Downhill a Scoul (CH)

Gita a carattere discesistico che segna la nascita di un Team diverso ma non per questo meno divertente

Questa è la cronaca di una giornata diversa : un’ uscita del Team con il solo scopo di fare downhill usando un magnifico impianto di risalita che permetta ad ognuno di noi più risalite possibili e le sette ShockWave della foto ne sono la testimonianza più evidente . Anche il Team, questa volta, è formato non dai soliti scapestrati ma da nuovi downhiller e freerider oltre ad alcuni di noi del gruppo storico. Per questo motivo chi Vi scrive non è la solita RedMoho, che come potrete scoprire alla fine del mio racconto non era tra i presenti, ma io : il Presidente.

Ma riprendiamo con calma. Ore 06:30 alcuni di noi si ritrovano, come d’abitudine, di fronte alla sede Pro-M mentre altri sono già in viaggio verso la metà : Scuol, Alta Engadina. La nuova metà è stata suggerita da Ezio, il biondo : ancora lui e già immagino come alcuni di Voi si domandino come abbiamo potuto ancora accettare suggerimenti dal biondo dopo le ultime esperienze. Forse la risposta sta in quel po’ di masochismo che in fondo esiste in ogni freerider. Infatti anche questa volta il problema, abilmente mascherato nella presentazione della meta dal nostro biondo e pazzo Ezio, si presenta subito durante il viaggio di andata che la solita piccola carovana, riunitasi durante una pausa caffè in quel di Chiavenna dove ci raggiungono i mitici Bonanomi Bros, scopre man mano che il tempo passa : i km. da percorrere sono solo 210 ma il tempo necessario per farli è vicino alle 4 ore e mezza !!! Morale quasi nove, dico nove, ore per fare qualche discesa in quel luogo, peraltro incantevole, che risponde al nome di Scuol. Maledetto Ezio hai colpito ancora; penso proprio che questa sarà l’ultima volta che ti daremo retta.

Durante la strada il tempo, bellissimo alla partenza da Milano, si fa sempre più cupo nonostante le quasi sempre infallibile previsioni della Svizzera, da me consultate sabato, ci davano un tempo sereno e privo di ogni pur breve precipitazione. Durante l’attraversamento di St. Moritz piove con buona intensità e Bruno cheBBBici, mio compagno di viaggio sul furgone della Pro-M, esclama la seguente frase : "Cristo dacci un po’ di sole che tanto a te non costa niente. Per te pioggia o sole è la stessa cosa" . Sembra che il messaggio abbia avuto il suo effetto poiché arrivati a Scuol, aver fatto colazione e incontrato gli altri partecipanti alla gita che si erano recati con i loro mezzi in loco improvvisamente la pioggia cessava e nel pomeriggio usciva anche un pallido sole. Degno di nota il fatto che il biondo è arrivato sin qua da Bolzano, dove si era recato a trovare un amico il sabato, a bordo della sua moto BMW R 1150 GS. Nell’attraversamento di un passo alpino ha persino incontrato dei fiocchi di neve : Lui è veramente unico !!!

Il gruppo è ormai al completo, ci contiamo : siamo in 12. Quasi tutte bardati con protezioni e casco integrale. Finalmente, ore 11:45 si inizia la prima risalita. Le cabine sono attrezzate con un gancio ed un incastro per la ruota delle biciclette ed i gentilissimi addetti Svizzeri provvedono alla movimentazione dei nostri mezzi con precisione Svizzera. Arrivati in cima sembra che il tempo non prometta niente di buono ma come per incanto quando usciamo dalla funivia smette di piovere. Inizia la prima discesa, il terreno è ancora inzuppato d’acqua ed alla prima contropendenza Dino, o Daino come ormai lo chiamano i componenti del Team, è già in terra ….. Nulla di grave, a turno quasi tutti ci sdraiamo nella prima discesa, persino il Bona fa una piccola scivolata nel fango che ricopre la stretta traccia della pista indicata come nera dai precisi Svizzeri. Morale ben 35 minuti di risate alle spalle del malcapitato di turno che ruzzola felice nel fango come un bambino gioca con la sabbia e finalmente siamo di nuovo alla partenza della funivia. Decidiamo di fare un’altra risalita prima della pausa pranzo e questa volta scendiamo per la più abbordabile pista blu, indicata come una pista per famiglie in gita turistica. In effetti và molto meglio di prima : la pista è facile e veloce, il terreno si sta rapidamente asciugando aiutato dal sole che nel frattempo ci sta riscaldando e la discesa diverte anche me che ho dato l’anima per stare in piedi nella prima anche a causa di gomme apprezzate e consigliatemi solo dal buon Dr. Lecter. Vero Alberto !

