difficoltà medie, si divide in 3 sentieri con caratteristiche diverse. La stragrande maggioranza di coloro che dal monte Altissimo scendono lungo il 601 e arrivano a Nago, andando cioè sempre dritti, non sanno che in realtà il tratto finale, si chiama sentiero 632. Il sentiero 632 è un uragano di ghiaia, ciotoli e placche Gardesane. Per fare il 601 fino alla fine, proprio in questa Malga bisogna svoltare, per chi arriva dall’ alto, a sinistra di 90 ° ,e affrontare una discesa che è in assoluto la più tecnica e complessa delle tre. Ma ribadisco che pochi la fanno, perché la svolta è poco conosciuta e solo da quest’anno segnata. La terza opzione è il Sentiero della Pace. Veniamo allora alla descrizione dei tours. La salita può essere breve, poco più di 500 metri di dislivello, ma una persona ben allenata può tranquillamente proseguire la salita fino ai Prati di Nago ( 1315 m e) o, se si vuole proseguire la salita, fino alla Malga Ciampei (1700 m). La discesa è poi lungo il 601 fino a Malga Zurès. La traccia qui proposta sale fino ai Prati di Nago. (Partenza dal capitello ricavato dai proiettili della Guerra). Si parte dal parcheggio del Cimitero di Nago e da li si prende la strada del Monte Baldo che è sempre asfaltata. La salita è sempre su asfalto e non ci si può sbagliare. Se ci si vuole fermare a Malga Zurès, salendo, si svolterà a destra imboccando una forestale con una stanga. Oltrepassata questa troveremo poco dopo sulla destra il cartello con le indicazioni Nago oppure Busatte (Wp 632-601-SP). La discesa lungo il 632 segue l’indicazione Nago. La pendenza media è del 20.1 %. Fare attenzione perché si taglia spesso la strada e al WP 9 il sentiero arriva sulla strada con un salto di oltre un metro. Si consiglia, se non ci si chiama Brian Lopes, di scendere e camminare lungo il muretto fino allo scivolo laterale. E’ sicuramente una bella discesa, molto tecnica ma comunque la più facile della triade. Triade di Zurès –SENTIERO 601 Il tratto finale dell’Altissimo, che volutamente non è mai stato pubblicizzato, è notevolmente più difficile del precedente. Le pendenze sono superiori con la presenza di ostacoli che per essere superato richiedono competenze tecniche molto sopra la media. Se i primi 1000 metri di dislivello lungo il 601 vi hanno creato difficoltà, probabilmente la seconda parte vi farà scendere spesso dalla sella. Come segnalato prima per chi scende al cartello svoltare a 90 ° a sx seguendo 601 Busatte. Dopo un primo tratto abbastanza facile arrivati ad un capitello di sassi si svolterà obbligatoriamente a dx. Qui inizia il tratto delle placca che caratterizza il punto più difficile del sentiero. E’ semplicemente consigliato a Freeriders molto esperti. Triade di Zurès –SENTIERO DELLA PACE Da Malga Zurès , restando sulla strada asfaltata parte il Sentiero della Pace ( si svolta a sx scendendo) E’ il più facile dei tre, e in alcuni punti dentro la trincea, si consiglia di scendere dalla bici dato lo spazio ristretto. Le immagini si riferiscono esclusivamente al tracciato 601 .
- Immagini:
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(VB) Varzo – Alpe Solcio & Rifugio Crosta
21 Lug 2010
- Proposto da: Freakrider
- Località: Piemonte
- Data: 09/09/2007
- Lunghezza: 22,30 Km
- Tempo percorrenza: Da 3 a 5 ore
- Dislivello: + 900 mt circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Da Maggio a Ottobre
- Tipo: All mountain, freeride .
- Località di partenza: Varzo (VB)
- Accesso: Autostrada A26/E62 sino al termine in direzione Gravellona Toce. Proseguire su SS33/E62 in direzione Sempione/Confine di stato. A Varzo uscire su SP93 e portarsi prima a Varzo e poi al punto di partenza della traccia GPS situato a circa 5 Km in direzione San Domenico di Varzo .
