(TN) Tignale - Cima di Tignalga Pro-m - Tracciati
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trending_flat durata Da 4 a 5 ore - 28 Km
Dislivello 1300 mt. circa
Difficile
impegno fisico Medio
XC / All mountain
 
Periodo ideale: Aprile-Novembre
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Partenza

Gardola di Tignale

Accesso

Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Riva del Garda. Da qui proseguire per Tignale. Oppure, per chi viene da ovest, uscire a Brescia est e proseguire lungo la Gardesana fino a Tignale.

Informazioni

Descrizione: Il tour di oggi si svolge sulla sponda Lombarda del lago di Garda. Siamo all’interno del più grande Parco di Lombardia, teatro proprio in questa zona, della Granfondo del Parco dell’Alto Garda. Il giro non prevede nessun punto di ristoro, per cui zaino e Camel vanno organizzati di conseguenza. Si parte dal paese di Gardola e si inizia a salire su fondo asfaltato fino al rifugio Piemp. Vi segnalo che essendo privato non è aperto al pubblico. Merita comunque la sosta, per la vista che avrete dalla sua terrazza. Da qui restando in costa si arriva al passo Dell’Ere. Proseguendo in salita si arriva al Wp n °18, dove nell’retro di un abitazione, troverete una terrazza panoramica. Da qui lo scenario è splendido, e vedrete molte delle cime che da li a poco raggiungerete. Poco più avanti arriverete al Passo Scarpapè ( allarme di prossimità ). Qui ho messo una variante facile, perché se per qualche motivo, qualcuno non se la sentisse di affrontare la complessa discesa lungo il sentiero 254, qui ha un alternativa. Voltando a dx si rientrerà quindi facilmente, lungo la strada forestale, a Gardola . Ritornando alla nostra prima opzione, quella da freeriders, proseguiremo diritto, affrontando 200 metri di dislivello abbastanza ripidi. Arrivati al Passo Puria prendere la strada che scende a dx e proseguire fino alla cima Puria (Wp 23). Qui si svolta, portandoci brevemente sul versante ovest della montagna. Proseguendo arriveremo alla Cima di Tignalga, marcata dal Wp n° 24. Qui inizia la discesa, lungo un single-track particolarmente complesso. Attualmente il sentiero, già mediamente difficile per ripidezza e strettezza, è particolarmente complesso a causa delle recenti piogge primaverili. Si sono creati dei profondi canaloni, che rendono ancora più impervia la guida, ma per questo ancora più elettrizzante. Il sentiero 254 è completamente esposto ad est, ma solo il primo tratto è disagiato. Il secondo è ancora molto flow e complessivamente cavalcarlo, da grande soddisfazione. Arrivati alla strada asfaltata, girando a dx rientrerete facilmente a Gardola.

15/10/2008
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