(MO) Fanano – Il lago di Pratignano

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 04/10/2003
  • Lunghezza: 37,70 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
  • Dislivello: + 1480 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio alto
  • Cartografia: Carte Cai dei sentieri
  • Periodo consigliato: Nei periodi asciutti e senza neve.
  • Tipo: XC, alcuni tratti di FR e un tratto in asfalto
  • Località di partenza: Loc. Tre Ponti , Fanano
  • Accesso: Da Bologna prendere la SS 569 (Bazzanese) verso Bazzano. Prima di Bazzano girare a SX per la SS 623 verso Marano sul Panaro. Arrivati a Marano prendere la SP4 (a SX) in direzione Fanano. Poco prima di Fanano prendere la SS 324 (sempre direzione Fanano). Arrivati a Fanano prendere la strada Comunale Ospitale (sulla SX) direzione Ospitale. Al termine della discesa si incontra la località Tre Ponti ; parcheggiare a lato strada.
  • Descrizione: Ripercorrere l’ultimo tratto di discesa (in salita) seguendo la traccia del GPS. Il percorso è un anello che dopo un primo tratto di asfalto entra nel bosco e alterna tratti di cross country a tratti free ride quasi mai troppo impegnativi. Da segnalare un pesante tratto in salita (bici in spalla) prima di arrivare al Lago Pratignano. La sosta al Rif. Tassoni è d’obbligo anche perché circa a metà percorso e subito prima dell’ ultima pesante salita. Dopo il Lago Pratignano un veloce sterrato riporta ai Tre Ponti. Fate attenzione alla traccia GPS in quanto indica, per gli amanti del free ride, interessanti “tagli” della strada bianca .
  • Immagini:
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(BL) Alleghe – Civetta Superbike ’04

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 25/08/2004
  • Lunghezza: 38,00 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4,30 a 5 ore
  • Dislivello: + 1750 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: Cartina Kompass o Tabacco con sentieri CAI
  • Periodo consigliato: Periodi senza neve .
  • Tipo: XC, tratti in asfalto
  • Località di partenza: Alleghe (BL) – Loc. Fontanive
  • Accesso: Autostrada A27 fino a Belluno poi SS 203 fino ad Alleghe.
  • Descrizione: Il tracciato ripercorre quello che è stata la gara Civetta Superbike del 2004. Da Alleghe prendere la strada verso la Loc. Fontanive / Piani di Pezzè. (In alternativa si può prendere la cabinovia che consente un risparmio di 450 m di dislivello). La traccia GPS parte dalla loc. Fontanive. Il tracciato va percorso in senso antiorario. Procedere per la strada asfaltata fino ai Piani di Pezzè, da qui inizia il sentiero che vi porta alla Forcella Alleghe. Discesa fino a Palafavera, quindi risalita fino alla Forcella Pecol, passando per la malga Vescova. Una seconda discesa, passando per il Rif. Salander, fino ad arrivare alla SS 251. Da qui in prossimità della Baita Flora alpina prendere la strada bianca sulla SX che vi riporta nuovamente in quota, per poi ridiscendere su Pescul (attenzione alla traccia GPS per prendere la deviazione nel bosco che evita il tratto asfaltato finale). Da qui parte l’ultima salita per la Fertazza, poi verso Col de Baldi (senza raggiungerlo). Quindi si scende verso Fernazza, Coi e infine per vari sentieri che tagliano la strada asfaltata, si rientra ad Alleghe. Nelle traccie GPS vi sono anche due varianti per accorciare / modificare il giro.
  • Immagini:
    {gallery}medio-83{/gallery}

(BO) Pian di Venola – M.te Radicchio

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 18/10/2003
  • Lunghezza: 17,20 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3 a 3 ore e mezza .
  • Dislivello: + 1070 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Carte CTR
  • Periodo consigliato: Nei periodi asciutti
  • Tipo: XC e tratti in asfalto
  • Località di partenza: Trattoria La Valle (sulla strada da Pian di Venola a Vedegheto)
  • Accesso: Da Bologna prendere la SS 64 (porrettana) verso Sasso Marconi. Dopo Sasso Marconi procedere oltre superare Marzabotto, a Pian di Venola prendere la strada a DX verso Vedegheto ; dopo 3,4 Km sulla DX si trova la Trattoria La Valle e un piccolo pacheggio .
  • Descrizione: Il tracciato si percorre in senso antiorario. Procedere per la strada asfaltata in direzione Vedegheto (seguire traccia GPS) e dopo poche centinaia di metri prendere una strada campestre sulla SX . La salita procede prima su carrareccia in terra poi su sentiero e infine su asfalto una volta arrivati alla fraz. Vaglie. Si procede fino a Ponte di sopra e poco prima della fraz. si volta a SX veso Serre. E qui inizia la prima discesa; il percorso alterna poi vari sali / scendi fino a Monte Radicchio. Da qui inizia la lunga discesa fino al punto di arrivo.
  • Immagini:
    {gallery}medio-84{/gallery}