Finalmente il pranzo.

Il Bona si apparta con Vincenzo dietro ad una vetrata, causa l’aria ancora fredda, ed i due hanno uno sguardo ironico e divertito. Forse al Bona sorride l’idea di poterci meglio mostrare il suo valore durante il pomeriggio ? Gli altri sono invece seduti in altri tavoli all’aria mentre il biondo e Daino provano tutte le bici che capitano sotto alle loro mani. Durante il pranzo l’impaziente Bruno cheBBBici passeggia su e giù per la veranda del ristorante come un leone in gabbia. Lui non può perdere tempo per mangiare : lui vuole scendere sulla sua cheBBBici !!!

Si riparte. Io devo dare forfait appena mi rialzo dal tavolo. La mia gamba, già provata lo scorso week end dalla discesa del Bernina e da un incontro ravvicinato con un cavalletto di un motorino ….. (alcuni di Voi sanno a cosa mi riferisco) è paurosamente gonfia. Non c’è la faccio e mi ritiro con la mia gamba che sembra un salame sul furgone dove crollo in un sonno antidolorifico. Dopo poco iniziano ad arrivare i più provati dalle discese del pomeriggio : Gianangelo, Daino, Vincenzo, Loris ed Ezio. Il Bona, Angel, Alberto e Bruno cheBBBici continuano sino alle 17:15 . Finalmente arrivano : Bruno cheBBBici è felice come poche altre volte e dice "… mi sono divertito come un pazzo e poi il Bona era lì …" Chiedo conferma al Bona che esclama : Bruno è il numero 1, seguito da mio fratello Loris, Angel ad Alberto. Affinché abbiate chiaro chi è veramente il numero 1 vi dico che durante una discesa cronometrata il tempo del Bona è stato inferiore ai 7 minuti e 15 secondi !!!

Ricarichiamo le bici sui nostri mezzi e ripartiamo. La gamba mi pulsa all’inverosimile e mi obbliga a pigiare il piede sull’acceleratore del Ducato. Risultato in 3 ore e 15 minuti siamo di nuovo a Milano ma non chiedete a Bruno e Daino miei compagni di viaggio se erano più tranquilli durante le discese in bici o con me in furgone. La risposta sarebbe scontata.

Ci spiace per gli INFAMI che non c’erano…. Oggi elencati qui di seguito in ordine puramente alfabetico .

L’ELENCO DEGLI INFAMI:

  • Alberto Dr. Lecter, che ho saputo esser stato visto sabato mattina al Motta senza che avesse avvertito nessuno!!! Doppiamente infame !!!
  • Andrea Golden ShockWave Boy, avevi detto che venivi dove sei sparito
  • Anfe, che domenica mattina ha preferito andare a fare la uno del triangolo Lariano con il Dr. Lecter e RedMoho
  • Daniele Marnati, ormai quando si parla di discesa trova sempre una scusa per non doversi aggrappare agli alberi del percorso.
  • Donato, era senza San Andreas causa un trapianto di forcella .
  • Luca Lanari, sembra che lavorasse, ma nel dubbio, per la seconda volta, Luca, sei un infame lo stesso…..
  • RedMoho, dice di essere troppo stanca per venire sino a Scuol ma poi và a fare la uno del triangolo Lariano. Non so più cosa pensare delle donne …..

    Ed infine il resto del Team sconocchiato che è però giustificato dai vari medici dei vari pronto soccorso Lombardi. Auguri a tutti di pronta guarigione e quindi ….. a presto : senza fisico !!! A proposito domenica prossima marco visita anch’io . Appuntamento per la MEGAVALANCHE del 29 luglio e poi tutti in vacanza ma con le biciclette al seguito.