Le pietre di Pietra Ligure

Finalmente dopo un mese di sosta, prevalentemente sotto l’acqua, arriva la seconda tappa dell’E-Enduro: Pietra Ligure.

Al venerdì mattina partiamo senza il nostro Presidente, il Bona è molto triste ma l’umore cambierà non appena cominceremo a scendere e io diventerò soggetto di innumerevoli prese in giro visto i casini che combinerò durante tutto il week end . Arrivati in Liguria il sole è la prima bella sorpresa della giornata, anche se il tempo rimarrà incerto per tutto il week end . Partiamo e cominciamo a provare PS 3 e 4, quelle che dovrebbero aver retto meglio alle piogge finite solo in nottata . Non ci sono sostanziali cambiamenti rispetto alle meravigliose PS provate il week end prima, la differenza la fa il passo che il capitano scandisce come un metronomo  . Il suo pendolare tra una curva e l’altra è aggraziato e leggero, la bici scivola controllata e il ritmo è già alto .

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Il gruppo di soli uomini procede spedito e il divertimento è tanto . Dopo pausa pranzo proviamo PS 1 e 2 e qui cominciano i miei casini: PS 1 è molto viscida per il leggero strato di fango tipico della terra rossa, c’è molto da pedalare e con questo fondo è abbastanza lenta . In un inutile tentativo di imprimere tutta la mia potenza sui pedali in uno dei tanti strappi rocciosi, accarezzo con i miei flat un pietrone . Il povero pedale si trova schiacciato tra la roccia ligure e i miei quasi 90 kg e decide che è troppo, che è giunta l’ora di una vacanza anche per lui . Un buon 30% del corpo del pedale sinistro se ne rimane in terra ligure . E mi girano le balle . Per riuscire a calmarmi, dopo una bella doccia, io e quell’altro fuscello di Fabio ci facciamo antipasto di mare, spaghetti allo scoglio, un pescetto alla griglia, bottiglia di bianco, caffè e limoncello . Tutto rigorosamente consigliato dal nostro preparatore atletico : Antonino Cannavacciuolo .

 

Day 2 : al risveglio il vento è molto forte ma siamo ottimisti e sappiamo che terrà le nuvole lontane e asciugherà i sentieri, quindi siamo contenti anche se per girare in magliettina dovremo aspettare ancora un po’. Le PS sono molto migliorate rispetto alla giornata precedente e il paddock si anima . La Giò è arrivata durante la serata del Venerdì e quindi il Team è al completo . Gianni riesce a staccarsi prima dal negozio e ci raggiunge con un’altra gradita conoscenza: Ezio “Freakrider” Baggioli . La contrapposizione tra il silenzio di Ema e l’ incessante vociare di Ezio è alienante, si perdono considerazioni sulle traiettorie della gara ma in compenso si imparano quelle di ascese sulla Grigna negli anni ’70 . Il divertimento è tanto e giriamo tutti bene, le PS piacciono a tutti e l’ ilarità ci porta a osare un po’ di più . Che per me non è la cosa migliore da fare: saltando due gradoni di roccia a fine PS4 non mi accorgo di un altro pietrone a lato del sentiero e BAM ! Asse del pedale destro piegato . Quantomeno è presto e abbiamo tutto il tempo di lavare le bici, sistemarle con calma, godere del sole ligure e di una birretta prima della solita cena luculliana .

