(TN) Campitello – Val Duron – Campitello

  • Proposto da: Sermer
  • Località: Trentino/Alto Adige
  • Data: 16/07/2015
  • Lunghezza: 33 Km
  • Tempo percorrenza: Da 5 a 8 ore
  • Dislivello: + 1350 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Buono
  • Cartografia: Garmin Trekmap Italia – Cartina Tabacco n. 06 – Cartina Dolomiti Ladine n. 8 – Cartina Kompass n. 616
  • Periodo consigliato: Da fine Giugno a fine Settembre
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Campitello (TN)
  • Accesso: Autostrada A4 Mi -Ve, raccordo per il Brennero, uscita di Ora – Egna raggiungere Campitello in Val di Fassa sino al punto di partenza della traccia GPS
  • Descrizione: Da Campitello, (centro paese) per strada asfaltata, si sale al piccolo centro abitato di Pian e di seguito alle case di Fossel. All’ uscita di queste abitazioni, si abbandona il tratto asfaltato e per largo sterrato si entra in Val Duron. La carrareccia, per un buon tratto mette a dura prova la propria preparazione fisica e di resistenza fino al Rifugio Micheluzzi. Questo è l’ unico tratto interessato dal passaggio di auto di servizio che portano sull’ alto piano turisti e villeggianti. Dal rifugio. la pedalata diventa scorrevole e a tratti veloce, in quanto, buona parte del tracciato in avvicinamento al passo e su falso piano. Poi lo sterrato torna impegnativo, sia in prossimità della Malga Doculdaura, che nella direzione successiva verso il Passo Duron.
    Finisce qui la salita vera e propria, ma meglio non illudersi, tutto il traverso, su dorsale molto panoramica sulla sottostante Val Duron da un lato e sull’ altopiano della Val di Siusi dall’ altro, è un susseguirsi di sali e scendi, lungo un bellissimo sentiero ciclabile senza difficoltà rilevanti. (attenzione al primo e unico bivio lungo la traversata, non prendere il sentiero alla destra, facile, ma procedere per un breve tratto a spinta sulla sinistra per restare sul tracciato giusto). Dopo questo unico dubbio sul percorso, l’ arrivo sotto la cima del Sasso Piatto e relativo rifugio, è puro divertimento, con continui cambi di paesaggio, conformazione del sentiero e scorrevolezza.
    Inutile sottolineare, che diventa poi spontanea, una sosta a questo rifugio prima di continuare la lunga traversata.
    Dopo questa sosta al Rif. Sasso Piatto, il mio consiglio (rispettando le regole imposte dal cartello presente, all’ inizio del sentiero) è quello di continuare la traversata lungo l’ evidente sentiero alto, che si snoda sinuoso sul fianco della montagna. Questo è un tratto spettacolare, che richiede attenzione in qualche passaggio, prudenza nei brevi tratti ciclabili che sono alternati a altri a spinta o spallando la bici. Superato questo tratto, che poi a mio avviso, è¨ molto più semplice di come all’ apparenza ho descritto, si procede in modo scorrevole e nuovamente molto divertente, verso il Rifugio Pertini, puntando sempre lo sguardo verso la meta finale, il Col Rodella.
    Alla fine del traverso, uno sterrato, ampio ma molto ripido, conduce al Rifugio Des Alpes, e poi alla cima, dove è posto il Rifugio Col Rodella.
    Soffermarmi a descrivere quanto di bello da questo colle è possibile osservare, mi sembra superfluo. In bella mostra la Forcella del Sasso Lungo , Il Gruppo del Sella , La Marmolada e sotto i nostri piedi Canazei e tutta la Val di Fassa.
    Se la relazione è stata lunga, vi assicuro che tutta questa parte, sia di salita che il traverso non è da meno, ma vi assicuro e vi invito a compire questo giro anche se non ho ancora descritto la parte finale (la discesa a valle).
    Discesa.
    Dalla cima del Col Rodella, prima parte della discesa fino nei pressi del Passo Sella è molto evidente. Attenzione: giunti nei pressi del Rif. Valentini, sulla destra si deve prendere il sent. 655 fino al ripiano sottostante dove passa la strada per il Sella e Pordoi (località Lupo Bianco). Alla vostra sinistra il laghetto e un poco più avanti, sulla curva, si imbocca il sentiero che scende a valle, Un poco più sotto si arriva ad un tornante della strada, a fianco con la stessa conformazione della curva, il sentiero corre affiancato a questo tornante e vi immette su sentiero che prosegue verso valle. Da qui in poi non abbandonate mai questo tracciato che vi conduce sullo sterrato che corre parallelo alla pista da scii e arrivare in Canazei ora è semplice e facile. Da qui, rientrare al punto di partenza, non resta che fare la propria scelta personale, o passare per il centro o seguire le indicazione per Campitelo lungo la ciclabile.
  • Immagini:
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