Fondo Toce (VB) – L’ alpe Ompio

02 Lug 2014

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Valle d’ Aosta – Courmayeur
  • Data: 04/05/2014
  • Lunghezza: 20,9 Km
  • Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
  • Dislivello: + 1000 mt circa
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Garmin Trekmap Italia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: Freeride / Enduro
  • Località di partenza: Rotonda Fondo Toce
  • Accesso: Autostrada A26 uscita Verbania e raggiungere la rotonda di Fondo Toce con il comodo parcheggio .
  • Descrizione: Iniziare a salire su asfalto dalla rotonda / crociera di Fondotoce, seguendo le indicazioni per San Bernardino Verbano affrontando una porzione di salita per portarsi a Bieno, cui segue una veloce discesa sino al bivio di Santino .
    Si affronta un primo tratto di 800 mt assolutamente tranquilli che porta al centro di Santino, dove si seguono le evidenti indicazioni per l’Alpe Ompio: appena lasciate le ultime case ci aspetta un primo durissimo tratto  mozzafiato di 500 mt dove le pendenze sfiorano il 13%, che termina in corrispondenza del bivio per Bieno. Da questo punto in poi la salita diventa decisamente abbordabile per un chilometro e mezzo, sino a raggiungere le case della località Salvoria (km. 3 – mt. 452). Quindi a seguire ci aspetta un altro chilometro molto impegnativo (10%) sino all’Alpe di Cima Vella (km. 4 – mt 559). Proseguire poi sull’ iltimo tratto di salita su sentiero sino al rifugio. Lasciato il rifugio ci si poterà sino al punto panoramico (ben indicato) con vista sul lago di Mergozzo e quindi da qui su una ripida mulattiera molto sconnessa si scenderà sino al lago di Mergozzo appunto. Non resta quindi che percorrere l’ asfalto sino a Fondo Toce ed al parcheggio .
  • Immagini:
    {gallery}Piemonte/VB_FondoToce_AlpeOmpio{/gallery}

Bergun (CH) – Capanna Kesch

20 Set 2013

  • Proposto da: Sermer
  • Località: Svizzera – Bergun
  • Data: 11/08/2013
  • Lunghezza: 60,00 Km
  • Tempo percorrenza: 10 ore comprese le soste
  • Dislivello: + 1970 mt.
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alto – Ottima condizione fisica
  • Cartografia: Cartina Svizzera Bergun n. 258  
  • Periodo consigliato: Estivo 
  • Tipo: Ciclabile, strade bianche e sentieri .
  • Località di partenza: Bergun
  • Accesso: Como – autostrada direzione S. Bernardino – Thusis – Tiefencastel – direzione passa dell’Albula – Bergun. Parcheggio. Qualche spazio libero in ingresso paese, predisposto e libero, subito all’inizio della Val Tuors.  
  • Descrizione:Splendido itinerario nel comprensorio del Mittelbunde n, con tutte le prerogative e aspettative, che un itinerario dovrebbe contenere quando si affrontano percorsi di alta montagna. Il dislivello della salita non è da trascurare, anche se suddiviso in due fasi differenti e a lunga distanza una dall’altra. Discese in parte non banale ma divertenti e senza pericoli di rilevo.  All’ingresso di Bergun, in corrispondenza della deviazione per il passo, deviando a sinistra, si imbocca la strada che porta in Valle Tuors, poche pedalate e subito sulla sinistra il parcheggio per le auto. Ora senza più possibilità di errore con una salita mai eccessivamente impegnativa ci si addentra nel valle fino al piccolo abitato di Punts D’Alp 1776. ( Tutto questo tratto alternando tratti su asfalto e sterrato molto compatto, dove presumo, anno accesso anche le auto fino all’ultimo paese, vedendo la presenza di posti auto a pagamento). Da Punts D’Alp, ora, con una serie di tornanti nel bosco, ci si alza con più decisione, ma sempre riuscendo a restare in sella fino al bivio di quota 1956. In questo punto, senza indugio, si abbandona la stradina sterrata e per ripida mulattiera con bici a spinta si supera il faticoso e impegnativo balzo verso il falsopiano sovrastante. Il proseguo verso il rifugio, continua con ampie panoramiche in uno spazio aperto e ben soleggiato dove per buoni tratti è nuovamente possibile pedalare. Dopo una lunga salita all’incirca do buone 3 ore si arriva al rifugio. Lo scenario è splendido, in tutta la su maestà si può osservare la cima e il ghiacciaio del Piz. Kesch m. 3418 e finalmente fare una lunga sosta. Dal rifugio, ora è possibile vedere la prima parte di discesa in Val Funtauna, una discesa infinita e lunga ma abbastanza facile. (Attenzione) a quota 2439 prendere per il sentiero alla destra. Giunti all’Alp Funtauna, si abbandona il sentiero e per larga carrareccia, la discesa continua senza fine in Val Susauna fino alle ca se di Resgia. (Ora si hanno varie alternative) O si prende la strada asfaltata che transita lungo i vari centri della valle fino a La Punt – oppure si seguono le indicazioni dei percorsi in bike – oppure seguire la traccia GPS allegata alla relazione, sempre in direzione di La Punt dove a inizio la seconda parte di salita che si conclude in cima la Albulapass m. 2312. Finale e rientro a Bergun. Se avete esaurito le vostre risorse e siete più che soddisfatti, il mio consiglio è di scendere lungo la strada del passo per asfalto. Con una veloce discesa senza più problemi siete nuovamente al vostro punto di partenza molto velocemente. In alternativa. Dal passo, come inizia la discesa a valle, sulla destra, parte il sentiero che porta fino a Bergun. Prima parte della discesa fino a Crap Alv, a parte, qualche tratto di passaggio su ghiaioni, il resto, è in buona parte molto facile e divertente. Se volete proseguire la discesa per sentiero, si attraversa l a strada e subito si deve scendere un tratto di bosco con bici a mano, ma si è poi ripagati nella parte bassa dallo splendido specchio d’acqua del Lai Da Palpuogna. Per le foto, meglio passare alla sinistra, se invece si vuole costeggiarlo comodamente in sella alla bici, prendere il sentiero alla destra. Dopo il lago, tornare sulla strada asfaltata ma solo per pochi metri e nuovamente inserirsi sul sentiero che scende sempre verso valle fino a Preda (consigliabile). Restano ora due tratti di sentiero prima della fine di tutta questa discesa ancora una volta infinità. Il tratto ( Preda – Naz) dove un tratto è lungo delle scalinate in legno che conducono davanti ad un passaggio in galleria del treno per poi proseguire la discesa per divertente sentiero nel bosco. Il tratto ( Naz – Bergun) Questo è il tratto più insidioso di tutta la discesa e del giro. Il sentiero si snoda sul versante opposto della strada del passo, abbastanza esposto e con tratti dove si deve nuo vamente salire e scendere con bici in spalla per brevi ma fastidiosi tratti, poi per larga carrareccia si arriva a Bergun. A voi la scelta, se evitarlo o togliersi la soddisfazione di scendere completamente dal passo dell’Albula in assenza di traffico e in sintonia a quello che stiamo facendo. E’ chiaro e lampante, che se nel primo caso, il rientro è velocissimo, con questa alternativa i tempi della discesa si allungano di molto, anche in considerazione delle diverse capacità che ognuno di noi ha nella guida della bike. La stessa cosa vale per le ore impiegate per portare a termine tutto il giro, un dato che non va sottovalutato.  
  • Immagini:
    {gallery}Svizzera/Difficile_Engadina_Bergun_CapannaKesch{/gallery}
  • (AO) Courmayeur – Il rifugio Bonatti