(VR) Malcesine – M.te Baldo – Torbole

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 19/06/2004
  • Lunghezza: 34,80 Km
  • Tempo percorrenza: Da 5 a 5,30 ore
  • Dislivello: + 630 / – 1850 mt
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: carta a 1: 25.000 della zona
  • Periodo consigliato: solo con terreno asciutto (attenzione che in cima al monte Altissimo spesso si trova neve anche a giugno !)
  • Tipo: FR con tratti di XC e asfalto
  • Località di partenza: Stazione di partenza della Funivia Malcesine – Monte Baldo, in località Malcesine.
  • Accesso: Autostrada A22 o A4 uscita per Garda. Prendere la SS 249 che costeggia il lago di Garda. Arrivati a Malcesine prendere le indicazioni per la funivia Malcesine – Monte Baldo (sulla DX venendo da sud. In prossimità della partenza della funivia c’è un parcheggio a pagamento).
  • Descrizione: Si prende la funivia per il monte Baldo (carica anche le bici); dalla stazione d’arrivo della funivia si prende la strada sterrata in discesa (seguire traccia GPS). Dopo una breve discesa inizia la risalita fino alla vetta del Monte Altissimo 2055 m . La salita inizialmente in asfalto diventa dopo pochi km una mulattiera con pendenza non trascurabile, specie in alcuni tratti, ma quasi tutta pedalabile. Arrivati al Rif. Damiano Chiesa inizia la discesa.La prima parte presenta alcuni tratti impegnativi se non addirittura da percorrere a piedi, poi la discesa procede con un cross country veloce e divertente. Sono consigliabili alcune soste per ammirare il favoloso panorama del Lago dall’alto. Il tratto finale è un free ride veramente impegnativo sia dal punto divista tecnico che di sforzo fisico (mulattiera o single track con grosse pietre e salti). L’arrivo al Lago è in prossimità di Torbole. Da qui il rientro a Malcesine seguendo la SS 249 (direzione sud). Il tracciato completo è stato percorso in senso antiorario.
  • Immagini:
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(MO) Sestola – Carosello FR / DH

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 26/07/2003
  • Lunghezza: 21,70 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
  • Dislivello: – 440 or 660 mt (a scelta)
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Medio alto
  • Cartografia: Carte Cai dei sentieri
  • Periodo consigliato: Nei periodi asciutti e senza neve.
  • Tipo: FR / DH
  • Località di partenza: Parcheggio centrale a Sestola
  • Accesso: Da Bologna prendere la SS 569 (Bazzanese) verso Bazzano. Prima di Bazzano girare a SX per la SS 623 verso Marano sul Panaro. Arrivati a Marano prendere la SP4 (a SX) in direzione Fanano. Poco prima di Fanano prendere la SS 324 (sempre direzione Fanano/Sestola). Arrivati a Sestola parcheggiare nel parcheggio della Funivia .
  • Descrizione: La “Proloco” di Sestola ha con successo trasformato il “carosello” di piste da sci invernali, in una splendida rete di percorsi Free ride e cross country estivi; tutti gli impianti di risalita sono attrezzati per caricare anche le bici e i biker sono ben visti ! Per il free ride, le discese hanno diversi livelli di difficoltà e sono quasi tutte abbastanza impegnative. Nel tracciato GPS vi sono registrati due DH (la 1 e la 2) e una discesa FR verso MonteCreto. Il “programma” per una giornata prevede una prima salita in seggiovia e quindi un tratto in sella, in salita, fino a raggiungere l’inizio delle discese DH (il percorso può essere ripetuto più volte grazie alla seggiovia che evita un buon tratto di salita). C’è anche la possibilità, per i più “pigri” di una “navetta” che evita anche il breve tratto di salita dopo la seggiovia e arriva direttamente alla partenza delle DH. Per il pomeriggio una alternativa è quella di procedere oltre alla partenza delle DH verso Passo del Lupo e arrivati poco prima del passo prendere il sentiero per Montecreto, una bella discesa free ride di 660 m di dislivello. Un’altra seggiovia vi riporta quasi al passo (resta un tratto da fare in bici). Per il rientro a Sestola si può scegliere una delle varie DH disponibili.Nei tracciati altimetrici è riportato il FR verso Montecreto.
  • Immagini:
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(BL) Cortina – Faloria-Passo TreCroci-Val Padeon