- Descrizione: Percorso che partendo sulla strada che da Varzo raggiunge San Domenico di Varzo ci porterà, su asfalto prima e poi su alcuni tratti sterrati, a raggiungere il rifugio Crosta (Alpe Sorcio) . Dopo il rifugio il percorso continua su sterrata in saliscendi per circa 2 km dove finalmente inizia la bellissima discesa con passaggi tecnici ed abbastanza impegnativi che ci riporterà di fronte alla stazione di Varzo (sono consigliate le protezioni). Ovviamente la salita può essere percorsa anche in macchina a patto che poi si abbia un mezzo a Varzo per tornare su a riprenderla . E’ altrettanto ovvio invece che il primo tratto di asfalto da Varzo al punto di partenza della traccia GPS può essere percorso in bici portando così il dislivello totale a circa 1200 mt.
- Immagini:
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(SO) Campodolcino – La via dello Spluga
21 Lug 2010
- Proposto da: Emanuele
- Località: Lombardia
- Data: 09/06/2007
- Lunghezza: 38,30 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 6 ore
- Dislivello: + 1100 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Da Giugno a Ottobre
- Tipo: XC / Cicloalpinismo
- Località di partenza: Campodolcino
- Accesso: Autostrada A4/E64 uscita Cinisello Balsamo. Proseguire su SP5 in direzione Monza / Lecco . Dopo pochi chilometri proseguire su SS36 in direzione Lecco e poi Colico. Quindi proseguire in direzione Chiavenna e raggiungere Campodolcino .
- Descrizione: Si sale in parte per asfalto fino ad Isola; passiamo poi per Madesimo città; fare un pezzo a spinta (circa una mezz’oretta) fino agli Andossi ; dagli Andossi imboccare uno sterrato che Vi fa uscire nei pressi della diga a Montespluga. Da qui prosegui con l’asfalto fino al Passo. Una volta al Passo, passare la frontiera, avanzare 20 metri e girare a destra subito dopo la costruzione di cemento; salire qualche metro e si trova la Via Spluga. Il primo tratto ricalca la vecchia via romana, mulattiera sassosa; si sbuca in prossimità della casa cantoniera poco sotto il Passo; attraversare la statale e imboccare un bellissimo single-track che ci porta di nuovo a Montespluga. Qui prendere l’asfalto fino alla diga; passarci sopra; aggirare sulla destra il promontorio e troverete l’inizio della discesa del Cardinello vera e propria. Bene, si inizia a scendere lungo le gole del Cardinello: sono esposte, però la strada è sufficientemente larga per essere affrontata con sicurezza. Dopo aver percorso il primo tratto (con panorami eccezionali), inizia un lungo e divertente single-track nel bosco che vi porterà di nuovo fino a Campodolcino. A Montesplugada segnalare il possibile pranzo all’Hotel della Posta (come non provare i pizzoccheri Chiavennaschi ?) (ah, è un po’ caro…; se andate in tanti è meglio prenotare. Nessuno vieta di arrivare al Passo con l’auto (salvo poi andare a riprenderla).
- Immagini:
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(VB) S.ta Maria Maggiore – La Val Vigezzo
21 Lug 2010
- Proposto da: Freakrider
- Località: Piemonte
- Data: 29/04/2007
- Lunghezza: Varia da 9,1 a 5,1 Km
- Tempo percorrenza: Vario
- Dislivello: – 1100 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Medio / Alto
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
- Tipo: DH / FR
- Località di partenza: S.ta Maria Maggiore
- Accesso: Autostrada A26/E62 in direzione Gravellona Toce e proseguire in direzione Sempione / Confine di stato. Uscire su SS337 e raggiungere S.ta Maria Maggiore. Seguendo le indicazioni funivie della Val Vigezzo raggiungere l’ ampio parcheggio di fronte alla funivia in località Prestinone .
- Descrizione: Le tracce presenti in questo itinerario GPS sono 3 diverse indicate con il nome Craveggia (FR facile), Arvogno (FR difficile) ed infine DH Montenero (DH difficile) . Ognuno una volta risalito con la funivia potrà scegliere la traccia che preferisce . Tutti i percorsi sono ovviamente discesistici e solo il percorso di Craveggia è percorribile senza grosse difficoltà da chiunque abbia comunque un minimo di esperienza in MTB. Gli altri 2 invece presentano tratti tecnici in più sezioni e quindi sono riservati a chi ha una buona tecnica discesistica .Sono raccomandate le protezioni soprattutto sui percorsi Arvogno e DH Montenero .
- Immagini:
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(CO) Menaggio – Forcella S. Amate
21 Lug 2010
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Lombardia
- Data: 13/06/2010
- Lunghezza: 36,70 Km
- Tempo percorrenza: DA 5 a 7 ore
- Dislivello: + 1500 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
- Cartografia: Carta Kompass n°91 “Lago di Como – Lago di Lugano” – scala 1:50000
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: Cicloalpinismo
- Località di partenza: Acquaseria fraz. S.ta Maria (CO)
- Accesso: A Menaggio comodo parcheggio lungo la SS340 della sponda occidentale del Lago di Como, proseguire in direzione nord.
