Come la e-bike è riuscita convincere un super scettico …

L’ articolo è stato pubblicato il 16 Settembre 2016 sul magazine e-bikecult.it

Nel mondo della Mtb ci sono personaggi le cui gesta, imprese, errori e quant’altro sono noti a tutti, ma ci sono anche dei personaggi meno noti, poco personaggi (nel senso che non amano la notorietà), ma che spiccano per una passione e una competenza fuori dal comune. Uno di questi si chiama Gianni Biffi e ha già realizzato degli articoli per MtbCult.
Lui sarà uno dei nuovi collaboratori di eBikeCult per via della sua esperienza e della sua voglia sconfinata di pedalare. Ho chiesto al signor Biffi di presentarsi con qualche riga:

gianni biffi

Gianni Biffi

Da mesi l’amico Simone Lanciotti mi aveva gentilmente chiesto di collaborare alla creazione di contenuti per questo nuovo web-magazine. Inizialmente ero abbastanza restio ad accettare la sua proposta, ma poi la passione per questi “nuovi giocattoli”, le e-bike, unita alla passione per la tecnologia, mi ha indotto a provarci ed ecco il mio primo articolo: chi sono e perché lo faccio.
Gianni Biffi, “vecchio biker” (ormai sono più di 35 anni che uso MTB e affini con un trascorso da endurista in moto), fondatore di Pro-M del neonato Pro-Mstore – negozio di biciclette a Milano e distributore di alcuni marchi americani – con una passione viscerale per il mondo delle due ruote. Il primo motivo che mi spinge è ovviamente la passione e la curiosità/voglia di imparare e quindi diffondere tutto ciò che è inerente la tecnica e l’uso delle 2 ruote fuoristrada. Scrivo queste poche righe per informarvi che sono considerato un “tipo non facile” nel senso che, non essendo capace di mentire, dico sempre le cose come le penso senza molti fronzoli/filtri e questo nel mondo attuale non è sempre accettato: chiedo scusa… tenterò di migliorare ove possibile. 🙂

Grazie Gianni.
Ma adesso viene il bello.
Ovvero spiegarvi come una persona più che convinta di cosa fosse la Mtb si sia trovata a veder vacillare le proprie convinzioni davanti a una “bici elettrica”, provata solo perché “forzato” a farlo. Superare lo scetticismo è la prova più difficile.
Lo è stato anche per me.
E sia per me che per Gianni essere convinti della validità di quello che scriviamo e facciamo per lavoro è cruciale. Le e-bike hanno cambiato la nostra visione di cosa fosse la Mtb.
Ecco come è andata per lui…
SL

Aprile 2013.

Suona il campanello del Pro-M Store e un giovane entra chiedendo espressamente di me. Rispondo dicendogli che ha trovato chi cercava e lui si presenta come il responsabile Italia di un marchio tedesco di e-bike: Haibike.
La mia diffidenza ovviamente è tanta e di fronte alla richiesta di provare una sua e-bike rispondo con una frase che ancora oggi è impressa nella mia memoria : «Anche no» giustificandomi con il fatto che già usavo la Mtb e la moto da enduro da moltissimi anni e che quindi non vedevo l’utilità di questa prova.
Ovviamente, mi sbagliavo, ma proseguiamo con ordine.
Il mio interlocutore insiste con molta gentilezza e “savoir faire” che lui ci terrebbe veramente molto e per non essere scortese gli “concedo” di scaricare la e-bike e mi offro di “sprecare” qualche ora del mio tempo sulla cosa.
Chiedo a Oscar, il meccanico di Pro-M, di guardare la e-bike per una prova ma “fortunatamente” per tutta la settimana pioverà.
Confido a Oscar che forse sono riuscito a scamparla e quando ritorna il responsabile Haibike gli spiego che essendo piovuto tutta la settimana non ho proprio potuto provare la bicicletta.
Si dimostra dispiaciuto e mi promette di riportare la e-bike appena ne avrà la possibilità: tra me e me penso che forse l’ho scampata…
Avrete capito quanto per me, allora, il concetto di e-bike avesse un’accezione dispregiativa e che lo ritenevo, così come altre persone, un prodotto del tutto inutile. Speravo davvero che la cosa fosse finita così.
A distanza di pochi giorni invece suona di nuovo il campanello dello Store e mi vedo riconsegnare quella e-bike dallo stesso gentil signore.
Questa volta mi tocca e un Sabato mattina, quasi di nascosto, invito 2 amici ad una pedalata su un percorso ben noto per la prova della “cosa”!
Parto con il Turbo inserito come fanno tutti i principianti e sulla salita scopro che non si fa nessuna fatica e ben presto devo fermarmi per attendere i due amici con le “muscolari”.
In breve intuisco che a parte la possibilità di poter concentrarsi di più sulle fotografie non ha nessun senso usare così una Mtb a pedalata assistita e abbassando il livello di assistenza provo a stare con gli amici di pedalata.
Nessun problema, salvo il fatto che continuo a chiacchierare con loro che, al contrario di me, stanno facendo la loro”porca” fatica e ricevo qualche improperio che mi suggerisce di parlare il meno possibile: hanno ragione loro e quindi proseguo concentrandomi sui livelli di assistenza e sulla possibilità di salire seguendo linee e andando a cercare ostacoli quasi trialistici: ci si può divertire anche in salita con questo nuovo giocattolino.