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 08/08/2004
  • Lunghezza: 36,60 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4,30 a 5 ore
  • Dislivello: + 1650 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: Cartina Kompass o Tabacco con sentieri CAI
  • Periodo consigliato: Periodi senza neve
  • Tipo: FR / XC – Brevissimi tratti in asfalto
  • Località di partenza: Cortina – Parcheggio funivia per Faloria (centro di Cortina).
  • Accesso: Autostrada A27 fino a Belluno poi SS 51 fino a Cortina.
  • Descrizione: Dal parcheggio Funivia Faloria prendere le indicazioni per il tracciato CAI 219 (seguire traccia GPS); la prima parte è una salita lunga e fisicamente impegnativa fino in vetta al Faloria (una alternativa per i meno amanti della salita è l’utilizzo della funivia che evita 1100mt; non male!). Dalla cina del Faloria inizia un bel freeride in alcuni tratti anche molto impegnativo e via via si avvicina al passo Trecroci, diventa un riposante e panoramico tracciato da cross country. Dal passo si prende il sentiero CAI 203 in direzione Rif. Sanforca / Val Padeon. Qui inizia la seconda salita pesante del giro, inizialmente pedalabile, poi decisamente da bici in spalla, fino alla forcella (non si arriva al rifugio Sanforca). Da qui in poi è praticamente tutta discesa fino a Cortina attraverso una valle incantevole (Valle Padeon) alle pendici del Monte Cristallo. Il tracciato è una veloce carrareccia, in alcuni punti alquanto dissestata per la gioia dei free riders (attenzione ai pedoni !). La parte terminale fino a Cortina dopo il Rif. Ospitale (sulla SS51), è una tranquilla strada bianca chiusa alle autovetture ma molto frequentata da pedoni e ciclisti .
  • Immagini:
    {gallery}medio-80{/gallery}

(BL) Cortina – Falzarego – Travenanzes

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 13/08/2004
  • Lunghezza: 38,00 Km
  • Tempo percorrenza: Da 6 a 7 ore
  • Dislivello: + 1250 mt or 1450 m
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: Cartina Kompass o Tabacco con sentieri CAI
  • Periodo consigliato: Periodi senza neve
  • Tipo: FR / XC – Salita asfalto (o con la variante salita FR)
  • Località di partenza: Due possibili alternative: 1- partenza dal Passo Falzarego o 2- da Pocol (bivio SS638 – SS48). Nel primo caso la risalita Cortina – Falzarego è su asfalto (SS48), nel secondo caso è su un percorso FR (salita con tratti di bici in spalla).
  • Accesso: Autostrada A27 fino a Belluno poi SS 51 fino a Cortina (SS 48 per raggiungere il Passo Falzarego) .
  • Descrizione: Variante 1) Partendo dal Passo Falzarego si inizia la ripida salita verso la forcella Travenazes (vedere tracciato GPS). E’ consigliabile seguire la pista da sci in quanto pedalabile in alcuni tratti. Arrivati alla forcella inizia la discesa in val Travenanzes; il primo tratto è un FR impegantivo per poi passare, una volta iniziata la vegetazione a un tracciato cross county ed infine a strade sterrate fino a Cortina. Il rientro è su asfalto (12km di salita e 800 m di dislivello fino al Falzarego)Variante 2). Più impegantiva fisicamente della 1) ; si parte da Pocol e seguendo la traccia GPS si arriva per sentieri CAI fino alla Forcella Bois e da qui si entra nel tracciato della Variante 1) ca 100 m (in quota) più a valle della Forcella Travenanzes (si salta un pezzo del FR iniziale). Il resto del percorso fino a Cortina è lo stesso .
  • Immagini:
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(BO) Pianoro Vecchio – Fondosavena