    26 Lug 2013

    • Proposto da: Vitto
    • Località: Valle d’ Aosta – Courmayeur
    • Data: 21/07/2013
    • Lunghezza: 30,3 Km
    • Tempo percorrenza: Da 4 a 7 ore
    • Dislivello: + 1200 mt circa
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia: Garmin Trekmap Italia
    • Periodo consigliato: Giugno-Ottobre
    • Tipo: Cicloalpinismo
    • Località di partenza: Courmayeur 
    • Accesso: Autostrada A5 uscita Courmayeur. Raggiungere il campo sportivo da dove parte la traccia GPS
    • Descrizione: Si percorre tutto il fondo valle – dapprima su strada asfaltata e quindi su strada bianca . Giunti in fondo si risale – a spinta – seguendo le indicazioni TMB per il rif. Bonatti . Arrivati presso un alpeggio – visibile anche dal fondo valle – il percorso diventa un lungo saliscendi che porta dapprima al rif. Bonatti eppoi al rif. Bertone. arrivati al Bertone si può scendere a Courmayeur dal sentiero che parte dal rifugio stesso (attenzione :inizialmente mooooolto ripido). Inutile dire che è da farsi assolutamente col bel tempo perché il panorama è MOZZAFIATO ! 
    • Immagini:
      {gallery}ValledAosta/Courmayeur_Bertone{/gallery}

    Superenduro 2013 – Gara completa – Punta Ala (GR)

    16 Mag 2013

    • Proposto da: Pro-M
    • Località: (GR) Punta Ala
    • Data: 12/05/0213
    • Lunghezza: 68,51 Km
    • Tempo percorrenza: Da 4 a 6 ore
    • Dislivello: + 2368 mt.circa
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia: Garmin Trek map Italia
    • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
    • Tipo: Superenduro
    • Località di partenza: Punta Ala (GR)
    • Accesso: Autostrada A12/E80 sino a Follonica. Proseguire su SS1 e quindi su SP158 sino a Punta Ala. Raggiungere il camping Punta Ala Camping Resort sede della manifestazione .
    • Descrizione: Trattasi della gara Superenduro di Punta Ala – 1° prova Enduro World Series. la gara è molto lunga (circa 70 Km) e prevede un dislivello totale di circa 2400 mt. . % prove speciali completano il pacchetto della 1° EWS della storia !
    • Immagini:
      {gallery}Toscana/difficile_Puntaala2013{/gallery}

    (TN) Arco – Hammer trail

    19 Dic 2012

    • Proposto da: Iron Mike
    • Località: Trentino Alto Adige
    • Data: 21/10/2012
    • Lunghezza: 30 Km
    • Tempo percorrenza: Da 5 a 7 ore
    • Dislivello: + 1400 mt circa
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia: 4Land Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, Trekmap lago di Garda e Dolomiti V2 (prodotto originale Garmin)
    • Periodo consigliato: Aprile-Novembre
    • Tipo: All mountain
    • Località di partenza: Arco di Trento
    • Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago e poi scendere per Arco.
    • Descrizione: Tour caratterizzato da una discesa molto lunga e impegnativa. Sicuramente è richiesta una buona padronanza del mezzo su rocce ripide e e fondo molto sconnesso. Veniamo alla descrizione del giro: si parte per comodità dalla piscina di Arco e da qui ci dirigiamo verso Massone. Iniziamo una lunga salita che ci porta presso la Falesia Policromuro, palestra per molti climbers. Proseguendo arriveremo a Troiana, dove ci aspettano delle irte rampe su ciottolato. Poco dopo saremo a Carobbi, dimora di meravigliosi castagni secolari. Passato il piccolo abitato inizia una breve discesa nel bosco, che ci porta al Wp 11, dove abbandoneremo la strada principale svoltando a DX. Ci attende una lunga salita del bosco, ma prima di arrivare al passo 2 Sassi il paesaggio si aprirà con splendidi scorci sul Brenta. Dal passo inizia una facile discesa su forestale gratificata da una vista stupenda sul Garda. Arrivati al WP 13 fate attenzione perché adesso dovremmo andare a Malga Zanga e quindi svoltare bruscamente a SX in salita. Qui si mangia benissimo per cui vi consiglio la sosta. Ripartiti si prosegue a salire ancora per 10 minuti, fino ad incontrare la strada asfaltata che arriva dal passo Santa Barbara. Passeremo davanti al ranch Appaloosa ( WP 22) e qui inizieremo a pedalare verso i ruderi del castello del Castil. Riprendiamo a scendere e ritorneremo al WP 28 dove bisogna prestare attenzione a non riprendere la strada della salita. Dal wp 29 la discesa diventa un bel rock & roll gardesano. Arrivati al Wp 33 consiglio assolutamente la breve salita all’eremo di San Giacomo, per la vista meravigliosa che si presenta all’ escursionista. Da qui si prosegue a scendere, passando sopra Bolognano, e poi si rientrerà facilmente al punto di partenza.
    • Immagini:
      {gallery}Trentino_Altoadige/Difficile_Hammer{/gallery}