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La mattina della domenica il cielo è grigio, e non si prevede nulla di buono . Infatti, non appena partono i primi concorrenti comincia a piovere . E poi a piovere sul serio . Il morale cala un po’, la gara è lunga e nessuno di noi ha voglia di passare le prossime ore a inzupparsi . Fortunatamente la nostra partenza è a mattina inoltrata, con il tempo che migliora decisamente . Fabio ed io siamo i primi a salire, questa volta facciamo i trasferimenti insieme e complice il tempo clemente filano via lisci . PS1 è lunga, tortuosa, richiede una guida precisa . E io non ce l’ho, quindi gioco in difesa . Ma non è comunque il mio week end e in un passaggio tra due pietre (ancora pietre Liguri …) che ho sempre fatto, tocco un albero con il manubrio e vado ad abbracciare l’albero successivo . Il mio amore per la natura è tanto ma stiamo esagerando . Le velocità sono basse, quindi niente di che e riparto . Ci troviamo all’arrivo Fabio ed io e con il respiro corto ci dirigiamo verso PS2 . Sorpresa ! Il tratto iniziale in leggera salita in realtà è ancora trasferimento . Grazie del regalo Franco ! Rincuorati da questa notizia partiamo a tutta per una PS divertentissima, con tante curve e bei passaggi . Ma continua a non essere il mio week end e, nell’allargare una traiettoria prima di una curva, un rametto mi si infila nel cambio . Ora, siccome vorrei evitare di essere sempre additato come “Conan il Distruttore” ogni volta che entro in officina, mi fermo e lo tolgo . Il divertimento non ne risente, ma il tempo sì . Ci ricompattiamo e saliamo verso PS3, la mia preferita . Le nostre Kenevo si comportano egregiamente, abbiamo ancora moltissima batteria e quindi saliamo senza stress . In cima ci raggiunge anche Ema, che sta facendo un garone: è regolare, tranquillo e sta guidando molto bene . I risultati gli danno ragione, è secondo di categoria dietro ad un fenomenale Caramellino Jr.  Via, parte PS3 . So che devo recuperare da PS1 ma non voglio strafare, la prima parte è velocissima e su pietra, bucare o cadere qui vorrebbe dire perdere moltissimo tempo . Passa il pezzo peggiore, poi una salitella . Forse pensando che il punto più pericoloso sia passato mi rilasso e nell’ultimo tratto di rocce prima del bosco urto con la mano destra un albero che non avevo nemmeno mai visto . E’ completamente inaspettato, la velocità è alta e il fondo è duro . Picchio qualsiasi cosa e rimango a terra senza fiato . Lascio passare qualche concorrente, urlo a Fabio che sto bene mentre mi sorpassa . Poi con calma riparto . Arriviamo al CO, ricarichiamo le batterie (anche se ne ho ancora metà), raddrizzo il manubrio, mangiamo qualcosa e controllo che costole, clavicola & co non siano rotte . I tempi che ci vengono dati confermano che Bona ha il suo solito passo stellare ed è 1° di categoria e nei primi dell’assoluta, Ema è 2° con ottimi tempi, Fabio sta facendo un’ottima gara, regolare, ed è nei dieci, la Giò sta rimontando posizioni sulle sue avversarie .

Facciamo la salita a PS4 in scioltezza, abbiamo tanta batteria e io mi sento piuttosto sbattuto, quindi voglio risparmiarmi al massimo . Ci aspetta una prova lunga, con una pietraia iniziale resa molto viscida dalla pioggia e tanta salita nella parte centrale . Le sensazioni non sono buone e vengono confermate appena comincia la pietraia: le costole mi fanno molto male, quindi non resta che tirare i remi in barca, sedersi dove si può e essere molto conservativo . Anche respirare in affanno fa male, quindi devo gestirmi sulle salite . Nonostante tutto, stremato, arrivo alla fine . In PS4 ho guidato lento, pedalato poco e non ho fatto errori, ma il tempo non è male . La cosa mi darà molto da riflettere sulla condotta di gara da adottare . Dopo il CO Franco ci fa un altro regalo: il ristoro è fornito dal ristorante in piazza in cui abbiamo sempre mangiato, quindi Fabio ed io assaltiamo le trofie al pesto e l’ottima farinata .

Purtroppo il Bona è scivolato in PS4 e quindi conclude 2° di categoria e 10° assoluto . Giovanna recupera posizioni fino alla 4°, a un passo dal podio . Fabio conclude 10° di categoria, ottimo . Ma la menzione speciale va ad Ema, che fa una gara ragionata e con un passo ottimo, arrivando 2° di categoria . Tutti questi ottimi piazzamenti ci portano al 2° posto come squadra, una posizione in più rispetto ad Alassio . E alla prossima vedremo …

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