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 15/05/2004
  • Lunghezza: 28,30 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3 ore a 3 ore e 30 minuti
  • Dislivello: + 930 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: CTR regionale
  • Periodo consigliato: Nei periodi asciutti
  • Tipo: XC qualche tratto in asfalto
  • Località di partenza: Strada Fondosavena 1,9 km dopo Pianoro Vecchio (venendo da Bologna) all’ incrocio con la strada per Brento
  • Accesso: Da Bologna prendere la SS65 in direzione Pianoro Vecchio. Da qui prendere la strada fondo savena che costeggia l’omologo fiume in direzione Loiano. Dopo 1,9 km da Pianoro vecchio fermarsi nel parcheggio sulla DX prima del bivio sulla DX per Brento .
  • Descrizione: Seguire il tracciato GPS in quanto le indicazioni sul percorso sono scarse (solo in alcuni tratti vi sono segni CAI). Si passa il ponte verso Brento e dopo qulche centinaia di metri su asfalto si entra in un single track che costeggia per vari km il fiume con una serie di sali/scendi non impegnativi. Al bivio indicato prendere la strada bianca sulla DX e completare la prima salita impegnativa su sterrato. Dopo un ulteriore tratto sempre in salita (sterrato/asfalto) si arriva alla prima discesa interessante; un bel freeride nel bosco. Tornati a valle si procede nuovamente costegggiando il savena fino alla salita successiva (ancora più impegantiva della prima), fino ad arrivare al punto più alto del percorso. Da qui discesa fino al fiume (ciotolato e carrareccia nel bosco) e infine lo stesso tratto iniziale lungo savena, fino al punto di partenza.
  • Immagini:
    {gallery}medio-77{/gallery}

(TN) Pera – Antemoia

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Trentino Alto Adige
  • Data: 10/07/2003
  • Lunghezza: 22,20 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 4,30 ore
  • Dislivello: + 1380 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: Cartine Kompass o Tabacco
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: FR / XC – Tratto in salita su asfalto
  • Località di partenza: Alla sbarra sulla strada chiusa, da Pera a Rif. Gardeccia
  • Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Ora, proseguire su SS48 in direzione Canazei/Val di Fassa. Passata Pera (ca. 1 km) e prima di Mazzin, sulla SX prendere la strada verso il Rif. Gardeccia. Procedere per questa strada per poco più di un km. L’inizio del giro è in prossimità della sbarra (divieto di accesso auto/moto veicoli). Si può trovare parcheggio ai bordi della strada, ma per un limitato numero di veicoli; l’alternativa è scendere verso Mazzin o Pera.
  • Descrizione: : Il tracciato va percorso in senso orario. La salita in asfalto prosegue fino al Rif. Gardeccia (CAI 546). La strada diventa bianca carreggiabile, con sassi e pietre, fino al Rif. Vajolet ; salita durissima, ma quasi tutta pedalabile. Dal Vajolet il tracciato diventa un singletrack sempre in “rigorosa” salita e qui i tratti pedalabili sono sempre meno sia per la ripidità che per la quota (il fiato si fa sentire). Una breve sosta al Rif. Principe e poi via per lo strappo finale (sempre su tracciato alpino di singletrack) fino alla forcella Antermoia alla rispettabile quota di 2730 m. (alcuni tratti con bici in spalla). Da qui inizia la bella e lunga discesa a valle; prima un piccolo nevaio (spesso presente anche in luglio/agosto) poi un bel tratto free ride nel ghiaione prima della spianata del lago Antermoia. Qui il panorama è veramente stupendo. Passato il Rif. Antermoia e l’omologo lago, la discesa prosegue con un bellissimo cross country in mezzo a prati e poi nel bosco fino ad arrivare a Mazzin e poi per sentieri paralleli alla SS48 fino al punto di partenza.
  • Immagini:
    {gallery}medio-78{/gallery}