    (VA) Ganna – M.te Piambello/Cuasso al monte/Ardena

    28 Nov 2012

    • Proposto da: Enrico
    • Località: Lombardia
    • Data: 25/11/2012
    • Lunghezza: 32,6 Km
    • Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
    • Dislivello: + 1210 mt.
    • Difficoltà tecnica: Media
    • Impegno fisico necessario: Molto alto
    • Cartografia:Garmin Trek map Italia
    • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
    • Tipo: All mountain .
    • Località di partenza: Ganna (VA)
    • Accesso: Autostrada A8 direzione Varese. Uscita Varese e proseguire su raccordo autostradale Gazzada / Varese sino a Varese . Proseguire su SS233 e quindi su SS342 sino a raggiungere Ganna. Parcheggiare davanti al cimitero da cui parte la traccia GPS.
    • Descrizione: Percorso AM che prevede 3 salite per un totale di circa 16 Km e 3 discese nel territorio della Valganna. Le salite sono tutte pedalabili e con pendenze costanti. Bellisimo panorama sul crinale della 1° discesa . Abbastanza impegnativo dato il dislivello totale superiore ai 1200 mt. e fattibile in una mattinata per chi deve rientrare a casa per pranzo.
    • Immagini:
      {gallery}Lombardia/VA_Ganna_Piambello_Cuasso_Ardena{/gallery}

    (TN) Nago – Dosso Spirano – Sentiero 634

    31 Ott 2012

    • Proposto da: Iron Mike
    • Località: Trentino Alto Adige
    • Data: 06/10/2012
    • Lunghezza: 35 Km
    • Tempo percorrenza: Da 4,30 a 6 ore
    • Dislivello: + 1500 mt circa
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia: 4Land Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, Trekmap lago di Garda e Dolomiti V2 (prodotto originale Garmin)
    • Periodo consigliato: Aprile-Novembre
    • Tipo: All mountain
    • Località di partenza: Nago
    • Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago.
    • Descrizione: Tour molto ben esposto per il periodo autunnale e primaverile, che richiede una buona conduzione della bici su discese ghiaiose e pietrose. Questo giro racchiude tutti gli elementi gardesani, vista, discese verticali , bosco e tante rocce. Iniziamo la descrizione; la salita non presenta nessun problema, perché partendo dal cimitero di Nago inizieremo la nostra ascesae lungo la strada asfaltata del monte Baldo. Attraverseremo le località di Malga Zures, Malga Casina, e arriveremo alla località prati di Nago (alt. s.l.m 1310 m). Qui svolteremo su sterrato a dx, iniziando una breve discesa subito seguita da una corta salita. Arriveremo quindi ad un bellissimo balcone con vista mozzafiato sul lago. Dopo aver fatto rullare le nostre grasse ruote per circa 3 Km di discesa, arriveremo prima al dosso dei roveri e poco dopo al dosso spirano. Questo e facilmente riconoscibile dalla baracca alla nostra sinistra. Farà impressione pensare, che tale struttura, sia stata un ospedale di fronte durante la grande guerra. Fate attenzione al Wp 11, perché qui abbandoneremo il sentiero n °6 ,svoltando a sinistra, per iniziare una salita di circa 20 minuti attraverso il sentiero 634Bis. La salita nei primi 5 minuti risulta essere così ripida da far desistere dal pedalare anche i più temerari di noi. Dopo però si alternano tratti pedalabili a tratti da percorrere a piedi. Tutto sarà confortato da splendidi scorci sul lago. L’attraversata lungo il 634bis è lunga circa 1,5 Km. Arrivati ai Wp 15 e 16, vi renderete conto di essere arrivati alla mitica discesa delle Bocche di Navene. Qui inizierete a scendere su un fondo misto tra sassi, ghiaia e bosco. Arrivati a Navene ritornerete a Torbole lungo il lungolago. Dal centro di Torbole prendete la salita per la Nago vecchia, in modo da evitare il traffico delle Macchine. Da Nago vi sarà facile raggiungere la macchina
    • Immagini:
      {gallery}Trentino_Altoadige/Difficile_DossoSpirano{/gallery}