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In salita durante una delle prime uscite con la Haibike

Arriviamo in cima: sono fresco come una rosa, ma adesso, mi viene da pensare, con più di 22 Kg di e-bike scendere non sarà cosa semplice e mi preparo ad un calvario visto che il percorso è anche abbastanza tecnico.
Nulla di più sbagliato: il peso posizionato in basso in mezzo alle ruote mi facilità anche nelle situazioni più scabrose e la mia velocità di percorrenza sul trail sembra notevolmente aumentata ma soprattutto più sicura: incredibile!
Provo a forzare un po’ di più ed ho solo conferme: il baricentro favorevole ed il peso mi tengono attaccato al terreno come se la forza di gravità oggi fosse doppia e – anche se nulla ha a che fare con una moto da enduro – mi ritrovo molto presto a staccare con grande facilità gli amici anche in discesa.
Goduria massima!
Rientrato a Milano chiamo il mio interlocutore in Haibike e gli comunico subito il mio entusiasmo circa il prodotto che sino al giorno prima avevo ritenuto inutile se non addirittura dannoso.
Vorrei averne una tutta mia a qualunque prezzo e soprattutto vorrei poterle commercializzare, ma mi viene risposto che purtroppo sono già tutte sold-out.
Insisto e ricordo che in quella stagione riesco a riceverne alcune che appena arrivano in negozio vengono subito consegnate a clienti che avevano la voglia di provare il nuovo giocattolo: è un piccolo successo!

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Gianluca Bonanomi impiega poco a capirne le potenzialità d’uso

Nel corso dell’anno ho l’occasione di parlare con un vecchio amico, tale Gianluca Bonanomi (ex campione di Bmx e di Mtb, ndr) che mi esprime il suo entusiasmo verso le e-bike e insieme decidiamo nel corso della stagione successiva di andare a fare qualche garetta Enduro con la Haibike Nduro Pro da 180 mm con motore Bosch.
Il “Bona” (ex campione Italiano Dh per ben 5 volte) grazie alla Nduro Pro si toglie un po’ di ruggine di dosso e in più di una gara si confronta con enduristi di buon livello raggiungendo sempre una posizione tra i primi dieci!
E’ la conferma definitiva che il “giocattolo” funziona.
Il resto è cosa ormai nota: Haibike, e successivamente anche altri marchi di e-bike, è da quel giorno nel mio negozio.

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Per finire vi confermo che continuo ad usare biciclette “muscolari” – sono appena rientrato da una TransVerdon con più di 6000 mt di dislivello positivo su 260 Km – con grande divertimento e usando anche la e-bike riesco comunque ad avere prestazioni migliori dato che, comunque vada, pedalo più di prima ed ho imparato a gestire meglio la fatica e la mia cadenza di pedalata.
Insomma, meglio pedalare un pochino con la e-bike ed andare nei boschi piuttosto che usare solo la “muscolare” e fare meno chilometri.
Alla prossima.