- Descrizione: Dal centro di Menaggio, si imbocca la statale per l’alto lago e ci si dirige verso S.Maria Rezzonico, in buona parte, lungo la vecchia strada a lago, molto più suggestiva e ideale per la bike. Giunti alla chiesa di S.Maria nei pressi di S.Maria Rezzonico, si abbandona la statale e si inizia la salita ai monti. Seguendo inizialmente le indicazioni per la località la Torre, e di seguito per Roncate si comincia a salire abbastanza agevolmente, passando poi nelle vicinanze degli abitati di Soriano e Lucena. Giunti alla deviazione e alle indicazioni per Treccione, deviare a destra e continuare la salita seguendo le indicazioni per i Monti di Gallio. Senza mai prendere altre deviazioni si procede in salita fino ad arrivare alle baite di Zanatta e ad un ampio spiazzo prativo. Tutta questa prima parte di salita, inizialmente abbastanza pedalabile, di seguito diventa abbastanza impegnativa e con alcuni tornanti con inclinazioni sostenute. Dall’Alpe di Zanatta, con logica, si procede ora sempre su asfalto verso le ultime baite alte e in breve si arriva alla fine del tratto asfaltato e all’inizio del tratto sterrato. Tutta questa seconda parte della salita, si svolge lungo una larga e ampia carrareccia, con fondo compatto. (possibilità lungo questo tratto sterrato, di una sosta all’Alpe Rescascia). Lungo questo tratto sterrato, splendido il panorama sul lago, non resta a questo punto, una volta giunti sulla dorsale del Bregagno, prendere il sentiero sulla sinistra che scende alla chiesetta di S. Amate e qui, ora, godersi una più che meritata pausa e prolungata sosta. Discesa e rientro a Menaggio. Anche questa seconda proposta, richiede una buona predisposizione ad una discesa ed un traverso non banale. Dalla chiesetta di S. Amate, o si ritorna sulla dorsale o lungo il sentiero, si rientra un poco più avanti sullo stesso sterrato, ma questa volta andando in direzione della Val Senagra e L’Alpe Nesdale. Giunta all’alpe, scendere inizialmente lungo la teleferica per poi inserirsi nel sentiero che conduce verso l’Alpe Erba. (alcuni tratti non sono ciclabili) Giunti all’alpe Erba, si scende lungo la strada della Val Senagra, ma solo per un brevissimo tratto, per poi scendere alla sinistra sul fondo valle, attraversare il torrente e dare inizio al lungo traverso. Per un lungo tratto, si deve spingere e accompagnare la bike, in quanto il sentiero è stretto e molto scosceso, con qualche passaggio da porre attenzione, e tutto questo fino all’Alpe Varò. Attenzione qui! Non dirigersi all’alpe ma scendere verso il fondo valle, attraversare ancora un torrente e ora riprendere il traverso che via via diventa sempre più agevole e pedalabile per più tratti. Si passa sotto la dorsale della Grona, e di seguito si arriva alle baite sopra Breglia. Imboccata la carrareccia che scende al paese, si può ad una evidente deviazione prendere la mulattiera che scende a Ligomena. Rientrati sulla strada asfaltata scendere a valle e in breve si arriva a Menaggio. Per questo giro, sono richieste una ottima preparazione fisica e una adeguata preparazione ad un impegno fisico costante e prolungato, per quanto riguarda la salita, una buona tecnica di discesa e tanta ma tanta voglia di affrontare un itinerario fuori dagli schemi comuni e tradizionali, la seconda parte, in quanto il traverso, si sviluppa in buona parte lungo un versante della Val Senagra molto selvaggio e isolato.
- Immagini:
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(BI) Trivero – L’ Oasi Zegna e la Val Sessera
21 Lug 2010
- Proposto da: Nadir
- Località: Piemonte
- Data: 21/01/2007
- Lunghezza: 16,90 Km
- Tempo percorrenza: Da 1ora e 30 m. a 3 ore
- Dislivello: + 650 mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: All mountain, freeride .