    (AO) Cogne – Il colle dell’ Invergneux

    19 Set 2012

    • Proposto da: Vitto
    • Località: Valle d’ Aosta
    • Data: 28/08/2012
    • Lunghezza: 32,6 Km
    • Tempo percorrenza: Da 4 a 7 ore
    • Dislivello: + 1600 mt.circa
    • Difficoltà tecnica: Media
    • Impegno fisico necessario: Molto alto
    • Cartografia:Garmin Trek map Italia
    • Periodo consigliato: Da Luglio a Settembre
    • Tipo: All mountain / Cicloalpinismo .
    • Località di partenza: Cogne (AO)
    • Accesso: Autostrada E25/A5 direzione Aosta . Uscita Aosta Ovest e prosegui su SS507. Seguire indicazioni per Cogne/Aymavilles e raggiungere l’ ampio parcheggio a Cogne dove inzia la traccia GPS.
    • Descrizione: Percorso AM / Cicloalpinistico che in circa 18 Km d’ ascesa Vi porterà sino al Colle dell’ Invergneux partendo dal centro di Cogne. La salita presenta i primi 16 Km tutti pedalabili anche se la lunghezza ed il dislivello rendono gli stessi abbastanza impegnativi. Arrivati ad imboccare il traverso finale Vi diciamo subito che dovrete spingere e portare la bici per circa un’ ora su un sentiero a tratti molto duro ! Insomma Vi ricorderete di quest’ ultimo traverso come un vero incubo !!! Una volta in cima però Vi aspetta una delle discese più ‘FLOW’ delle Alpi. Divertentissima nel tratto alto e con sole 3 sezioni tecniche Vi sembrerà di percorrere un sentiero disegnato apposta per la MTB !!! LA parte finale sempre scorrevole Vi riporterà a Cogne con il sorriso stampato sul viso: DIVERTENTISSIMO !!!
    • Immagini:
      {gallery}ValledAosta/Cogne_Invergneux{/gallery}

    (TO) Oulx – Il forte di Foens

    19 Set 2012

    • Proposto da: Vitto
    • Località: Piemonte
    • Data: 13/07/2014
    • Lunghezza: 44,7 Km
    • Tempo percorrenza: Da 5 a 7 ore
    • Dislivello: + 1500 mt.circa
    • Difficoltà tecnica: Media
    • Impegno fisico necessario: Molto alto
    • Cartografia:Garmin Trek map Italia
    • Periodo consigliato: Da Luglio a Settembre
    • Tipo: All mountain / Enduro .
    • Località di partenza: Oulx (To)
    • Accesso: Autostrada A32 / E70 (Torino – Bardonecchia/Frejus/Del Moncenisio) uscita Oulx. Recarsi in Corso Torino ove inzia la traccia GPS.
    • Descrizione: Itinerario ad anello da affrontare previa verifica su innevamento e accesibilità gallerie data la neve presente quest’ anno . L’ itinerario parte da Oulx con veloce trasferimento su statale fin poco dopo Salbertrand, poi una lunga salita su strada militare con modesta pendenza e ottimo fondo; si oltrepassa il bivio per il forte Pramand (consigliato ai possessori di e-bike e Bikers allenati e vogliosi di andare a vedere un forte ancora in buono stato ed in un punto panoramico spettacolare, non compreso nella gita), si raggiunge la galleria del Seguret, che si attraversa obbligatoriamente con l’ uitlizzo di una fonte luce. Si prosegue quindi, ancora per poco in salita, sino ad un rilassante traverso panoramico fino al forte Foens. Dal forte s’ imbocca il facile e veloce sentiero per Bardonecchia. Deviazione quindi in direzione Beaulard, sempre su sentiero con qualche strappo ripido e fondo inconsistente. Arrivatai alla statale, la si attraversa, e si procede per la pista di fondo sino al pumto di partenza.
    • Immagini:
      {gallery}Piemonte/TO_Oulx_IlfortediFoens{/gallery}

