Lettera di Roberto: lo sai che quando ero sulla via del ritorno … (11 Settembre 2002)

Buongiorno Presidente, sono Roby di Brescia, ti ricordi? Ma sì, dai, quello del telaio Shock Wave rosso di qualche giorno fa!

Volevo aspettare e scriverti questa primavera, quando la mia schiacciasassi sarà pronta, ma sono ancora così elettrizzato per questo mio ultimo acquisto che non ho resistito.

Adesso la bimba dorme in camera mia, sopra l’armadio tutta coperta (perché i miei ancora non lo sanno: speriamo che mia madre non faccia le pulizie proprio ora!): ogni giorno la tiro giù e me la guardo estasiato per un po’, pensando che non potevo spendere meglio quei soldi, e che sarei stato un bel baluba a comprare una omiss. !

Ieri ho iniziato a darle un po’ di trucco, come ti sembra? Mi frustra un sacco il fatto di dover aspettare fino a maggio per iscrivermi al registro: sono troppo orgoglioso di lei, vorrei farla vedere a tutti subito. Vabbè, tanto le cose sofferte sono anche le più belle!

Lo sai che quando ero sulla via del ritorno a Brescia ogni tanto mi giravo indietro a guardare quello scatolone, come si fa con i neonati per vedere se fanno la nanna: ancora un po’ e mettevo l’adesivo “Baby a bordo” !

Potrei continuare così per molto, ma taglio e ti dico, in soldoni, che sono davvero felice, perché posso finalmente stringere tra le mani il mio oggetto del desiderio, e perché ho finalmente trovato una persona che la pensa come me in fatto di biciclette.

A Brescia appena parli di forcelle a doppia piastra ti guardano strano e ti dicono: ”Ma cosa te ne fai di una roba così, guarda qua la SID CARBON invece…”. Oppure: ”Ma se non fai i salti da tre metri perché ti fai un mostro da quasi 20 chili?”

A parte che sono affari miei, comunque non è che chi si compra una Ferrari per forza la userà solo in pista, anzi, mi risulta che i più le usino per andare al bar dei VIPS a fare gli omiss.

Ecco, io speravo proprio di conoscere un vero appassionato che non guarda la prestazione, il grammo, ma anche l’estetica, l’emozione, la libidine dell’oggetto bicicletta, magari senza fare i numeri da circo.

Grazie Presidente, grazie di cuore e a presto, magari con una lettera tagliente su tutti quei pigri che non si fanno mai vivi.