(CO) Argegno – M.te Crocione

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 12/07/2009
  • Lunghezza: 45,50 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: 2231 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Kompass 91
  • Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Argegno – Lago di Como
  • Accesso: Da Como, seguendo la sponda del lago occidentale, si passa da Cernobbio e di seguito da Moltrasio – Carate Urio – Laglio – Brienno, per poi arrivare ad Argegno, lungo una bella strada panoramica sul lago. In uscita dal paese, proprio alla fine del ponte che scavalca il fiume Telo, alla destra si scende al parcheggio, se fosse al completo, proseguire con la macchina verso Menaggio, un poco più avanti del piazzale della funivia normalmente si riesce a trovare uno spazio per la sosta.
  • Descrizione: Dal centro di Argegno 202, si fanno poche pedalate in direzione di Menaggio, quel tanto che basta per arrivare al piazzale della funivia che sale a Pigra. (corse giornaliere ogni ½ ora). Da Pigra 856, si esce dal paese verso S. Fedele Intelvi. Con una netta inversione di direzione si comincia la salita verso l’Alpe di Colonno 1321, per poi scendere al Rifugio Boffalora 1236, e nuovamente ricominciare a salire verso l’Alpe di Lenno 1494, dove qui, finisce il tratto asfaltato, e di seguito poi, arrivare al Rifugio Venini 1574. (Tutta questa parte di tracciato non presenta difficoltà di orientamento). Dal rifugio, Venini, seguendo con logica la carrareccia che in parte si snoda lungo le fortificazioni della Linea Cadorna, in un susseguirsi di ottime panoramiche, si punta all’Alpe di Mezzegra 1619, e da qui, aggirando la dorsale, si arriva lungo un bel sentiero ciclabile alla cima del Crocione 1640. Sia lungo l’avvicinamento alla cima, che poi dalla sommità stessa, si potrà osservare uno dei più affascinanti panorami di tutto l’alto lago. Discesa e rientro. Dalla cima si ritorna indietro, passando ancora dall’Alpe di Mezzegra, e ancora più indietro, fino ad un evidente sentiero che si imbocca, con una netta inversione di direzione. Con un lungo traverso in falso piano, si torna ad aggirare il versante della montagna ritornando sotto la cima del Crocione. (Splendido questo traverso, sia come ciclabilità, ma soprattutto per il bellissimo panorama sottostante). Una vota inseriti lungo questo a mio avviso splendido traverso, la discesa a lago e verso il bosco, presenta qualche breve passaggio insidioso ma mai veramente pericoloso. Nel bosco tutte le difficoltà sono solo ai tornanti, e l’unico vero passaggio insidioso è nell’approssimarsi del passaggio in galleria a quota 1110. La galleria è breve e diritta, quindi è possibile passarla anche senza l’uso di una pila. Subito dopo questo passaggio che permette di superare la balza rocciosa, sempre restando sul sentire principale si scende alla baite di Nava 808. Arrivati alle baite, a questo punto si possono fare due scelte. Una è risalire alla Bocchetta di Nava, per poi scendere a Croce e Menaggio, e da qui rientrare ad Argegno. La seconda opportunità, è quella di proseguire la discesa verso Rogaro e Griante. In questo secondo caso, dopo un tratto ripido a tornanti, ma cementato, il sentiero diventa più insidioso e roccioso, dove si richiede una buona tecnica in discesa, il tutto però superabile senza pericoli oggettivi. Passato questo tratto insidioso si arriva sulla strada per Rogaro 343. Anche in questo caso, altre due possibilità. La prima, (la più semplice) è quella di scendere lungo la strada al lago, la seconda è quella una vota arrivati sulla strada per Rogaro, voltare a sinistra e salire brevemente fino ad imboccare una stradina alla sinistra che conduce alla chiesetta di S. Martino. In questo secondo caso, si dovrà per un buon tratto spallare la bike per arrivare alla chiesetta, posta su uno splendida balza rocciosa e panoramica su il sottostante paese di Griante e la splendida località di Bellagio. La discesa al lago dalla chiesetta è lungo la Via Crucis. Arrivati a Griante, si rientra ad Argegno lungo la strada a lago. Attenzione! Appena passati da Ossuccio, il mio consiglio è di abbandonare la strada principale ed inserirsi sulla vecchia (strada regia) in buona parte acciottolata che con suggestivi passaggi sopra le località rivierasche senza traffico conduce all’uscita di Colonno e da qui ad Argegno manca poco. Note aggiuntive. Un giro a mio avviso molto bello e senza dubbio con dei panorami sul lago veramente fantastici, da fare preferibilmente con giornate limpide e prive di foschia.
  • Immagini:
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