    (AO) Entreves – Giro del Bianco

    12 Set 2012

    • Proposto da: Sergio MTB
    • Località: Val d’ Aosta – Svizzera – Francia
    • Data: 08/08/2012
    • Lunghezza: 173 Km
    • Tempo percorrenza: 5 giorni
    • Dislivello: + 6485 mt.circa
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Molto alto
    • Cartografia: 1:50.000 n. 4 Massiccio del Monte Bianco Istituto
    • Periodo consigliato: da metà Luglio a metà Settembre
    • Tipo: XC / All mountain .
    • Località di partenza: Pragelato (TO)
    • Accesso: Autostrada direzione Aosta – Courmayeur – Entreves .
    • Descrizione: Una premessa Il Tour si sviluppa intorno al massiccio del Monte Bianco. Per logica, nel mio caso, la partenza è stata da Entreves, la località un poco più a monte di Courmayeur (Valle d’Aosta). ( Dal 8 al 12 Agosto ). Periodo consigliato – da metà Giugno a metà Settembre – accertandosi se necessario della percorribilità dei passi di alta quota. Informazioni dettagliate in parte sono state raccolte in www.tourmontebianco.it oppure in www.gites-refuges.com – poi cliccando su 4000 alloggio – poi cliccando su cerca alloggio gruppo montagna – poi cliccando sul gruppo monte bianco – ricerca – per la lista di tutti i gìtes d’ètape del Tour. Cartine che mi sono state ut ili 1:50.000 n. 4 Massiccio del Monte Bianco Istituto Geografico Centrale – con riferimenti alle Gitè d’etape 1:50.000 n. 282S Martigny Cartina nazionale Svizzera – T.C.I. 1:50.000 n. D61 Gruppo del Monte Bianco Proposta Questa proposta si sviluppa in 5 tappe, attraverso 3 Nazioni, Italia – Svizzera – Francia, lungo 5 grandi vallate principali, con sviluppi altimetrici abbastanza significativi, dove ad una buona tecnica di discesa, necessita una perfetta preparazione fisica. Indispensabile, una bike in perfette condizioni – accessori per la riparazione – indumenti e ricambi di vestiario adatti all’alta quota. Alla fine di ogni tappa, ottime possibilità di un alloggio presso alberghi e gli accoglienti rifugi –alberghetti chiamati (Gìtes d’ètape). Per ogni tappa proposta, i chilometraggi e i tempi di spostamento indicati sono approssimativi. 1 Tappa Entreves – Champex Km. 46 Dislivello salita m. 1 700 Dislivello discesa m. 1550 Tempo Ore 8 Nel dettaglio Entreves – al Prè de Bar – Rif. Elena (ore 3) – Rif. Elena – C.du Grand Ferret (1,30) – bivio per- Champex (ore 1,45) – Champex (ore 1) Descrizione Da Entreves m.1333, lungo la strada asfaltata della Val Ferret, ci si addentra in alta valle e arrivati nel tratto in falso piano, lunghi tratti sono percorribili al lato strada su sterrato al riparo dal traffico che scompare completamente in località La Vachey. Si giunge poi ad Arnuva e per larga sterrata tutta ciclabile si arriva a Prè de Bar dove è collocato il Rifugio Elena m. 2066. Lungo tutto il trasferimento, splendide osservazioni sul Dente del Gigante e Gran Jorasses, in corrispondenza del rifugio, sulle lingue glaciali del Triolet e Ghiacciaio di Prè de Bar e M. Dolent. Alla ripartenza dal rifugio al Colle Ferret m. 2537, bike a spinta, su per un lungo sentiero che non presenta insidie di rilievo, ma con bellissime vedute sul fondo valle. Dal colle è molto chiara ed evidente la traccia di sentiero che scende nella Val Ferret Svizzera. Con ciclabilità al 100% si scende velocemente passando dal punto di ristoro Le Peule, per poi arrivare sul fondo valle a Les Ars Dessous m. 1802. Da qui, per strada asfaltata si scende fino il località Son la Proz m. 968. Si abbandona in questo punto la strada principale che prosegue verso Orsieres e alla sinistra si riprende a salire verso Champex m. 1466, Punto di arrivo di questa prima tappa. (Una alternativa a questa ultima salita è la variante che si prende sulla sinistra in uscita da Isser m. 1055, prima del bivio, ma per informazioni raccolte la ciclabilità è sotto il 50%). Siamo solo al primo giorno e forse è meglio andare cauti. Informazioni e alloggi Rifugio Elena 0039 0165844688 www.rifugioelena.it – Buvette De La Peule 0041 27.7831041 www.lapeulaz.skyrock.com – A Champex ottime possibilità per un alloggio. ( Gites d’etape – Pension En Plein Air 0041 27.7832350 www.pensionenpleinar.ch – Club Alpin 0041 27.7831161) – Au Rendez-Vous 0041 27.7831640 2 Tappa Champex – Montroc Km. 40 Dislivello salita m. 1550 Dislivello discesa m. 1620 Tempo Ore 8,30 Nel dettaglio Champex – inizio tratto pedonale (ore1) – fine tratto pedonale (ore1,15) – Alpeggio Bovinette (ore 0,15) – Col de la Forclaz (ore 1,30) – bivio per Les Jeurs (ore 0,45) – alla diga (ore1,15) – Col des Posettes (ore 1,30) – Montroc (ore 1) Descrizione Dalla località di Champex m. 1466, collocata sulle sponde di grazioso lago, ci si dirige in direzione di Martigny ma solo per un brevissimo tratto, superata la deviazione per la Val d’Arpette, sempre sulla sinistra si trova quella per la Bovine, si scende all’inizio per largo e scorrevole sterrato per poi imboccare un sentiero nel bosco che conduce direttamente verso Plan de l’Au, di seguito ci si addentr a nella valle, lungo una comoda e larga sterrata fino a quota 1420, dove a questo punto inizia il tratto tutto a spinta fino alla quota 1880. (tratto molto duro e faticoso), poi d’incanto si esce dal bosco e ritornati in sella in breve si arriva al Rif. Bovinette nel mezzo dell’Alpe Bovine quota 1976. Lasciato l’alpeggio alle spalle, ancora una breve salita fino a quota 2020, dove ora a inizio la discesa verso il Col de La Forclaz 1528. La discesa nel bosco all’inizio è abbastanza ripida e insidiosa, ma via via che si perde quota diventa sempre più divertente e scorrevole, il tutto però senza pericoli di rilievo. Giunti al passo, si compiono pochi passi sull’asfalto, subito sulla sinistra seguendo le indicazioni per il Col de Balme ci si inserisce su di uno spettacolare sterrato completamente pianeggiante e affiancato per tutto il suo sviluppo da un ruscello incanalato artificialmente. Alla fine di questo traverso, seguendo le indicazioni per Trient, si passa su l lato opposto della valle e dopo un breve tratto nel bosco, per veloce discesa si arriva a Le Peuty e di seguito a Trient. Ci si inserisce sulla strada per la Forclaz e sempre in discesa