(BL) Pocol Fanes

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 13/08/2004
  • Lunghezza: 47,80 Km
  • Tempo percorrenza: Da 7 a 8 ore
  • Dislivello: + 1650 mt
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
  • Cartografia: Cartina Kompass o Tabacco con sentieri CAI
  • Periodo consigliato: periodo senza neve
  • Tipo: FR / cross county /asfalto (Cortina – Pocol)
  • Località di partenza: Pocol (bivio SS638/SS48)
  • Accesso: Autostrada A27 fino a Belluno poi SS 51 fino a Cortina e SS 48 fino a Pocol.
  • Descrizione: Si parte da Pocol e seguendo la traccia GPS si arriva per sentieri CAI passando per il Rif. Dibona, fino alla Forcella Bois e da qui si procede ancora in salita fino alla forcella Travenanzes . Da qui inizia la discesa fino al laghetto sopra l’anfiteatro dove si trova il Rif. Scotoni (non scendere al Rifugio) . Si prende il tracciato Cai 20b fino alla forc. D. lago (salita molto impegnativa con bici in spalla) . Arrivati alla forcella si discende per un divertente FR (attenti che il sentiero è stretto e a sinistra c’è la valle !!). fino ad incorociare il sentiero Cai 11 che porta alla valle di fanes. Vi discende tutta la valle di fanes (per una veloce carrareccia) fino a Cortina. Attenzione ai pedoni soprattutto nell’ultima parte (dalle Cascate di fanes a Cortina). Quindi per la strada SS 48 di raggiunge Pocol.
  • Immagini:
    {gallery}difficile-73{/gallery}

(PD) Colli Euganei – DH Passo Roccolo

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 21/11/2004
  • Lunghezza: 13,20 Km
  • Tempo percorrenza: Da 2 e 30 minuti a 3 ore
  • Dislivello: + 480 mt
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: IGM
  • Periodo consigliato: Solo con terreno asciutto.
  • Tipo: FR / XC – Discesa 100% Singletrack
  • Località di partenza: Passo Roccolo (oppure Trattoria da Oci) , vedere Cartina
  • Accesso: Uscita Autostrada Bologna/Padova A16 Uscita Monselice. Attraverso la SS16 raggiungere Galzignano Terme . Da qui per la SP 99 (ViaCengolina) potete raggiungere la Trattoria OCI (svoltando a sx all’incrocio con via Roverello) oppure il Passo Roccolo (svoltando a dx allo stesso incrocio per via Roccolo fino all’omonimo passo).
  • Descrizione: Se si parte dalla trattoria OCI si fanno alcuni km in asfalto (discesa e poi salita) che consentono un preriscaldamento. In alternativa la partenza dal Passo Roccolo vi consente di iniziare subito la DH. Seguire il tracciato del GPS. La discesa è abbastanza imegnativa in particolare per alcuni passaggi artificiali e non. La discesa presenta diversi tracciati che tagliano la DH; sono in generale di difficoltà minore che consentono di arrivare comunquea valle.Attenzione che in alcuni tratti il segnale del GPS può essere impreciso (fino a 50m) a causa della fitta vegetazione. Alla fine della DH tramite unveloce sentiero si arriva alla piazza principale di Galzignano Terme. Si segue la strada asfaltata fino al Golf Club Padova, al termine dell’area del Golf Club si prende sulla dx e ci si riimmette sulla transeuganea per far ritorno attraverso una salita in sterrato ma pedalabile al punto di partenza, trattoria OCI e poco dopo al Passo Roccolo .
  • Immagini:
    {gallery}difficile-75{/gallery}

(BO) Bersagliera / Savigno – Le sette chiese

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 28/11/2004
  • Lunghezza: 31,30 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3,15 a 3,45 ore
  • Dislivello: + 1150 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: CTR Bologna
  • Periodo consigliato: Periodi asciutti
  • Tipo: Cross country / asfalto, brevi tratti di FR
  • Località di partenza: La Bersagliera (BO)
  • Accesso: Da Bologna prendere la strada statale di Vignola SS 569 verso Bazzano. Superato Crespellano in località La Muffa, prendere la strada statale di Monteveglio direzione Monteveglio. Superato Monteveglio, prosegure per La Bersagliera SP27. Arrivato alla Bersagliera parcheggiare sulla DX prima dell’incrocio con la SP 70.
  • Descrizione: Prendere la strada in salita verso Zappolino e Savigno (giro in senso orario). Dopo una salita di svariati km si arriva a Savigno, nel centro girare a sx e la salita …..continua. Dopo 10,2 km dalla partenza (seguire traccia GPS), lasciare la strada asfaltata e prendere un sentiero sulla DX; inizia il fuoristrada con una veloce discesa in terra battuta e ghiaia. Seguire sempre il tracciato GPS facendo attenzione alle curve e ai tracciati paralleli. Il tracciato presenta varie salite con successive discese, quasi tutte veloci e poco impegnative, ad esclusione di un “taglio” nel bosco, nella seconda parte del giro. Si tratta di un divertente FR che evita una discesa in terra battuta. Si ritorna al punto di partenza.
  • Immagini:
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(BL) Cortina – Rifugio Città di Fiume