- Località di partenza: Trivero (BI)
- Accesso: Autostrada A26/E62 uscita Arona. Proseguire su SS142 in direzione Romagnano Sesia. Dopo circa 18 Km svoltare a DX su SP165 e quindi continuare su SP70. Svoltare quindi a SX su SS299 in direzione Serravalle Sesia e proseguire su SP71 ed SP235. Svoltare a SX su SP200 quindi a DX su SP117 ed ancora a DX su SP118 sino a raggiungere Trivero da cui parte l’ itinerario GPS .
- Descrizione: Dopo una salita di circa 3 Km su asfalto si prosegue ancora in salita per un’ altro tratto su strada forestale e sentieri sino a raggiungere la chiesa di san Bernardo . SI scende poi su un single track tecnico ma molto divertente che alterna tratti con scale in legno a tratti abbastanza veloci sino a raggiungere la località di partenza .
- Immagini:
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(CO) Eupilio – Il Cornizzolo
21 Lug 2010
- Proposto da: Allamak
- Località: Lombardia
- Data: 02/12/2006
- Lunghezza: 22,7 Km
- Tempo percorrenza: 4 ore
- Dislivello: + 1200 mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Medio / Alto
- Cartografia: Carta Comunità Montana Triangolo Lariano
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: All mountain .
- Località di partenza: Eupilio (CO)
- Accesso: Dalla superstrada Milano Lecco uscire a Annone e raggiungere la SS 639 dove di gira a sin. Proseguire fino a poco prima di Pusiano dove a un semaforo si svolta a dx. in salita in direzione Canzo / Eupilio: dopo i due tornanti si arriva a un rondò e si tiene la dx. verso il lago dove si trova un parcheggio.
- Descrizione: 1 ora e mezza di salita su asfalto e si giunge al bel rifugio Consiglieri (splendido panorama) : da lì, spalle al rifugio , si prende, sulla sinistra, il sentiero #7 (direzione Gaiùm/Canzo) ottimamente segnalato e perfettamente tracciato: il sentiero in discesa, interamente nel bosco, è molto tecnico con più di un passaggio (breve) a piedi. Perfetto per chi ama i tornanti stretti in discesa e/o si deve impratichirsi. Raccomandate le protezioni. Giunti a Gaiùm si può rientrare a Canzo / Lago del Segrino per raggiungere la partenza, oppure salire verso l’agriturismo Terz’Alpe lungo la ripida mulattiera ciotolata.
- Immagini:
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(CO) Nesso – Anello Nesso-San Primo-Nesso
21 Lug 2010
- Proposto da: W4LT3R
- Località: Lombardia
- Data: 09/07/2006
- Lunghezza: 34,90 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 6 ore
- Dislivello: + 1350 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Impegnativo
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Da Maggio a Ottobre
- Tipo: FR – Salita asfaltata/cemento/sterrato – Discesa 100% Singletrack
- Località di partenza: Nesso (CO)
- Accesso: Da Como direzione Bellagio parcheggiare a Nesso o all’inizio della strada che da Nesso porta al Pian del Tivano.
- Descrizione: Da Nesso salire lungo la strada asfaltata e poco trafficata che porta al Pian del Tivano. Proseguire verso la Colma e, svoltando a sinistra, proseguire la salita passando dall’Alpe Spessola e dalla Bocchetta di Terra Biotta fino a raggiungere la vetta del Monte S. Primo. ATTENZIONE !!! Il tracciato GPS segnala un tracciato che parte dalla suddetta vetta e scende fino al rifugio Marinella. Questa parte di tracciato NON È PEDALABILE ! Il mio consiglio è di raggiungere il rifugio Marinella partendo dalla Bocchetta di Terra Biotta utilizzando le indicazioni o un altro tracciato che sicuramente si trova in rete. Dal rifugio Marinella, invece, il single track che porterà fino al lago è davvero divertente: non molto veloce ma abbastanza tecnico. Arrivati al Lezzeno (al livello del lago) tornare lungo la statale fino a Nesso. P.S. Al rifugio Marinella si mangia abbastanza bene!
- Immagini:
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(LC) Santa Maria Hoè – San Genesio Classic
21 Lug 2010
- Proposto da: Alamak
- Località: Lombardia
- Data: 18/06/2006
- Lunghezza: 14,00 Km
- Tempo percorrenza: 2 ore
- Dislivello: + 500 mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Ctr lombardia 1:10.000
- Periodo consigliato: Maggio – Ottobre
- Tipo: Freeride
- Località di partenza: Santa Maria Hoè (LC)
- Accesso: Statale 242 fino a Rovagnate a sinistra in Via della Salute e si prosegue in via Giovanni XXIII superando il ristorante Bonanomi. Si può lasciare l’auto al parcheggio a S. Maria Hoè.
