(CO) S.ta Maria di Rezzonico – Sant’ Amate
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Lombardia
- Data: 19/11/2009
- Lunghezza: 27,80 Km
- Tempo percorrenza: 1 giornata
- Dislivello: + 1664 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Kompass 91
- Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: S.ta Maria di Rezzonico
- Accesso: Como – Cernobbio – Argegno – Menaggio –Sant’Abbondio – Molvedo, all’uscita di questa ultima località, ci si trova in località S. Maria di Rezzonico. Subito alla chiesa, si imbocca la strada che sale ai monti e qui, vi è la possibilità di qualche posto macchina per la sosta giornaliera.
- Descrizione: Dalla chiesa inizia subito la salita ai monti. Seguendo inizialmente le indicazioni per la località la Torre, e di seguito per Roncate si comincia a salire abbastanza agevolmente, passando poi nelle vicinanze degli abitati di Soriano e Lucena. Giunti alla deviazione e alle indicazioni per Treccione, deviare a destra e continuare la salita seguendo le indicazioni per i Monti di Gallio. Senza mai prendere altre deviazioni si procede in salita fino ad arrivare alle baite di Zanatta e ad un ampio spiazzo prativo. Tutta questa prima parte di salita, inizialmente abbastanza pedalabile, di seguito diventa abbastanza impegnativa e con alcuni tornanti con inclinazioni sostenute. Dall’Alpe di Zanatta, con logica, si procede ora sempre su asfalto verso le ultime baite alte e in breve si arriva alla fine del tratto asfaltato e all’inizio del tratto sterrato. Tutta questa seconda parte della salita, si svolge lungo una larga e ampia carrareccia, con fondo abbastanza compatto e tutto ciclabile, sempre, se si ha una più che buona preparazione fisica e ci si è conservati ancora buona parte delle proprie energie lungo il tratto asfaltato. (possibilità lungo questo tratto sterrato, di una sosta all’Alpe Rescascia). Alla fatica, che lungo questo tratto sterrato si farà certamente sentire, si è però ripagati, da un panorama sottostante sul lago di straordinario fascino e incomparabile bellezza, non resta a questo punto, una volta giunti sulla dorsale del Bregagno, osservare uno splendido panorama e godersi una conquistata e gradita pausa. Discesa. La prima proposta è quella di rientrare a valle lungo lo stesso tracciato di salita. La seconda proposta, più impegnativa, che richiede una buona predisposizione ad una discesa non banale, è quella di abbandonare, una volta giunti sulla dorsale del Bregagno, la strada sterrata ed imboccare sulla sinistra un piccolo ben marcato sentiero che scende in direzione Sud alla Chiesetta di S. Amate. Giunti davanti alla chiesetta, si prende il sentiero che scende alla sinistra e con un traverso ci si porta sul versante dei Monti di Breglia e di seguito a Breglia. (Fare molta attenzione lungo questo traverso, soprattutto nel tratto iniziale, fino ai monti di Breglia, meglio se lo si attraversa bici a mano), poi buone possibilità di scendere per diversi tratti in bici, e una volta giunti sulla strada che sale da Breglia, scendere al paese è tutto semplice e facile. Da Breglia, ora si seguono le indicazioni per Carcente (Sentiero n. 3 – direzione Nord), e attraversando la Val di Greno si arriva al paese di Carcente lungo una mulattiera in parte ben ancora conservata nel tempo e senza difficoltà di particolare rilievo. Da Carcente, si prosegue sempre in direzione Nord verso Treccione, ma attenzione! non lungo la strada principale, ma anche in questo caso, per un divertente e facile sentiero che corre quasi parallelo sopra la strada asfaltata. Da Treccione, seguendo le segnalazioni poste su delle piantane bianche, si può arrivare al lago senza scendere lungo la strada asfaltata, passando tra le viuzze delle abitazioni delle frazioni, sempre se ne si ha voglia e il piacere di affrontare di tanto in tanto dei tratti scalinati. Si arriva così a Rezzonico, e lungo la vecchia strada a lago, senza passare sotto la galleria si rientra in breve tempo a S. Maria e al punto di partenza di questo, particolare e non certo semplice e banale itinerario. Note aggiuntive. A mio avviso, sono richieste una più che buona preparazione fisica e una adeguata preparazione ad un impegno fisico costante e prolungato, una buona tecnica di discesa e tanta ma tanta voglia di affrontare un itinerario fuori dagli schemi comuni e tradizionali.
- Immagini:
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