si prosegue fino a quota 1195, in corrispondenza di un piccolo piazzale di sosta sulla destra. Si abbandona qui la strada principale e si ricomincia a salire in Val Les Jeurs. Dopo una breve serie di tornanti e il passaggio da due piccole gallerie, sempre su asfalto ci si addentra in alta valle verso un bacino di contenimento dell’acqua, località ( Le Esserts 1516). Ora, per ampio sterrato, con passaggio a lato di un impianto sciistico nella parte intermedia della salita, si procede verso il Col des Posettes 1998. Al colle vista stupenda sul massiccio del Monte Bianco. Non resta che la discesa a valle verso Le Tour 1462 e il punto di sosta a Montroc 1332. Questa discesa, fino alla stazione intermedia impianti, su larga sterrata, poi, per la seconda parte è da preferire alla discesa cla ssica, sempre per largo sterrato, la variante che parte davanti all’ingresso del punto di ristoro, lungo una serpeggiante sterrata, molto divertente e per niente difficile. Giunti a Le Tour, brevissima discesa fino a Montroc punto di sosta di questa seconda tappa. Informazioni e alloggi Ottime possibilità di alloggio a Le Tour a Tre Le Champ e in Argentiere (in Montroc Gites d’etape Le Moulin 0033 0450540537 3 Tappa Montroc – Les Contamines Km. 38 Dislivello salita m. 785 Dislivello discesa m. 1030 Tempo Ore 8,30 Nel dettaglio Montroc . Chamonix (ore 1,15) – bivio Col de Voza (ore 1,15) – Col de Voza (ore 2,30) – Sosta (ore 1) Les Contamines (ore 2) Descrizione Da Montroc 1553, brevissimo tratto su asfalto, poi con una deviazione sulla sinistra, anche se vi è un divieto di accesso, per sterrata si entra in centro paese di Argentiere. In uscita si riprende la strada asfaltata e continuando la discesa, in corrispondenza dell’attraversamento del fiume Arve, la si abbandona e sulla destra, ci si inserisce sul largo sterrato che scorrevole scende in direzione di Schamonix. (Tratto molto piacevole e scorrevolissimo che si snoda lungo il fiume. Giunti a Schiamonix 1052, una sosta è più che naturale per poi riprendere il tour appena possibile sempre per sterrato e sempre sulla destra del fiume in direzione di Le Houches 1001. Giunti in questa località, la mia traccia gps vi conduce verso una salita al Col de Voza m. 1656, molto dura e impegnativa, quasi totalmente a spinta.(Sotto una nota su possibili varianti alternative). Giunti al Col de Voza, troverete il passo molto affollato, per la presenza di un punto di stazione intermedio per salire col trenino a cremagliera al Rifugio Delle Aquile a quota 2372, a due passi dal ghiacciaio di Bionassay e la possibilità di una comoda sosta ristoratrice. La discesa dal colle, sul versante opposto è per largo sterrato, p oi arrivati al parcheggio degli automezzi che salgono da Bionassay, un poco più giù, voltare a sinistra e in leggera salita ma brevissima seguendo le indicazione per il Nido delle Aquile (una scritta formale sulla facciata di un cascinale), si compie un breve aggiramento e si passa sul versante opposto della valle e si prosegue la discesa molto velocemente verso Les Champel – La Villette per poi sbucare in fondo valle sulla strada principale per Les Contamines. Seguendo con logica la segnaletica (TMB) per sinuosi ma piacevoli passaggi sterrati si arriva direttamente in centro di Les Contamines, proprio dirimpetto al centro informazioni turistiche. (Graziosa e molto curata in tutto il suo aspetto questa località ed un servizio informazioni impeccabile. Dall’ufficio turistico, proseguendo in direzione Sud sulla strada che conduce verso La Chiesa di N.D. de la Gorge si arriva al campeggio, punto di sosta di questa terza tappa. Note Per il Col de Voza, credo si a da preferirsi la salita che passa da Les Chavant – Les Aillouds – la Maison Neuve. In alternativa è possibile il trasporto della bike in gabinovia da Le Fouilly al colle, in questo caso per avere tempo e modo di salire in trenino o a piedi al Nido delle Aquile. Informazioni e alloggi A Les Contamines – Camping & Gite le Pontet 0033 0450470404 4 Tappa Les Contamines – Les Chapieux Km. 17,5 Dislivello salita m. 1300 Dislivello discesa m. 910 Tempo Ore 7 Nel dettaglio Les Contamines – Rif. Balme (ore 2) – Plan de Dames (ore 1) – Col le Bonhomme (ore1) – Col de la Croix (ore 1) – Rif. Bonhomme (0,5) – Les Chapiux (ore 0,45) Descrizione Senza dubbio la tappa più impegnativa e dura di tutto il tour. Dal campeggio 1183, sempre in direzione Sud si arriva al termine della strada in corrispondenza della Chiesa di N.D. della Gorge. Da qui, lungo placche rocciose sconnesse all’inizio, poi pe r largo e in parte ciclabile sterrato si passa dal Rif. Nant Borrant 1500 e di seguito all’Hotellerie de La Balme lungo un breve tratto pianeggiante, dove la strada si snoda nel mezzo dell’ampia vallata. Alla ripresa della salita, non seguire la traccia gps che sale lungo la mulattiera, ma restare sulla larga carrareccia sulla destra, che conduce alla piana superiore di Plan des Dames. Ora si vede distintamente tutto il tracciato che porta al Colle Bonhomme 2319, dove è possibile anche in questo periodo estivo trovare chiazze di neve sul tracciato, ma che non creano difficoltà di rilievo. Dal colle, ancora un lungo traverso che conduce al Col de la Croix 2483. Un poco più sotto a quota 2440, ben visibile dal colle il rifugio omonimo.