- Descrizione: Percorso interessante in particolare per la discesa tecnica dal santuario di S.Genesio. La salita è per i primi 5 km. (ca 30 minuti) su asfalto (fino a Scerizza) per poi proseguire in un sentiero / mulattiera ben ombreggiato fino al santuario di S. Genesio (solo il tratto finale ripido e non pedalabile). Dal santuario (c’è anche un rifugio alpino) si scende lungo i sentieri rispettivamente n. 1 poi n. 3 e poi n. 2 (gli "appassionati" la chiamano la "classic 1-3-2"). Fronte al santuario si può scendere sia sul ripido sulla DX che costeggia il lato destro del santuario, sia sul sentiero che costeggia il lato sinistro del santuario sentiero n. 1 (si congiungono poco dopo). Si prosegue lungo il sentiero 1 e si lascia a DX il borgo di Campsirago seguendo la mulattiera (sentiero n. 3) che si dirige verso la Crosaccia. Poco dopo si svolta a DX all’altezza di un’area pic-nic e si segue il sentiero n. 2 fino al paese di Mondonico, dove poco dopo ci si immette sulla provinciale che riporta al parcheggio. La discesa è a tratti piuttosto tecnica e interamente pedalabile solo dai più esperti. Consigliate le protezioni !
- Immagini:
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(VB ) S.Domenico di Varzo-Traversata val Bondolero
21 Lug 2010
- Proposto da: Freakrider
- Località: Piemonte
- Data: 25/06/2006
- Lunghezza: 33,40 Km
- Tempo percorrenza: Da 3 a 5 ore
- Dislivello: + 100 / – 2000 mt.
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Da Luglio a Settembre
- Tipo: FR / Cicloalpinismo
- Località di partenza: San Domenico di Varzo (VB)
- Accesso: Autostrada A26/E62 sino al termine in direzione Gravellona Toce. Proseguire su SS33/E62 in direzione Sempione/Confine di stato.A Varzo uscire su SP93. Continuare su SP153, seguendo le indicazioni San Domenico di Varzo, sino al paese e recarsi alla partenza degli impianti da dove parte la traccia GPS.
- Descrizione: L’ itinerario prevede la partenza da San Domenico di Varzo e l’ arrivo a Crevaldossola; è quindi necessario lasciare un mezzo all’ arrivo per ritornare poi a San Domenico di Varzo. Si inizia a salire con la seggiovia di San Domenico di Varzo (aperta solo il Sabato e la Domenica) sino al rifugio 2000 dell’ Alpe Ciamporino. Qui, previo accordi con la gentilissima Monica (tel 0324-72466), si può usufruire del trasporto con pick up sino ai 2283 mt. della sella del colle di Ciamporino. in caso si decida di percorrere questo tratto in autonomia considerare che la strada è poco pedalabile ed occorre mettere in preventivo il trasporto della bicicletta in spalla. La successiva discesa (2000 mt. di dislivello) è molto tecnica, e ripaga di ogni fatica per la sua bellezza. Il primo tratto si percorre su sentieri e prati ripidissimi sino a raggiungere l’ Alpe Bondolero (WP 001). Si scende quindi a Dx nel bosco su un sentiero che in breve ci porterà alla strada dell’ Enel sul fondovalle (WP 002). Seguire la strada bianca sino al WP 003 dove inizia la Via dei Scueter, sentiero di comunicazione delle popolazioni Valzer per la val d’Ossola fin quasi a Crodo. Da quì raggiungere su asfalto Crevoladossola dove avremo precedentemente lasciato un’ auto che ci riporterà a San Domenico di Varzi .
- Immagini:
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(VA) M.te Martica / Brinzio
21 Lug 2010
- Proposto da: Gianni B.
- Località: Lombardia
- Data: 23/12/2005
- Lunghezza: 17,90 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 4 ore
- Dislivello: + 600 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Medio / Alto
- Cartografia:
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: All mountain, freeride .
- Località di partenza: Varese (VA)
- Accesso: Autostrada A8 dei laghi uscita Varese. Raggiungere il comodo parcheggio alla base del M.te Martica da dove parte il tracciato GPS.
- Descrizione: Si risale lungo la classica salita del M.te Martica sino alla cima. Poi si ridiscende in dierzione Brinzio su un sentiero molto tecnico, soprattutto nella parte alta che impegnerà severamente i meno preparati. Vivamente consigliate le protezioni !
- Immagini:
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