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 29/08/2004
  • Lunghezza: 38,90 Km
  • Tempo percorrenza: Da 5,5 a 6,5 ore
  • Dislivello: + 1800 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
  • Cartografia: Carte Kompass o Tabacco
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: FR / XC / pochissimo asfalto
  • Località di partenza: Curva sulla SS 251 inizio del sentiero CAI 467 per il Rif. Città di Fiume
  • Accesso: Autostrada A27 fino a Belluno, da qui perendere la SS 251 in direzione Longarone/Cortina . A Longarone proseguire per la SS 251 in direzione Val Zoldana fino al Passo Staulanza. Dopo il passo al 5° tonante, sulla DX c’è un ampio parcheggio e le indicazioni per il rifugio Città di Fiume.
  • Descrizione: Il tracciato quasi completamente fuori strada, ha 5 località di riferimento ; Rif. Città di Fiume – S.Vito – Cortina – Rif. Palmieri – Forc. da Lago – Rif. Città di Fiume. Il percorso è un anello che va realizzato in senso antiorario. La partenza è dal parcheggio sopra citato ; prendere la strada bianca in salita dopo la sbarra (percorso CAI 467), fino a Rif. Città di Fiume. Da qui seguire il tracciato GPS; salire ancora fino alla forcella Forada. Qui inizia un impegnativo FR fino ad arrivare a S. Vito di Cadore. Il percorso procede fino a Cortina su un tracciato Cross country in lieve salita . In prossimità di Cortina prendere la direzione per il Rif. Palmieri (seguire traccia GPS in quanto vi sono diversi incroci) ; questo è il tratto con la salita più dura del giro, fino al Rif. Palmieri e poi oltre fino alla forcella da Lago sotto la Croda da lago. La fatica maggiore è fatta e si può iniziare ad assaporare la discesa; un divertente free ride che, dopo un primo tratto impegnativo, diventa un tracciato di cross country tutto da godersi come panorama e “fluidità” di percorso, con qualche sali / scendi (fortunatamente più scendi che sali) fino ad arrivare al Rif. Città di Fiume e da qui al parcheggio.
  • Immagini:
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(SV) Varazze – Il monte Beigua

