(TN) Campitello – Rif. Contrin

  • Proposto da: Sermer
  • Località: Trentino/Alto Adige
  • Data: 17/07/2015
  • Lunghezza: 35 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 8 ore
  • Dislivello: + 1200 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Facile – Medio
  • Impegno fisico necessario: Buono
  • Cartografia: Garmin Trekmap Italia – Cartina Tabacco n. 06 – Cartina Dolomiti Ladine n. 8 – Cartina Kompass n. 616
  • Periodo consigliato: Da fine Giugno a fine Settembre
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Campitello (TN)
  • Accesso: Autostrada A4 Mi -Ve, raccordo per il Brennero, uscita di Ora – Egna raggiungere Campitello in Val di Fassa sino al punto di partenza della traccia GPS
  • Descrizione: Da Campitello centro, si scende al fiume, in corrispondenza della partenza della funivia, e da qui, si segue il corso d’ acqua che scende lungo il fondo valle che in sequenza passa nei pressi di, Fontanazzo, Campestrin, Mazzin,e Pera per poi continuare la sua discesa a valle passando da Pozza di Fassa punto dove lasciamo il corso del fiume e dopo il passaggio nel centro abitato, iniziare la salita della Valle San Nicolò, un lungo tratto su asfalto, dove è consentito il transito delle auto, ma solo fino in località Baita Ciampià. In questo stesso punto, inizia il tratto sterrato che prosegue fino alla Baita alle Cascate. Nei pressi di questa località , sulla sinistra, si accede al sentiero (608) che conduce al Passo San Nicolò. (attenzione!) proprio all’ inizio del sentiero, continuare verso il passo sul sentiero di sinistra. Poche le pedalate lungo questo sentiero, ora è possibile salire al passo, solo spingendo la bike e sempre più frequentemente spallandola fino al colle. E’ questo il tratto più impegnativo e duro di tutto il tracciato. L’ aspetto positivo è che tutta la salita al colle è molto evidente e non vi è pericolo di sbagliare percorso. Giunti al colle, arrivare al Rifugio San Nicolò la cosa più semplice di tutto il giro.
    Anche in questo caso, una sosta è più che naturale, prima di iniziare la lunga discesa a valle.
    Dal rifugio, si sale per un breve tratto lungo l’ evidente largo sentiero, per poi iniziare la discesa in Val Contrin.
    Una discesa fino al rifugio omonimo, molto tecnica e non banale, se si vuole restare sulla sella per lunghi tratti. Parte iniziale, scendendo lungo un sentiero su radure erbose, parte centrale su sentiero pietroso, e parte finale fino nei pressi del ponticello che ci consente l’ attraversamento del torrente, serpeggiando in rado bosco. Ora, dal Rifugio Contrin, la discesa in Val Contrin si svolge lungo il largo sterrato, che però, molto frequentemente, al lato della carrareccia, presenta lunghi tratti scorrevoli e ben ciclabili, che consentono di scendere anche velocemente, senza passare troppo vicino agli escursionisti che a loro volta scendo a valle. Attenzione: lungo la veloce discesa, subito dopo la Baita Locia Contrin, si deve abbandonare lo sterrato che scende verso Sologna, e seguire l’ indicazione sulla sinistra per Campitello. Imboccato questo sentiero si procede fino a passare alla destra del traliccio della funivia che Da Sologna porta a Ciampac. Si prosegue con ampio giro lungo una largo sterrato, poi si passa nei pressi di un grande sbarramento cementato, dove si incontra la stradina che scende verso Alba. Non si prende questa stradina che scende, ma si riprende a salire per largo sterrato nel bosco fino ad arrivare alle indicazioni Canazei. A questo punto per divertente sentiero tutto nel bosco senza più possibilità di errori di percorso, si arriva a fondo valle e con logica si continua lungo la ciclabile fino a Campitello.
    Da Locia Contrin, e più precisamente dalla deviazione per Campitello, fino al fondo valle, non è banale e semplice seguire con precisione il giusto tracciato, ma in caso di errori, alla fine si finisce per arrivare sul fondo valle comunque, se non è Sbologna, è Sorapera o Alba e da qui il rientro è ancora più semplice .
  • Immagini:
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