( Dalla chiesa di N.D. della Gorge al Colle de La Croix, per molti tratti si deve spingere la bike lungo un dislivello complessivo di m. 1300. Viene quindi poi naturale, una sosta al rifugio, dall’aspetto un poco decadente e senza dubbio non all’altezza delle aspettative. La successiva discesa a valle, nella parte iniziale è spezzettata da tratti poco ciclabili e rocciosi, poi via via che si perde quota, diventa il sentiero molto più scorrevole e molto divertente, dalle zone prative al fondo valle uno spasso. La tappa in questo caso si conclude a Les Chapieux 1554, l’unica possibilità per un alloggio. Se trovate tutto occupato qui, non resta che l’alternativa in alta valle in località Les Mottes, il rifugio che poi incontreremo lungo l’ultima tappa nel rientro in Italia a Courmayeur. Informazioni e alloggi Al momento ci sono solo queste due possibilità di alloggio, conseguentemente è una buona cosa prenotare con anticipo. A Les Chapieux Auberge de la Nova 0033 08907144798907 www.refugelanova.com a Les Mottes 0033 0479070170 5 Tappa Les Chapieux – Entreves Km. 31,5 Dislivello salita m. 1150 Dislivello discesa m. 1260 Tempo Ore 5 Nel dett aglio Les Chapieux – inizio sterrato (ore 0,40) – al Col de la Seigne (ore 2) – a Entreves (ore 2) Descrizione Senza dubbio la tappa più semplice e logica, che conclude questo tour. Da Les Chapieux 1554, per strada asfaltata, si sale in alta valle fino quasi al suo termine, per poi seguire con logica le indicazioni per il Col de la Seigne 2514. All’inizio una strada sterrata sale al colle con una buona ciclabilità passando nei pressi del Rifugio Mottes, poi alla fine di alcuni tornanti, inizia un tratto abbastanza lungo e faticoso a spinta, mentre in avvicinamento al colle, nuovamente si sale in sella e se le condizioni fisiche sono ancora eccellenti si arriva al colle in sella alla bike. Senza dubbio alla spettacolarità del paesaggio circostante, ora possiamo aggiungere anche la nostra soddisfazione personale di essere certi di aver portato a conclusione un tour che resterà senza dubbio impresso nella mente e nei nostri ricordi anche con il passare degl’anni. Ora non rimane che portare a termine il tour con la lunga discesa. Prima parte molto bella e divertente lungo il Vallone de La Lex Blanche, con passaggio dal Rifugio Elisabetta, poi lungo la più pedonata e trafficata Val Veny, per scendere velocemente a Courmayeur e con una breve risalta a Entreves. Impressioni personali e suggerimenti Importante per una buona riuscita di questo tour, erano delle condizioni meteo ottimali e una preparazione fisica al meglio. Età 65 anni, con una condizione fisica ancora buona, condizioni meteo perfette e potendo scegliere il periodo e il momento migliore, una parte delle difficoltà sono passate in secondo piano. Ero solo, e questo mi ha consentito di muovermi e decidere ogni azione come volevo, inserendo delle variazioni al tracciato ( TMB) che in qualche occasione avevano una logica per restare in tema mountain-bike. Una ottima segnalazione lungo tutto il tour mi ha stata di aiuto, osservando di rad o la traccia GPS. (Nel mio caso, senza preavviso, è andato fuori servizio il cellulare, fortunatamente dovevo passare dal centro di Schamonix e così con una breve spesa, ho risolto il problema. ( in Francia il servizio è solo Orange) Solo nella quarta tappa, lungo buona parte del tracciato ed in particolare arrivato al rifugio, per tutti non c’era segnale sul telefonino, ma con possibilità di conversazione tramite telefono a moneta, per tutto il resto del tour, un contatto con il mondo esterno era sempre possibile. Non mi sono però mai trovato solo, tranne per brevi tratti. In un senso o nell’altro, mi sono sempre incrociato con altri escursionisti, accompagnati spesso e volentieri da una guida con mulo, che provvedeva anche al trasporto di tutto il necessario per più giorni di escursione. Stranamente ho incrociato pochissimi in bike, nella totalità tutti nel senso opposto, anche se ha mio avviso, il tour in senso antiorario come l’ho fatto è più logico, semp re che si rispetti lo spirito di una escursione in bike, senza uso di mezzi di spostamento o l’uso di impianti di risalita. Nel dettaglio 1 Tappa. Un itinerario senza ombra di dubbio adatto alla bike. Da Entreves, all’inizio dello sterrato che sale al Rif. Elena se fatto a piedi è lunghissimo. La stessa cosa, dal Colle Ferret, per tutta la discesa a valle, ancor più, tutto il tratto dal fondo valle fino alla risalita a Champex. Fatto in bike nel senso opposto, si deve affrontare una lunga risalita in alta valle, con lunghi ed estenuanti tratti a spinta fino al Colle Ferret. La discesa al rifugio Elena è frammentaria e il rientro ad Entreves è completamente piatto. 2 Tappa. Nel senso antiorario. Da scartare senza indugio, il tracciato da Champex al Colle de la Forclax per la Val d’Arpette. Tutto a spinta e a spalle con la bike in salita al 100%, tutta a spalle al 101% la discesa, dove serve attenzione in qualche breve passaggio. N on è stato da me verificato, ma mi basta le relazioni che ho letto e uno sguardo sulla cartina per scartare questa alternativa. Nell’altro senso. Non posso dare un giudizio corretto non avendo fatto parte del tracciato logico, ma osservando anche in questo caso la cartina, tutta la salita al Col de Balme, mi appare improponibile in bike, a meno che ci si serva degli impianti di risalita fino al colle. Stessa cosa la successiva discesa a Trient, dalle curve di livello sembra anche in questo caso con passaggi molto ripidi e zizzaganti, e la successiva lunga salita tutta a spinta all’inizio e a spalle il tratto finale fino alla Bovinette è improponibile a mio avviso. La discesa verso Champex è molto impegnativa e ripida, e una nuova lunga salita a Champex, non è certamente un finale gradevole. 3 Tappa. In entrambi i sensi lo si può considerare un itinerario anche per la bike. In senso orario, se si esclude la breve discesa dal Col de Voza, tutto il resto de l tracciato è in salita, con una percentuale in questo caso del 60% -70%. Senza dubbio nel senso antiorario, siamo all’opposto, e con logica la preferisco. 4 Tappa. Nel senso antiorario così come è stato fatto, senza dubbio è un itinerario più da escursionismo che per la bike, ma un aggiramento delle difficoltà sarebbero improponibili. Questa volta, senza dubbio, nel senso opposto, la salita non è certamente da sottovalutare come impegno fisico, ma di sicuro la discesa a valle, tranne qualche breve tratto è tutta in sella. In questo caso in senso opposta sarebbe da preferire. 5 Tappa. Bellissimo itinerario anche per la bike, senza ombra di dubbio così come è stato fatto è il migliore. Fatto nel senso opposto, con partenza da Entreves o da Courmayeur, arrivare al colle senza una sosta intermedia al Rif. Elisabetta mi sembra una trasferta eccessiva e molto impegnativa. Dopo tutti i dubbi che avevo prima di partire, se dovessi rifarlo, lo ripr oporrei ancora in senso antiorario.
    • Immagini:
      {gallery}ValledAosta/GirodelBianco{/gallery}

