Lettera di RedMoho: al rientro dalle ferie finalmente il Motta (3 Settembre 2000)

Al rientro dalle ferie finalmente il Motta (3 settembre 2000)

 

 

Sarà una lettera breve, questa, perchè il Motta è ORMAI FAMILIARE a tutti noi, e la curiosità si accende solo per :

a) i partecipanti e le loro gesta

b) gli eventuali sconocchiamenti (scritto a dita incrociate) 

 

E finalmente, dopo, per dirla con il Presidente, sono finite anche le “odiate” ferie, quella terribile abitudine alla quale TUTTI, NOI per piacere, il nostro PRESIDENTE per dovere, siamo sottoposti in agosto, E FINALMENTE ricominciano le uscite domenicali del MITICO Team Pro-M.

Il team è un popolo. Il Popolo dei Mountain-Cycliani, strani abitanti del pianeta PRO-M, pianeta strambo che ricorda un po’ il pianeta Papalla del caffè Tavazza. Come, perché “Tavazza”? …

1) Tavazza perché sul web PRO-M è vietata , ordine Presidenziale, qualsiasi pubblicità che non sia ‘MTB oriented’

2) Tavazza in omaggio al TAVAZZI, il Daniele, prossimo probabile Vice-President, il più papabile tra tutti i membri del Team, “sconocchiati” e non; che d’ora in avanti potrete indifferentemente chiamare TaFazzi quello delle Martellate o TaVazza quello del Caffè.

Non so quale dei due a lui piaccia di più; o se sia d’accordo o meno. Che lui sia d’accordo o meno, del resto, non ha alcuna importanza. Perché il pianeta Pro-M è un pianeta democratico, si sa, almeno quanto il suo Presidente. 

 

Settembre. Per inaugurare al meglio la stagione degli ardori ci spariamo un Mottarone. 

 

Poi, il Calendario Pro-M prosegue, vario e ricco, con Laghi Cancano, Val Taleggio con i BG-Boys, Bernina e infine la 24ore di Finale.

Siamo in 21, 22 con la ragazza di Gianangelo ‘Milos’ dei Bergum Boys, che fa la turista, e per davvero.

Arriva Ricky “La Muerte” che, dopo il dito sconocchiato, l’immobilità ciclistica e le lunghe vacanze “no bike = problem!” con famiglia al seguito, sembra tutto sommato fin troppo in forma, appena un po’ ingrassato, ma del resto il kilo di tiramisu della sera prima mica me lo sono mangiato io, vero Ricky…?

I Bergum Boys sono stavolta in 3: Matteo il “Ballerino di Latino”, magretto ma tosto come un montanaro, oltre i soliti Franco e Gianangelo che ormai stanno prendendo non solo, con nostro grande piacere, parte alle uscite con grande regolarità, ma stanno anche prendendo gusto a comprar Mountain Cycle, una via l’altra, nemmeno fossero dei tubi di PRINGLES. Ah, i PRINGLES…….. I Pringles sono come le Mountain Cycle. Ti intrigano; e quando li scopri, non resisti più. Esistono solo in poche versioni, e in pochi, essenziali colori. Se ti piacciono, bene, se no arrangiarsi, e, NATURALMENTE, PEDALARE…..!!!!!!!!!!!!!

Bene, e tornando alle Mountain Cycle e a Franco e Gianangelo, sono le bici che il Presidente provvede spesso a far piovere quasi per caso sulla loro strada ben sapendo che i due, alle parole “Mountain Cycle” e “usato d’ occasione”, …. COMPRANO TUTTO !!!!!!!!!

Ma veniamo all’ altra “Perla” della prima giornata del Team: Claudio Rogliatti, detto “PRINCE”. Per non togliere nulla alla suspance, siete rinviati a clicc-are sui “RITRATTI DI BIKERS”. Il nostro Claudio si meritava uno spazio a parte. Qui, vi posso solo dire che in bici è uno che ti può discretamente impensierire fino a farti pensare “Ma io cosa ci faccio qui?” Del resto lui, avvezzo ai campi di gara, è su un altro pianeta. Il pianeta PRO-M lo frequenta per la simpatia dei suoi abitanti, del suo Presidente e del suo Capo-Ufficio Stampa. E, dopo la pausa pranzo, a base di pasta a quintali e desserts al solito ristorantino ‘convenzionato’, dove Claudio Rogliatti ha dato il meglio di sé e nessuno capisce come mai “Prince” sia così magro mangiando così tanto, dopo l’abbuffata stile ‘Vito Catozzo, il biker della domenica’, abbiamo avuto anche la nostra lezione di filosofia.

Oratore: uno, e solo uno. Il Presidente. Il presidente si è nuovamente cimentato ne ‘Lo Zen e l’Arte della Misurazione’. La misurazione del presidente è una misurazione a tutto campo; lui è uno ‘tutto o nulla’, ‘all or none’ per dirla all’americana. Perciò, il Presidente, o non misura, o ti descrive i sassi del Motta con una precisione da relazione geotecnica, ma solo perché la sua regal cute ne ha subito un drastico effetto che è un mix tra il ‘peeling’, il “piercing” e le martellate alla Tafazzi. Il fenomeno accade soprattutto da quando JFK sta trascurando la “B.B.”, la sua un tempo beneamata e irrinunciabile bici, che ora, con il Gianni in preda a qualche ghiribizzo strano o all’ultima moda del momento, resta spesso al palo in Pro-M. Ultimamente siamo quasi preoccupati per la propensione del Presidente alla filosofia; i risultati non sono infatti un granchè apprezzabili sul livello culturale del Team, che continua a occuparsi – o pre-occuparsi – e ciarlare sempre e solo di forcelle, piastre singole o doppie, dischi, e poco altro. I risultati sono in realtà visibili SOLO sui presidenziali arti, dove disegnano una vera e propria carta geografica che, se non rilievi, mostra però delle fasce di colori degne dei livelli altimetrici di una Kompass. Clicc-are sul sito per credere: foto dei lividi ON LINE. Caro Presidente, facci un favore: fai la pace con la “B.B.” e ordina un TIR di unguento di arnica per la tue contusioni.

Ed eccoci a DINO. Detto “Daino”. Carino, pensavo, pronunciarlo all’inglese; poi, visti i salti da “svitato” che fa con una bici che è l’equivalente della macchina di Grunf del gruppo TNT, ho capito che Daino è anche l’animaletto saltellante del bosco. Animaletto, Daino, un po’ lo è anche; uno che, 20 anni, alto come una giraffa, in un Mottarone pranza con un gelato, e poi misura a ripetizione perché gli gira la testa, è solo Daino. Caro SteppenWolf, figliolo adottivo “in pectore” del Presidentone, non ci fossero stati i tuoi amici, CroceRossa Red a infilarti barrette in bocca come le pallottole in una cartuccera, il Dr.Lecter a chiamare rinforzi, il Presidente che è corso su come un levriero nonostante gli sconocchiamenti, e gli altri, eri ancora là a belare come un agnello, più che fare il daino. 

 

E così si conclude la mia prima lettera della nuova stagione. E chi non viene con noi, peste lo colga.