21 Lug 2010

  • Proposto da: Rupa Biker
  • Località: Liguria
  • Data: 20/06/2004
  • Lunghezza: 35,60 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
  • Dislivello: + 1400 circa
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: Np
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno (evitare i periodi troppo caldi o troppo freddi)
  • Tipo: FR / enduro impegnativo
  • Località di partenza: Varazze (SV)
  • Accesso: Autostrada A10 Genova-Ventimiglia, uscita Varazze. Scendete in centro paese e parcheggiate nell’ampio parcheggio del Palazzetto dello Sport.
  • Descrizione: Descrizione itinerario tratta dal sito: http://roybatty72.altervista.org/ L’itinerario, infatti, si snoda all’interno del Parco del Monte Beigua, nel Ponente ligure: il massiccio domina la cittadina di Varazze con i suoi 1286 metri di altitudine, e si presta facilmente all’interpretazione delle diverse anime del mountain biking, dall’escursionismo duro e puro alla ricerca di discese impegnative per tipo di terreno e pendenze. Il percorso, lungo 36km scarsi e con 1400m circa di dislivello, prevede una lunga risalita da Varazze alla vetta del Beigua, via Le Faie e passando per l’Albergo di Pra Riundo (nei pressi del Piani Pra Riundo), con il primo e l’ultimo tratto su asfalto e quello intermedio prima su strada bianca poi su carrozzabile con fondo tra il terroso compatto e lo sconnesso. Poi inizia la discese, e che discesa… Seguendo il segnavia + (croce rossa), si prende una ripida a sconnessa mulattiera per prati e boschi, che si innesta a circa 680m di quota sull’asfalto. Il percorso è si impegnativo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto appagante per l’ambiente attraversato e per i panorami mozzafiato che si godono nella seconda parte, con la vista che spazia dal Levante al Ponente, abbracciando a 360° quest’angolo di Liguria. Ripreso il sentiero, ci aspetta la seconda e ultima manche di questo primo impegnativo tratto, che comprende anche l’attraversamento della zona "megalitica", contrassegnata dalle vestigia lasciate dall’uomo preistorico, tra cui per l’appunto la cosiddetta "Via" fatta di massi di notevoli proporzioni. Si sbuca ancora sull’asfalto in prossimità della Cappella Faie, si percorre un breve tratto in comune con la risalita, e a una curva a destra si prosegue dritto sulla strada sterrata in direzione Passo del Muraglione, con un single track che corre in mezza costa e giunge a lambire la discutibile discarica su cui volteggiano senza sosta volatili di ogni tipo e che emana un olezzo indescrivibile… Si giunge su bitume e lo si abbandona, nei pressi del Passo Valle, per una sterrata in direzione del Santuario della Guardia, a 416m sul mare, raggiunto dopo una breve ma irta salita. Purtroppo non solo l’ambiente è brullo a causa della ferita inferta alla Terra da un recente incendio, ma lo scempio dell’uomo prosegue con l’allargamento e l’appiattimento del sentiero che porta in cima al Santuario, ora purtroppo raggiungibile anche in auto (fuoristrada e SUV, of course…). Caliamo un velo pietoso, e lasciamo spaziare lo sguardo ancora a 360 gradi, dal mare ai monti… Si inizia a scendere nuovamente, con un sentiero che si innesta sulla sterrata del Santuario, subito abbandonata per riprendere una mulattiera infida, con il primo tratto caratterizzato dallo scavalcamento di tronchi caduti, retaggio del precedente incendio. Poi si prosegue più o meno tranquilli, su quello che si può definire un "deadly trail", un sentiero mortale: traccia stretta incassata nella roccia, sassi smossi e placche rocciose a gogò ! La sessione iper-tecnica riprende dopo una breve digressione sulla carrareccia, con un ultimo tratto prima di confluire definitivamente sull’asfalto che riporta velocemente al centro di Varazze. Qualche dato Impegno fisico: 4/5, elevato (distanza 36km scarsi, 1400m circa di dislivello), salita lunga anche se pedalabile, anche la lunga discesa sconnessa fa la sua parte… Impegno tecnico: 4.5/5, trattasi di mulattiera con fondo roccioso gradonato, numerosi i tratti con pietre smosse. Consigliata vivamente una full da almeno 100+100mm alla ruota (ideale 130+130mm), con la front l’impegno è massimo e il bike ci deve mettere del suo… Fattore ‘goduria’ : 4.5/5, percorso da antologia per gli amanti del tecnico trialistico in discesa, tutti gli altri ne saranno poco appagati e malediranno il momento in cui hanno deciso di affrontare questo percorso… Paesaggio: 4.5/5, mare e monti, lo sguardo spazia a 360 gradi dal massiccio del Monte Beigua al Ponente Ligure, con alcuni scorci anche sul Levante, con una serie di rilievi collinari come "trait d’union". Ambiente grandioso nel tratto centrale del giro, con vista sul Santuario la Guardia e l’Eremo del Deserto, monastero nell’ entroterra.
  • Immagini:
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(CO) Asso – Bolli rossi

21 Lug 2010

  • Proposto da: Pro-M
  • Località: Lombardia
  • Data: 16/11/2008
  • Lunghezza: 21,60 Km
  • Tempo percorrenza: Da 1 ora e 1/2 a 2 ore 1/2
  • Dislivello: + 734 / – 734
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia:
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Asso (CO)
  • Accesso: Dalla tangenziale Est di Milano (A4) uscita Cinisello Balsamo/Milano V.le Zara proseguire per Monza – Lecco su SP5 per Km 2,7. Prendere SS 36 e proseguire su SS41 Erba – Canzo e raggiungere Asso / bivio per Caglio da dove parte l’ itinerario GPS.
  • Descrizione: Primo tratto in salita su asfalto che passando per Caglio e Sormano ci porta a raggiungere la Colma del Tivano (ristorante e bar) seguendo la SP44. Da quì seguendo il sentiero n° 1 della dorsale del Traingolo Lariano si raggiunge l’ Alpe Spessola da dove parte la discesa segnata con bolli rossi che da il nome all’ itinerario. Una volta raggiunta la SP41 si scende di nuovo sino ad Asso su asfalto (in alternativa è stata indicata una deviazione su sentiero dopo il waypoint n° 11) .
  • Immagini:
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