(CO) Argegno – Il monte Sighignola

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 11/10/2011
  • Lunghezza: 74,60 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: + 1950 mt.(di cui circa 650 mt. in funivia)
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Alta
  • Cartografia: Trekmap Italiaor Kompass n. 91
  • Periodo consigliato: Estate/Autunno
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Argegno (CO)
  • Accesso: Da Como, lungo la sponda sinistra del lago, si passa da Cernobbio, per poi arrivare in breve ad Argegno. Nei pressi della chiesa parrocchiale, possibilità di un parcheggio non a pagamento per l’intera giornata.
  • Descrizione:Da Argegno, in uscita dal paese, in direzione di Menaggio, s ulla sinistra si accede al piazzale della funivia per Pigra. (In bassa stagione corse ogni 30 minuti). Si sale in funivia a Pigra, per poi in bike puntare verso L’Alpe di Colonno. Giunti all’alpe, si continua verso il ripiano fino nei pressi di una graziosa bolla d’acqua. In questo punto, alla sinistra non prendere il sentiero indicato dal cartello, ma imboccare il sentiero qualche metro più sotto, che conduce verso una baita sottostante. Si passa alla sua sinistra, ora senza possibilità di errori di tracciato, lungo uno sterrato in parte abbastanza agevole ma con tratti anche più impegnativi si scende verso Laino, parte finale della discesa, lungo uno scorrevole e veloce sterrato, un poco più tecnica e difficoltosa la parte intermedia della discesa. Giunti a Laino, si seguono le indicazioni per Como e di seguito per Peglio Intelvi – Pian delle Noci – Lanzo. Da Laino a Lanzo, lungo la strada con traffico di automezzi. Giunti a Lanzo, si seguono le indicazioni per la Sighignola e sempre per strada asfaltata lungo una più impegnativa salta si arriva alla Sighignola, questa volta con traffico veicolare solo turistico. Sorprendente il bel panorama dalla cima, sulla città di Lugano e tutto il comprensorio del Ceresio. Dal belvedere, spallando per un brevissimo tratto la bike, si sale alla chiesetta degli alpini e da li, si imbocca un divertente sentiero nel bosco che riporta un poco più sotto in uscita su di un tornanee della strada appena salita. Breve tratto su asfalto, poi, immediatamente piegare a sinistra alla prima deviazione nel bosco. Con logica, si segue questa carrareccia che nuovamente sbuca un poco più sotto, ancora sulla strada di salita, breve discesa su asfalto e nuovamente si piega questa volta a destra e si imbocca nuovamente uno stradina nel bosco che vi conduce verso spiazzi erbosi e all’inizio dell’impianto di risalita sciistico di Lanzo. Da qui, si rientra nel centro del paese e seguendo le indicazion i si va al Belvedere di Lanzo. (Bella la panoramica da questo balcone sul lago, che offre anche la possibilità di una sosta ristoratrice a proprio piacimento, in uno dei punto più suggestivi e panoramici della Valle Intelvi. Si è solo completato a questo punto solo in parte questo giro esplorativo. Dal Belvedere di Lanzo, si ritorna indietro per un breve tratto, per poi seguire le indicazioni per l’Ospedale di Lanzo, ci si passa accanto, per poi imboccare una stradina che si snoda attraverso cascine e ampi prati recintati, adibiti al pascolo di splendidi puledri. Dopo questo tratto pianeggiante, si inizia la discesa verso Osteno. Da questo punto in poi, bisogna seguire con logica le vecchie mulattiere e carrarecce che salivano dal fondo valle, purtroppo senza una adeguata segnalazione, quindi, seguire con logica il proprio istinto e senso di orientamento, puntando all’inizio verso il centro dell’abitato di Ramponio Verna. Si esce poi da questo abitato, puntando in direzione della chiesa di S. Pancrazio. Alla sinistra dell’accesso alla chiesa, si accede alla mulattiera che consente di proseguire la discesa a valle, e senza più deviazioni di rilievo si arriva a Osteno. Da Osteno, lungo la strada asfaltata a lago, si va verso Porlezza. Sul lungo rettilineo che conduce a Porlezza, all’altezza del ponte sul torrente Guccio, si prende a destra per la pista ciclabile che conduce verso il Lago del Piano. Attenzione! Un poco più avanti, se il ponte in legno è ultimato e ripristinato, attraversarlo, altrimenti, andare sulla strada principale e rientrare sulla ciclabile appena un poco più avanti. Da li proseguire sulla ciclabile per un breve tratto, poi voltare a destra e salire con logica sulla collinetta al Villaggio fortificato, attraversarlo e uscire sui prati sottostanti e proseguire lungo un sentiero ben marcato fino ad arrivare sul bordo paludoso del Lago del Piano. Lo si aggira alla sinistra, per poi rientrare sulla pista ciclabile e arrivare alla sede del parco. Senza abbandonare la pista ciclabile che costeggia il lago, ora si punta in direzione di Bene Lario per poi sbucare molto più avanti sulla strada principale a Cardano e proseguire verso Croce. A Croce, giunto al culmine della breve salita, come si inizia la discesa su Menaggio, piegare a destra e lungo un acciottolato si arriva all’ospedale di Menaggio, per poi rientrare sulla strada principale. Da qui, scendere ancora e dopo lo svincolo principale, voltare a sinistra verso Loveno, ma solo quel tanto che basta per imboccare sulla destra un piccola rampa che passa davanti all’ingresso di una chiesetta e di seguito scendere nel bel mezzo del centro della piazza di Menaggio. Da Menaggio il rientro ad Argegno è lungo la strada a lago. In prossimità però dell’Isola Comacina, all’ingresso di Sala, si prende sulla destra la stradina panoramica e pedonale, che conduce senza traffico fino all’uscita di Colonno. Ancora poche pedalate e si conclude questo intricato ma strabiliante suggestivo giro.
  • Immagini:
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