    (TO) Pragelato – Il colle dell’ Assietta .

    26 Lug 2012

    • Proposto da: Vitto
    • Località: Piemonte
    • Data: 08/07/2012
    • Lunghezza: 42,8 Km
    • Tempo percorrenza: Da 3 a 6 ore
    • Dislivello: + 1500 mt.circa
    • Difficoltà tecnica: Media
    • Impegno fisico necessario: Molto alto
    • Cartografia:Garmin Trek map Italia
    • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
    • Tipo: XC / All mountain .
    • Località di partenza: Pragelato (TO)
    • Accesso: Autostrada EA32/E70 uscita Bardonecchia, Frejus, del Moncenisio. Proseguire verso Sauze d’ Oulx e prendere SS24 e poi SS23 sino a Pragelato .
    • Descrizione: Percorso classicamente XC che prevede una lunga salita prima in asfalto e poi su strade binache sino al colle dell’ Assietta tra stupendi panorami sulla val Chisone e sulla valle di Saux . Una volta scollinato un single track iniziale ci porterà poi nei pressi del punto di partenza che raggiungeremo infine su starde bianche e asfaltatate. Impegno fisico molto elevato dato il dislivello altimetrico superiore ai 1500 mt.
    • Immagini:
      {gallery}Piemonte/TO_Assietta{/gallery}

    (VB) Cambiasca – Il chilometro verticale .

    21 Giu 2012

    • Proposto da: Vitto
    • Località: Piemonte
    • Data: 27/05/2012
    • Lunghezza: 21,2 Km
    • Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
    • Dislivello: + 1000 mt.circa
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia:Garmin Trek map Italia
    • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
    • Tipo: Enduro, freeride .
    • Località di partenza: Cambiasca (VB)
    • Accesso: Autostrada A26/E62 in direzione Gravellona Toce. Uscita Verbania fondo Toce e seguendo SS34 raggiungere Cambiasca ed il parcheggio del Camposanto da dove parte la traccia GPS .
    • Descrizione: Il percorso prevede una lunga salita in asfalto verso il parco della Valgrande e quindi un tratto in saliscendi su una strada tagliafuoco che ci porterà all’ inizio della discesa denominata il chilometro verticale. La discesa presenta molti tratti tecnici – non adatti ai principianti – e molti scalini e tratti con sasso smosso nel sottobosco. Sono quindi richieste buone doti di tecnica e biciclette con escursioni superiori ai 140 mm.
    • Immagini:
      {gallery}Piemonte/VB_Cambiasca_KMverticale{/gallery}

    Moab (USA) – The Magnificent Seven

    13 Giu 2012

    • Proposto da: Vitto
    • Località: Moab (Utah)
    • Data: 16/05/2012
    • Lunghezza: 58,2 Km
    • Tempo percorrenza: Da 6 a 8 ore
    • Dislivello: + 1135 mt 
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia: Garmin USA Trekmap
    • Periodo consigliato: Da Aprile a Giugno e Settembre.
    • Tipo: AM / FR
    • Località di partenza: Moab
    • Accesso: US191 – Moab
    • Descrizione: partendo dalla Main street saliremo con lo Shuttle di Moab Cyclery sino al punto di partenza della serie di sentieri denominati " The Magificent Seven" . Si tratta di sentieri – mai banali – che data la conformazione del territorio fatto di continui saliscendi e la lunghezza totale del percorso di quasi 60 Km li rendono particolarmente faticosi ed impegnativi. In ogni caso un percorso paeggisticamente insuperabile e con tratti particolarmente divertenti per la guida della MTB. Alleghiamo anche un percorso alternativo di soli 50 Km che togliendo tutta l’ ultima parte e quindi parecchio dislivello risulta più accesibile a Bikers meno preparati fisicamente .
    • Immagini:
      {gallery}USA/Utah/MagnificentSeven{/gallery}

    Moab (USA) – Pipe Dream / Hidden valley / Moab ring

    05 Giu 2012

    • Proposto da: Il Gatto ®
    • Località: Moab (Utah)
    • Data: 15/05/2012
    • Lunghezza: 25 Km
    • Tempo percorrenza: Da 3 a 5 ore
    • Dislivello: + 800 mt circa
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia: Garmin USA Trekmap
    • Periodo consigliato: Da Aprile a Giugno e Settembre.
    • Tipo: AM / FR
    • Località di partenza: Moab
    • Accesso: US191 – Moab
    • Descrizione: partendo dalla Main street (moab Cyclery) saliremo subito verso il Pipe Dream un sentiero saliscendi molto stretto con passaggi difficoltosi sia in salita che nelle brevi discese. Proseguiremo quindi verso la Hidden valley su sentieri più pedalabili per poi congiungersi con il Moab ring e rientrare quindi a Moab. Consigliato a chi non ha molta voglia di prendere l’ auto e spostarsi da Moab. Bellissimi trails !
    • Immagini:
      {gallery}USA/Utah/PipeDream{/gallery}

    Superenduro 2012 – Gara completa – Sanremo (IM)

    23 Feb 2012

    • Proposto da: Pro-M
    • Località: (IM) Sanremo
    • Data: 19/02/2012
    • Lunghezza: 33,40 Km
    • Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
    • Dislivello: + 1500 mt.circa
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia: Garmin Trek map Italia
    • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
    • Tipo: Superenduro
    • Località di partenza: Sanremo (IM)
    • Accesso: Autostrada A10 Genova – Ventimiglia e scendere sul lungomare sino al campung villaggio dei fiori da dove parte la gara.
    • Descrizione: Trattasi della gara Superenduro di Sanremo. Il tracciato prevede 3 salite per un totale di circa 28 Km e 1500 mt. di dislivello . Nonostante i numeri importanti le salite a PS 2/3 sono corte e mai impegnative (salvo il tratto finale per PS3 che prevede circa 15 minuti con bici in spalla) mentre la salita a PS 1 è molto lunga e faticosa.  PS 1 e 2 si svolgono su dei single track abbastanza impegnativi tecnicamente e dove, in caso di pioggia, ci sarà fango abbastanza scivoloso. PS3 in vece è più lunga e divertente soprattutto nella fase finale lavorata con passerelle in legno e salti artificiali. Gara nel complesso abbastanza impegnativa.
    • Immagini:
      {gallery}Liguria/Difficile_SanremoSuperenduro2012{/gallery}